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HardwareSoftware

Galaxy S9: il nuovo processore Exynos 9810 con processo 10LPP è pronto

Author: Le news di Hardware Upgrade

Il colosso della Corea del Sud ha lanciato la produzione in volumi del prossimo processore della famiglia Exynos, annunciato recentemente e che andrà a dare potenza al nuovo Galaxy S9. Lo smartphone dovrebbe debuttare prima delle tempistiche tipiche della serie di fascia alta di Samsung, e l’annuncio delle scorse ore potrebbe essere una sorta di prima conferma sulle indiscrezioni trapelate. La compagnia ha sottolineato di aver iniziato la produzione di massa della sua seconda generazione del processo produttivo a 10-nm che aveva debuttato su S8.

Il nuovo processo produttivo viene definito 10 nm Low Power Plus e sostituisce il processo 10 nm LPE utilizzato fino ad oggi. Le promesse sono del 10% di prestazioni aggiuntive a parità di complessità architetturale, con i clienti che lo usano che possono alternativamente scegliere se preferire il 15% di riduzione in consumo energetico a parità di frequenza operativa e complessità. Samsung Foundry non ha ancora rivelato i dettagli più profondi della tecnologia, né quali siano state le innovazioni tecniche alla base del nuovo processo capaci di garantire tali risultati.

Lee Sang Hyun, Marketing Chief di Samsung Foundry, ha commentato così la novità: “Il processo 10LPP non solo fornisce ai clienti performance migliorate, ma consente di lanciare i nuovi prodotti con una resa produttiva piuttosto elevata sin da subito. La nostra strategia a lungo termine sui 10nm continuerà”, e il lancio dei primi SoC a 8nm è quindi rimandato probabilmente al prossimo anno. Ricordiamo che il processo FinFET della compagnia a 8nm è già stato qualificato come pronto per la produzione lo scorso mese all’interno della fonderia S3 situata in madrepatria.

Le prime voci sul processore Samsung Exynos 9810 sono giunte nel mese di febbraio, poco prima del lancio commerciale di Galaxy S8. Ma quello che è più interessante è che l’annuncio di Samsung arriva nello stesso periodo delle voci sulle prime consegne dei display OLED destinati ad essere installati sui primi Galaxy S9 che andranno in commercio. I display sono proprio le prime componenti ad essere consegnate alle linee di produzione, e da allora sono necessari circa 2 o 3 mesi per il debutto commerciale dei modelli finiti e pronti per il pubblico.

Se il tutto viene agganciato al fatto che Galaxy S9 potrebbe debuttare al CES 2018, dove Samsung mostra i propri prodotti più recenti all’interno di incontri privati, oppure tradizionalmente al Mobile World Congress. L’anno scorso Galaxy S8 è stato il grande assente della fiera barcellonese, ma può essere che il flagship commerciale di Samsung potrebbe tornare a far splendere ancora una volta la kermesse catalana.

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Energia

Accumulo: la batteria al magnesio torna a sfidare il litio

Author: stefania Rinnovabili

batteria al magnesio

Gli ultimi progressi tecnologici sulla batteria al magnesio ricaricabile

(Rinnovabili.it) – Allo stato attuale la tecnologia agli ioni di litio domina in maniera quasi indiscussa il settore delle batterie ricaricabili. Ma ciò non esclude che, di tanto in tanto, qualcuno tenti di insidiarle il trono. È il caso della batteria al magnesio, le cui potenzialità in questo specifico settore elettrochimico sono state studiate fin da gli anni ’90.

Sulla carta l’anodo in magnesio presenta caratteristiche che lo rendo tecnicamente superiore a quello in litio: ha una maggiore densità energetica per volume (più 50%) e nella formula “metallica” non rischia di formare dendriti durante la carica che possono cortocircuitare il dispositivo. E ovviamente, la materia prima ha costi decisamente più economici.

