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Asus Zenfone AR disponibile da oggi con Tre Italia

Presentato lo scorso Gennaio al CES 2017 di Las Vegas, l’Asus ZenFone AR sta finalmente varcando i confini del Bel Paese. Attraverso un comunicato stampa, Asus Italia ha annunciato la disponibilità effettiva del nuovo smartphone Asus Zenfone AR nel nostro mercato.

Almeno inizialmente, esso è disponibile in esclusiva Tre Italia, sul cui shop online è possibile acquistarlo abbinandolo a una qualsiasi delle promozioni ALL-IN.

Al di là dell’hardware che non è particolarmente avanzato dal unto di vista del SoC, è il comparto fotografico a rendere questo smartphone unico nel suo genere. Grazie infatti alla fotocamera principale che adotta un sensore Sony IMX318 e che tra l’altro è certificata PixelMaster 3.0, offre una risoluzione di ben 23 megapixel per poter rilevare l’ambiente circostante in modo sempre estremamente nitido ed accurato (grazie all’aiuto di alcuni sensori ad infrarossi supplementari) quale scenario per le applicazioni di realtà aumentata

Tango è una piattaforma costituita da un insieme di sensori e software di visone assistita sviluppati da Google per offrire una esperienza completa di realtà aumentata su smartphone. Le tecnologie integrate in Tango offrono tre importanti funzionalità – il tracciamento del movimento, la rilevazione della profondità e l’apprendimento dell’area circostante.

Esse consentono di orientarsi, avere informazioni ricche e dettagliate su ciò che ci circonda e individuare con precisione la posizione di altri utenti, consentendo a ZenFone AR di assicurare un’esperienza di realtà aumentata del tutto unica per il gaming, applicazioni AR e la navigazione assistita in ambienti interni

Specifiche tecniche di Asus Zenfone AR

La lista completa della caratteristiche tecniche è la seguente:

Display

5,7” Super AMOLED WQHD

Processore

Octa-core 14nm 64-bit 2.4GHz Qualcomm® Snapdragon™ 821

GPU

Adreno™ 530

Memoria e 
storage

RAM: 6GB

Storage: 128GB UFS 2.0

Fotocamera principale

ASUS PixelMaster 3.0, 23MP

(sensore Sony® IMX318)

Funzionalità fotocamera principale

ASUS PixelMaster 3.0 con:

Lenti Largan a 6 elementi con apertura f/2.0

Autofocus TriTech 0,03 secondi (contrast / phase / 2nd-gen laser)

Stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS) a 4 assi per le fotografie

Stabilizzazione elettronica dell’immagine (EIS) a 3 assi per i video

Sensore per la correzione dei colori

Flash LED dual-tone

Fotocamere AR

Sensori per tracciare il movimento

Fotocamera per il rilevamento della profondità con telemetro IR

Fotocamera frontale

8MP, wide-angle 85°

Wireless

Wi-Fi: Dual-band 802.11ac 2×2 MIMO

4G LTE: fino a Category 13 con 3CA

Sensore impronte digitali

Sensore sul tasto Home

Registrazione 5 dita / riconoscimento 360°

Connettività

Bluetooth® 4.2

USB-C™ (USB 2.0)

Slot SIM / SD

1: Micro-SIM (4G)

2: Nano-SIM (3G) o microSD

GPS

GPS, A-GPS, GLONASS, BEIDOU

Sistema Operativo

Android 7.0 (Nougat) con ASUS ZenUI 3.0

Audio

Audio Hi-Res

Altoparlante a cinque magneti

Amplificatore smart di NXP

Virtual surround DTS

Batteria

3300mAh con Quick Charge 3.0

Colore

Nero

Autore: Lorenzo Spada Android Blog Italia

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HardwareSoftware

OpenDNS, come proteggersi durante la navigazione

Per accedere a qualunque sito web dall’Italia e, contemporaneamente, proteggersi dalle principali minacce online, vale la pena usare i server DNS di OpenDNS.
I server di OpenDNS sono molto veloci perché, tra l’altro, dispongono di un’ampia cache per i nomi a dominio.
Qualunque sito web decidiate di visitare, la risoluzione del nome a dominio ovvero la conversione da indirizzo mnemonico a IP corrispondente avverrà in modo rapido.

