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Energia

Rinnovabili a fine agosto: fotovoltaico a 250 MW, in recupero l’eolico

Nei primi otto mesi il fotovoltaico arriva quasi a 250 MW connessi con una crescita del 34% rispetto al periodo gennaio-agosto 2015. Nel complesso le nuove installazioni annuali di eolico, fotovoltaico e idroelettrico aumentano del 6%: 505 MW contro 475. Dall’elaborazione dei dati Guadì a cura di Anie Rinnovabili.

Dopo un mese di luglio con installazioni fotovoltaiche pressoché in linea con quelle di luglio 2015, ad agosto la potenza FV installata connessa alla rete elettrica è stata maggiore del 15% sullo stesso mese di un anno fa …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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TvTech

Samyang punta a diventare ‘Premium’: ecco dal vivo i nuovi obiettivi 1.2/85 e 2.4/14

Il marchio coreano punta a fare un salto di qualità entrando nel mercato delle ottiche Premium. E sceglie proprio l’appellativo Premium MF per i suoi nuovi obiettivi 14mm F2.4 e 85mm F1.2. Li abbiamo incontrati dal vivo a Photokina 2016 e ne abbiamo saggiato la qualità: il vetro è davvero tanto!

Tag: AnteprimaFieremirrorlessreflexReportSamyang

Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video

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HardwareSoftware

LG conferma: niente V20 in Italia

Notizia amara quella annunciata dall’account Twitter italiano di LG, soprattutto per tutti coloro che aspettavano il V20 per poterlo acquistare nei confini italiani. La compagnia ha scritto ad un utente interessato che “LG V20 verrà lanciato nei mercato americani, asiatici e medio orientali”, e precisando che “non sarà disponibile in Europa”. Il post non lascia molto spazio ad interpretazioni e, salvo improbabili ripensamenti dell’ultima ora, sottolinea che LG V20 non arriverà in Italia.

LG V20

Le caratteristiche peculiari di LG V20 sono molte, con il modello che si piazza un gradino più in alto di G5, attuale soluzione al top in Italia fra quelle proposte dai sudcoreani. Si tratta del primo dispositivo nato con Android 7.0 Nougat, e uno smartphone unico anche per molte altre caratteristiche. La scocca in alluminio è certificata dallo standard MIL-STD-810G per la resistenza a urti e cadute, c’è un doppio schermo e un sistema audio pilotato da quattro DAC con supporto ai 24-bit a 192kHz. La mancanza in Italia del modello pesa parecchio proprio perché l’unico a vantare certe caratteristiche esclusive (trovate un approfondimento su LG V20 a questo indirizzo).

Lo smartphone utilizza un display LCD IPS Quantum da 5,7 pollici a risoluzione Quad HD coadiuvato da un più piccolo pannello, sempre IPS Quantum, a risoluzione 160×1040 con la stessa densità di pixel (513PPI). Sotto la scocca si trova un processore Qualcomm Snapdragon 820 supportato da 4GB di RAM e 64GB di storage espandibili sino a 2TB. Il comparto fotografico ricorda molto da vicino quello (ottimo) di LG G5, con un doppio modulo posteriore da 16 e 8 MP, il primo con angolo di visione standard e il secondo con obiettivo grandangolare.

Completa la lista delle specifiche tecniche una batteria da 3.200 mAh, il supporto per connessioni 4G LTE sino ad un massimo di 600Mbps per il download, Bluetooth 4.2 e Wi-Fi AC. L’anno scorso LG V10 era arrivato sul nostro mercato europeo con qualche mese di ritardo rispetto ai mercati asiatici, ma pare che questo sia un copione che non si ripeterà con il suo successore. Al momento pare quindi che LG V20 non sia previsto per lo sbarco nel nostro paese, ma nel caso in cui venissero a galla ulteriori novità non mancheremo di riportarle sulle nostre pagine.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Tecnologia

Offerte Trony settembre 2016, il volantino “8 giorni di follia” è tutto per voi

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Nuove offerte da Trony per questo settembre 2016 ormai avviatosi verso la fine: il volantino 8 giorni di follia partirà il 22 di questo mese e terminerà il 29 e interesserà non solo prodotti informatici ma anche televisori, dispositivi audio e video, elettrodomestici, telefonia e molto altro ancora. Per la precisione sul settore informatica e telefonia sarà applicato uno sconto del 10% mentre su quello TV del 15; gli sconti maggiori sono invece previsti per il settore elettrodomestici, per i quali è prevista una riduzione del 20%.

