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Un frigorifero con Windows 10 fra le novità di LG ad IFA 2016

In occasione di IFA 2016 LG ha annunciato il lancio europeo di una nuova famiglia di prodotti premium: Signature. Per farlo ha allestito una presentazione artistica, The Art of Essence, suddivisa sostanzialmente in due parti: la prima in cui con variopinti giochi di luce sottolineava la quintessenza dei nuovi prodotti; la seconda in cui i presenti passavano sotto un tunnel alto 5, lungo 15 e largo quasi 8 metri realizzato esclusivamente con televisori OLED. Nello specifico sono stati utilizzati 216 pannelli da 55 pollici curvi, unendo insieme un totale di 447.897.600 pixel.

[HWUVIDEO=”2121″]Un frigorifero con Windows 10 fra le novità di LG ad IFA 2016[/HWUVIDEO]

Lato TV, LG ci ha sbalordito con il modello Signature 77G6V, mostrato al grande pubblico nella kermesse berlinese senza nascondere che la tecnologia OLED rappresenterà il futuro della produzione coreana di televisori di fascia alta negli anni a venire. Il televisore vanta una diagonale da 77″ (196 cm), altoparlanti da 60W e webOS 3.0 installato nativamente. È previsto anche il supporto delle tecnologie HDR10 e Dolby Vision. La soundbar con gli altoparlanti è integrata nella parte inferiore, caratteristica che permette uno spessore per il pannello di poco superiore ai 2,5 millimetri.

Ma il “dispositivo” che più ci ha impressionato all’interno dell’enorme stand di LG ad IFA 2016 di Berlino è stato LG Signature InstaView Door-in-Door Refrigerator, nome letteralmente terrificante per un frigorifero door-in-door caratterizzato da un enorme display dislocato sulla porta destra. Il display da 21,5 pollici nasconde un vero e proprio computer con Windows 10 al suo interno, oltre alle pietanze inserite. Bussando due volte su di esso il vetro diventa trasparente, mostrando tutto quello che c’è al suo interno senza la necessità di aprire la porta e, pertanto, disperdere il fresco nell’ambiente circostante. Ma con il pannello InstaView si può fare molto altro.

Se da trasparente mostra le pietanze, quando viene oscurato si atteggia a mo’ di computer tradizionale. Attraverso un’interfaccia apposita si possono configurare dei widget che includono funzionalità basilari, come timer, informazioni sull’impatto sulla salute delle diverse pietanze, icone specifiche per il cibo contenuto. Ma InstaView ha anche un’installazione completa di Windows 10, così è possibile accedere a tutte le funzioni del sistema operativo di Microsoft: è possibile navigare online, riprodurre musica e video, e anche impartire comandi vocali sfruttando Cortana.

Il nuovo modello mostrato ad IFA verrà venduto entro la fine dell’anno, o nei primi mesi dell’anno prossimo, anche se non conosciamo ancora i prezzi. Gli attuali modelli hanno raggiunto il mercato americano a cifre superiore ai 4.000 dollari, quindi riteniamo difficile che LG posizioni il nuovo modello ad una soglia molto diversa o abbordabile. Allo stand erano presenti anche i nuovi monitor UltraWide, mentre non si è fatta menzione di LG V20: per il nuovo modello di smartphone della società dovremo attendere qualche tempo in più, con l’IFA che evidentemente non rappresenterà la sua vetrina di lancio.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Il Cile supera Dubai: l’energia solare non è mai costata così poco

Il Cile supera Dubai: l'energia solare non è mai costata così poco

(Rinnovabili.it) – L’energia solare più economica di sempre? Quella che venderà la Solarpack Corp. Tecnologica, vincitrice del contratto per un impianto fotovoltaico da 120 MW in Cile con un’offerta straordinaria: solo 2,91 centesimi di dollaro per kWh. Un prezzo così basso da superare addirittura l’offerta di 2,99 cent per kWh che Dubai ha recentemente ricevuto per la sua ultima mega centrale solare da 800 MW. A titolo esemplificativo, il prezzo medio residenziale per l’energia elettrica in Italia è di 12 centesimi di euro per kWh (dato AEEGSI per cliente tipo servito in maggior tutela), pari a oltre 17 centesimi di dollaro.

