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Hasselblad True Zoom trasforma Moto Z in una fotocamera con ottica 10x

Hasselblad True Zoom trasforma Moto Z in una fotocamera con ottica 10x

“Ecco Moto Mod Hasselblad True Zoom, che rende lo smartphone una fotocamera con zoom ottico 10x. Il modulo aggiunge anche due comandi fisici: il pulsante di scatto e il commutatore per il controllo dello zoom. True Zoom offre anche un’impugnatura sagomata e con finitura antiscivolo, per una presa più salda e meno foto mosse. Integrato nel modulo troviamo anche un flash allo xeno, che dovrebbe garantire maggiore luce rispetto alle soluzioni LED negli scatti in notturna.”

Motorola Moto Z aveva fatto capolino ormai qualche mese fa accompagnato dai moduli aggiuntivi Moto Mods, che sono la sua caratteristica più peculiare. Questi moduli si agganciano allo smartphone magneticamente e permettono di espandere le sue caratteristiche: lo trasformano in un proiettore, gli danno molti mAh di batteria aggiuntiva, oppure lo trasformano in un….. Ieri è stata la volta della presentazione del particolare modulo nato dalla collaborazione con Hasselblad, lo storico marchio delle fotocamere medio formato svedesi.

Il 2016 è un anno di grande fermento per Hasselblad: prima la medio formato da 100 megapixel, poi la prima mirrorless medio formato al mondo e da ultimo Moto Mod Hasselblad True Zoom, che rende lo smartphone una fotocamera con zoom ottico 10x. Il modulo aggiunge anche due comandi fisici: il pulsante di scatto e il commutatore per il controllo dello zoom. True Zoom offre anche un’impugnatura sagomata e con finitura antiscivolo, per una presa più salda e meno foto mosse. Integrato nel modulo troviamo anche un flash allo xeno, che dovrebbe garantire maggiore luce rispetto alle soluzioni LED negli scatti in notturna.

Non solo, il modulo abilita anche la possibilità di scattare in RAW e sviluppare poi le foto in camera chiara con Phocus, il software di sviluppo professionale del marchio svedese. Il modulo non è certo regalato, ma capita comunque poco spesso di potersi portare a casa una fotocamera Hasselblad con soli 299€. Trovate il nostro primo contatto dal vivo nel video incorporato qui sopra.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

In California il mercato dei crediti affossa i veicoli a emissioni zero

In California il mercato dei crediti affossa i veicoli a emissioni zero

(Rinnovabili.it) – Anche uno degli stati più verdi e all’avanguardia nella legislazione ambientale può restare impantanato nel mercato dei crediti e subire una battuta d’arresto verso il raggiungimento degli obiettivi sulle emissioni. Succede in California e la protagonista è la Toyota. L’azienda quest’anno ha venduto in tutto lo stato soltanto 270 veicoli a idrogeno e non ha una linea di produzione per gli EV. Eppure non infrangerà affatto le leggi californiane, che obbligano le case produttrici a commerciare una precisa quota di veicoli a emissioni zero ogni anno: si salverà con i crediti ambientali accumulati finora. L’esistenza stessa di un mercato di crediti ambientali fatto funzionare in parallelo alle emissioni inquinanti reali ha degli aspetti paradossali. Che in California, in questo frangente, emergono in tutta la loro evidenza.

Perché Toyota è solo la punta dell’iceberg, ma la situazione è generalizzata. Toyota e altre case automobilistiche hanno messo da parte pile e pile di crediti – guadagnati con vendite passate o acquistati dai concorrenti, come Tesla e Nissan – così che potrebbero soddisfare le leggi della California senza vendere neppure un solo veicolo a emissioni zero per anni. È il risultato di un’analisi condotta dal Natural Resources Defense Council americano.

In pratica il sistema dei crediti sta danneggiando la mobilità sostenibile in California. Gli obiettivi prevedono che al 2025 il 15% delle vendite di auto consista in veicoli a emissioni zero, ma la percentuale è bloccata a un misero 3% fin dal 2014. Tradotto: i produttori non producono, gli acquirenti latitano, e intanto i veicoli inquinanti continuano indisturbati come prima. La mobilità in California incide per il 50% sul particolato e per il 40% sulle emissioni inquinanti.

Adesso il California Air Resources Board, l’organismo statale che regola le emissioni inquinanti ed è responsabile anche per questo tipo di legislazioni ambientali, ha fatto sapere che intende rivedere entro il prossimo dicembre l’intero sistema, a partire proprio dal sistema dei crediti. Per il momento non sono filtrate indiscrezioni riguardo ai possibili cambiamenti. Che, dati alla mano, sono quanto mai necessari.

