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Kaby Lake ships to PC builders

 Ready for Late 2016

Chipzilla’s CEO Brian Krzanich has claimed that Kaby Lake CPUs have been finalised and shipping to PC builders for use in complete systems.

These will be based on the same 14nm process as Skylake and its predecessor, Broadwell. Intel won’t make the move down to 10nm until the 8th-gen Cannonlake CPUs which are due to launch in 2017. The original plan was to switch to 10nm back in 2015 but, because of manufacturing problems, it will stick with 14nm for Kaby Lake.

The timing is not much of a surprise, We were expecting Kaby Lake by the end of the year in time to go head to head with AMD’s Zen – if that shows up on time. AMD’s president Lisa Su has insisted that there will be a small volume desktop launch in 2016 before mass volume in early 2017.

“We have been very focused on the server launch for first half of 2017. Desktop should launch before that. In terms of true volume ability, I believe it will be in the first quarter of 2017. We may ship some limited volume towards the end of the fourth quarter, based on how bring up goes and the customer readiness”.

However if that was the case we would expect to be seeing the same level of enthusiasm from AMD that Intel is giving its Kaby Lake. AMD is in a tricky position. Many in the industry expect Zen to be late, even while AMD insists it isn’t. Chipzilla, on the other hand, is expected to deliver on time and is making a bit thing about it. If the company has shipped to OEMs already then it may even beat Zen into the shops, putting AMD on the backfoot even before it begins.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Aggiornare a Windows 10, i motivi per farlo

Il prossimo 29 luglio nessun utente Windows 7 e Windows 8.1 potrà più aggiornare gratuitamente a Windows 10. Sarà possibile farlo ma bisognerà versare più di 100 euro per aggiornare le edizioni Home di Windows 7 e Windows 8.1. Costo della licenza più “salato” per coloro che invece aggiorneranno alla Pro oppure decideranno di passare a tale versione di Windows 10.

Ma perché aggiornare a Windows 10? Quali sono i motivi per farlo entro il 29 luglio 2016?

Aggiornare a Windows 10 solo perché “è gratis” è oggettivamente troppo poco. Certo, effettuare gratuitamente un’operazione che di norma è “a pagamento” e che richiede quindi il versamento di costi di licenza è senza dubbio allettante ma quali sono i reali vantaggi?

Aggiornare a Windows 10, i motivi per farlo

Un sistema operativo sempre aggiornato

Non ci saranno altri sistemi operativi dopo Windows 10. Da mesi e mesi i tecnici Microsoft stanno ripetendo questa frase.
Windows 10 è un sistema operativo che cambierà continuamente pelle. Stando a quanto dichiarato a più riprese dai vertici di Microsoft, gli utenti non avranno più bisogno – in futuro – di acquistare un nuovo sistema operativo o di aggiornarlo ad una versione successiva.
Windows 10, infatti, riceverà – attraverso Windows Update – pacchetti di aggiornamento che permetteranno di modificarne in profondità tutte le caratteristiche: dall’interfaccia fino al kernel.
Windows 10 sarà sempre automaticamente aggiornato all’ultima versione e potrà evolvere, nel corso del tempo, senza che l’utente debba “riformattare” disco fisso o unità SSD oppure, comunque, rimuovere dati e applicazioni.Primi esempi della nuova “strategia” Microsoft sono gli aggiornamenti rilasciati a novembre 2015 (November Update) e l’atteso Anniversary Update che sarà distribuito a partire dal 2 agosto 2016.
Si tratta di aggiornamenti che hanno cambiato e che modificheranno in maniera incisiva il comportamento di Windows 10 migliorandone le attuali caratteristiche e aggiungendo funzionalità “inedite”.

Per conoscere le principali novità di Windows 10 Anniversary Update, suggeriamo la lettura dei seguenti articoli:

Novità Windows 10 in anteprima, vediamole da vicino – Prima puntata
Novità Windows 10 Anniversary Update – Seconda puntata

Windows 10, la leva per creare un ecosistema di prodotti e servizi

Windows 10 rappresenta ciò che, per anni, Microsoft aveva programmato – almeno a grandi linee – di realizzare. Si tratta di un sistema operativo che propone le stesse modalità di utilizzo indipendentemente dal fattore di forma e dalla tipologia di dispositivo impiegato.

Scegliendo Windows 10 si potrà fruire della stessa esperienza d’uso su desktop, notebook, convertibili, tablet, smartphone (Windows 10 Mobile) e così via.