D’altro canto, le sfide tecniche offerti dagli elettroliti, i materiali che trasportano la carica tra il catodo e l’anodo, usati nella batteria al magnesio ne hanno completamente bloccato lo sviluppo commerciale.

Le recenti ricerche condotte da Toyota e KIT sugli elettroliti liquidi ne hanno migliorato la qualità ma senza essere in grado di impedire la tendenza di quest’ultimi alla corrosione della batteria stessa. Ora i ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab) e dell’Argonne National Laboratory del Dipartimento statunitense dell’Energia sono convinti di aver trovato una soluzione grazie alla realizzazione di una batteria al magnesio allo stato solido.

“Il magnesio è una tecnologia relativamente nuova e non ha buoni elettroliti liquidi”, spiega Gerbrand Ceder, coautore del paper che descrive il nuovo dispositivo. “Abbiamo pensato, perché non fare un salto in avanti e realizzare un elettrolita solido?” Il risultato finale del loro lavoro è un materiale completamente nuovo, della classe dei calcogenuri, che consente agli ioni magnesio di muoversi facilmente attraverso di esso. Per confermare i calcoli teorici il team ha condotto esperimenti di spettroscopia con risonanza magnetica nucleare (NMR). Questo strumento può essere regolato per rilevare gli ioni che si muovono attraverso un materiale, ma poiché l’elettrolita realizzato era nuovo e estremamente complesso, i ricercatori hanno avuto qualche problema nell’interpretazione dei dati.

“I protocolli sono praticamente inesistenti”, spiega Pieremanuele Canepa, autore principale dello studio. “Questi risultati sono stati possibili solo combinando un approccio multi-tecnicnologico in aggiunta alla caratterizzazione elettrochimica convenzionale”. Per quanto il risultato sia incoraggiante, gli scienziati avvertono che ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere prima di poter portare in trionfo la batteria magnesio. Attualmente, c’è una piccola perdita di energia, ma la migliore mobilità ionica è promettente oltre a essere molto più sicura dei tradizionali dispositivi a base di elettroliti liquidi.

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Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 1 Dicembre 2017

Author: gianca60 Finanza.com Blog Network Posts

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2016 (range 15017/21194 ) ) [ uscita rialzista ]
prossimo 2017

Setup Mensile:
ultimo Ottobre (range 22021 / 22899 ) [ in attesa ] barra outside
prossimi Dicembre

Setup Settimanale:
ultimi: prossimi 13/17 Nov ( range 21932//22586 ) [ in attesa ]
prossimi 27 Nov / 1 Dic

Setup Giornaliero
ultimo : 30 Novembre (range 22320/ 22558 ) [ in attesa ]
prossimi 1,4

Angoli annuali indice 2017 16500, 17400, 19800/20000, 20600, 22500, 23900
Angoli annuali comit 2017 755, 869, 1010, 1088/1094, 1155, 1280, 1330 ,1510

Angoli Mensili Dicembre 20600, 21300, 22850, 23600
Angoli Settimanali: 21600, 21950, 22370, 22820,23400
Angoli Giornalieri 22178, 22232, 22423, 22516, 22557,22668

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continuerano sempre sull’articolo unico settimanale.

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Pc Games

Nonostante le proteste, i giocatori spendono sempre di più in micro-transazioni e servizi: vediamo l’andamento nell’arco di dieci anni

Author: Ultime news PC | Multiplayer.it

L’idea delle micro-transazioni, loot box e simili scatena grandi polemiche e vere e proprie rivolte nella community dei videogiochiatori, come dimostrato dal recente caso di Star Wars: Battlefront II, eppure i giocatori continuano a spendere sempre di più in questi elementi.