Ma non solo. Il prezzo di vendita, con cui la spagnola Solarpack si è aggiudicata la gara, è il più economico finora presentato per tutta la gamma di energie rinnovabili ed è quasi la metà del prezzo dell’elettricità ottenuta dal carbone nel Paese sudamericano (offerta battuta nella stessa asta).

“La tecnologia fotovoltaica si è evoluta e ha dimostrato di essere competitiva”, spiega il Direttore Generale di Solarpack, Inigo Malo de Molina. “I prezzi della produzione elettrica sono cambiati drasticamente negli ultimi anni. L’energia solare in Cile è oggi la più economica sul mercato”.

Carlos Finat, capo Associazione cilena delle Energie Rinnovabili (ACERA) ha spiegato a Bloomberg che il risultato dell’asta rappresenti “un forte segnale d’avvertimento di come il business energetico stia continuando sul percorso di transizione rinnovabile e che le aziende dovrebbero adattarsi rapidamente a questo processo di cambiamento”.

Una parte fondamentale di questo trend al ribasso è legato ovviamente al calo progressivo nel costo dei pannelli solari. Il prezzo medio sul mercato è sceso questa settimana a soli 44,7 cent per Watt per i pannelli in silicio policristallino standard, vero e proprio record negativo.

Ovviamente anche il fattore “posizione” è fondamentale. Gli ambienti desertici e le condizioni di irraggiamento hanno favoriscono il Cile così come gli Emirati arabi. Ma nel primo caso lo sviluppo è stato così aggressivo da aver creato addirittura una situazione paradossale: il nord del paese, dove sono concentrati gli impianti fotovoltaici, produce così tanta energia dal sole da esser costretto a regalarla. Un vero problema per i proprietari delle centrali, a cui il Governo ha promesso di metter mano rapidamente completando le linee di trasmissione elettrica tra nord e sud. Dal 2013 a oggi, la connessione del fotovoltaico alla rete elettrica cilena è quadruplicata. La totale potenza installata ha superato i 1.000 megawatt quest’anno, conferendo al Paese il primo posto nella classifica del Sud America. Altri 2.000 megawatt sono in costruzione, e più di 11.000 megawatt hanno ottenuto già la “RCA Approved” (autorizzazione ambientale).

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Autore: Rinnovabili

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Economia

La BREXIT? E’ stata un successo! All’apparenza.

In questi giorni stanno uscendo dei dati che andrebbero teoricamente a confermare la bontà della scelta fatta dagli inglesi in questa calda estate del 2016.
Mentre vi sto scrivendo leggo il comportamento il comportamento del mercato immobiliare, quello che onestamente mi preoccupava di più a livello di reazione alla Brexit. Un settore che, visti i livelli dei prezzi delle case, rischiava una vera e propria debacle.

La Brexit non pesa sui prezzi delle case in Gran Bretagna. Ad agosto, secondo quanto riportato dalla Nationwide Building Society, l’aumento è stato dello 0,6% rispetto a luglio e di ben il 5,6% rispetto ad agosto 2015, superando le attese degli analisti. Negli ultimi tre mesi l’incremento registrato è stato dell’1,1%. Il dato sembra smentire le previsioni pessimistiche del post referendum, anche se non tutte le statistiche sono uniformi. Le cifre fornite ieri dalla Bank of England indicavano a luglio un calo nella concessione di mutui ai minimi degli ultimi 18 mesi e gli esperti del mercato immobiliare mettono in correlazione l’aumento dei prezzi con la diminuzione dell’offerta di case sul mercato. (Source) 

Ok, bene ma non benissimo, in quanto è già evidente un altro dato sempre sul settore immobiliare inglese:

London’s property market has lost some of its luster in recent months and it’s not just Brexit. The traditional summer lull is being compounded by payback after an investor rush at the start of the year to beat a tax change, a surge that sent price increases in the capital close to 15 percent. While U.K.-wide growth has continued, London’s internationally-driven property market is seeing a marked slowdown, with a recent survey showing it’s taking longer to sell homes. (BBG)

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Questa notizia (la parte positiva) la possiamo poi accompagnare ad un’altra importante news in arrivo sul lato dei consumi.

