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Prosegue il calo del mercato PC, la fine del tunnel forse nel 2018

Le consegne mondiali di sistemi PC andranno incontro quest’anno ad una flessione del 7,2% rispetto ai volumi di vendita del 2016 e ad una ulteriore contrazione del 2,1% nel 2017 rispetto al 2016. La società di analisi di mercato IDC, che ha curato la previsione, osserva che il secondo trimestre dell’anno in corso ha registrato un calo del 4,1%, comunque migliore delle aspettative grazie ad un reallestimento delle scorte nei mercati degli USA, dell’Europa Occidentale e dell’America Latina. La situazione tuttavia sembra destinata a non proseguire nella seconda metà dell’anno, anche per via di una certa volatitlità economica e politica che si riflette nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e amplificata dalle incertezze dovute al fenomeno Brexit.

Nonostante le complessità dello scenario macroeconomico e del mercato specifico, le consegne di sistemi PC stanno comunque andando incontro ad una stabilizzazione con una piccola crescita positiva attesa per il 2018. La competizione proveniente da altre categorie di dispositivi e il maggior ciclo di vita sono le cause principali di questa situazione, ma entrambe stanno via via avendo un impatto minore con una maggior propensione alle sostituzioni PC specialmente nel mercato commerciale/business.

Sebbene le consegne dei dispositivi ibridi (tablet con tastiera e 2-in-1) continuino a crescere rapidamente, anche qui si sta assistendo ad un rallentamento rispetto allo scorso anno, e fino ad ora i volumi sono stati inferiori al 14% dei volumi di vendita dei sistemi notebook. Di contro il mercato consumer mostrerà ancora una flessione nelle vendite di notebook e desktop.

Loren Loverde, vicepresidente Worldwide Tracker Forecasting and PC research per IDC, commenta: “Il mercato PC prosegue sul lento sentiero della stabilizzazione. Le incertezze economiche e politiche e il piccolo spostamento della crescita dai tablet ai notebook che abbiamo visto nel secondo trimestre, sono solo piccole variazioni nella sostituzione di dispositivi e nella competizione tra categorie diverse. Ci aspettiamo che le consegne si stabilizzino nel medio termine, quando i market leader potranno beneficiare di ulteriore consolidamento”.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Economia

LA FINE DELL’EURO E NON DELL’EUROPA…SI AVVICINA!

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Ma tu guarda abbiamo passato anni a raccontare al mondo intero il fallimento di questa unione monetaria, di questo sistema monetario, di una moneta fallita ancora prima di nascere, mentre loro, i giornali mainstream, cercavano di raccontare favole e leggende metropolitane.

Ricordo ancora ad esempio qualche anno fa uno dei tanti “dotti, medici e sapienti” che ho incontrato in occasione delle mie conferenze, che sdegnato mi disse. ” Mazzalai lei è un inconsciente, non sa quello che potrebbe accadere al nostro sistema bancario fuori dall’euro! “

In effetti ho visto quello che è successo dentro l’euro e mi basta e avanza.

Poi all’improvviso una folgore sulla via di Damasco…

Quanto vale un euro: tra Grecia e Germania la differenza ha superato i 40 cent…

No dai, chi l’avrebbe mai detto! Talvolta alla talevisione, spesso ultimamente sui giornali con sfumature varie, si incomincia a raccontare che…

La forza della moneta unica sul dollaro, varia da Paese a Paese. L’equilibrio rispetto ai fondamentali dell’economia tedesca sarebbe a 1,4 dollari, mentre per quelli greci dovrebbe essere sotto la parità. L’azione della Bce ha ridotto le differenze, ma le mosse di Draghi non riescono a soddisfare a pieno nessuno.

MILANO – Se c’è un luogo nel quale mettere in discussione il motto che “l’unione fa la forza” è senza dubbio l’Eurozona e uno studio che arriva da Oxford Economics rinforza questa percezione.

L’economista Angel Talavera da Londra ha realizzato a inizio agosto una ricerca per Bloomberg Benchmark sull’euro e su quale dovrebbe essere la “giusta” quotazione contro il dollaro, se rispettasse la “forza” dell’economia dei suoi singoli componenti. In pratica, quale sarebbe il tasso di cambio equilibrato sul biglietto verde per otto delle economie rappresentative dell’area con la moneta unica. Un modo per mostrare come le ampie differenze tra Nord e Sud del blocco europeo non sono rappresentate dalla forza della valuta comune, che per sua natura non può oscillare liberamente in ogni Paese (come invece accadeva fino ai tempi della lira, del marco o della dracma).

