Categorie
Pc Games

Scrittrice del team di Guild Wars 2 licenziata a seguito di polemica su Twitter

Un rincrescioso fatto ci è giunto tramite l’autorevole testata americana PC Gamer: Jessica Price, parte del dev team di Guild Wars 2 (si occupava di narrativa per la precisione), ha perso il posto a seguito di un’incandescente polemica su Twitter.

La scrittrice e producer aveva infatti sottolineato nel suo profilo privato come fosse difficile realizzare personaggi accattivanti in un massive multiplayer online game, dal momento che le aspettative dell’enorme bacino d’utenza erano le più disparate e spesso difficilmente coniugabili. A risponderle è stato Deroir uno YouTuber e Twitch streamer  a Guild Wars 2 stessa, proponendo una lunga serie di soluzioni che a suo dire avrebbero reso l’impresa tutt’altro che impossibile.

Today in being a female game dev:

“Allow me–a person who does not work with you–explain to you how you do your job.” https://t.co/lmK0yJWqGB

— Jessica Price (@Delafina777) July 4, 2018

La sviluppatrice non ha affatto apprezzato le critiche rivoltegli dal content creator, ed anzi ha risposto gelida nel thread aperto tre giorni fa. Il giorno dopo, con un successivo tweet, la scrittrice rincarato la dose, non senza alludere al maschilismo che a suo avviso regna nell’industria videoludica. Ragione o torto che abbia, la condotta polemica via social della Price le è costato il posto di lavoro. Voi da che parte state?

Author: GamesVillage.it

Categorie
HardwareSoftware

Come verificare i processi in esecuzione in Windows

Author: IlSoftware.it

Il Task Manager di Windows, con il rilascio di Windows 8.1 e Windows 10, è diventato uno strumento molto più utile che in passato per verificare quali programmi e, in particolare, quali processi sono in esecuzione sul sistema in uso (vedere Task Manager Windows 10: che cosa permette di fare).

L’utilità gratuita chiamata Process Explorer è un “must” per verificare più nel dettaglio ciò che accade sul sistema ed è utilizzabile per sottoporre qualunque processo in esecuzione a scansione con VirusTotal (tasto destro, Check VirusTotal).
Process Explorer è uno degli “strumenti principe” per verificare che cosa accade sul sistema e procedere all’eventuale rimozione di malware in modo manuale: Rimozione virus in modo manuale, ecco come si fa.

Non tutti sanno però che Windows propone di default un’utilità chiamata Tasklist, integrata nel sistema operativo, che consente di estrapolare l’intera lista dei processi in esecuzione e visualizzarla in formato testuale.
Per utilizzarla, basta aprire una finestra del prompt dei comandi di Windows con i diritti di amministratore (digitare cmd nella casella di ricerca di Windows e premere la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+INVIO) quindi scrivere semplicemente tasklist e premere Invio.
Si otterrà così la lista completa dei processi in esecuzione sul sistema in uso.

Come verificare i processi in esecuzione in Windows

Digitando quanto segue si può salvare la lista come file di testo:tasklist > %userprofile%\processi.txt && notepad %userprofile%\processi.txt
L’elenco dei processi in esecuzione sul sistema Windows sarà salvato nel file processi.txt, memorizzato nella cartella del profilo utente corrente, e aperto con il Blocco Note.

In corrispondenza dei processi che vengono avviati come servizi di sistema viene mostrata l’indicazione Services mentre quelli richiamati dal sistema operativo, dalle applicazioni installate o dall’utente espongono l’etichetta Console.

Il comando tasklist può essere combinato con l’utilizzo dell’opzione /fi: utilizzandola è possibile filtrare i dati restituiti estrapolando solo le informazioni necessarie. Alcuni esempi:

tasklist /fi “USERNAME eq Michele”
Questo comando restituisce tutti i processi che sono stati avviati dall’account utente chiamato Michele. Suggeriamo di tenere presente quanto indicato nell’articolo Account Windows 10: cartella Users a 5 caratteri con login Microsoft.

tasklist /fi “USERNAME eq NT AUTHORITY\SYSTEM”
Mostra i processi aperti con i diritti di sistema (SYSTEM), quelli più ampi in assoluto su un sistema Windows.

tasklist /fi “MEMUSAGE gt 4096”
Visualizza l’elenco dei processi che occupano più di 4 MB in memoria (4096 KB). Si può ovviamente modificare il valore come meglio si crede.