OpenDNS, quali server DNS sono disponibili

Il servizio OpenDNS, acquisito ad agosto 2015 da Cisco e oggi diventato parte integrante di Cisco Umbrella, offre quattro server DNS che possono essere utilizzati in sostituzione di quelli offerti dal provider Internet italiano oppure al posto di quelli di Google.

I primi due server OpenDNS offrono una protezione di base durante la navigazione online: innanzi tutto, difendono gli utenti dal phishing bloccando sul nascere i tentativi di visitare siti web che pongono in essere attività truffaldine.
I DNS OpenDNS, inoltre, suppliscono anche agli errori di digitazione: criminali informatici e utenti determinati a carpire un po’ dell’altrui traffico sono soliti registrare nomi a dominio che “scimmiottano” quelli di siti web apprezzati e ben conosciuti.
TLD diverso, un trattino in più, un carattere che cambia, una lettera dimenticata ed ecco che anziché visitare il sito d’interesse si richiede la connessione con una pagina web potenzialmente pericolosa o comunque assolutamente scollegata con il nome a dominio “legittimo”.
OpenDNS consente di risolvere anche questo problema “comprendendo” l’errore commesso dall’utente e portandolo sul sito che avrebbe davvero voluto visitare.

I server DNS di OpenDNS sono i seguenti:

208.67.222.222
208.67.220.220

In aggiunta a tali server DNS, OpenDNS ne mette a disposizione altri due che consentono – oltre alle protezioni offerte dai precedenti – anche di bloccare la visita a siti sconvenienti, pornografici o dal contenuto inadatto:

208.67.222.123
208.67.220.123

I server DNS di OpenDNS possono essere impostati a livello router accedendo al suo pannello di configurazione (di solito digitando http://192.168.1.1 oppure http://192.168.0.1) e portandosi nella sezione Internet/LAN o DHCP.

Utilizzando account sprovvisti dei diritti di amministratore, gli utenti che usano workstation collegate alla rete locale non possono modificare i DNS.
Quando, in Windows, le proprietà della scheda di rete (Ethernet o WiFi) sono impostate in maniera tale che il sistema in uso ottenga automaticamente l’indicazione dei server DNS da usare, il router passerà via DHCP gli IP di OpenDNS configurati nella sua interfaccia di amministrazione.

Per verificarlo, basta premere la combinazione di tasti Windows+R quindi digitare ncpa.cpl e premere Invio.
Cliccando con il tasto destro sul nome dell’interfaccia di rete, scegliendo Proprietà, Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4) quindi facendo ancora clic sul pulsante Proprietà e selezionando Ottieni indirizzo server DNS automaticamente, il router passerà automaticamente – al sistema client – gli indirizzi IP dei server DNS di OpenDNS.

OpenDNS, come proteggersi durante la navigazione

Già in questo modo, impostando i server OpenDNS ci si può proteggere da diverse minacce ed, eventualmente, bloccare la visita di siti web sconvenienti.

Verificare i siti web visitati dalla rete locale con OpenDNS

Una funzionalità di OpenDNS sconosciuta ai più è la possibilità di verificare i siti web visitati dai sistemi e dai dispositivi collegati alla rete locale.

Dal momento che tutte le richieste di risoluzione dei nomi a dominio dai sistemi collegati alla rete locale transitano attraverso i server di OpenDNS, creando un account personale sul cloud si potrà stabilire quali indirizzi remoti devono essere sempre bloccati.

Per procedere, basta visitare questa pagina, creare un account quindi confermare il proprio indirizzo IP pubblico indicando se sia statico o dinamico.

OpenDNS, come proteggersi durante la navigazione

Nel caso in cui ci si presentasse in Rete con un IP pubblico di tipo statico (Indirizzo IP statico, come averlo e a cosa serve), basterà disattivare la casella Yes, it is dynamic.

