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Energia

In Argentina regole definitive per la prima asta delle rinnovabili

Disponibile il documento con le condizioni per partecipare alla gara che assegnerà 1 GW di nuova potenza nelle tecnologie pulite, tra cui 600 MW di eolico e 300 MW di fotovoltaico. Opportunità e rischi nel Paese sudamericano. IHS prevede 2,7 GW di solare installato in America Latina nel 2016.

L’Argentina è davvero ai nastri di partenza per la sua prima asta dedicata alle fonti rinnovabili. Dopo gli annunci, le consultazioni pubbliche e le regole preliminari pubblicate nei mesi scorsi, il Paese sudamericano ha tutti gli strumenti per assegnare 1 GW di potenza alle energie pulite …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Tesla rompe con Mobileye dopo l’incidente mortale

Cadono le prime teste nella filiera dei fornitori della componentistica necessaria al funzionamento del sistema di guida semi-autonoma delle vetture Tesla, dopo l’incidente mortale passato agli onori della cronaca anche perché avvenuto con modalità Autopilot attiva. Tesla interrompe la collaborazione con Mobileye, la startup che ha fornito alla società di Elon Musk i chip che per il riconoscimento delle immagini che permettono alle vetture Tesla di evitare gli ostacoli sul percorso in modalità Autopilot.

tesla crash

(Foto della Tesla Model S coinvolta nella collisione rivelatasi fatale per il conducente Joshua Brown – Fonte NTSB)

La notizia è stata confermata dal CTO di Mobileye, Ammon Sashua, in occasione dell’incontro con gli investitori al termine del suo secondo trimestre fiscale. Notizia, come facilmente, intuibile che ha prodotto un impatto diretto sulle quotazioni azionarie della startup, calate del 7% a poche ore di distanza dall’annuncio. Mobileye non fornirà più nuovi chip a Musk, ma continuerà a portare avanti l’attività di supporto e di manutenzione di quelli già integrati nelle vetture Tesla. L’attività comprenderà ulteriori aggiornamenti che permetteranno, senza richiedere interventi di tipo hardware, di migliorare sia l’efficienza del sistema di sterzo automatico, sia la capacità di evitare collisioni.

Elon Musk ha commentato freddamente la notizia della recente decisione di interrompere la collaborazione con Mobile: “La nostra separazione è stata piuttosto inevitabile. Dal nostro punto di vista non c’è nulla di inatteso“. Rimasta senza partner, per Tesla si apre la prospettiva dello sviluppo in proprio della tecnologia necessaria al sistema di guida semi-autonoma delle sue autovetture. Per il momento, non c’è ancora nulla di ufficiale a riguardo, ma alcune recenti scelte compiute dall’azienda, come l’assunzione di Jim Keller, storico progettista di chip AMD, in qualità di Vice President of Autopilot Hardware Engineering, lasciano intendere che Musk stia approntando le risorse per gestire in proprio lo sviluppo del sistema di guida semi-autonoma. 

Nel frattempo, si aggiunge un nuovo tassello alla vicenda che contribuito a generare molti dubbi sull’affidabilità dell’Autopilot delle auto Tesla. Dalle indagini preliminari compiute dall’NTSB statunitense (National Transportation Safety Board) è emerso che la collisione che ha determinato la morte di Jousha Brown è stata determinata anche dalle velocità elevata: il conducende viaggiava con modalità Autopilot attiva 9 miglia oltre il limite di velocità. E’ ancora una volta il software delle vetture Tesla ad essere sotto accusa: l’attivazione della modalità Autopilot, infatti, va incontro a delle restrizioni in base alla velocità – non può essere attivata viaggiando a cinque miglia oltre il limite di velocità – che operano, tuttavia, solo circolando nelle strade residenziali e nei centri urbani. 

Tesla aveva riconosciuto che l’incidente era avvenuto per una serie di concause, tra cui il colore bianco del rimorchio che ha colpito la vettura e che, a causa della forte luce solare, ha tratto in inganno i sensori dell’Autopilot. Mobileye ha inoltre confermato che i sistemi AEB (Autonomous Emergency Braking) sono messi in difficolta da ostacoli che raggiungono la vettura lateralmente, come avvenuto nell’incidente dalla Tesla S. Al di là dei limiti tecnici delle tecnologie di auto-guida esistenti, per ora è certo che Tesla seguirà altre strade per equipaggiare le vetture Tesla con una tecnologia per la gestione della guida semi-autonoma ancor più affidabile di quella attuale.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Tecnologia

Sony Glass Sound, lo speaker wireless a lampada LED è ufficialmente in vendita

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27/07/2016, ore 16.00

Anche Sony Glass Sound è stato lanciato ufficialmente dall’azienda dopo una breve presentazione al CES 2016 di Las Vegas: si tratta di un accessorio che punta tutto sul design e che infatti è venduto per questo motivo solo tramite lo store del Museum of Modern Art a un prezzo tutt’altro abbordabile; parliamo per la precisione di 799 dollari, che non sono certamente pochi.

