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Tommy Trash & i_o ft. Daisy Guttridge – Oxygen


Tommy Trash & i_o ft. Daisy Guttridge – Oxygen is OUT NOW on Spinnin' Deep! Like this track? Download on Beatport or add it to your favourite Spotify/Apple Music playlist by clicking HERE: https://spinnindeep.release.link/oxygen!YT Join our Spinnin' Records Top 100 Playlist ► https://spinninrecords.lnk.to/top100!YT Warm sounds by Tommy Trash and i_o, featuring Daisy Guttridge in a nicely flowing piece of deep house. Oxygen delivers old school house grooves, mesmerizing soundscapes and catchy piano chords, while Guttridge’s vocals will take you on a hypnotizing trip, while losing yourself on the dance floor. For sure, a breath of fresh air!

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Yousef Live From Pacha Barcelona


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Vetro dello smartphone rotto? In futuro si potrà riparare da soli

Author: IlSoftware.it

Vetro dello smartphone rotto? In futuro si potrà riparare da soli

Un team di ricercatori universitari giapponesi scopre un nuovo materiale che può essere plasmato a temperatura ambiente.

Un team di ricercatori giapponesi ha scoperto, in ambito accademico, un nuovo materiale che permetterà di riparare da soli lo schermo di qualunque dispositivo mobile.

Scoperte simile si sono susseguite in passato ma quella del gruppo di ricercatori nipponici capeggiato dal professor Takuzo Aida dell’Università di Tokyo sembra avere tutte le carte in regola per diventare una delle soluzioni utilizzate, in futuro, dall’industria.

Il polimero (polyether-thioureas) può essere plasmato alla temperatura ambientale semplicemente esercitando un’energica pressione.
Le interessanti proprietà del materiale sono state fortunosamente scoperte dallo studente Yu Yanagisawa che si stava accingendo ad usarlo come una colla.

Vetro dello smartphone rotto? In futuro si potrà riparare da soli

Yanagisawa ha scoperto che, una volta tagliato, le diverse facce del polimero tendevano ad aderire saldamente l’una con l’altra assumendo una forma definitiva una volta compressi per 30 secondi alla temperatura di 21 °C.
La riparazione del vetro dei display utilizzati nei moderni smartphone è senza dubbio l’intervento più costoso al quale si può andare incontro. Un vetro protettivo realizzato ricorrendo al materiale appena scoperto in Giappone potrebbe consentire agli utenti di riparare molto facilmente i propri dispositivi dal momento che il polimero torna ad essere resistente in appena due ore dopo essere stato “plasmato”.I risultati dello studio sono stati pubblicati anche sulla rivista Science.

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WhatsApp, divieto di condivisione dei dati degli utenti con Facebook dalla CNIL

Author: Le news di Hardware Upgrade

La Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés ha ordinato a WhatsApp di interrompere la condivisione dei dati degli utenti con la compagnia “madre” Facebook. Secondo quanto si legge sul sito ufficiale che ha divulgato la novità il team alla base dell’app ha un mese di tempo per conformarsi all’ordine ricevuto dalla Commissione. La richiesta nasce in seguito all’aggiornamento dei termini di servizio avvenuto l’anno scorso, di cui abbiamo parlato qui.

L’obiettivo della condivisione dei dati è offrire pubblicità mirata agli utenti, misure di sicurezza individuali e di raccogliere dati con finalità di “business intelligence”, il tutto al fine di migliorare l’esperienza d’uso per i fruitori. In base alle indagini compiute dalla Commissione, tuttavia, quest’ultima ha stabilito che sebbene le intenzioni sulle misure di sicurezza fossero condivisibili, non lo sono altrettanto quelle relative alla business intelligence per svariati motivi.

Gli utenti del servizio non sanno infatti che WhatsApp raccoglie dati per questo scopo (ovvero per analizzare informazioni che possono essere utili per modifiche nella strategia aziendale), e non hanno alcun modo per disabilitare questo tipo di condivisione se non disinstallando l’applicazione. E questo, secondo il CNIL, è in “violazione delle libertà fondamentali degli utenti”. Non è la prima volta che un ente europeo bacchetta Facebook sulla condivisione dei dati.