Per ottenere maggiori informazioni su ciascun processo, è sufficiente usare il comando seguente:

tasklist /V > %userprofile%\processi.txt && notepad %userprofile%\processi.txt

Si otterrà un file contenente anche i riferimenti allo stato di ciascun processo, l’utente che l’ha avviato, il tempo di occupazione del processore (per quanto tempo il processo ha occupato la CPU) e l’eventuale titolo della corrispondente finestra di Windows.

Utilizzando il comando seguente è addirittura possibile, per ogni singolo processo, stabilire quali sono le sue dipendenze. In altre parole, si può accertare – per ciascun processo in esecuzione – quali librerie DLL vengono utilizzate:

tasklist /M > %userprofile%\processi.txt && notepad %userprofile%\processi.txt

Per cancellare rapidamente il report generato, basta digitare quanto segue:
del %userprofile%\processi.txt

Suggeriamo anche la lettura dell’articolo Come rimuovere i programmi in esecuzione automatica per impedire il caricamento di file e processi all’avvio del sistema operativo.

Tra i software più utili citiamo anche TaskSchedulerView di Nirsoft, un’utilità che permette di verificare quali programmi vengono eseguiti su base programmatica attraverso la funzione Utilità di pianificazione di Windows (quindi non avviate automaticamente a ogni ingresso in Windows).
Per non perdersi tra le tante pianificazioni, suggeriamo di scegliere Options, Hide tasks in Microsoft folders.

Categorie
HardwareSoftware

Apple, nuovi modelli di iPad e Mac in arrivo molto presto

Author: Le news di Hardware Upgrade

Potrebbero essere in arrivo presto nuovi modelli di prodotti Apple, già nei prossimi giorni. Il sito francese Consomac ha scoperto che la compagnia ha registrato nuovi iPad e Mac presso la EEC (Eurasian Economic Commission), con i documenti che sono necessari per la vendita di dispositivi protetti da crittografia in Russia, Kazakistan, Bielorussia, Armenia e Kirghizistan.

I Mac inclusi nei file sono A1931, A1932, A1988, A1989 e A1990, che appartengono a due segmenti di mercato differenti. Gli ultimi tre numeri potrebbero essere relativi a nuovi MacBook Pro da 13 e 15″, mentre i primi due ad una versione aggiornata del MacBook da 12″  o una nuova edizione del MacBook AirDai numeri non possiamo purtroppo evincere nulla, né dai file si leggono informazioni più approfondite.

Per quanto riguarda i nuovi tablet, Apple potrebbe lanciare nuovi modelli di iPad Pro con cornici ridotte e processore octa-core, ed è attesa anche una fotocamera TrueDepth per la realtà aumentata e per i nuovi sistemi di autenticazione Face ID che abbiamo già visto su iPhone X.

Nella nuova documentazione leggiamo anche riferimenti su iOS 11 e macOS 10.13, rispettivamente per gli iPad e i Mac menzionati. Apple potrebbe di fatto annunciare i nuovi Mac prima del debutto di macOS Mojave, tuttavia è improbabile che presenti i nuovi iPad prima dell’arrivo di iOS 12, visto che il nuovo OS potrebbe essere consentire l’eliminazione del tasto Home e l’implementazione di Face ID anche su tablet. Su iOS 11 ci sono però alcuni riferimenti su un “modern iPad”, che ricorda il “modern iPhone” che era stato avvistato prima di iPhone X.

Ad Aprile 2018 Apple aveva registrato anche nuovi modelli di iPhone presso la ECC che, tuttavia, non sono mai stati lanciati al pubblico e non c’è certezza di vedere i nuovi modelli. Apple, però, non aggiorna i Mac da un po’, e i nuovi iPad sono attesi per il mese di settembre.

