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Mastering the Mix – LEVELS OVERVIEW and GIVEAWAY!!!

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HardwareSoftware

Account verificato Twitter: da oggi è per tutti

Twitter pone una importante pietra miliare e, da oggi, consente a tutti gli utenti di ottenere un account verificato.
Non soltanto le personalitĂ  di spicco e le societĂ  piĂą note potranno avere, accanto al nome dell’account, il badge azzurro con il “segno di spunta”. D’ora in avanti, chiunque compili un apposito modulo online e fornisca una serie di informazioni personali, potrĂ  riceve lo stesso segno di riconoscimento.

Account verificato Twitter: da oggi è per tutti

Per poter completare il modulo, l’account Twitter deve disporre di un numero di telefono verificato, di un indirizzo email confermato, di alcuni cenni biografici, di una foto del profilo, di una data di compleanno (se non si tratta dell’account di un’azienda, un brand o un’organizzazione), di un sito web collegato. I tweet dell’account, inoltre, devono essere necessariamente impostati come pubblici nelle impostazioni sulla privacy.

Un account Twitter verificato permette agli altri utenti di conoscere con certezza l’identitĂ  del proprietario. Non sarĂ  quindi possibile interagire con un utente diverso da quello che dichiara di essere.

Al momento Twitter dichiara di avere 310 milioni di utenti attivi mensilmente ma appena 187.000 sono account verificati.

Per richiedere un account Twitter verificato, basta fare riferimento a questo modulo mentre in questa pagina viene descritta nel dettaglio la procedura da seguire.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Obama rilancia il solare domestico “per tutti”

L’obiettivo della Casa Bianca è 1 GW di nuovi impianti fotovoltaici residenziali entro il 2020, puntando anche sulle famiglie a basso reddito. L’amministrazione Obama vuole potenziare i programmi PACE, che prevedono speciali finanziamenti agevolati destinati all’efficienza energetica e alle rinnovabili.

La Casa Bianca prova a rilanciare i programmi PACE, Property Assessed Clean Energy, nell’ambito della nuova strategia, concordata con diverse agenzie federali, per promuovere l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili nelle case americane (vedi anche QualEnergia.it).

Di che cosa si tratta? L’iniziativa-ombrello è la Clean Energy Savings for All, che nelle intenzioni del presidente Barack Obama dovrebbe favorire gli investimenti nelle tecnologie pulite e contribuire così a ridurre le bollette domestiche. Un obiettivo particolarmente ambizioso, annunciato proprio ieri, è sviluppare, entro il 2020, 1 GW di sistemi fotovoltaici nelle abitazioni delle famiglie a basso e medio reddito.

I programmi PACE, ricordiamo, consentono a proprietari/inquilini di realizzare progetti finalizzati al risparmio energetico e alla produzione di elettricitĂ  con fonti rinnovabili, attraverso finanziamenti con tassi di interesse molto bassi.

La particolarità di questo meccanismo è che il prestito non è legato al singolo individuo, bensì all’abitazione stessa. Significa che il finanziamento, da ripagare in un certo numero di anni con rate fisse “agganciate” alla proprietà immobiliare, si trasferisce dal vecchio al nuovo proprietario in caso di vendita/affitto dell’abitazione.

Normalmente i soldi sono prestati dalle autorità locali (città, contee, distretti speciali e così via) tramite l’emissione di obbligazioni. Pioniere di questi finanziamenti è stato il piano-pilota Berkeley First in California, nel 2008, centrato sull’installazione di nuovi impianti fotovoltaici.

La strada, però, è andata presto in ripida salita, perché i due colossi pubblici che controllano il mercato secondario dei mutui immobiliari americani, Fannie Mae e Freddie Mac, hanno criticato apertamente i programmi PACE.

Il rischio, secondo loro, è gravare le case di troppi prestiti che i proprietari non sarebbero poi in grado di ripagare nei termini concordati. Un altro problema è la “competizione” tra le rate dei mutui e quelle dei finanziamenti PACE: a quali dare la precedenza, in caso di difficoltà economiche del proprietario/inquilino? Ecco perché gli schemi Property Assessed Clean Energy (per inciso: questo è un acronimo generico, poi esiste una moltitudine d’iniziative locali con nomi diversi) hanno vissuto di alti e bassi.

Secondo i dati aggiornati dalla Casa Bianca, sono quindici gli Stati americani ad aver approvato delle leggi che permettono di utilizzare questo veicolo finanziario in ambito residenziale. Finora sono circa 100.000 le abitazioni ad aver beneficiato di lavori di riqualificazione energetica grazie agli speciali finanziamenti agevolati, per un valore totale superiore a 2 miliardi di dollari.