Lo scorso anno era stata la Germania ad imporre il blocco della raccolta dei dati dagli utenti del servizio di messaggistica, mentre in seguito anche il Regno Unito aveva imposto un blocco dlelo stesso tipo. A maggio Facebook ha poi pagato una multa di circa 110 milioni di euro per aver offerto informazioni “fuorvianti” in merito all’acquisizione di WhatsApp, quando la compagnia affermava che non aveva la possibilità di collegare i profili degli utenti usando le informazioni a disposizione.

L’ultima bacchettata è ancora più recente e risale a settembre, quando la UE ha chiesto a Facebook e ad altre piattaforme di fare qualcosa per i post d’odio scritti dagli utenti, altrimenti sarebbe arrivata una nuova risposta legale.

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Energia

Dal Consiglio Ue regali alle fossili nel Pacchetto Energia Pulita

Author: stefania Rinnovabili

fossili

(Photo: Marie-Françoise Plissart)

(Rinnovabili.it) – Quello che i Ventotto Stati membri si apprestano a mettere sotto l’albero degli europei nelle vesti di “Pacchetto energia pulita” è un regalo piuttosto sporco. Un dono fatto alle industrie fossili che tradisce l’impegno climatico preso con l’Accordo di Parigi. A sottolinearlo sono oggi le principali associazioni ambientaliste, deluse dalla posizione negoziale adottata dal Consiglio UE in merito “Clean Energy for All Europeans”. Posizione che, va detto, ha richiesto quasi 15 ore di discussione da parte dei ministri europei dell’energia ma che, a conti fatti, sembra soddisfare solo i governi nazionali (Leggi anche Direttiva rinnovabili 2030: i Ventotto si accordano sul minimo sforzo). Il perché è facile da riassumere: gioco al ribasso con l’energia rinnovabile, innalzamento dei limiti ai biocarburanti di prima generazione e, dulcis in fundo, incentivi alle fossili. In base al compromesso raggiunto, infatti, è esteso il periodo in cui le centrali elettriche esistenti continueranno a beneficiare di sussidi, anche se non dovessero rientrare nel limite di 550 g di CO2 / kWh chiesto da Bruxelles.

“È vergognoso -, afferma Imke Lübbeke, responsabile del clima e dell’energia presso l’Ufficio per le politiche europee del WWF – Una settimana fa al vertice di Macron, i governi dell’UE ha dichiarato l’importanza dell’azione sui cambiamenti climatici. Eppure oggi si sono lavati le mani da ogni responsabilità per portare avanti quell’azione! Hanno appena votato per un rallentamento sulle energie rinnovabili e per aumentare il numero di alberi e colture alimentari da bruciare per ottenere energia”.

“Per l’industria dei combustibili fossili il Natale è arrivato in anticipo, grazie ai ministri Ue che ieri si sono pronunciati in favore di sussidi persino per alcune tra le centrali a carbone più inquinanti d’Europa”, dichiara Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. “Il potenziale dei cittadini europei, invece, non è stato minimamente tenuto in considerazione, dato che il Consiglio Europeo sta sostanzialmente svuotando la proposta della Commissione per quanto riguarda il diritto di tutti di produrre e vendere energia da fonti rinnovabili”.

In questo processo negoziale la posizione assunta dall’Italia non è troppo difficile da immaginare. La SEN 2030 non fa mistero di aver legato in maniera quasi indissolubile la strategia sul gas alla competitività del Paese (Leggi anche Firmata la Strategia energetica nazionale: 175mld di investimenti). In realtà Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico, non ha potuto essere presente a Bruxelles, come spiega l’associazione, ma ha appoggiato tutte le richieste delle grandi aziende legate all’uso di carbone, petrolio e gas.

“Un comportamento incomprensibile, visto che l’Italia abbandonerà il carbone entro il 2025 e ha tutte le possibilità per diventare leader nella produzione di energia da fonti rinnovabili”, continua Iacoboni. “Calenda continua però a vedere solo un futuro pieno di gas, con impianti come il TAP a farla da padrone, senza considerare che l’unica strada per essere meno dipendenti dall’estero è quella di puntare su sole, vento ed efficienza energetica”.