Categorie
HardwareSoftware

La congettura di Eulero e la smentita più breve della storia

Author: Sergio Cacciatori Tom's Hardware

universita insubria

Errori, grandi scoperte, misteri che richiedono anni per essere svelati e soluzioni geniali sconfessate in 3 righe: la matematica è tutt’altro che noiosa! Un esempio è la storia che ha portato alla stesura del paper scientifico più breve di tutti i tempi, che in 2 frasi smentisce la congettura di Eulero. Non solo: la scoperta della soluzione avvenne per errore.

Più o meno tutti conosciamo il Teorema di Pitagora per i triangoli rettangoli, o almeno lo abbiamo studiato a scuola: l’area del quadrato costruito sopra l’ipotenusa è pari alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti.
 

Un po’ meno note sono le terne pitagoriche, anche se ne abbiamo già parlato in un articolo dedicato all’ultimo teorema di Fermat, del quale anche vogliamo brevemente ricordare il senso. Supponiamo di costruire un triangolo rettangolo di cateti lunghi $ a$ e $ b$ . Se $ c$ è la lunghezza dell’ipotenusa allora il teorema di Pitagora ci permette di calcolarla dato che

Ora ci chiediamo: se e sono numeri interi, può essere che lo sia anche ? In generale la risposta è no, per esempio se prendiamo troviamo . Ma per alcune scelte di numeri interi e anche  lo è. Per esempio, se e , troviamo . In tal caso, se , si dice che la terna è una terna pitagorica. Di terne pitagoriche ce ne sono tante altre, sono infinite.

Nel 1637, il matematico francese Pierre de Fermat, che faceva il magistrato per minimizzare i suoi contatti con le persone, congetturò che non possono esistere terne intere che soddisfino una tale relazione con esponente intero maggiore di 2: cioè se e sono numeri interi positivi e è un intero, allora un numero che soddisfi la relazione

non può essere intero. Questo è l’ultimo teorema di Fermat. Non perché fosse l’ultimo teorema da lui enunciato, ne enunciò molti altri dopo di questo. Tra questi ce ne furono 40 che egli non dimostrò mai, come non dimostrò il cosiddetto ultimo. E di quest’ultimo scrisse, a margine di una pagina di un libro di Diofanto sull’aritmetica, che disponeva di una elegante dimostrazione che però non aveva spazio sufficiente per scriverla in tale margine.

Probabilmente una burla, poiché ci sono voluti oltre tre secoli per dimostrarlo e la dimostrazione finale, ottenuta dal matematico britannico Andrew Wiles nel 1995, è enormemente lunga e fa uso di concetti che non erano neppure immaginabili già solo un secolo fa. “Ultimo” viene appunto dal fatto che gli altri 39 teoremi furono nel frattempo dimostrati nei secoli precedenti e rimase solo questo a resistere ad ogni tentativo.

Eulero
Eulero

Ma non è che tutti i tentativi fatti negli anni precedenti fossero falliti. Fallirono quelli che tentarono di dimostrare il teorema per ogni . Ma già Fermat disponeva di una dimostrazione quando . E il grandissimo matematico svizzero Leonhard Euler, in Italia più noto come Eulero, nel XVIII secolo dimostrò l’ultimo teorema di Fermat nel caso in cui . Cioè provò che non esistono tre numeri interi positivi tali che

Però il grande Eulero si accorse che riusciva a soddisfare questa uguaglianza con quattro numeri interi positivi invece che 3, ovvero esistevano tre interi positivi tali che

con anch’esso intero positivo. Per esempio possiamo prendere , , e e verificare che infatti

Preso dall’entusiasmo, Eulero credette di aver capito come stavano le cose. Le terne pitagoriche, i cui numeri sono elevati al quadrato, funzionano per la somma di due quadrati. Per la somma dei due cubi non funziona più proprio per il teorema di Fermat, ma se sommiamo 3 di cubi allora può funzionare.

Eulero pensò dunque che la regola generale potrebbe essere la seguente: se eleviamo alla potenza -esima numeri interi e vogliamo sperare di ottenere ancora un numero intero elevato alla potenza , allora deve essere almeno pari a . Così elevati alla potenza 4 dobbiamo sommare almeno 4 interi, alla potenza 5 almeno 5 eccetera. Era una congettura perché Eulero non riuscì a dimostrarla.