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Sony Glass Sound, lo speaker wireless a lampada LED è ufficialmente in vendita pubblicato su Gadgetblog.it 27 luglio 2016 16:00.

Autore: Gadgetblog.it

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Energia

Energia dalle maree, luce verde per il progetto di Raz Blanchard

Energia dalle maree, luce verde per il progetto di Raz Blanchard

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha approvato definitivamente il progetto francese di un impianto sperimentale per trarre energia dalle maree a Raz Blanchard, in Normandia. L’opera era stata annunciata da tempo, ma l’Ue aveva bloccato tutto per verificare che Parigi non avesse infranto le regole comunitarie concedendo un aiuto di stato indebito. Cade così l’ultima barriera per l’impianto, che dovrebbe vedere la luce nel 2018.

Raz Blanchard, affacciato sul canale della Manica, è considerato il sito con il maggior potenziale di energia dalle maree sfruttabile commercialmente, insieme alla baia di Fundy in Canada e le isole Orcadi scozzesi. L’impianto pilota – Normandie Energie PiloTe HYDrolien (NEPTHYD) – riceverà un contributo dallo stato per la realizzazione di 4 turbine che incorporano tecnologie innovative, tra cui navicelle rotanti, pale a beccheggio variabile e componenti elettronici sottomarini. Ciascuna delle turbine avrà una potenza nominale di 1,4 MW, tramite un prestito diretto. A gestirlo sarà una sussidiaria dell’azienda Engie per 20 anni.

Una prima gara d’appalto per il progetto era stata aperta alla fine del 2013 e prevedeva in origine la realizzazione di tre impianti, con una capacità complessiva di circa 80 MW e ognuno dotato di una decina di turbine idroelettriche. Avrebbe poi dovuto iniziare a immettere energia nella rete già nel 2015 e passare a una produzione su scala commerciale tra il 2020 e il 2025. Tempistica che non è stata rispettata e che è in fase di revisione.

Intanto il governo sembra sempre più deciso a puntare sulle rinnovabili marine. La ministra dell’Ambiente Ségolène Royal ha varato lo scorso aprile un provvedimento senza aspettare la pubblicazione della Programmazione pluriennale per l’energia (DPI) messa in consultazione. Il decreto punta in alto e fissa, tra gli altri, anche gli obiettivi al 2023 per le rinnovabili marine: in sette anni prevede di riuscire a installare 100 MW elettrici da ottenere con impianti di sfruttamento dell’energia dalle maree e dalle onde, oltre che tramite l’eolico galleggiante.

Autore: Rinnovabili

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Economia

Prosegue indecisione su FTSE Mib, il DAX fa sul serio?

FTSE Mib
L’indice FTSE Mib continua ad oscillare fra i 16.600 e i 16.800 punti, con la breve eccezione del minimi intraday di ieri quando l’indice si era spinto sino a 16.383 punti. Al momento il paniere italiano viaggia ancora nel triangolo delimitato superiormente dalla trendline discendente tracciata con top del 2 dicembre 2015 e 24 giugno 2016, in una fase di accumulazione.

Dax
L’indice tedesco DAX continua con il movimento rialzista seguito alla rottura della soglia psicologica dei 10.000 punti. Spunti rialzisti si avrebbero con la rottura definitiva della resistenza statica posta a 10.360 punti ed avrebbero come target i top del 2016 toccati in precedenza il 21 aprile. In caso di ritracciamenti il basket potrebbe riportarsi in area 9.300 punti, da dove era partito il movimento in attto.
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Euro/Dollaro
Con la seduta dello scorso venerdì 22 e quelle della settimana in corso vi è stato il passaggio di stato del livello 1,10 da supporto a resistenza statica di breve. Ingressi long di tipo speculativo solo al raggiungimento dei massimi di venerdì a 1,1041 con target 1,11 mentre al di sotto di 1,0952 rimangono aperti scenari ribassisti.

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