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SuBoomBass2 Introduction


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Defected Radio Show: Guest Mix by Josh Butler – 24.11.17


Defected Events: https://defected.com/events/
Official Merchandise: https://store.defected.com/ Stream: http://smarturl.it/dradiostream Soundcloud: http://defct.de/DRS78sc
Mixcloud: http://defct.de/DRS78mc Guest mix this week: Josh Butler 01. Sam Divine & CASSIMM ‘What God Has Chosen’ (DFTD)
02. Honey Dijon featuring Joi Cardwell – State Of Confusion (Classic)
03. Superlover – Piano Wunder (Mother Recordings)
04. Alex Virgo – Ze Dance (Edible)
05. Filta Freqz – Master Blaster (DFTD)
06. Mattei & Omich featuring Ella – Your World (Soulfuric)
07. MOST RATED: Sylvester – Dance (Disco Heat) (Louie Vega Remix) [Nervous Recordings]
08. KiNK – Perth (Running Back)
09. 4 To The Floor: The Shadeauxmen – Spanish Storm (DJ Ojis Spanish Mix)[4 To The Floor]
10. DJ E-Clyps VS Ca$h Out – Hollup (White Label)
11. Max Chapman – La Fiesta (Hot Creations)
12. John Tejada featuring Qzen – Sweat (On The Walls)(Laolu Remix)[Defected]
13. Pablo Valentino – My Son’s Smile (MCDE Recordings) Subscribe to Defected Records: http://defct.de/subscribe. Defected YouTube is the home of house music with artists including Sam Divine, Sonny Fodera, Franky Rizardo, MK, Dennis Ferrer and many more. http://defected.com
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Qualcomm 7nm made by TSMC

Author: fudo [AT] fudzilla [DOT] com (Fuad Abazovic) Fudzilla.com – Home

The one after Snapdragon 845

Korean based Etnews has mentioned that Qualcomm 7nm manufacturing has been a big win for TSMC while two other US and China customers chose Samsung’s 7nm. TSMC traditionially have dibs on Nvidia and MediaTek too. 

The Taiwan based foundry and Qualcomm are expected to ship in volume in early 2019 with announcement of the new product in late 2018, no surprises there. This will be the chip that comes after the soon to be announced Snapdragon 845.

The most talked phone after iPhone, the Samsung Galaxy S9, is the first chip to feature the Snapdragon 845 but Samsung will use its own 10nm Exynos 8910 for some markets too. Luckily for Qualcomm no one else will use Exynos, as the majority of the Android high end phones exclusively use the Snapdragon 800 series chips.

7nm EUV

Samsung is of course expected to manufacture its chips at its own fabs and we would expect this to happen in 2019 and volume production with some risk production in late 2018.  This is the SoC that comes after Exynos 8910 and if all goes well, it will first ship in the 2019 Galaxy S phone.

Qualcomm and Broadcom, according to the report are designing their next generation chips with TSMC’s7-nano PDK. The reason why Qualcomm went with 7nm with TSMC is the fact that the fab uses normal steppers while Samsung wants to make its 7nm with more bold and riskier EUV (Extreme Ultraviolet) photolithography technology.

Samsung is expected to be later to the 7nm game and early adopters had to go with TSMC. EUV is still technology that is not entirely ready for the mass market and there is a disagreement weather you should need to use Extreme Ultraviolet light manufacturing with 7nm or first with 5nm. Obviously the two main fabs disagree while GlobalFoundries cooperates and shares technology with Samsung, and will have Samsung to rely upon for 7nm.

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Energia

Target Ue rinnovabili 2030, la Commissione valuta rialzo al 30%


Author: Giulio QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

I “cali impressionanti” nei costi delle fonti rinnovabili hanno convinto a rivedere le proiezioni per la fine del prossimo decennio, ha spiegato il vicepresidente della Commissione europea e commissario per l’unione energetica, Maroš Šefčovič. “Nei prossimi giorni” piani aggiornati all’Europarlamento.

Sembra che se ne sia accorta anche la Commissione europea: il mondo dell’energia sta cambiando così in fretta che, per il 2030, quello che tre anni fa poteva (forse) sembrare un obiettivo stimolante oggi è assolutamente inadeguato.

I “cali impressionanti” nei costi delle rinnovabili, infatti, hanno convinto l’esecutivo europeo a rivedere le sue proiezioni per la fine del prossimo decennio e, in alternativa al target del 27%, si considererà un obiettivo del 30% di energia pulita sui consumi finali.

A renderlo noto è Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea e commissario europeo per l’unione energetica, in un incontro con la stampa avvenuto ieri (che leggiamo riportato dall’agenzia Euractiv).