Autore: Rinnovabili

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Economia

USA: il costo del lavoro decolla. Segnale forte in vista della FED

lavoro-disoccupazione-occupazione-italia

Gli elementi che possono spingere la FED ad aumentare i tassi di interesse sono veramente molteplici. Nei giorni scorsi vi ho parlato dei tre elementi fondamentali da valutare per poter prevedere un eventuale rialzo dei tassi a settembre.
CLICCANDO QUI leggerete quali sono i 3 dati macroeconomici di cui vi sto parlando.
A questi ce n’è uno che, personalmente, mi sorprende non poco ed è altrettanto fondamentale, ovvero il dato sul costo unitario del lavoro.

Come ben sapete, l’occupazione è uno dei parametri fondamentali per poter valutare l’andamento dell’inflazione. Quando aumenta il numero di occupati, tendenzialmente ci saranno più consumi e quindi più inflazione. Oppure, anche nell’ipotesi in cui il numero di occupati rimane fermo, influisce non poco il costo del lavoro. Se infatti gli stipendi aumentano, l’effetto sarebbe sempre e comunque inflattivo.
Bene, il dato di oggi pomeriggio è veramente sorprendente.

dati-lavoro-usa

Il dato sul costo unitario del lavoro è praticamente RADDOPPIATO nel secondo trimestre 2016.

Unit labor costs in the U.S. rose more-than-expected in the last quarter, official data showed on Thursday. In a report, Bureau of Labor Statistics said that U.S. unit labor costs rose to a seasonally adjusted 4.3%, from 2.0% in the preceding quarter. Analysts had expected U.S. unit labor costs to rise to 2.1% in the last quarter. (Source

Segnale non da sottovalutare in ottica rialzo tassi della FED

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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Netgear Brings Broadwell-DE to COTS NAS Units with New 10G ReadyNAS Lineup

Netgear’s ReadyNAS lineup was updated towards the end of last year with some units based on the Annapurna Labs ARM-based SoCs. This year, Netgear is targeting SMBs, creative professionals and SMEs with a new set of desktop and rackmount units based on high-end Intel SoCs and CPUs. All of the new units run ReadyNAS OS 6 – the first COTS (commercial off-the-shelf) NAS operating system to come with support for the btrfs file system.

At IFA 2016, Netgear is launching two new desktop models and two new rackmounts. All of the models, except for one of the rackmounts, come with native 10G capabilities. This goes well with the host of affordable 10G switches that Netgear has launched over the last couple of years. The desktop models are the most interesting from a platform viewpoint – the ReadyNAS 526X uses the Intel Pentium D-1508 2C/4T processor that comes under the Xeon-D 1500 lineup, and the ReadyNAS 626X uses the Intel Xeon D-1521 4C/8T processor. To our knowledge, these are the first COTS NAS units to use these Broadwell-DE (Xeon-D 1500) SoCs. The two units join the ReadyNAS 300 series units as part of Netgear’s x86 ReadyNAS lineup. The important specifications of the two new units and how they compare with the other x86 units are provided below.

On the rackmount side, Netgear has opted for the Skylake Xeons. The new units have 12 bays and come with quad 1G LAN ports. All of them have two mini-SAS ports for storage expansion. The ReadyNAS 3312 doesn’t have any 10G ports, while the ReadyNAS 4312 has two. The 4312S has two optical SFP+ 10G interfaces, while the 4312X has two 10GBase-T ports.

The only disappointing aspect is that the rackmount units don’t come with support for SAS drives.

In terms of software features, the btrfs implementation allows Netgear to enable seamless snapshotting capabilities and also offer bitrot protection. There are some value additions in the form of ReadyDR (disaster recovery) that allows block-level backup to / restore from another ReadyNAS unit in the LAN. Netgear also has the ReadyCLOUD service for seamless VPN access and private cloud capabilities.

All the NAS models are available today. The diskless desktop versions come in at $ 1400 and $ 1800 for the RN526X and RN626X respectively. The diskless rackmounts are priced at $ 3000 (RN3312), $ 4200 (RN4312S) and $ 4400 (RN4312X).

Netgear’s decision to go with the Xeon-D SoC lineup has enabled them to create more efficient units (in terms of hardware) compared to the competition. The ReadyNAS OS 6 features are also in the process of getting tuned with customer feedback. Most important business requirements are already implemented, but competitors have a huge advantage, thanks to third-party apps. Features such as native virtualization (host OS capabilities) and containers (Docker) support enable the competitors’ units to fully utilize all the available CPU cycles (once the core requirements related to file serving are met). The same can’t be said of Netgear’s current version of the ReadyNAS OS. However, for SMBs / SMEs with well-defined requirements / workloads, the new 10G-enabled ReadyNAS units definitely merit consideration, thanks to a combination of attractive pricing and possible reseller-dependent deals involving bundled 10G switches.

