Categorie
Tecnologia

Nvidia GeForce GTX 1050 e GTX 1050, nuove GPU Pascal di fascia economica

nvidia.jpg

Nel corso dell’estate sono finalmente entrate in circolazione nei vari mercati più recenti schede video discrete targate Nvidia, basate sulla nuova architettura Pascal. La nuova generazione di GPU è composta da GeForce GTX 1080 al top della gamma, GeForce GTX 1070 come soluzione nella fascia intermedia e dalla proposta più economica GeForce GTX 1060 (con 6GB o 3GB di memoria video).

Quest’ultima però non siederà sul gradino più basso ancora a lungo, almeno a giudicare dalle più recenti indiscrezioni che vorrebbero Nvidia al lavoro su un ulteriore modello che risponderà al nome di GeForce GTX 1050.

prosegui la lettura

Nvidia GeForce GTX 1050 e GTX 1050, nuove GPU Pascal di fascia economica pubblicato su Gadgetblog.it 27 settembre 2016 18:00.

Autore: Gadgetblog.it

Categorie
Energia

New York si trasforma in una “batteria” da 100 MWh

New York si trasforma in una "batteria" da 100 MWh

(Rinnovabili.it) – È tempo di fare seriamente sull’energy storage anche per le grandi metropoli. Ad aprire le danze con un progetto dalle dimensioni imponenti in termini di capacità, è New York. Il sindaco della grande mela, Bill de Blasio ha presentato in questi giorni i nuovi obiettivi green della città: istallare sistemi di accumulo elettrico per una capacità di 100 MWh entro il 2020 e portare il fotovoltaico cittadino a 1 GW entro il 2030.

L’amministrazione aggiorna così la solar road map che negli anni precedenti aveva fissato precisi, ma più contenuti, target per la solarizzazione degli edifici pubblici e privati della città, ossia 100 MW fotovoltaici per i primi e 250 MW per i secondi. Il tutto da raggiungere entro la fine del 2025.

Ora New York, allarga i tempi ma di pari passo aumenta anche l’ambizione, sullo sprone di dati che oggi la collocano perfettamente in linea con l’obiettivo. A fine anno gli oltre 3.000 permessi rilasciati per gli impianti fotovoltaici porteranno il numero di istallazioni sopra le 8.000, vale a dire quasi quattro volte i valori presenti all’inizio dell’amministrazione de Balsio.

“Sono felice di annunciare che siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo avendo quadruplicato la capacità solare dal 2013 a oggi“, ha affermato il sindaco, sottolineando che all’avvio dell’incarico – il 1 ° gennaio 2014 – gli impianti fotovoltaici istallati avevano una capacità totale di 25 MW. Ora invece si tocca quota 96MW.

Parte del merito va alla semplificazione burocratica introdotta per i piccoli impianti solari. L’amministrazione newyorkese ha, infatti, ridotto il processo di approvazione che richiede ora solo una settimana di attesa. “Questo rapido progresso ci ha spinto mirare ai 1.000 MW di energia solare in tutta la città”, una quota “che ha il potenziale per alimentare oltre 250.000 abitazioni”.

Per integrare tutta questa potenza nella rete elettrica locale, definire un piano per lo sviluppo dell’energy storage urbano è stato pertanto quasi un passo obbligato.

“Per garantire che questa energia rinnovabile sia costantemente disponibile, il Sindaco si è anche impegnato nel primo obiettivo di accumulo energetico della città, 100 megawattora entro il 2020“, spiega una nota stampa dell’ufficio del sindaco. “Questo obiettivo contribuirà a ridurre la dipendenza dalla rete nazionale”.

