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Tecnologia

Cartucce compatibili con stampanti HP? No alle terze parti, è ufficiale

stampanti hp

Se avete comprato in passato delle cartucce compatibili con le stampanti HP forse questa notizia non vi piacerà affatto visto che l’azienda ha deciso di bloccare tramite un aggiornamento firmware tale compatibilità. Non si tratta di rumor poiché Wired USA ha contattato HP e la società ha confermato il fatto sostenendo l’importanza di “proteggere le innovazioni e la proprietà intellettuale di HP”. Le stampanti colpite – andrà detto – non sono quelle di fascia bassa ma quelle business.

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Digital Audio

Get Physical Sessions Episode 69 with M.A.N.D.Y.

Get Physical Sessions Episode 69 with M.A.N.D.Y.Preorder the upcoming album here: http://apple.co/2bQkzcPGet Physical Sessions are recorded in the Get Physical Music Office in Berlin Kreuzberg. Subscribe to our YouTube channel for updates and archives of older shows.Supported by Pioneer DJ and Adam Audio and GoPro, the Get Physical Music Box is rigged with all the latest in DJ-tech, including turntables for the occasional wax enthusiast. So be sure to keep your eyes peeled and tune into Facebook for updates and showtimes!http://www.getphysicalmusic.com/

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Domotica

Football Innovation – Intervista al Cav. Lav. Domenico Bosatelli

Domenico Bosatelli, presidente e fondatore di GEWISS, esprime soddisfazione per la riuscita dell'accordo con LND e Corus: "Questa nostra ricerca in ambito illuminotecnico esprime un modo del divenire applicativo della luce, in termini di sicurezza sia attiva che passiva"

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Energia

Clima, il suolo sequestra il 40% di CO2 in meno del previsto

Clima, il suolo sequestra il 40% di CO2 in meno del previsto

(Rinnovabili.it) – Tutte le previsioni sul riscaldamento globale e l’andamento dei cambiamenti climatici fino ad oggi accettate nel consesso internazionale sono troppo ottimistiche. Anche e soprattutto quelle convalidate dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’Onu, che sono alla base di accordi come quello sul clima raggiunto alla COP21 di Parigi. C’è un errore di fondo: viene sovrastimata la capacità della terra di assorbire e stoccare la CO2, sottraendola all’atmosfera e riequilibrando in qualche modo le emissioni antropiche. E lo sbaglio non è di uno “zero virgola”, ma almeno del 40%.

A lanciare l’allarme è un nuovo studio dell’università della California appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Science. Gli scienziati di Irvine hanno usato un metodo di datazione radiometrica per stimare l’età del carbonio presente nel suolo in 157 punti campione sparsi su tutto il pianeta. Il risultato è che l’età media è ben 6 volte superiore rispetto a quanto si credeva. Cosa significa? Il ciclo del carbonio è più lento di quanto stimato, cioè la Terra impiega più tempo per sequestrarlo. E di conseguenza la CO2 rimane in atmosfera per un periodo più lungo, continuando a contribuire al riscaldamento globale.

Questo significa anche che ci vorranno centinaia se non migliaia di anni perché il suolo sequestri le emissioni “extra”, di origine antropica. E le speranze di poter contare sul sequestro del carbonio per ridurre la CO2 entro il 2100 sono quasi del tutto infondate. Al di là delle speranze, il punto è che ciò ha effetti sulle stime e gli studi usati per prevedere la curva del riscaldamento globale. Che deve essere ora corretta al rialzo, peggiorando il quadro e rendendo ancora più urgente una seria politica di contrasto ai cambiamenti climatici.

L’IPCC, nei suoi studi, aveva calcolato che sarebbe bastato bloccare le deforestazioni di massa per far scendere il livello di concentrazione di CO2 in atmosfera di 40 ppm dal valore attuale che ha superato la soglia critica delle 400 ppm. Non è così, o almeno non ci si può fare affidamento se si vuole rispettare l’impegno preso a Parigi di mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C.

Autore: Rinnovabili

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Economia

ALLARME ROSSO…DEUTSCHE BANK!

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Mentre in Italia ci si fa le pippe mentali per salvare MPS nazionalizzandola e quindi azzerando azionisti e obbligazionisti, preservando i depositanti, in Germania la politica è terrorizzata da … Deutsche Bank, ormai la voragine con la banca intorno!