Le vendite al dettaglio in Gran Bretagna sono cresciute a sorpresa dell’1,4% mensile a luglio e del 5,9 su anno. Lo rileva l’Ufficio di statistica. Il dato è molto oltre le attese che si aspettavano una variazione congiunturale nulla e una crescita tendenziale del 4,2%. Il mese precedente le vendite al dettaglio erano calate dello 0,9% congiunturale. (Source

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Cavolo, ma allora la Brexit è stata un successo! Quindi diamo subito il via all’ITALEXIT! Fermi tutti e calmiamo gli entusiasmi. A parte le condizioni economiche estremamente differenti tra Italia e Gran Bretagna, che non permetterebbero lontanamente a fare dei paragoni sia sulla fattibilità che sulle conseguenze di un’uscita dall’UE, occorre fare delle rapide valutazioni.

1) In questo momento la debolezza della Sterlina inglese ha aiutato non poco. Era una valuta molto cara ed adesso è tornata ad un livello più equilibrato. Ma se l’export ne beneficia…tenuto conto che la Gran Bretagna produce sopratutto servizi, come saranno i risultati di un forte rincaro di tutto quanto viene importato?

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2) i consumi sono ripartiti anche grazie ai forti stimoli monetari voluti dalla BoE dopo l’esito della Brexit. Effetti che non durano all’infinito, a meno che la BoE stessa si intestardisca con una politica monetaria ultra espansiva con tutti i rischi che ne derivano. Inoltre non dimentichiamo che c’è anche una componente stagionale. Giugno è stato disastroso per i consumi, un po’ per i timori del referendum ma anche per le pessimo condizioni climatiche. Inoltre una domanda: tenuto conto che la sterlina ha perso il giusto ma gli stipendi reali degli inglesi sono scesi del 10%  , come sono destinati a muoversi i consumi?

3) e più importante elemento. Se non avete la memoria troppo corta, ricorderete cose ho più volte scritto nei miei POST SU BREXIT. Ok, il referendum ha avuto il suo esito. Ma…nella realtà cosa è successo? Esattamente il NULLA. Ci sono stati dei negoziati per definire i dettagli della Brexit? No. Ci sono stati dei cmabiamenti effettivi a livello economico e commerciale? No. Ci sono stati elementi che non siano di tipo psicologico che hanno mosso i mercati? NO. Motivo? Perchè la Brexit NON è ancora partita, perchè sarà un lungo percorso e perchè glieffeti li vedremo solo tra molti anni. Quindi non dimentichiamo che che la Gran Bretagna è un paese con le spalle molto larghe e può quindi gestire meglio di altri la vicenda nel breve periodo, ma i veri effetti (e problematiche) li vedremo solo in futuro. Che poi la Brexit sia veramente un successo, mi spiace, lo escluderei categoricamente.

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STAY TUNED!

Danilo DT

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please wait…

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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HardwareSoftware

Samsung Halts Galaxy Note7 Shipments Due To Fire Reports

Samsung has reportedly stopped shipments of the newly launched Galaxy Note7 amid reports that some units have caught fire after being received by users. The news was originally reported by Reuters after a number of users posted photos and videos of charred Galaxy Note7 phones online. According to the report, news sources in South Korea are also reporting that Samsung plans to launch a recall of the defective units so their batteries can be replaced, although this has not been confirmed by Samsung at this time.

While Samsung declined to comment on the initial reports, they have since released the following statement:

“In response to questions on Galaxy Note7, we are conducting a thorough inspection. We will share the findings as soon as possible. Samsung is fully committed to providing the highest quality products to our consumers.”

It’s not yet clear how extensive the issue is, but even a small percentage of the total units sold would represent a substantial recall. It was originally reported that shipments had stopped in South Korea, and later reports from news outlets and users have stated that the shipment delays are in effect in several markets worldwide. Some sources are reporting that there may be a complete recall of the phones to ensure that all potentially defective units are taken off the market. Such a recall would be unprecedented in the mobile space, and it would be a significant blow to Samsung after launching the Galaxy Note7 just last month to favorable reviews from tech publications and users alike.

The news caused a decline in Samsung Electronics Co Ltd’s stock value, with seven billion dollars being knocked off its market value as of last Thursday. Without knowing the extent of the problem, it’s difficult to say where things will go from here for Samsung and the Galaxy Note7. With any luck there will be further communication in the coming days from Samsung about the issue and their plans to resolve it for affected users.