Autore: Rinnovabili

Categorie
Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 28 SETTEMBRE 2016

Setup e Angoli di Gann
FTSE MIB INDEX

Setup Annuale:
ultimi:
2012 (range 12299/17158) [uscita rialzista]
2014 ( range 17555/22590) [uscita rialzista] annullata
prossimo 2016/2017

Setup Mensile:
ultimo Luglio (range 15293 /17122 comp. est.) [ uscita rialzista ]
prossimi Settembre

Setup Settimanale:
ultimi: 22/26 agosto – 29 agostp/2 settembre( range 16257//17253 ) [ uscita rialzista annullata]
prossimi 26/30 Settembre

Setup Giornaliero
ultimo : 22/23 settembre (range 16409/ 16731 ) [] uscita ribassista
prossimi 29settembre, 4

Angoli Mensili Settembre 14350, 15500, 17000, 18050, 18700
Angoli Settimanali: 15550, 15850, 16200, 17400
Angoli Giornalieri 15545, 15788, 16073 16220,16365, 16501

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continueranno sempre sull’articolo unico

GD Star Rating
loading…

GD Star Rating
loading…

Autore: Finanza.com Blog Network Posts

Categorie
HardwareSoftware

New ARM IP Launched: CMN-600 Interconnect for 128 Cores and DMC-620, an 8Ch DDR4 IMC

You need much more than a good CPU core to conquer the server world. As more cores are added, the way data moves from one part of the silicon to another gets more important. ARM has announced today a new and faster member to their SoC interconnect IP offerings in the form of CMN-600 (CMN stands for ‘coherent mesh network’, as opposed to cache coherent network of CCN). This is a direct update to CCN-500 series, which we’ve discussed at AnandTech before. 

The idea behind a coherent mesh between cores as it stands in the ARM Server SoC space is that you can put a number of CPU clusters (e.g. four lots of 4xA53) and accelerators (custom or other IP) into one piece of silicon. Each part of the SoC has to work with everything else, and for that ARM offers a variety of interconnect licences for users who want to choose from ARM’s IP range. For ARM licensees who pick multiple ARM parts, this makes it easier for to combine high core counts and accelerators in one large SoC.  

The previous generation interconnect, the CCN-512, could support 12 clusters of 4 cores and maintain coherency, allowing for large 48-core chips. The new CMN-600 can support up to 128 cores (32 clusters of 4). As part of the announcement, There is also an agile system cache which a way for I/O devices to allocate memory and cache lines directly into the L3, reducing the latency of I/O without having to touch the core.

Also in the announcement is a new memory controller. The old DMC-520, which was limited to four channels of DDR3, is being superseded by the DMC-620 controller which supports eight channels of DDR4. Each DMC-620 channel can contain up to 1 TB DDR4, giving a potential SoC support of 8TB. 

According to ARM through simulations, the improved memory controller offers 50% lower latency and up to 5 times more bandwidth. Also, the new DMC is being advertised as supporting DDR4-3200. 3200 MT/s offers twice as much bandwidth than 1600 MT/s, and doubling the channels offers twice the amount of bandwidth – so we can explain 4 times more bandwidth, so it is interesting that ARM claims 5x more, which would suggest efficiency improvements as well. 

If you double the number of cores and memory controllers, you expect twice as much performance in the almost perfectly scaling SPEC int2006_rate. ARM claims that their simulations show that 64 A72s will run 2.5 times faster than 32 A72 cores, courtesy of the improved memory controller. If true, that is quite impressive. By comparison, we did not see such a jump in performance in the Xeon world when DDR3 was replaced by DDR4. Even more impressive is the claim that the maximum compute performance of a 64x A72 SoC can go up by a factor six compared to 16x A57 variant. But we must note that the A57 was not exactly a success in the server world: so far only AMD has cooked up a server SoC with it and it was slower and more power hungry than the much older Atom C2000.   

We have little doubt we will find the new CMN-600 and/or DMC-620 in many server solutions. The big question will be one of application: who will use this interconnect technology in their server SoCs? As most licensees do not disclose this information, it is hard to find out. As far as we know, Cavium uses its own interconnect technology, which would suggest Qualcomm or Avago/Broadcom are the most likely candidates. 

Autore: AnandTech

Categorie
Gossip

El nuevo método fitness que ‘amenaza’ con cambiar tu cuerpo: así es Reto 48

…Hace poco nos invitaron a la presentación de un “nuevo y revolucionario” método para ponernos en forma: se llamaba ‘Reto 48’. ¿48 minutos de ejercicio? ¿48 horas? ¿48 ejercicios? Pues no. En realidad son 48 días de ejercicio. Sin parar.