Per il momento tenetevi a mente questa parola EURIBOR se riusciamo lunedi vi racconteremo una notizia esplosiva! Nel frattempo sappiate che zitte zitte le banche all’ultimo TLTRO ovvero liquidità da riversare nell’economia a tasso zero per quattro anni hanno richiesto capitale per oltre 45 miliardi il doppio delle attese, liquidità che ovviamente ben difficilmente finirà nell’economia reale.

Deutsche Bank AG’s finances, weakened by low profitability and mounting legal costs, are raising concern among German politicians after the U.S. sought $ 14 billion to settle claims related to the sale of mortgage-backed securities.

At a closed session of Social Democratic finance lawmakers this week, Deutsche Bank’s woes came up alongside a debate over Basel financial rules, according to two people familiar with the matter. Participants discussed the U.S. fine and the financial reserves at Deutsche Bank’s disposal if it had to cover the full amount, according to the people, who asked not to be identified because the meeting on Tuesday was private.

Tutto tace a Berlino, un silenzio di tomba su Deutsche Bank!

Merkel’s government is now maintaining a public silence on Deutsche Bank’s woes. For all the turmoil surrounding the bank, the topic didn’t come up at a 90-minute closed session of the German parliament’s Finance Committee with Schaeuble on Tuesday, participants said. The Finance Ministry in Berlin didn’t respond to phone calls seeking comment.

Stessa cosa per MPS, si ritorna a parlare di aiuti di Stato, chissà che su un ponte qualunque della Germania dell’Est, non avvenga uno scambio, il cadavere di MPS per quello di Deutsche Bank, la Germania aiuta l’Italia a nazionalizzare MPS e l’Italia da il via libera alla Germania per aiutare Deutsche Bank…

LONDRA (Reuters) – I regolatori europei si aspettano che il Monte dei Paschi di Siena si debba rivolgere allo Stato per un sostegno, anche se questa mossa incontrerebbe una forte resistenza in Italia se dovesse implicare di imporre perdite per gli obbligazionisti. Lo riferiscono tre funzionari della zona euro a conoscenza della situazione.

A meno di due mesi dall’annuncio di un piano che prevede un aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro, essendo finita ultima delle 51 banche sottoposte all’esercizio di stress europeo, per Mps c’è una crescente preoccupazione tra i regolatori europei che la richiesta di mezzi freschi sul mercato non abbia successo.

Poi all’improvviso dopo anni e anni di silenzi ed inutili stress test, più simili a commedie che a serie verifiche sulle condizioni economico/finanziarie delle banche, anche lui si sveglia…

Gli stress test di fine luglio sono stati accolti come al solito fra i fischi. La cosa la preoccupa?

«Con gli stress test, le ricapitalizzazioni e la verifica della qualità degli attivi l’Eba ha contribuito al rafforzamento del sistema. Ciò non significa che il processo sia completo: c’è da risolvere il problema dei crediti deteriorati che pesano sui bilanci di molte banche».

Andrea: Ormai questa è gente che vive nell’ipocrisia! Rafforzamento di quale sistema? Deutsche Bank ha superato il test è c’è voluta la firma dello ZEW tedesco in collaborazione con la NYT Stern ha smontare tutte le balle dell’EBA Nei precedenti stress test Dexia Bankia le banche irlandesi e greche avevano superato la prova e poi sono fallite e quindi nazionalizzate. Ma per favore finitela di intervistare la falsità!

Ipotizziamo che il piano di Jp Morgan e Atlante per il Monte dei Paschi non funzioni. E’ ragionevole pensare a un intervento pubblico?

«Non posso commentare casi singoli, ma penso che il problema dei crediti deteriorati vada risolto con rapidità. Se gli aiuti di Stato possono essere parte della soluzione, se ne faccia uso. Le regole europee garantiscono un certo grado di flessibilità. Ma anche soluzioni private possono essere utili».

La sensazione è che nel frattempo l’architettura si disgreghi.

«L’Unione si è evoluta sempre di più attraverso accordi tra governi, e quindi su regole comuni, piuttosto che attraverso istituzioni europee che applichino quelle regole con la dovuta flessibilità. Bisognerebbe dare più responsabilità alle istituzioni, assicurando che le regole siano applicate in modo equo e credibile».

Risposta inutile e priva di senso di fronte alla realtà, inutile come l’EBA e i suoi stress test!

Contribuisci anche tu LIBERAMENTE a tenere in vita un’isola di condivisione quotidiana nell’oceano infinito di questa tempesta perfetta, l’informazione indipendente…

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