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Gossip

Francesca Chillemi: ‘Le vacanze sono finite, non fatemi arrabbiare’

Vacanze finte per Francesca Chillemi, 31 anni. L’ex Miss Italia posta sul social uno scatto che la ritrae con un’espressione imbronciata. Gli ultimi giorni a Ischia per l’attrice sono stati all’insegna del divertimento e il fatidico last day lo ha trascorso in barca con le amiche, Federica Patelmo e l’attrice di “Un posto al sole” Claudia Ruffo.

Francesca Chillemi triste perchè le vacanze sono finite

“E non fatemi arrabbiare, le vacanze sono finite, cinguetta ai follower Francesca Chillemi e mette pure l’hashtag #crying (piangendo).
La bella mora ha trascorso la sua prima estate da mamma a Paros, in Grecia, insieme al compagno Stefano Rosso e alla figlioletta Rania, nata lo scorso febbraio. Poi ha raggiunto Ischia dove si è goduta sole e mare in allegria con le friends del cuore. Ma purtroppo le vacanze sono giunte al termine e l’ex Miss Italia, seppur con toni scherzosi, cinguetta su Instagram tutto il suo dispiacere.

Francesca in barca a Ischia con Claudia Ruffo e Federica Patelmo

Francesca torna così a casa con la dolce metà e la sua splendida bimba che a sei mesi ha fatto pure il  primo bagnetto con la ciambella, tenuta amorevolmente per mano da mamma e papà.

Francesca e il compagno Stefano Rosso fanno fare il primo bagnetto alla piccola Rania
L’ex Miss Italia si gode il sole in barca

La Chillemi ad attenderla ha una vita piena e soddisfacente tra lavoro e famiglia. Prima del break estivo è stata impegnata con le riprese della fiction di Raiuno “Che Dio ci aiuti”, arrivata alla sua quarta stagione e naturalmente Rania l’ha seguita sul set. Poi finalmente sono arrivate le tanto sospirate vacanze. Ma purtroppo i giorni spensierati al mare sono finiti. Il tempo vola quando ci si diverte. L’attrice, però, non perde il sorriso anche perché, come lei stessa ha rivelato di recente, la sua nuova vita da mamma la rende davvero felice e con Renzo Rosso la storia d’amore procede a gonfie vele.

Autore: GossipNews

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HardwareSoftware

Gigabyte announces GTX 1060 Xtreme Gaming

High-end GTX 1060 with triple-slot cooler

Gigabyte has announced its newest Geforce GTX 1060 graphics card that will be similar to the earlier unveiled GTX 1060 G1.Gaming but come with a completely new Windforce 2X Xtreme Gaming cooler, the Gigabyte GTX 1060 Xtreme Gaming.

Spotted by Techpowerup.com, the  Gigabyte GTX 1060 Xtreme Gaming uses a custom PCB with high-end VRM and comes with a next generation Windforce 2X Xtreme Gaming triple-slot dual-fan cooler. In order to cope with a hefty factory-overclock, the Windforce 2X Xtreme Gaming cooler has a large heatsink area connected to the GPU via three 8mm heatpipes and comes with two 100mm fans that spin in opposite directions.

Specification-wise, the Gigabyte GTX 1060 6G Xtreme Gaming uses Nvidia’s GP106 Pascal GPU with 1280 CUDA cores and has a factory overclock of 1645MHz GPU base and 1873MHz GPU Boost clocks in OC Mode. The 6GB of GDDR5 memory, paired up with a 192-bit memory interface is overclocked to 8316MHz. 

Gigabyte did not forget the current RGB LED trend so the cooler has some in the Xtreme Gaming logo at the top of the card as well as the X-shaped part at the front.

Unfortunately, there are no details regarding the price or the precise availability date but we expect it on retail/e-tail shelves soon.

Gigabyte GTX1060XtremeGaming 2

Gigabyte GTX1060XtremeGaming 3

Gigabyte GTX1060XtremeGaming 4

Autore: Fudzilla.com – Home

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Economia

We are in the fight game.

The emotions, stresses, anxieties and demands that top level fighters feel are the same as what top traders feel.

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HardwareSoftware

NVidia Drive PX 2, scheda per l’intelligenza artificiale

Nei mesi scorsi avevamo parlato di Drive PX 2, piattaforma che NVidia ha presentato come “cuore pulsante” per le applicazioni di supercomputing, per le soluzioni di intelligenza artificiale e, soprattutto, per i veicoli autonomi – capaci di districarsi nel traffico senza l’intervento umano -.

Solamente oggi i tecnici di NVidia hanno deciso di offrire alcune informazioni in più. Battezzata con l’appellativo di Parker, la scheda Drive PX 2 poggia il suo funzionamento su un processore ARM v8 a 64-bit con due core Denver 2.0 e quattro Cortex-A57.
Tutti i vari core possono essere contemporaneamente utilizzati nello svolgimento di una certa operazione con la certezza, in questo caso, che le varie cache (4 MB L2 complessivi) non contengano informazioni diverse, riferite però al medesimo thread.