“¿Cómo qué sin parar?”, te estarás preguntando… Bueno, pues es la máxima que define todo este método de entrenamiento: Durante 48 días y 45 minutos por sesión (2 meses con los preceptivos días de descanso) serás suyo. Desde el principio nos advierten: “no puedes fallar ningún día”, dicho esto desde el ‘buen rollo’, claro está.

Porque, evidentemente, puedes faltar uno. O dos. O los que quieras… Pero entonces no estarás en ‘Reto 48’, sino haciendo otra cosa. Nos insisten: “para que esto funcione no debes faltar ningún día”.

Exigente sí, pero no inasumible. Durante esos dos meses prometen una transformación ‘casi’ radical de tu cuerpo. ¿Un campamento para gordos, versión siglo XXI? Pues no. Cualquiera puede hacerlo y en ‘Reto 48’prometen adaptarse a tus circunstancias.

Atacando desde tres frentes

Pero la gran novedad de este método es que no se contentan con tenerte sudando la gota gorda… Y a casa. No. Aquí el seguimiento es constante y casi podría decirse que exhaustivo…

Un seguimiento que se divide en tres frentes, distintos pero conectados entre sí: ‘full training’ (entrenamiento), ‘nutritional coach’ (nutrición) y ‘body technology’ (estética)… Así es como funciona:

  • Full training: el entrenamiento, puro y duro. 48 sesiones de entrenamiento a completar en 8 semanas (solo el domingo es día de descanso). En ‘Reto 48’ prometen adaptarse a ti con grupos pequeños y una rutina común para todos pero con una supervisión constante. Vamos, casi como tener un ‘personal trainer’. ¿Y cómo son las rutinas? La mayoría de ellos son entrenamientos funcionales (sin máquinas de gimnasio, aprovechando el movimiento natural del cuerpo y con apenas material) y de boxeo. Todo en la línea del ‘CrossFit’ u otros métodos ‘HIIT’: intensidad media-alta para incrementar nuestra capacidad aeróbica, resistencia, fuerza y quema de calorías.
  • Nutritional coach: “Somos lo que comemos”, dice el dicho y en ‘Reto 48’ lo tienen claro. Para ello no sólo dan pautas de nutrición y recetas saludables (que también), sino que una novedosa máquina evaluará nuestro estado general antes, durante y después del plan. No hay manera de esconderse o disimular. La máquina te lo saca ‘todo’: la masa muscular, la grasa corporal, la relación cintura-cadera, la masa grasa y muscular por segmentos (extremidades y tronco), el metabolismo basal… Lo bueno es que podrás ver tus datos y vislumbrar tus progresos, más allá de tus sensaciones. También tendrás
  • Body technology: Y por si fuera poco, quedaba el tercer frente: 8 sesiones de estética (1 por semana) que incluyen presoterapia, electroestimulación y termoterapia… Y es que hay cosas que el simple ejercicio y la nutrición no pueden arreglar. Esto es, reducir la celulitis y la flacidez de la piel, reafirmar la musculatura o ayudar con las siempre molestas retenciones de líquidos.

Una cosa queda clara. Quien quiera apuntarse a ‘Reto 48’ debe estar totalmente convencido. Una vez empiezas estarás 8 semanas ‘non stop’. Tenlo en cuenta antes de hacer planes…

Eso sí, también recalcan que “es para todo el mundo”. Que el único impedimento es tener una mala salud cardiovascular (mejor hazte un chequeo antes). De todo lo demás se encargará tu entrenador, creando una rutina personalizada.

Claro que la duda surge… “¿Qué pasa si a mitad de reto me quiero dar de baja, me lesiono o no puedo ir por causas de fuerza mayor?” Pues si estás en la primera semana y presentas un justificante médico, te devolverán un 70% de la matrícula. Pero es mejor mentalizarse: no es un gimnasio cualquiera, es un ‘master en fitness’. Y nadie se desapunta de un master…

Datos de contacto

Autore: RSS de noticias de