Autore: AnandTech

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Calcio

Altri tre passi nel delirio. Stavolta oltre il precipizio…

Con questi il condor ci porta Rincon, Pavoletti, Musacchio e De Maio

Con questi il condor ci porta Rincon, Pavoletti, Musacchio e De Maio

Stasera si replica – Non so più quante volte ho scritto questo articolo, forse sette o otto. Dopo ogni sessione di mercato ci tocca analizzare le operazioni del Milan e gli aggettivi sono sempre gli stessi: folle, sincopato, isterico e disorganizzato. Non importa se in estate o in inverno, se con i soldi o senza soldi o se ci sono alcune operazioni sensate, il complesso del mercato del Milan è sempre un delirio. Forse questa volta abbiamo davvero passato l’orlo del baratro. Entriamo nel dettaglio.

Rinnovi – Prima dell’apertura della tortura estiva il Giannino lavora sui numerosi contratti in scadenza e sul loro rinnovo (o, a volte fortunatamente, mancato rinnovo. Antonelli prolunga e la scelta è sensata visto che se lo è meritato sul campo. Anche Calabria prolunga e ci si rallegra perchè è un ragazzo della cantera e vale sicuramente un investimento per il futuro. Poi cominciano le assurdità perchè il triennale a Vergara, anche alla luce delle desolanti amichevole estive, non ha senso (come le commissioni pagate per averlo), quello a Zapata è assurdo per un difensore che ha fatto quasi sempre disastri nel Milan e avrebbe bisogno di cambiare aria e quello a Montolivo è una deliberata provocazione nei confronti dei tifosi del Milan. Favorevoli all’operazione monstre (3,5 milioni all’anno secondo quanto riportato dal sito di Panorama) sono lo stesso Montolivo, il suo procuratore, il condor e gli evoluti. Categoria alla quale si iscrive, a fine agosto anche il neo CT della nazionale Giampiero Ventura che gratifica Capitan Ricotta di una convocazione ingiustificabile. Poi si passa ai ”non rinnovi” ed alle cessioni del Giannino nota quanto mai dolente degli ultimi anni.

Cessioni – Qui non è andata malissimo. Male ma non malissimo. Innanzi tutto si è ritirato il venerabile Cristian Abbiati. Poi sono stati “rottamati” alcuni giocatori: Balotelli per fine prestito, Alex, Mexes e Boateng per fine contratto. Balotelli e Mexes hanno faticato a trovare una squadra qualsiasi che li volesse salvo poi trovare nel caso di Mario un posto nel Nizza campione di… campione di… Ad Alex i medici di Oporto hanno diagnosticato l’inabilità al calcio giocato ad alto livello ed il fatto che l’anno scorso sia stato uno dei migliori del Milan dovrebbe far pensare. Il Melisso ha trovato posto al Las Palmas (campione di… campione di…) e, perlomeno, la Melissa ci ha risparmiato un tweet con su scritto “noi andiamo nel calcio che conta”. A proposito di calcio che conta Verdi è stato ceduto al Bologna, Comi al Carpi, Agazzi al Cesena, Mastour allo Zwolle, Menez al Bologna e Matri, dopo avere devastato le casse del Giannino, ha spedito le sue labbra al Sassuolo. Jose Mauri, giocatore preso dalla dirigenza del Milan ma mai realmente amato, è andato in prestito secco all’Empoli dove si spera che possa crescere in santa pace. Vergara è andato (dopo l’inspiegabile rinnovo) all’Arsenal… di Tula cittadina a 190 chilometri da Mosca. Infine nell’ultima giornata di mercato Diego Lopez si è trasferito in prestito all’Espanyol anche se non è chiaro chi si accollerà l’onerosissimo stipendio del portiere spagnolo. Condor Style… Non ho visto da nessuna parte il nome del Real Madrid…
Fa eccezione El Shaarawy che è andato (è rimasto) a Roma dove si è meritato il posto in una squadra di un certo spessore. Fa eccezione anche per l’onerosità del suo trasferimento che è l’unico ad avere prodotto dei soldi. Tolto questo le cessioni del Milan hanno portato, tutte insieme, 1,5 milioni nelle casse societarie (Verdi al Bologna). #imperatoredelmercato … Perché non è andata malissimo? Perché almeno si è liberato spazio salariale per una ventina di milioni mal contati.
Il resto è la solita insensata tragedia di operazioni fatte e smentite a poco tempo di distanza.