NVidia Drive PX 2, scheda per l'intelligenza artificiale

La memoria LPDDR4 (ECC) usa un bus a 128 bit e, grazie alle GPU da 256 CUDA core, Parker può raggiungere il valore di 1,5 TeraFLOPS.
Supportate le librerie OpenGL 4.5, CUDA 8.0, OpenGL ES 3.1, AEP e Vulkan. Parker può decodificiare e codicare video in formato HEVC e VOP9 4K a 60 fps direttamente in hardware.

Grazie alla sua elevata scalabilità, la soluzione di NVidia può essere immediatamente utilizzata per le applicazioni di deep learning ovvero – ad esempio – per l’identificazione automatica degli oggetti presenti nelle immagini oppure all’interno di sequenze video.

NVidia assicura che un chip Parker è più potente del 50% rispetto ad un Apple A9X dual-core.

Per la realizzazione del chip, NVidia si è affidata a TSMC che ha usato un processo costruttivo a 16 nm.

Autore: IlSoftware.it

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Energia

Cala la domanda elettrica, ma anche la produzione da fonti rinnovabili

Nei primi sette mesi dell’anno la produzione elettrica da rinnovabili è stata di circa 2,4 TWh inferiore a quella dello stesso periodo del 2015. La diminuzione della domanda cumulativa è pari al 3,3%. Ancora in discesa rispetto al 2015 la generazione da FV. Gli ultimi dati di Terna.

La domanda di elettricità a luglio crolla del 9,6% rispetto allo stesso mese del 2015.

I 29 terawattora consumati a luglio contro i 32 dello scorso anno sono dovuti, come spiega Terna nel suo ultimo rapporto mensile (pdf), soprattutto alle elevatissime temperature registrate a luglio 2015 e per il fatto che lo scorso mese ci sono stati due giorni lavorativi in meno.

Il calo della domanda elettrica mensile è diffusamente riscontrabile su tutto il territorio nazionale. In particolare in Lombardia è pari all’11,2% e nell’area Toscana-Emilia Romagna è del 13,2%.

Come si può notare anche dalla tabella di Terna, su base annuale (gennaio-luglio 2016) la diminuzione della richiesta elettrica è del 3,3% rispetto allo stesso periodo 2015, circa 6,2 TWh in meno (clicca per ingrandire).

Nei primi sette mesi dell’anno anche la produzione totale netta è in diminuzione del -3,4% rispetto allo stesso periodo del 2015. L’import è di quasi l’1% in più.

Visto l’abbassamento relativo della temperatura, la domanda di luglio ha inciso sulla produzione da termoelettrico, che cala del 15,1%. Anche questo mese la generazione da solare fotovoltaico è in diminuzione: -11,4% su luglio 2015 (comunque pari al 10% della domanda).

A fine luglio il calo cumulativo della produzione del FV in Italia ammonta a 12,8% (circa 2 TWh in meno e in linea con quella dello stesso periodo 2014).

Alcune ragioni di questa forte riduzione della produzione fotovoltaica le abbiamo spiegate in un recente articolo (Calo di produzione: che sta succedendo al fotovoltaico italiano?).

La produzione di elettricità solare quest’anno è sempre diminuita in ciascun mese rispetto a quello dell’anno precedente. Invece per l’eolico la produzione, tranne che a marzo, è stata sempre superiore rispetto allo stesso mese del 2015.

Infatti anche a luglio è significativo l’aumento della produzione da energia eolica: 0,9 TWh (+23,4% su luglio 2015), anche se resta inferiore a quella del luglio 2014 (1,27 TWh).

In questi primi sette mesi la produzione elettrica delle fonti rinnovabili è stata di circa 2,4 TWh inferiore a quella dello stesso periodo del 2015 (-3,5% circa). Il calo della generazione di elettricità verde però è più marcato se confrontato con i primi sette mesi del 2014: si perde in due anni una produzione di 8,4 TWh, quindi segnando un -11,4%.

Il deficit della generazione da idroelettrico quest’anno (2 TWh in meno sul 2015 e addirittura 10,7 sul 2014) è la principale causa di questa diminuzione. Eolico e FV insieme registrano, per il periodo gennaio-luglio, solo un leggero decremento rispetto al valore del 2015 (-650 GWh).

Le rinnovabili elettriche a fine luglio soddisfano il 36,4% della domanda, rappresentando il 42,3% della produzione nazionale. Percentuali pressoché identiche a quelle del 2015.

Ma le cifre cambiano se facciamo un confronto con i primi sette mesi del 2014: le rinnovabili contribuivano al 40,5% della domanda elettrica e al 46,8% della produzione (occorre ricordare però il forte peso della produzione idroelettrica di due anni fa).

Il fotovoltaico a fine luglio rappresentava il 21,5% di tutte le rinnovabili, seconda fonte dopo l’idroelettrico che ha una quota del 40,5% (era del 50,4% nei primi sette mesi del 2014). L’eolico, terza fonte, rappresenta quasi il 17% di tutte le rinnovabili elettriche.

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Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari