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Karl Lagerfeld vuelve a romper moldes con el desfile de Chanel en París

El Grand Palais de París se transformó en un inmenso ‘data center’ a las órdenes del Kaiser, que sacó a desfilar a su ejército de soldados imperiales en un ‘show’ que volvió a roper moldes dentro de la Semana de la Moda de París.

Los clásicos de la ‘maison’ se reinventan, temporada tras temporada, bajo la dirección creativa de Karl Lagerfeld, pero sin perder ese ‘allure’ que siempre guardan los looks de Chanel. El ‘black&white’, el ‘tweed’, su famosa ‘vest’ (la clásica chaqueta), la icónica camelia y las perlas conviven en la colección PAR primavera-verano 2017 con prendas y complementos de estética ‘sporty’, con colores flúor, con estampados psicodélicos y seductores detalles lenceros.

Las modelos, uniformadas a medio camino entre Daft Punk y los Stormtroopers de ‘Star Wars’, desfilaron por las que serían las ‘tripas de cables’ de un súper ordenador que representaba “un mundo ultra tecnológico donde la vida diaria está cada vez más desmaterializada, y en la que los humanos vuelven a ser el centro de todo”, en palabras de los responsables de Chanel. Alrededor de esta teoría futurista, Karl Lagerfeld hace de esta ‘Intimate technology’ el leid-motiv de una colección que somos nosotras las que tenemos la última palabra y somos las dueñas de este universo digital.

Nuestros 10 looks favoritos del desfile de Chanel en París

Autore: RSS de noticias de

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HardwareSoftware

ADATA announces XPG SX8000 M.2 gaming SSD

In 2280 form-factor with PCIe 3.0 x4 M.2 NVMe interface

ADATA has announced its  XPG series SX8000 SSD, which will be based on the Silicon Motion controller, 3D MLC NAND and use the standard 2280 M.2 form-factor with PCIe 3.0 x4 NVMe interface.

ADATA has decided to use Silicon Motion’s SM2260 controller but there are still few details on which manufacturer is behind the 3D MLC NAND used on the new XPG SX8000 M.2 SSD.  The ADATA XPG SX8000 SSD series will be available in 128GB, 256GB, 512GB and 1TB capacities. 

The combination of the SM2260 controller and 3D MLC NAND were enough for XPG SX8000 SSD to hit sequential performance peaking at 2400MB/s for read and 1000MB/s for write on the 512GB and 1TB versions, 2000MB/s and 600MB/s on the 256GB version and 1000MB/s for read and 300MB/s for write on the lowest capacity 128GB version. The same thing then with the random 4K performance, reaching 100K IOPS for read and 140K IOPS for write on the 512GB and 1TB versions, 80K IOPS and 130K IOPS on the 256GB version and 45K IOPS and 75K IOPS on the 128GB version.

Showed off during the Flash Memory Summit in August last year, the Silicon Motion SM2260 controller seems pretty good on paper and its previous SM2246EN controller has been used on plenty of SSDs, from Corsair, Crucial, Mushkin, Sandisk and other makers but the new SM2260 has still to prove its worth. The new SM2260 controller packs two ARM Cortex cores, has eight NAND flash channels and supports 256-bit AES encryption. The ADATA XPG SX8000 SSD also comes with SLC Caching, DRAM Cache Buffer and LDPC ECC technologies

As far as we know, ADATA’s XPG SX8000 SSD series is one of the first SSDs to use the brand spanking new  Silicon Motion controller so we will wait to see a couple of reviews before we deliver our verdict.

The ADATA XPG SX8000 SSD series is backed by a five year warranty and has an MTBF of two  million hours.

Unfortunately, ADATA did not reveal any details regarding the price or the availability date and we could not find it listed anywhere so hopefully these will come to retail/e-tail soon.

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Autore: Fudzilla.com – Home

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HardwareSoftware

Facebook Messenger apre alla crittografia end-to-end

Dopo la controllata WhatsApp, finalmente anche Facebook introduce la crittografia end-to-end nella sua applicazione Messenger.
I portavoce di Facebook hanno appena confermato che avviando una “conversazione segreta” con Messenger nessuno, tranne i partecipanti al dialogo, potrà mai leggere i messaggi. Neppure Facebook potrà leggere le informazioni scambiate perché le chiavi private per la codifica e la decodifica dei messaggi sono generate e memorizzate sui dispositivi client degli utenti (vedere anche Crittografia end to end su WhatsApp, come funziona).

Facebook Messenger apre alla crittografia end-to-end

Diversamente rispetto a WhatsApp o a Signal, la crittografia end-to-end sarà attivata, su Facebook Messenger, solo su richiesta degli utenti. In altre parole, i messaggi saranno crittografati usando chiavi generate e conservate in locale, sui device degli utenti, solo nel momento in cui si decidesse di avviare una “conversazione segreta”.

La nuova funzionalità, adesso fruibile da tutti gli oltre 900 milioni di utenti di Facebook Messenger, permette di impostare anche una eventuale autodistruzione dei messaggi. In questo modo, le comunicazioni inviate verranno automaticamente rimosse e diverranno illeggibili trascorso il periodo di tempo impostato.