Autore: AnandTech

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Gossip

¿Te cuesta la vuelta al trabajo? Cambia tu mindset

No nos engañemos. Septiembre es un mes duro, tanto si has podido disfrutar de las vacaciones en agosto, como si casi las tienes olvidadas porque las tuviste en julio. Es más, es duro aunque no hayas tenido vacaciones. Es el mes de las reuniones para planificar la rentrée, de los proyectos para mejorar o cambiar las cosas que no funcionaron en la primera parte del año y de la puesta en marcha de las nuevas estrategias para resolver a marchas forzadas de todas aquellas cosas que hay que cerrar y cumplir antes de que acabe el año. Es cierto que unos vienen con las pilas cargadas, pero la mayoría de los que se están incorporando al trabajo en estos días transmiten mensajes de pesar o desgana (signos verbales del mal llamado “síndrome posvacacional”): “Con lo bien que estaba yo en la playa”, “por qué no me habrá tocado la lotería”, “se me había olvidado lo largo que se hace aquí el día”…

La actitud lo es todo, tanto en el ámbito personal como el profesional, aunque a veces nos resulte tremendamente difícil escapar de la espiral de pesadumbre. La buena noticia es que la actitud se puede entrenar. Con la ayuda de Natàlia Calvet, coach y experta en hábitos saludables reunimos cuáles son los cambios en tu mindset o modo de pensar que te pueden ayudar a vivir la vuelta a la rutina con entusiasmo y no con hastío.

1. Manten una actitud positiva y de gratitud. La vida es del color de las gafas con las que la miras, y tu eres el que escoge las gafas. Para llevar una vida plena y feliz, tener un mindset positivo es imprescindible y hay algunos hábitos que te pueden ayudar a lograrlo.

  • Visualiza tu día en positivo. Al levantarte dedica unos minutos a visualizar tu día de manera positiva. Imáginate haciendo cada una de las actividades que tienes planeadas con alegría y disfrutándolas. La mente es poderosa y las expectativas tienden a cumplirse, así que es útil focalizar tu energía en imaginar tu día ideal.
  • Agradece cada día. Cada noche, al acostarte, escribe o piensa en tres pequeñas cosas de las que estás agradecido. Con esta práctica conseguirás que la gratitud cada día esté más presente en tu vida y varios estudios científicos muestran que genera múltiples beneficios emocionales, mentales y hasta físicos.
  • Ponle un poco de humor. Tomate las cosas con humor, bromea sobre tu vuelta a la rutina y realiza actividades que te hagan reir.

2. Disfruta de las pequeñas cosas. Uno de los motivos por los que normalmente no nos gusta volver a la rutina, es porque vamos tan acelerados que se nos olvida dedicar tiempo a pasarlo bien y disfrutar.

  • Dedica un rato cada día a hacer algo que te guste. Es esencial que dediques tiempo cada día a hacer aquello con lo que disfrutas. Diez minutos ya marcan la diferencia: leer, bailar, hacer manualidades, mirar un buen paisaje… Sea lo que sea, hazlo y hazlo a diario.
  • Planifica actividades de ocio para el fin de semana. Puedes alargar el “verano” durante todo el año si planificas actividades divertidas con la familia o los amigos para el fin de semana.

3. Date prioridad. Cuando te cuidas, mejora mucho tu bienestar físico, mental y emocional. Te encuentras mejor y además te sientes muy satisfecho por estar cuidándote.

  • Come de manera saludable. Sin excusas, la “gasolina” que le das a tu cuerpo es importante: muchas verduras, hortalizas y frutas, también proteínas y grasas saludables y cereales integrales y evitar al máximo los alimentos procesados. Aprovecha esta vuelta a la rutina para mejorar tu alimentación, marcándote algunos objetivos pequeños y muy detallados.
  • Muévete. Estar todo el día en una silla o en el sofá no es para lo que estamos diseñados. Añade movimiento en tu vida ya sea andando más, apuntándote al gimnasio, practicar algun deporte, cambiando el ascensor del trabajo por las escaleras. Proponte algún reto que le añada novedad a la vuelta a la rutina.

4. Simplifica. Muchas veces por incercia, nos complicamos la vida y vamos tan rápido que no nos paramos a descomplicárnosla.

  • Rediseña tu día a día. Dedica un tiempo a pensar que tareas de tu día a día no te gusta hacer y te roban más energía y busca maneras creativas para eliminarlas o hacerlas de otra manera.
  • Practica el mindfulness. Haz todas tus tareas con atención plena y vive y disfruta cada momento, evitando el ‘multitasking’.

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