Proprio Germania e Grecia sono i due poli di questa osservazione, mentre l’Italia sta nel mezzo e ringrazia l’intervento della Bce per aver ritrovato un equilibrio. I numeri spiegano meglio il concetto. Se la forza dell’euro dovesse rispondere solo ai fondamentali tedeschi (cioè alla solidità del bilancio di Berlino, alle sue prospettive di crescita e al suo saldo positivo nella bilancia dei pagamenti), il valore dell’euro dovrebbe essere intorno agli 1,4 dollari (attualmente siamo a 1,13 dollari). Se invece rispondesse a una egemonia greca, dovrebbe stare sotto la parità. Per l’Italia le cose vanno abbastanza bene, visto che il cambio ideale sarebbe poco sopra 1,15 dollari e quindi non lontano dalla situazione attuale. Ovviamente, dietro questi numeri c’è tutto l’impatto del valore della moneta unica sulla presenza delle aziende dei vari Paesi europei sui mercati internazionali: la Germania sta di fatto presenziando il mondo con una divisa svalutata, della quale riescono a beneficiare le sue imprese esportatrici. La Grecia avrebbe invece bisogno di indebolire la moneta, cosa che non può evidentemente fare.

Bene dopo che anche i giornali mainstream vi hanno spiegato che l’acqua è bagnata, non ci resta che iniziare a pregare visto che secondo i soloni dell’Oxford Economics il cambio attuale rispecchia la forza della nostra economia nei confronti del dollaro.

Scherzi a parte, quello che conta è che questa unione monetaria non ha più alcun futuro e che come noi da tempo suggeriamo, sarebbe meglio prepararsi ad affrontare anche strategicamente la prossima crisi che verrà.

Come? Lo raccontiamo da anni, ma per molti sono solo fantasie. Sei impazzito, non vorrai mica che usciamo dall’euro!

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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Lavoro

PROMOTER CENTRI COMMERCIALI BRESCIA

LOM, Trenkwalder S.r.l Agenzia per il Lavoro, filiale di Mantova ricerca per azienda cliente PROMOTER CENTRI COMMERCIALI BRESCIA Primaria agenzia di ricerca e selezione promoter cerca personale da inserire su punti vendita per il comune di BRESCIA per attività di promozione e attivazione contratti per conto azienda leader nel settore. Si offre contratto a chiamata a tempo determinato con possibilità di

Autore: Monster Job Search Results

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Pc Games

CD Projekt ha pubblicato i propri risultati finanziari per la prima metà del 2016

Attraverso il proprio sito ufficiale CD Projekt ha comunicato i propri risultati finanziari per l’anno 2016. Secondo le informazioni condivise dalla software house polacca, le entrate sono state di 319 milioni di Zloty, pari a circa 74 milioni di euro, mentre i ricavi hanno raggiunto quota 135 milioni di Zloty, pari a 31 milioni di euro.

Ovviamente il principale contributo è derivato dalle vendite dell’espansione Blood and Wine di The Witcher 3 e dalle vendite digitali attraverso il servizio GoG.com. Le vendite sono rispettivamente ripartite in 265 milioni di Zloty (61.4 milioni di euro) derivati dall’attività di CD Projekt Red, mentre GoG.com ha contribuito con 69 milioni di Zloty (15.95 milioni di euro).

The Witcher 3 Wild Hunt

“Abbiamo concluso un periodo di sei mesi molto intenso. La nostra seconda espansione di The Witcher 3 – Blood and Wine – è stata notevolmente apprezzata e, insieme al gioco base, ha generato la maggioranza delle nostre vendite durante questo periodo”, ha commentato Adam Kicinski, CEO di CD Projekt.

“Ma non abbiamo ancora finito: il 30 agosto ci accingiamo a pubblicare la Game of the Year Edition per tutti coloro che non hanno avuto l’opportunità di giocare il videogioco più celebrato del 2015. Nei prossimi mesi ci concentreremo sul gioco di carte multiplayer Gwent, con una beta a porte chiuse che sarà lanciata il 25 ottobre”.

“Il prezzo di chiusura delle azioni di CD PROJEKT S.A. sulla borsa di Varsvia il 30 giugno 2016 era pari a 27.40 Zloty (6.33 euro). La capitalizzazione per la prima metà del 2016 è stimata in 2.6 miliardi di Zloty”.

L’espansione Blood and Wine di The Witcher 3 è disponibile dallo scorso 31 maggio e si svolge nella regione del Toussaint, una provincia dell’Impero di Nilfgaard.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Calcio

VÍDEO: Adrien e o resto do mercado em 60 segundos

Adrien Silva foi a figura do dia no que diz respeito ao mercado de transferências por ter dito que a sua etapa no Sporting estava no fim, mas no final do dia os leões emitiram um comunicado a dizer que não receberam qualquer proposta pelo médio.

No antepenúltimo dia pouco mexeu e os próximos dois dias prometem. 

Todas as novidades do mercado deste dia 29 de agosto aqui. Está quase tudo no vídeo, o resto encontra-se AQUI.

E tudo num minuto, é quanto basta.

Boa noite.

Autore: Maisfutebol