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(Rinnovabili.it) – Duecento milioni di cittadini americani in tutti e 50 gli stati sono esposti a livelli pericolosi di cromo-6 (cromo esavalente), un metallo pesante riconosciuto come cancerogeno per l’uomo e gli animali. Lo sostiene un report dell’organizzazione no profit Environmental Working Group (Ewg), che ha analizzato i dati forniti dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Epa) relativi ai test nazionali sulla contaminazione dell’acqua potabile. Uno sguardo alla mappa (sopra) chiarisce la portata della contaminazione: il beige indica un livello considerato tollerabile, mentre più la gradazione di blu è scura più l’inquinamento dell’acqua è alto.
Il cromo esavalente e i suoi pericoli sono stati resi tristemente celebri dalle inchieste dell’attivista Erin Brockovich sull’inquinamento dell’acqua di Hinkley, in California. Ma non si trattava di un caso isolato, come era ampiamente possibile sospettare. Infatti questo metallo pesante è utilizzato da molte attività industriali: soprattutto dalle aziende energetiche, ma anche per il trattamento delle pelli e in tutti quei processi che richiedono l’uso di pigmenti e coloranti.
Secondo il report di Ewg, la maggior concentrazione di cromo-6 è quella nell’acquedotto di Phoenix, in Arizona, che fornisce 1,5 milioni di cittadini. Degli 80 campioni prelevati su tutto il territorio, 79 hanno una concentrazione media di quasi 8 parti per miliardo (ppb). Centinaia di volte superiore a quanto gli scienziati consigliano come limite di sicurezza. Ma negli Usa, dal punto di vista legale, è tutto in regola: manca una normativa unica a livello nazionale. Nei singoli Stati però esistono delle soglie “consigliate”, che purtroppo di rado vengono prese in considerazione dalle autorità.
Le raccomandazioni fornite dagli scienziati in California fissano un limite massimo per non danneggiare la salute umana di 0,02 ppb. Ma la pressione dell’industria si è fatta sentire: proprio in California, ad esempio, nel 2014 una legge ha fissato il limite a 10 ppb, 500 volte maggiore, contro ogni evidenza scientifica. In New Jersey e North Carolina gli scienziati hanno consigliato un limite di 0,06 ppb, ma anche lì le lobby hanno impedito che venisse preso come riferimento per la legge. Così – come spesso succede anche nei casi di contaminazione legati al fracking – l’inquinamento resta legale, ma i casi di cancro aumentano. Verrebbe da dire che di salute a volte si muore.
Autore: Rinnovabili
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WEIDMANN…LO SMEMORATO DI GERMANIA!
A me fanno tenerezza i giornalisti italiani, ignoranti sino al midollo, vanno ad intervistare i finti tonti, in pool, insieme ad altri giornalisti europei, organizzano, un’orgia giornalistica per intervistare mister Fobia, si il governatore della Banca centrale tedesca, il sacerdote dell’idiozia calvista, l’austerità come castigo per espiare i tuoi peccati, essenza stessa del fallimento, della fobia appunto…
Jens Weidmann e l’Italia che ha abusato della flessibilità
Roma ha già annunciato di voler correggere al ribasso le stime di crescita. Bisogna proseguire con l’austerity?
La domanda è semmai: c’è stata davvero una politica di austerity in Italia? Visto l’elevato debito pubblico il consolidamento di bilancio rappresenta un compito prioritario – anche per evitare che sorgano dubbi sulla sostenibilità del debito pubblico.
Ma certo Jens, in Italia non c’è stata nessuna politica di austerity, solo i soliti pezzenti che continuano a rubare nonostante questa immensa crisi economico/finanziaria, idioti che per quattro voti, elargiscono ovunque 50/80/500 euro a seconda dei fessi che li ricevono. Non c’è stata alcuna politica di austerity, l’euro e la crisi hanno disintegrato il Paese, i folli come Voi, hanno imposto austerità ovunque, deflazione salariale selvaggia, DUMPING SOCIALE e COMMERCIALE a gogo, si Jens, non c’è neppure surplus in Germania, scherzi, ma chi l’ha visto il surplus tedesco.
Chi l’ha viste le mille MPS disseminate ovunque, in Germania, chi doveva vigilare sulle mille voragini con le banche intorno, Bankitalia, immagino, non di certo la BaFin o Bundesbank, avevano il compito di vigilare e regolare banche fallite e criminali come quelle tedesche, Deustche Bank in testa, l’essenza stessa della frode e della manipolazione.
Dai un’occhiata qui sotto Jens…
… leggi bene e occupati di fondere le Sparkassen, gli stupidi tedeschi di Dusseldorf come gli chiavano quelli di Wall Street mentre racattavano tutta l’immondizia subprime!
…”Die deutschen Sparkassen waren einst die Gewinner der Finanzkrise. Doch heute leiden sie unter der Niedrigzinspolitik der Europäischen Zentralbank”…
Le vincitrici della crisi finanziaria, roba da matti, da piegarsi in due dalle risate, le SparKassen, vincitrici in mezzo alla crisi, delle voragini politiche con bilanci da far paura, che vengono tuttora nascosti al controllo della BCE.
Potrei farvi una lunga carrellata di banche tedesche, fallite e nazionalizzate, ma purtroppo non ho il tempo questa mattina, la chicca dei prestiti navali basta e avanza, state in campana…
e con questo
Mentre in Italia si prepara il bail-in con le subordinate di MPS, in Germania le banche in crisi si salvano ancora alla vecchia maniera: con il denaro pubblico. Die Zeit intervista l’AD di HSH Norbank, la banca zombie di Amburgo che per ripulire i bilanci cede i crediti inesigibili direttamente alle regioni. Da Die Zeit
… diamo il bentornato al nostro VOCI DALLA GERMANIA!
Siamo stati i primi in assoluto in Italia a raccontarvi quello che stava realmente accadendo nel agosto del 2011, mentre i media italiani vi nascondevano la verità, verità condivisa qui in questo articolo …
Quando quelli di Goldman Sachs hanno aiutato John Paulson, fund manager di fondi hedge a costruire dei bonds contro poi scommettere andando short, dei bonds che Paulson sperava e contava andassero in default, il compratore dall’altro lato era una banca tedesca chiamata IKB. IKB, insieme ad un altro idiota famoso al tavolo da poker di Wall Street chiamato WestLB, ha sede a Düsseldorf, è per questo che, quando si chiede ad uno astuto Wall Street trader di obbligazioni e derivati esotici chi stava comprando tutto questa spazzatura (” *** ” in inglese di Wall Street) durante il boom, in genere si dice semplicemente “Degli stupidi tedeschi di Düsseldorf”.
E infine l’ultima domanda…
Vorrebbe succedere a Draghi?
«Sono il presidente della Bundesbank – e lo faccio molto volentieri. Inoltre considero fuori luogo discutere della successione a Mario Draghi a metà del suo mandato».
Quando questo uomo o il suo figurante, prenderanno il controllo della BCE, tutto ormai sarà compiuto. L’unica speranza è che tutto avvenga prima, che il destino si compia prima del 2019!
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WEIDMANN…LO SMEMORATO DI GERMANIA!,
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jr project manager settore trasporti
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