OpenDNS, come proteggersi durante la navigazione

Nel caso in cui, invece, l’indirizzo IP pubblico assegnato dal provider Internet cambiasse a ogni connessione (IP dinamico), si dovrà accedere alla sezione DDNS (Dynamic DNS; vedere DynDNS DDNS gratuito: guida alla configurazione e all’utilizzo di No-IP) del pannello di amministrazione del router oppure di un altro dispositivo collegato in rete locale e dotato di analoga funzionalità quindi verificare la possibilità di aggiornare dinamicamente il servizio OpenDNS sull’IP pubblico al momento utilizzato.

In alternativa, bisognerà necessariamente installare su una macchina Windows, Linux o macOS un software updater che aggiorni OpenDNS sull’IP pubblico associato al router.

Da questa pagina, a questo punto, si può cliccare sull’IP pubblico quindi agire su Choose your filtering level per impostare il livello di filtraggio da applicare (ne abbiamo parlato anche nell’articolo Controllare i siti visitati da router, rete locale e WiFi con OpenDNS).

OpenDNS, come proteggersi durante la navigazione

Cliccando su Customize, è possibile indicare le categorie di siti che possono essere automaticamente bloccate dai server DNS di OpenDNS.

Agendo su Manage individual domains si possono bloccare singoli nomi a dominio.

Per attivare la memorizzazione dei siti web visitati dai dispositivi collegati in rete locale, si deve fare clic su Stats and logs quindi attivare la casella Enable stats and logs.

A questo punto, dopo alcuni minuti, cliccando sulla scheda Stats, si potranno leggere tutte le richieste di collegamento pervenute dalla propria LAN.
In altre parole, ogniqualvolta un sistema connesso alla rete locale utilizzerà i server DNS di OpenDNS per risolvere un nome a dominio, questo sarà automaticamente annotato.

Collegandosi con la dashboard di OpenDNS e accedendo alla scheda Stats, si potranno così verificare tutti i siti web visitato dai dispositivi, collegati via cavo Ethernet o in modalità wireless connessi alla LAN.

Con un clic su Customization è addirittura possibile personalizzare il layout delle pagine che informano gli utenti sul blocco dei siti web richiesti.

Affinché OpenDNS effettui la sua attività di filtraggio e monitoraggio, bisognerà usare gli indirizzi IP dei DNS 208.67.222.222 e 208.67.220.220.

OpenDNS non può monitorare alcun sito se un utente utilizzasse, ad esempio, Tor Browser per navigare in completato anonimato. Per evitare l’utilizzo di Tor, è necessario impedire l’installazione delle applicazioni da parte degli utenti normali (non amministratori).

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Rinnovabili elettriche nel mondo: in 10 anni raddoppia la potenza

Pubblicato il “Renewable Energy Statistics 2017” di IRENA con tutti dati sulle rinnovabili in potenza e produzione elettrica. Statistiche per circa 100 paesi e per singola tecnologia. Superati nel 2016 i 2000 GW installati. Dal 2011 la produzione annuale da FER è aumentata di 1.100 TWh.

Come ogni hanno IRENA (International Renewable Energy Agency) produce un interessante e ricco annuario statistico sulle rinnovabili a livello globale.

The “Renewable Energy Statistics 2017 Yearbook” (vedi link in basso) mostra i dati sulle rinnovabili in termini di potenza installata per il periodo 2007-2016, sulla produzione elettrica da rinnovabili dal 2007 al 2015 e i dati specifici per circa 100 paesi e per le diverse aree del mondo, e soprattutto per singola tecnologia.

Nella parte finale del documento, di oltre 340 pagine, vengono riportate anche le statistiche sugli investimenti nel settore dalle 18 principali istituzioni finanziarie di sviluppo nazionali, bilaterali e multilaterali per il periodo 2009-2015. Per fornire solo un dato, nel 2016 quelli pubblici ammontavano a 17 miliardi di dollari.

In questo grafico abbiamo ripreso i dati (su fonte IRENA) della potenza cumulativa di rinnovabili dal 2007: in 10 anni è più che raddoppiata fino ad arrivare a 2008 GW in totale (+161 GW nell’ultimo anno).