Acquisti – Che utilizzo si è fatto degli stipendi risparmiati? Su quali nuovi acquisti sono stati dirottati? Qui cominciano le note dolenti, dolentissime. Vediamole in dettaglio.
Leonel Vangioni – Parametro zero (e come ti sbagli?) dal River Plate arriva a inizio 2016 dopo un corteggiamento lungo un secolo visto che se ne parla da almeno un paio di anni. Caratteristiche salienti: ventinovenne, argentino di Villa Constitucion (per un Milan giovane ed italiano…), terzino sinistro (il terzo in rosa dopo Antonelli e De Sciglio, non esattamente una necessità …), con tre presenze nella nazionale argentina, rotto. Dimenticavo, si becca un bel triennale da lasciare in eredità ai posteri- Utilities: il passaporto italiano
Gabriel Paletta – rientro dopo l’anno di prestito per l’oriundo argentino reduce da una buona stagione a Bergamo. Sfugge il senso del suo esilio a Bergamo (e del rinnovo a Zapata) ma il suo ritorno sembra essere cosa utile.
Gianluca Lapadula – Primo colpo, a sorpresa, del condor nella sessione ufficiale del mercato. Capocannoniere dello scorso campionato di serie B, corteggiatissimo da mezza serie A (Juve compresa) arriva, pagato con i soldi che la Roma ci gira per il riscatto del Faraone, per la modica cifra di 9 milioni, in un ruolo dove, all’epoca, ci sono Bacca, Luiz Adriano, Menez e Niang. Come tutti gli arrivi a sorpresa viene festeggiato come la fine del regno del condor ma ci si rende velocemente conto che è stato messo al servizio di un allenatore che a Firenze, spesse volte, il centravanti non lo ha nemmeno schierato. Idee poche e confuse … Speriamo bene perché il materiale su cui lavorare c’è
Gustavo Gomez – Chi era costui? Dopo settimane di corte a tal Musacchio (30 milioni per la rescissoria) da Pechino fanno sapere che “non se ne parla nemmeno” e quindi il condor vira su questo Carneade paraguaiano del Lanus (prima divisione argentina). Il fatto che il rapace abbia passato meta delle sue vacanze bimestrali a Ibiza in compagnia di Pablo Cosentino passa inosservato solo ai dementi del web. Sesto difensore centrale in una rosa libera da coppe europee; forse quattro degli altri cinque non hanno esattamente la fiducia dell’ambiente. Forse i rinnovi di Zapata e Vergara hanno un senso diverso da quello calcistico. Forse la dirigenza non ha le idee chiare
Josè Ernesto Sosa – Simplemente “El Uallarito”. È fine agosto quando l’imperatore del mercato (del pesce) corona il suo sogno e porta a casa, dopo una telenovela condita di fughe, ricatti, minacce e golpe militari turchi un giocatore contattato per la prima volta a inizio maggio. Quando di cinesi ancora non si parlava e quando ancora Montella stava alla Sampdoria … Argentino (come il nuovo amico Pablo Cosentino), talento mai completamente espresso all’Estudiantes, al Bayern, al Napoli, all’Atletico Madrid ed al Metalist Charkiv becca una stagione al Besiktas e si merita uno sforzo da 8 milioni di euro nonostante le casse del Giannino siano completamente vuote. Si merita, soprattutto, la rivolta del tifo rossonero e di buona parte della stampa non schierata. Agresti su calciomercato.com è quello che picchia più duro tanto da costringere il Gallo ad una insignificante e non richiesta risposta giustificando il detto latino excusatio non petita, accusatio manifesta. E’ il quinto attaccante esterno/trequartista nella rosa del Milan (dopo Suso, Niang, Honda, Bonaventuta) a conferma del fatto che il tratto saliente delle sessioni di mercato del Milan è che l’ultima sconfessa una o più di quelle precedenti.
Mario Pasalic – ad inizio agosto mi capita di leggere un tweet in cui si dice che Federico Pastorello sta cercando di “rifilare uno dei suoi rottami al Milan”. Testuale. Controllo in ordine di valore: Candreva no, Handanovic no, Nani no, Giuseppe Rossi impossibile, Mario Pasalic e chi cazzo è?, Valter Birsa no, Livaja no … Contrariamente a quanto direbbe il buon senso arriva proprio “e chi cazzo è?”. Ecco chi è: ventunenne croato nato in Germania, centrocampista del Chelsea, gravemente infortunato. Così rotto che ha ricominciato ad allenarsi dieci giorni prima di essere acquisito e deve fare due giorni di visite mediche, un record mondiale. La formula è quella del PFP (prestito per fama di pezzente): 1 milione per il prestito da ridurre in  funzione del numero di presenze. Più gioca e meno lo paghi. E se poi è inadeguato o scarso? Oltre il ridicolo c’è il mercato del condor … Unica, piccola, consolazione la giustificazione addotta dalla cravatta gialla (“serve un vice Montolivo”) viene coperta di ridicolo in tutto il pianeta.