Le congetture sono spesso più importanti dei teoremi stessi perché sono affermazioni molto difficili da dimostrare e il tentativo di dimostrarle spinge i matematici a sviluppare idee innovative.

Non è dunque l’affermazione contenuta nell’enunciato della congettura ad essere importante, quanto i numerosi percorsi fatti per tentare di dimostrarla. Esse sono il risultato della formidabile intuizione di menti sopraffine che riescono a intuire qualcosa in più pur non sapendola dimostrare.

Ma a volte anche le intuizioni delle menti eccelse possono essere sbagliate (il che non può che consolarci) ed è questo il caso della congettura di Eulero. I primi ad accorgersene furono L. J. Lander e T. R. Parkin, che usando un computer nel 1966 scoprirono che

dunque con ma in barba ad Eulero. Ironia della sorte, la scoperta fu fatta per caso, perché i due matematici non esclusero lo zero dai numeri validi e il programma per computer che crearono con l’idea di trovare soluzioni con 4 quinte potenze portò in realtà a una soluzione con 5 potenze, di cui una appunto lo zero.

Nel 1988 poi Roger Frye scoprì l’uguaglianza

che viola la congettura di Eulero quando . Ce ne sono altre con , ma questa è l’unica per cui tutti i numeri coinvolti sono più piccoli di un milione.

Insomma, anche un gigante come Eulero ogni tanto può prendere un granchio. Meno male.

Sergio Cacciatori è ricercatore e docente presso il dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria. Si occupa essenzialmente di Fisica Teorica e Fisica Matematica. 

 


Categorie
Energia

Premio Start up 2018 Rinnovabili.it, un premio per il volto green di Maker Faire Rome

Author: stefania Rinnovabili

Premio Start up 2018 Rinnovabili.it

 

(Rinnovabili.it) – L’innovazione sostenibile? Va sempre premiata. Per questo la testata giornalistica Rinnovabili.it ha indetto il premio START UP 2018 Rinnovabili.it, riconoscimento dedicato alle realtà più “green” che prenderanno parte alla Maker Faire Rome 2018. L’evento, che terrà la sua sesta edizione dal 12 al 14 ottobre presso Fiera di Roma, riunisce sotto un unico tetto l’avanguardia dell’innovazione tecnologica in tutte le sue sfumature. Un innovazione fatta, anno dopo anno, da una componente sostenibile sempre più integrata. Non a caso fra i molteplici temi a cui l’edizione 2018 ha aperto le porte compaiono anche settori dalla chiara vocazione ecologica, come il greenbuilding, l’Economia circolare e la bioeconomia.

Negli oltre 50.000 mq a disposizione centinaia di innovazioni e innovatori daranno vita alla più grande festa europea della creatività, facendo convivere design, elettronica, artigianato digitale, salute e qualità della vita, arte, robotica ed energia. Fra di loro Start up 2018 Rinnovabili.it selezionerà la realtà che avrà incentrato la propria invenzione nell’ambito della sostenibilità ambientale, economica o sociale.

Il Premio START UP 2018 Rinnovabili.it – Al responsabile della start up vincitrice sarà riservata un’intervista esclusiva che sarà pubblicata sul quotidiano Rinnovabili.it e sul mensile Obiettivo 4.0 – il periodico di informazione ambientale editato per il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ed inviato a tutti gli ingegneri iscritti agli Ordini professionali – uno spazio interattivo che rimarrà online per un anno su Rinnovabili.it e una copertura nel network del giornale e sui social. Lo scopo è quello di diffondere il brand ed il potenziale innovativo del vincitore sia tra l’opinione pubblica che  tra gli stakeholder già presenti nel mercato. Il Comitato scientifico di Rinnovabili.it comunicherà per iscritto al vincitore e all’organizzazione di Maker Faire Rome 2018 entro le ore 12 del 5 ottobre 2018 il risultato della selezione. Il premio sarà assegnato dal direttore di Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo,  il 12 ottobre nell’ambito dell’evento di apertura.

Per informazioni sulla sesta edizione di Maker Faire Rome visitare il sito https://2018.makerfairerome.eu/