Windows 10 supportato fino al 2025 …e oltre

Il supporto di Windows 7 e Windows 8.1 terminerà, rispettivamente, il 14 gennaio 2020 e il 10 gennaio 2023.
Dopo tali date, Microsoft non rilascerà più alcun aggiornamento per i due sistemi operativi, neppure quelli destinati a risolvere problematiche di sicurezza.È pur vero che, almeno nel caso di Windows XP, è stata comunque individuata una procedura non ufficiale (vedere Continuare ad usare e aggiornare Windows XP) per continuare ad aggiornare il sistema operativo (ritirato definitivamente ad aprile 2014), ma passare gratuitamente a Windows 10 entro il 29 luglio 2016 consentirà di dotarsi di un sistema operativo che sarà aggiornato per molti anni.

Anzi, la data di fine supporto per Windows 10 – attualmente fissata al 14 ottobre 2025 – è da considerarsi assolutamente non definitiva ed è altamente probabile che venga via a via posticipata. Il motivo? Perché come illustrato in precedenza, Windows 10 è un sistema in continua evoluzione grazie all’installazione dei cosiddetti feature update (vedere Aggiornamenti Windows 10, come si installano, come rimandarli).

Installare l’ultimo aggiornamento per Windows 10, in futuro significherà – molto probabilmente – posticipare la data di fine supporto.

Si può “prenotare” l’aggiornamento a Windows 10 pur restando con Windows 7 o Windows 8.1 ancora per mesi… o anni

A tutti coloro che non volessero farsi sfuggire l’opportunità di aggiornare a Windows 10 gratuitamente suggeriamo, entro il prossimo 29 luglio, di applicare la procedura illustrata nell’articolo Attivare Windows 10 gratis dopo il 29 luglio.In breve, previo backup completo del contenuto del disco fisso o dell’unità SSD, è possibile aggiornare Windows 7 o Windows 8.1 a Windows 10. Così facendo, si otterrà un diritto digitale che sarà memorizzato sui server Microsoft e verrà correlato con l’hardware della macchina in uso.
Tornando a Windows 7 o Windows 8.1 (ad esempio ripristinando la copia di backup creata in precedenza), si potrà continuare ad usare normalmente il vecchio sistema operativo.
Non appena si sarà pronti – dopo il 29 luglio 2016 – a passare a Windows 10, basterà aggiornare il sistema operativo.
Grazie al diritto digitale precedentemente conseguito, Windows 10 si attiverà automaticamente.

Windows 10, “un must” per gli utenti di Windows 8.1

Chi sta al momento utilizzando Windows 8.x dovrebbe aggiornare senza indugio a Windows 10.

Mentre per gli utenti di Windows 7 il nuovo sistema operativo rappresenta, per molti versi, un netto cambiamento, chi adopera Windows 8.1 percepirà Windows 10 come un sistema che migliora – anche dal punto di vista dell’usabilità spiccia – molti comportamenti e funzionalità.

Windows 10 non forza più l’utente possessore di un computer tradizionale dotato di tastiera e mouse ad adattarsi a un’interfaccia innaturale, pensata per i display multitouch. È invece il sistema operativo che ora si adatta al tipo di dispositivo in uso e alle esigenze dell’utente.

Le principali funzionalità di Windows 10 che giustificano l’aggiornamento

Oltre ad avere a disposizione un sistema operativo continuamente aggiornato, supportato almeno fino al 2025, trait d’union fra desktop e “device mobili”, chi aggiorna a Windows 10 potrà usare:

– Un’interfaccia più “fresca”, aggiornata e piacevole da usare.

– La finestra Impostazioni del sistema operativo, molto più semplice rispetto alle regolazioni del Pannello di controllo

– La modalità desktop classica con un menu Start simile a quello di Windows 7.

– La modalità tablet che con i dispositivi touch può attivarsi su richiesta (abilitabile anche manualmente dall’utente; vedere Tablet Windows 10 convertibile in PC: come configurarlo). Essa consente di adattare l’interfaccia agli schermi multitouch dei dispositivi mobili (tablet e convertibili).

– La funzione Visualizzazione attività: un ALT+TAB migliorato che permette di passare dall’una all’altra finestra aperta e, soprattutto, da un desktop all’altro.
Windows 10, infatti, per la prima volta, consente di creare più desktop mantenendo aperte, su ciascuno di essi, un insieme di applicazioni. Per utilizzare la funzionalità, basta usare Visualizzazione attività quindi fare clic su Nuovo desktop.

– La funzionalità Reimposta il PC che consente di ripristinare Windows 10 senza essere costretti a effettuare una reinstallazione completa. Reimposta il PC consente di rimuovere app e impostazioni del sistema conservando i dati dell’utente oppure procedere con un ripristino completo cancellando tutti i dati personali.

– Un sistema di gestione multi-monitor migliorato, con il supporto di display moderni (valore DPI elevato).

– Un Esplora risorse migliorato che dà modo di mettere in pausa operazioni di spostamento e copia di file e cartelle. Aggiunta anche la possibilità di “montare” il contenuto delle immagini in formato ISO senza servirsi di software di terze parti

– Una finestra Gestione attività (Task manager) ulteriormente ottimizzata che permette di scoprire, nel dettaglio, in che modo vengono utilizzate le risorse del sistema, quali applicazioni sono in esecuzione, quali programmi sono più pesanti e quali vengono avviati ogni volta all’accensione del computer

– Un’area delle notifiche finalmente utile che raggruppa in maniera “ragionata” (sarà ulteriormente ottimizzata con l’applicazione dell’Anniversary Update) i messaggi generati dai vari programmi installati sul sistema

– Una serie di migliorie legate alla velocizzazione dell’avvio e a garantire una maggiore autonomia del sistema. Windows 10, in particolare, indica chiaramente quali applicazioni sono più voraci dal punto di vista dei consumi energetici. Per rendersene conto, basta digitare Risparmia batteria nella casella di ricerca quindi cliccare su Uso batteria.
Si scopriranno le applicazioni che contribuiscono a ridurre, in maniera più spiccata, l’autonomia della batteria.

– L’assistente digitale Cortana, per quanto sia forse ancora un po’ prematuro, forse, abilitarlo sui sistemi desktop e notebook (funzionalità di questo tipo sono molto più utili sui dispositivi mobili; basti pensare, ad esempio, a concorrenti come Google Now e Siri), può rivelarsi molto utile per alcuni utenti. Su desktop e notebook, Cortana non è utile tanto per le sue abilità di risposta ai comandi vocali quanto per l’aiuto che offre agli utenti nelle attività quotidiane.

Cortana, ad esempio, può ricordare un evento o un appuntamento imminente, proporre soluzioni per un viaggio che si è programmato (prenotando, ad esempio, volo e hotel), anticipare l’utente sulla base delle sue preferenze e abitudini.

L’utilizzo di Cortana implica, ovviamente, la condivisione di un buon numero di dati personali con i server Microsoft. Chi non ritenesse utile l’assistente digitale può disattivarlo direttamente dalla casella di ricerca di Windows 10.

– Il supporto diretto per le librerie DirectX 12 e nuovo modello Windows Display Driver (WDDM) 2.0.

Come aggiornare a Windows 10

Per aggiornare a Windows 10 sistemi come Windows 7 e Windows 8.1 si possono utilizzare diverse strategie.
Si può, in primis, utilizzare la procedura integrata in Windows 7 o Windows 8.1: cliccando sull’icona con il simbolo di Windows nella traybar (accanto all’orologio), si può richiedere l’aggiornamento a Windows 10.

In alternativa (ad esempio su questi sistemi Windows 7 e Windows 8.1 ove si fosse in precedenza bloccata la funzionalità di aggiornamento a Windows 10: Rimandare aggiornamento a Windows 10, come fare), si possono utilizzare i seguenti strumenti software:

questo tool Microsoft (“Get Windows 10 Web”)
Media Creation Tool (vedere Windows 10 February Update, come effettuare il download e Scaricare Windows 10, ISO e nuovo Media Creation Tool).

Aggiornare a Windows 10, i motivi per farlo

Prima di procedere, in ogni caso, suggeriamo di creare un backup completo del contenuto del disco fisso o dell’unità SSD: Aggiornamento gratuito a Windows 10, ecco come prepararsi.

Telemetria attiva di default in Windows 10

L’unico “neo” di Windows 10, che potrebbe far storcere il naso a molti utenti, è la presenza di una funzionalità di telemetria che “monitora” costantemente il sistema operativo e invia a Microsoft dati sul suo utilizzo.

La telemetria di Windows 10 non è disattivabile, almeno in maniera ufficiale. Digitando Impostazioni feedback, nella casella di ricerca, quindi impostando su Mai la voce Windows deve richiedere il mio feedback e su Di base il menu a tendina Invia i dati sul tuo dispositivo a Microsoft, si noterà come un piccolo set di dati venga in ogni caso trasmesso.