Come noto, il target del 27% di rinnovabili al 2030 è stato incluso nella proposta di revisione della direttiva contenuta nel Clean Energy Package, proposto dalla Commissione a novembre 2016 e attualmente al vaglio di Europarlamento e Consiglio europeo.

Il parlamento di Strasburgo, come abbiamo riportato, sembra propenso a un rialzo: la commissione Ambiente si è già espressa per un innalzamento al 35%, mentre la commissione Industria, Ricerca ed Energia, che si esprimerà il prossimo 28 novembre (giovedì prossimo) e che è quella competente per la direttiva sulle rinnovabili, nei mesi scorsi si era dichiarata unanime sulla necessità di alzare l’obiettivo rinnovabili 2030, pur non trovando un accordo sui numeri.

La novità è appunto che ora anche l’esecutivo Ue si dice potenzialmente favorevole ad alzare il target, anche se il 30% di cui ha parlato Šefčovič resta un traguardo ancora molto modesto.

A convincere la Commissione Ue sono stati gli economics: dal 2014, anno in cui l’esecutivo europeo ha proposto il percorso fino al 2030, i costi di eolico, fotovoltaico e le altre rinnovabili sono scesi così tanto “che puntare ad avere il 27% o il 30% comporterebbe grosso modo gli stessi costi”, ha spiegato il vicepresidente.

“Per questo abbiamo accolto volentieri la richiesta del Parlamento europeo di aggiornare i nostri modelli”, ha aggiunto Šefčovič, informando che la revisione “è già stata completata” e sarà inviata a Strasburgo “nei prossimi giorni”.

L’analisi con cui Bruxelles aveva presentato il Clean Energy Package (noto anche come Pacchetto d’inverno), prevedeva che “abbondanti sussidi” fossero ancora necessari alle rinnovabili alla fine del prossimo decennio, ma stimava un costo di generazione medio di 130 euro/MWh. Oggi invece, vediamo che anche una fonte relativamente costosa come l’eolico in mare riesce a offrire energia a meno della metà, 60 euro/MWh, come accaduto nell’ultima asta tedesca, ha fato notare il commissario.

Insomma, la Commissione sembra aver recepito il messaggio arrivato da un report di cui abbiamo parlato pochi giorni fa, quello realizzato dalla società di consulenza Artelys su commissione di European Climate Foundation, presentato a Bruxelles martedì (il 21 novembre).

Lo studio contestava appunto proprio gli LCOE (cioè i costi di generazione tutto compreso) delle rinnovabili elettriche considerati dalla Commissione per dimensionare gli obiettivi.

Rifacendo i conti con LCOE aggiornati al presente, si conclude appunto che puntare più in alto sarebbe economicamente conveniente per l’Unione.

In particolare, sul settore elettrico, mirando al 61% di rinnovabili anziché al 49-55% previsto dai piani attuali, risparmieremmo circa 600 di milioni di euro e guadagneremmo circa 90mila posti di lavoro.

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Android, a rischio la sicurezza degli utenti con gli screenshot

Author: Le news di Hardware Upgrade

Nuovo problema di sicurezza per Android e per una buona parte dei suoi utenti. Questa volta a mettere in guardia Google sarebbero i semplici screenshot, ossia quelle immagini dello schermo che spesso utilizziamo per far vedere ai nostri amici qualche particolare app o sfondo. In questo caso il bug presente in Android consentirebbe a qualsiasi applicazione di catturare un’istantanea dello schermo dello smartphone o tablet e di utilizzarla anche inviandone il contenuto ad un server remoto senza che l’utente se ne possa accorgere.

Il rapporto da cui è emersa la falla è stato realizzato dal team di MWR Labs, il quale ha dichiarato come addirittura il 77.5% degli smartphone Android analizzati durante il test nei laboratori del team ha visto concretizzarsi la falla del sistema di Google. Secondo gli esperti la colpa di questa situazione è del servizio di MediaProjection che in pratica altro non è che uno specifico processo che solitamente si trova in Android. Gli sviluppatori di Big G non hanno pensato di limitarlo e nel momento in cui un’applicazione utilizza la funzione di screenshot, Android, si limita a produrlo visualizzando la classica notifica. In tal caso un ipotetico malintenzionato hacker potrebbe facilmente “coprirla” con un messaggio e dunque rubare in totale libertà lo screenshot e tutto quello che in esso è ritratto.

I problemi relativi alla sicurezza non sono una novità per gli utenti di dispositivi mobile. In questo caso è Android e soprattutto i suoi utenti a farne le spese. Spesso nel corso di questo anno abbiamo segnalato problematiche connesse con false guide capaci di nascondere malware come anche dispositivi addirittura con app preinstallate capaci di recare danno a chi lo avrebbe utilizzato. Nel caso del bug degli screenshot il suggerimento, naturalmente, è quello di aggiornare se possibile alla nuova versione di Android 8.0 Oreo.