La compagnia di analisi di mercato SuperData ha effettuato un approfondimento su questo argomento, dimostrando quanto la spesa in contenuti aggiuntivi, micro-transazioni e servizi è aumentata rispetto anche all’acquisto semplice di giochi in maniera tradizionale. L’andamento è ben visibile nei grafici riportati qua sotto: il primo presenta uno schema dei volumi di spesa degli ultimi anni a partire dal 2012, con una proiezione che arriva al 2022 e dimostra come la monetizzazione proveniente da micro-transazioni e contenuti aggiuntivi possa arrivare a +146%, con un volume previsto di 25 miliardi di dollari fra cinque anni, considerando l’attuale quota di 22 miliardi, a fronte di 8 miliardi di dollari provenienti dall’acquisto standard di titoli completi.

Il secondo schema mostra l’andamento degli introiti per quanto riguarda ad esempio FIFA 17, dimostrando come i ricavi dai contenuti aggiuntivi sovrastino piuttosto velocemente quelli iniziali dati dalla vendita del gioco.


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HardwareSoftware

phablet domineranno il mercato, padelloni alla riscossa

Author: Saverio Alloggio Tom’s Hardware

Gli smartphone con display compresi tra i 5,5 e i 7 pollici rappresentavano l’1% delle spedizioni dell’intero settore nel 2012, mentre oggi sfiorano il 50%. È l’esplosione del fenomeno phablet, così come evidenziato dal nuovo report realizzato da IDC. Quella che sembrava essere una tendenza limitata ad Android ha investito anche il mondo iOS, a seguito di tutta una serie di fattori.

Partiamo innanzitutto dai numeri rilevati da IDC. Nel 2017, con i dati aggiornati a novembre, le spedizioni totali di smartphone sono state di 1,5 miliardi di unità. Di queste, 611 milioni sono stati phablet, intesi appunto come schermo tra compreso 5,5 e 7 pollici. A livello percentuale, questi ultimi superano ormai il 40% dell’intero settore. Ma non è tutto.

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IDC infatti ha rilevato che, entro la fine di quest’anno, il 41,2% delle spedizioni degli smartphone Apple saranno suddivise tra iPhone Plus e iPhone X, destinate tra l’altro a superare il 50% nel 2018. Segno evidente di come il concetto di phablet abbia ormai fatto breccia anche in ambito iOS. 

Leggi anche: iPhone 8, Galaxy Note 8 e Mate 10, la battaglia dei phablet

In ottica futura, le spedizioni totali dovrebbero toccare 1,7 miliardi di unità nel 2021. Secondo gli analisti di IDC, all’interno di questo arco temporale di 4 anni, la crecita cumulativa totale (CAGR) dei phablet sarà del 18,1%, a fronte invece del 3% per gli smartphone. Insomma, i così detti “padelloni” sembrano destinati a farla da padrone.

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Come detto in apertura, i fattori che stanno determinando questo successo sono molteplici. È bene sottolineare come proprio il 2017 sia stato l’anno dell’esplosione dei phablet di fascia alta: Galaxy S8 e S8 Plus, iPhone X, LG V30, Huawei Mate 10 Pro, HTC U11 Plus. Questo è stato possibile grazie all’introduzione del design borderless, che ha consentito di integrare schermi grandi in dimensioni contenute.

Leggi anche: LG V30 è ufficiale, il phablet che sfida i big del settore

Del resto, il concetto di phablet si è profondamente modificato nel tempo. Nel lontano 2012 il design borderless era una prospettiva difficilmente immaginabile, senza contare come gli stessi smartphone avessero diagonali decisamente più contenute rispetto ad oggi. Insomma, l’offerta da parte dei produttori si è modificata, con una sorta di filo di Arianna rimasto come fattore comune.

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Parliamo ovvamente della crescente necessità da parte degli utenti di avere a disposizione schermi sempre più grandi. Gli smartphone sono diventati il centro di tante attività quotidiane, anche in ambito lavorativo, e le esigenze dei potenziali clienti sono inevitabilmente cambiate. Insomma, la riscossa dei “padelloni” sembra essere solo all’inizio.


Tom’s Consiglia

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