Matias Fernandez – Al secolo, Mati. Centrocampista, cileno (anche se è nato a  Buenos Aires), trentenne per un Milan “giuovane e italiano”. Nelle prime ore del 31 agosto Cagliari e Fiorentina abbozzano una trattativa che con il passare delle ore diventa sempre più concreta. Mati accetta la destinazione passando dalla quarta classificata Fiorentina ai neopromossa isolani. Tutto fatto? Secondo le ricostruzioni dei dirigenti sardi pare proprio di si. Ma, colpo di scena, verso le 19,00 una telefonata di Montella (sic! una volta Berlusconi telefonava a Rui Costa) mette i primi dubbi al ragazzo. Dopo le nove di sera il “patatrac”: qualcuno telefona al giocatore e lo convince  a cambiare la destinazione del viaggio per sbarcare a Milanello. I dirigenti rossoblu sostengono che sia Pablo Cosentino, squalificato nel post Calciopoli e quindi non abilitato a condurre una trattativa., e si incazzano di brutto. Credo che dovranno farsene una ragione visto che la fila delle squadre ingannate da questa dirigenza è piuttosto lunga. Sicuramente il ragazzo è più bravo di Montolivo così come sicuramente darà un apporto in termini di qualità di gioco e possesso palla. Ma resta un trentenne, soffiato al Cagliari (non il City per intenderci…), all’ultimo minuto di un mercato senza senso. Un po’ poco per ribaltare il giudizio sulla sessione.

L’agonia dei tre giorni del condor – Speriamo davvero che siano gli ultimi perché, soprattutto nel corso dell’ultima giornata, si è superato il patetico.
Bugie continue – Fin dalle prime ore del mattino è un continuo sbocciare di nomi trattati dal condor. In ogni ruolo, da ogni continente e ad ogni età possibile con la costante della formula: prestito gratuito con diritto di riscatto a babbo morto e stipendio pagato dalla squadra di appartenenza. Patetico anche perchè in molto casi palesemente inventato.
Suppliche e prese in giro – Montella supplica Mati Fernandez (non Iniesta) e gli chiede di aspettare a firmare per il Cagliari (avessi detto un Manchester a caso); Galliani propone lo scambio Poli – Rincon ma Preziosi rifiuta perchè lo scambio è evidentemente a suo sfavore dopo essersi fatto grazie all’amichetto pelato oltre 100 milioni di plusvalenze; esce un tweet che parla di Rigoni dal Genoa al Milan e si scatenano le prese in giro sui social; giocatori che il Milan ha pagato (o strapagato) che vanno a giocare in squadre di bassissimo livello o non passano le visite mediche. Ormai non siamo più una squadra di calcio ma una barzelletta mezzo pianeta. E queste sono solo alcune delle perle di una giornata che ha visto anche voci su Jovetic al Milan…
Rifiuti – l’unica cosa certa è che tutti sbattono la porta in faccia al Giannino. Perchè è notorio che il budget è zero, perchè è notorio che anche la credibilità di una dirigenza che ha fatto sgarbi, dispetti e scorrettezze a tutta Europa è zero.

Voto finale – I tre giorni del condor non hanno portano nessun acquisto, il rapace si è saziato durante le settimane di “lavoro forzato” in quella specie di Cayenna che è Ibiza. Se gli dei saranno benevoli questo è stato l’ultimo calvario mercato (cit. Gianclint) firmato da Adriano Galliani, il testamento spirituale di uno dei peggiori dirigenti sportivi degli ultimi anni, probabilmente il peggior mercato di tutti i tempi. Ribadisco il voto dato a questa sessione nella trasmissione “Calcissimo.tv” di giovedì scorso, DIECI: se vuoi affossare il Milan, come da almeno un decennio in qua, questo è il mercato perfetto, il vero testamento spirituale dell’imperatore del mercato. Se poi é vera la “grana Cosentino”…

Andatevene maledetti.
#Norimbergarossonera

Pier                      

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Categoria: Calciomercato, Comunicazione, Mondo Milan

Autore: Milan Night