Così un punto centrale nel nuovo piano solare dell’amministrazione Obama è la pubblicazione di linee-guida aggiornate sull’utilizzo dei programmi PACE da parte della Federal Housing Administration.

L’obiettivo è superare la contrapposizione d’interessi, tra chi eroga i mutui e chi concede i prestiti per finanziare l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Il documento, in sintesi, vuole facilitare l’adozione di questi schemi, anche da parte delle famiglie economicamente più svantaggiate.

Vedremo se queste e altre misure avranno gli effetti desiderati. Un articolo di PV-Magazine, intanto, fa notare che il successo dei finanziamenti PACE non è stato così ampio come molti credevano all’inizio.

La California aveva aggirato l’ostruzionismo di Fannie Mae e Freddie Mac, vi si legge, creando un fondo speciale da 10 milioni di dollari con cui coprire gli eventuali – peraltro molto rari – default dei debitori. Tuttavia, le iniziative Property Assessed Clean Energy hanno contribuito solo in piccola parte agli investimenti globali USA per i progetti fotovoltaici. 

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Diablo III: al via Stagione 7

Con l’arrivo della patch 2.4.2, attualmente nel PTR, parte ufficialmente la Stagione 7 di Diablo III. La Stagione 7 inizierĂ  con i soliti aggiornamenti agli obiettivi del Percorso Stagionale, alla rotazione delle conquiste e alle ricompense.

Diablo III

Come spiega Blizzard in questa guida, “gli obiettivi ruoteranno per mantenere l’esperienza di gioco sempre viva e stimolante”, ma alcuni cambiamenti al bilanciamento implementati con la patch modificano alcuni obiettivi per il nuovo livello di potenza dei giocatori previsto per la Stagione 7.

“I passi necessari per sbloccare il Dono di Haedrig, un set di oggetti speciale che riceverete dopo aver completato alcune fasi del Percorso Stagionale, saranno diversi da stagione a stagione. Invece di ricompensare specifici passi del Percorso Stagionale, il Dono di Haedrig è ora vincolato al completamento di determinati capitoli. Ogni dono conterrĂ  due pezzi (in alcuni casi anche tre) di un completo della vostra classe”, è quanto si legge nella guida.

“I Capitoli II, III e IV vi premieranno con un Dono di Haedrig. Inoltre, con il Capitolo IV otterrete anche il nuovo ritratto e l’oggetto cosmetico della Stagione 7. Vi parleremo nei dettagli di queste ricompense in un blog apposito”.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Dieselgate, ecco il piano A e il piano B dell’UE

Dieselgate, ecco il piano A e il piano B dell’UE

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea sta considerando un piano B per evitare che si ripeta un nuovo dieselgate. Lo scandalo emissioni partito dai test truccati di Volkswagen e poi allargatosi anche ad altre case automobilistiche ha portato l’UE a rivedere e rendere più stringenti i suoi regolamenti. Per questo pomeriggio sono attesi i dettagli sui nuovi limiti per i trasporti e la bozza dell’”Effort Sharing regulation”, che stabilirà obiettivi di emissioni per ciascun paese membro in diversi settori. Ma c’è il timore che non basterà.

Il braccio esecutivo dell’UE offrirà agli stati un margine di flessibilità, permettendo di giocare a piacimento con le quote di diversi settori. Dunque non soltanto gli impianti industriali, già compresi nell’Emission Trading System (ETS) europeo, ma anche settori come agricoltura, trasporti e edilizia. Questi ultimi dovranno tagliare complessivamente le loro emissioni del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Agli stati membri sarà lasciata autonomia nel decidere quanto ciascun settore contribuirà agli obiettivi nazionali.

L’altro punto in programma per oggi è il giro di vite sui test per le emissioni dei veicoli. Il commissario europeo ai Trasporti Violeta Bulc ha fatto sapere che saranno messe in campo regole più rigide in grado di avvicinare i test su strada a quelli in laboratorio e quindi sbarrare alcune delle scappatoie esistenti per le aziende. Ma c’è un problema: tutti questi controlli faranno capo ai singoli stati. Un’auto quindi potrà superare il test in Germania e essere venduta in Italia, senza che Roma possa mettere becco sui risultati dei test.

Perciò emergono già da ora dubbi sull’efficacia di questo provvedimento. La soluzione – un piano B di cui si è soltanto accennato, ma che non viene scartato a priori – potrebbe essere la creazione di un organismo centralizzato a livello europeo che si faccia carico delle verifiche sui test effettuati. Un’opzione che non suscita molte simpatie a Bruxelles. Ma Bulc sembra volersi tenere la porta aperta: “Se quello sarà il prezzo da pagare, probabilmente ci penseremo. Spero non sia necessario. Ma se lo sarà, certamente faremo questo ulteriore passo”.

Autore: Rinnovabili