Per quanto concerne la generazione elettrica da rinnovabili si vede che nel 2015 (ultimo dato disponibile) questa è arrivata a 5.512 TWh, con un aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente (191 TWh in più). Si va dunque verso i 6mila TWh prodotti.

Dal 2011 l’aumento di produzione elettrica da rinnovabili è stata di 1.100 TWh, quasi +2000 TWh in 9 anni.

Da questo grafico di IRENA il contributo di elettricità per fonte rinnovabile: il 70% è da idroelettrico e il 15% da eolico.

In quest’altro grafico invece la crescita della generazione delle diverse rinnovabili negli ultimi anni.

Si assiste in particolare ad un rallentamento dell’incremento annuale nel 2015 causato dal leggero calo della produzione idroelettrica a livello globale, anche se si registra una buona crescita della generazione da solare (+13%) e da eolico (+15%).

A livello di aree mondiali – si nota da quest’ultimo grafico – che la maggior produzione elettrica da fonti rinnovabili sia in Asia, seguita ad ampia distanza dall’Europa.

I dati dell’annuario sono ricavati da numerose fonti: questionari di IRENA, statistiche ufficiali nazionali, rapporti di associazioni industriali, report di società di consulenza, ecc.

Per quanto riguarda i dati sulla produzione elettrica e la potenza installata totale fin dall’anno 2000 e altre informazioni su elettricità e rinnovabili per singolo paese è molto utile consultare quest’area sul portale di IRENA ricca di infografiche e statistiche.

Autore: redazione QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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TvTech

Xiaomi Mi 6: recensione completa ITA

Xiaomi si conferma fra i produttori più temibili anche in questa generazione, con Mi 6 che rappresenta una fra le proposte al top del produttore. Non ha caratteristiche esclusive che fanno gridare al miracolo, né cornici striminzite, tuttavia è bello, ben fatto, ha ottimi materiali ed è anche fluido e reattivo.

Tag: RecensionesmartphoneXiaomi

Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video

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HardwareSoftware

BioWare: Anthem combinerà molti generi diversi

A giudicare dalle prime immagini mostrate all’E3, Anthem sembra essere un titolo molto diverso rispetto ai precedenti progetti realizzati da BioWare. Per il momento le informazioni rivelate sono ancora poche, tuttavia lo studio di sviluppo ci tiene a far sapere che questo ambizioso progetto andrà a pescare notevolmente tra i generi, offrendo allo stesso tempo meccaniche di gioco tipiche del genere shooter, elementi action adventure e dinamiche di progressione ruolistiche.

Durante un’intervista rilasciata a CBC Radio, il general manager di BioWare, Aaryn Flynn, ha precisato infatti che Anthem avrà molte fonti d’ispirazione e si differenzierà dai precedenti lavori di BioWare. “Ci sono meccaniche sparatutto, è un action game, un gioco di ruolo, ha molti di questi elementi che semplicemente permettono di diventare un personaggio e di prendere parte all’avventura”.

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“È un gioco cooperativo, è il nostro primo titolo dopo molto tempo nel quale sarà possibile condividere con un amico l’intera durata dell’esperienza. Nel contesto attuale questo fattore lo rende molto più divertente, ci sono molti giocatori desiderosi di giocare con i loro amici, pertanto daremo loro questa opportunità”.

Nel mondo di Anthem i Freelancers sono incaricati di esplorare un vasto mondo di gioco, pieno di creature feroci e di minacce da affrontare, di tecnologie avanzate e tesori nascosti. I giocatori potranno sfruttare le potenti Javelin exosuit, dotate di armi e abilità uniche come la possibilità di librarsi in volo. Le armature saranno alla base della struttura delle classi proposta nel nuovo titolo di BioWare. Nel primo filmato, mostrato in occasione della conferenza Microsoft all’E3, si è visto anche Fort Tarsis, l’area che fungerà da hub centrale nel corso dell’avventura.

Nei giorni scorsi il vice presidente di Electronic Arts, Patrick Soderlund, ha espresso il desiderio che questo nuovo progetto possa durare per dieci anni. Al momento la finestra di lancio di Anthem è fissata per la fine del 2018 su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Autore: Le news di Hardware Upgrade