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Energia

Perché l’Ue ha fretta di ratificare l’accordo sul clima?

accordo sul clima

(Rinnovabili.it) – Sulla ratifica dell’accordo sul clima di Parigi l’Unione Europea è ancora la grande assente. Ma qual è la reale posta in gioco? È davvero solo una questione di immagine, di credibilità, che sarebbero calpestate se i Ventotto si presentassero a mani vuote alla COP22 di Marrakesh, al via il 7 novembre, dove l’accordo sembra proprio che entrerà in vigore? E per l’Italia sarebbe soltanto un problema di onore offeso, in quanto membro fondatore dell’Unione ma diversi vagoni più indietro della locomotiva franco-tedesca? Come spesso capita quando in ballo ci sono economia e interessi globali, la facciata ridipinta di “spirito di Ventotene” nasconde aspetti decisamente più prosaici. E per comprenderli bisogna fare una veloce incursione negli aspetti tecnici (ma non troppo), tenendo a portata di mano calcolatrice e calendario.

A che punto è la ratifica dell’accordo sul clima

La tabella di marcia per l’entrata in vigore del patto sul clima ha subito un’accelerazione decisiva con la ratifica da parte di Usa e Cina al recente G20 di Hangzhou. Nei giorni scorsi alla conferenza Onu a New York ai due più grandi inquinatori del pianeta si sono poi aggiunti altri Stati. E le loro firme sono state un giro di boa. L’accordo di Parigi infatti ha due clausole: deve avere la firma di almeno 55 Stati, che rappresentino almeno il 55%  delle emissioni globali. Due calcoli e vediamo che i paesi che hanno ratificato sono ormai 60, la prima soglia è superata. Ma “pesano” soltanto per il 47,5% delle emissioni. Ma a breve anche India e Giappone aggiungeranno la loro firma e i requisiti saranno entrambi soddisfatti. L’Unione Europea resta fuori da tutto questo.

La stanza dei bottoni si chiama CAM

accordo sul climaÈ un problema? Sì, di immagine. Ma non solo. Perché con questa tempistica significa che alla COP22 l’accordo di Parigi entrerà davvero in vigore. E con l’entrata in vigore si innescano altri meccanismi, importantissimi. A questo punto la questione di immagine si rivela per quello che è: una questione di potere, potere contrattuale. Infatti a Marrakesh, un secondo dopo l’entrata in vigore dell’accordo, verrà creata la “Conference of the Parties serving as the meeting of the Parties to the Paris Agreement”, nome ridondante abbreviato in CMA.

Chi ne fa parte? Solo gli Stati che hanno ratificato. E quali compiti ha il CMA? Supervisionare l’accordo, decidere come e con quali tempi deve essere implementato. Ma a quel tavolo l’Ue non siederà senza la ratifica dei Ventotto. E non potrà aver voce in capitolo: saranno altri i centri decisionali, i luoghi dell’agenda setting, ben distanti da Bruxelles. Questo non è più soltanto un danno all’immagine del vecchio continente, bensì un pericolo reale perché impedisce di contrattare le condizioni migliori – non necessariamente per il clima, ma per l’industria e l’economia europee certamente sì.

La contromossa dell’UE

La soluzione potrebbe arrivare il 4 ottobre. In programma una seduta del Parlamento che potrebbe procedere alla ratifica a livello comunitario, usando quella firma per accedere al CMA. Infatti in Ue soltanto Francia, Ungheria, Austria e Slovacchia hanno detto sì all’accordo, e la Germania dovrebbe unirsi al gruppo nel volgere di qualche giorno (l’Italia non ha nemmeno calendarizzato una seduta parlamentare dedicata). Per evitare che i membri ritardatari strepitino per la forzatura di Bruxelles, che di fatto scavalca la sovranità dei singoli Stati, secondo fonti di Euractiv sarebbe pronta una dichiarazione di Consiglio e Commissione in cui si assicura che la mossa non costituisce un precedente per altre decisioni future.

Autore: Rinnovabili