Chi preferisse disattivare completamente la telemetria può seguire le indicazioni riportate nell’articolo Windows 10 e la privacy: disattivare la telemetria.
Le modifiche comporteranno la comparsa della frase Alcune impostazioni sono gestite dall’organizzazione in diverse finestre di Windows 10.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Refrigerazione magnetica: in arrivo una rivoluzione per i frigoriferi?

Macchine silenziose, senza fluidi pericolosi o inquinanti e che consumano la metà. Della refrigerazione magnetica si parlava da anni, ma solo recentemente sono usciti dei prototipi dai laboratori. Vediamo come funziona questa tecnologia potenzialmente rivoluzionaria che presto potrebbe essere in commercio.

In tutte le nostre case c’è un eroe che ha salvato innumerevoli vite. Noi consideriamo la sua presenza scontata, ma quando non era disponibile, o disponibile solo per i più ricchi, ogni anno milioni di persone si ammalavano per intossicazioni alimentari, causate da cibi andati a male, e migliaia ne morivano.

Parliamo naturalmente del frigorifero che dal tempo della sua invenzione, avvenuta gradualmente, in varie parti del mondo nei primi due decenni del XX secolo, è in realtà cambiato molto poco: si basa sempre sulla circolazione, grazie a una pompa elettrica, di un fluido refrigerante che fatto evaporare mentre passa in serpentine all’interno del frigorifero, assorbe calore, per poi cederlo all’esterno, quando un compressore lo riporta allo stato liquido

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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TvTech

Sony XD93 4K TV HDR: la TV con Android e la tecnologia HDR

La nuova frontiera per i televisori? Dopo il 4K è certamente l’HDR la tecnologia da tenere d’occhio per il nostro prossimo televisore. Sony XD93 è una TV a prova di futuro, integrando le tecnologie 4K e HDR e affidandosi ad Android per quanto riguarda le funzionalità Smart

Tag: 4KAndroidHDRRecensioneSmart TVSonyTV

Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video

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HardwareSoftware

Microsoft Hololens e IoT, l’interruttore della luce si attiva nella Realtà Aumentata

Il visore di Realtà Aumentata Hololens non si è ancora tradotto in un dispositivo disponibile per l’utenza consumer ed occorrerà ancora del tempo prima che tale circostanza si verifichi. Ciò non toglie che Microsoft è già riuscita a generare grande interesse nei confronti dell’innovativo progetto coinvolgendo, tra l’altro, gli sviluppatori impegnati nella realizzazione di un app ottimizzate per il visore. In occasione dell’hackahon tenuto da Microsoft a San Francisco nel mese di giugno, è stata sviluppata IoTxMR un’app smart home per il controllo tramite Hololens di dispositivi di comune utilizzo, dal condizionatore, all’impianto hi-fi per arrivare ad una lampada a led. 

L’idea di base è quella di connettere al visore Hololens dispositivi Android e basati su Arduino (la nota development board a basso costo) creando un sistema che permette di gestire device smart home semplicemente osservandoli e interagendo, tramite intuitive gestures, con i controlli virtuali proiettati dal visore . Più dispositivi differenti possono essere connessi l’un l’altro creando una rete personalizzata di periferiche. Nella seconda parte del filmato viene mostrata, inoltre, la “modalità zen” che non ha alcuna funziona pratica, se non quella di rilassare l’utente proiettando nello spazio reale immagini e suoni. 

Al momento, IoTxMR, sviluppata in sole 48 ore nell’ambito del sopra citato hackthon, deve essere considerata una semplice proof of concept, che contribuisce a dimostrare le potenzialità delle periferiche di realtà aumentata integrate in un contesto domestico sempre più caratterizzato dalla presenza di dispositivi smart. Prematuro stabilire quando le potenzialità evidenziate si tradurranno in tecnologie disponibili per il vasto pubblico.

Vero è che Microsoft con Hololens ha oggettivamente un vantaggio competitivo nei confronti delle altre aziende che stanno iniziando ad esplorare gli emergenti mercati della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale, ma, come detto, il visore avrà bisogno di ulteriori step di sviluppo per esordire in ambito consumer, senza trascurare, inoltre, le sinergie con i produttori di dispositivi “smart” necessarie a realizzare un sistema smart home simile a quello mostrato nel filmato. 

Autore: Le news di Hardware Upgrade