Alcuni tra i più famosi esperti di sicurezza hanno criticato l’inserimento della crittografia end-to-end in Facebook Messenger con un approccio opt-in.
Se è l’utente che deve richiedere espressamente l’utilizzo di tale misura di sicurezza, i più non ricorreranno affatto alla crittografia non disponendo delle competenze necessarie per comprenderne l’importanza.

Per poter accedere alle “conversazioni segrete”, poi, gli utenti debbono necessariamente scaricare e installare l’ultima versione di Facebook Messenger.

Quasi contemporaneamente, il social network di Mark Zuckerberg ha rilasciato Facebook Messenger Lite, versione dell’app di messaggistica che si presenta molto più veloce e leggera rispetto alla release utilizzata sino ad oggi.

Sebbene Facebook Messenger Lite sia stata sviluppata per i Paesi ove è disponibile quasi unicamente una connessione 2G, l’applicazione può essere installata anche sui device Android nostrani ricorrendo al file APK. Ne abbiamo parlato nell’articolo Facebook presenta Messenger Lite e il nuovo marketplace.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Un’Italia al 100% a fonti rinnovabili secondo uno studio del Cnr

Una simulazione del Cnr sulla transizione dell’Italia alle energie rinnovabili entro il 2050. Ingredienti dello scenario: forte elettrificazione dei consumi, massiccio ricorso allo storage, anche con tecnologie innovative, aumento della potenza installata di fotovoltaico ed eolico, rispettivamente, di 16 e 21 volte.

Nel corso di un convegno alla Camera su globalizzazione e innovazione tecnologica, è stato presentato ieri uno studio del Cnr sulla transizione energetica dell’Italia alle energie rinnovabili al 2050.

Curato dai team del Cnr di Francesco Meneguzzo a Firenze e Mario Pagliaro a Palermo, lo studio (allegato in basso) identifica le tecnologie su cui puntare, e poi quantifica entità, costi e ritorni economici della transizione.

Il fabbisogno elettrico complessivo – nello scenario tracciato – cresce dagli attuali 315 a 730 miliardi di chilowattora. Al 2050, infatti, l’elettricità seconda la visione dei ricercatori verrà utilizzata anche per alimentare i trasporti e il fabbisogno di calore degli edifici e delle industrie.

Il parco fotovoltaico italiano in questo ipotesi di scenario dovrà crescere di circa 16 volte, dagli attuali 19 GW a 300 GW. Mentre quello eolico di circa 21 volte: da 9 GW a 190 GW.

Tassi di crescita vertiginosi, specie per l’eolico che sconta la limitata disponibilità di siti idonei, ma forse non impossibili, visto quanto accaduto negli ultimi anni (riassunto dal grafico sotto).

Un notevole peso lo dovrà avere il fotovoltaico su tetto: ben il 34% della nuova potenza solare necessaria si otterrà dalla solarizzazione degli edifici già esistenti, il cui potenziale produttivo annuo – stimano gli autori – è di 126 miliardi di kWh.

Le simulazioni condotte nello studio indicano che 550 dei 730 miliardi di kWh complessivi andranno temporaneamente accumulati in modo da far fronte all’intermittenza della generazione solare ed eolica.

Se in una prima fase – si spiega – avrà un ruolo da protagonista lo storage elettrochimico in batterie al litio, nel medio termine i ricercatori scommettono sull’affermarsi di una tecnologia al momento ancora in fase sperimentale.

Nello scenario tracciato per il 2050 ritengono che gran parte dell’energia verrà stoccata “in modo semplice e a costi contenuti” sotto forma di polisaccaridi generati mediante processi di fotosintesi artificiale.

Il team del Cnr suggerisce che, grazie al basso costo e alla facile scalabilità, la tecnologia vincente fra le molte altre in fase di studio sarà quella in cui l’anidride carbonica è convertita in polisaccaridi che agiscono come veri e propri carrier di idrogeno dall’elevatissima densità di energia: “4mila e 700 wattora per chilo a fronte dei 200 delle migliori batterie al litio”, si fa notare.

Il costo degli investimenti, stimato in 32 miliardi di euro all’anno in moneta corrente – secondo i calcoli dei ricercatori – verrebbe sostenuto dal risparmio generato sull’acquisto dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale), pari a circa 35 miliardi di € del 2015.

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Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Tecnologia

La tastiera QWERTY scomparirà nei prossimi anni secondo Dave Coplin

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La comune tastiera conosciuta come “QWERTY” – in relazione alla disposizione dei tasti nella prima fila – oltre ad essere una periferica quasi indispensabile per la maggior parte dei PC, è uno tra i veicoli di input più diffusi nei vari gadget elettronici, persino quelli più piccoli come gli smartphone. Ma qual è il futuro dell’industria dell’elettronica in questo settore?

Secondo uno degli executive di Microsoft, il Chief Envisioning Officer Dave Coplin, la sopraccitata tastiera sarebbe destinata a morire gradualmente nel giro di qualche anno. Nei ranghi della società di Redmond, tra i compiti di Colpin c’è proprio quello di intuire e stabilire quali saranno i cambiamenti nel mercato nel prossimo futuro e nel lungo termine.

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La tastiera QWERTY scomparirà nei prossimi anni secondo Dave Coplin pubblicato su Gadgetblog.it 30 settembre 2016 02:01.

Autore: Gadgetblog.it