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Mark Fanciulli – The Tide (Bootleg) // NO LABEL

Mark Fanciulli – The Tide (Bootleg) // NO LABEL [BONUS]Genre: Techno,House,Tech-House,Electronica,Dub,Release Date: Nov 28 2016Beatport: https://pro.beatport.com/search?q=NO%20LABELLabel: NO LABEL1 Mark Fanciulli – The Tide (Wayne Madiedo Bootleg)Release Info: Music Promo Service by VIP Ultima http://www.VipUltima.com VIP Ultima is a Promotion Service for Music Professionals. It is used by Record Labels, Promotion Companies, and other Professionals in the Industry to manage their promo campaigns and get feedback comments from Top International DJs and Reviewers such as John Digweed, Sasha, Luciano, Hernan Cattaneo, Laurent Garnier, Josh Wink and thousands more.Check out our Facebook page at https://www.facebook.com/VipUltima

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Energia

La beffa delle royalties sul gas da restituire alle compagnie

Una sentenza del TAR Lombardia ha stabilito che nel corso del 2015 Stato, Regioni e Comuni avrebbero incassato royalties sulle produzioni di gas più alte di circa il 20%. Dovranno restituirle? Il MiSE farà ricorso al Consiglio di Stato e la questione arriva anche in Parlamento.

Altra beffa in arrivo per le comunità che ospitano giacimenti di gas in Italia. Una recente sentenza del TAR Lombardia ha stabilito che nel corso del 2015 Stato, Regioni e Comuni avrebbero incassato royalties sulle produzioni di gas del 2014 più alte di circa il 20% rispetto a quanto gli sarebbe spettato. La decisione del Tribunale (la n. 1220/2016, depositata il 17/6/2016) ha previsto anche la sospensione dei provvedimenti di riscossione sulle produzioni del 2015.

La sentenza, che respinge le argomentazioni dell’Avvocatura di Stato, nasce da un ricorso promosso da Edison e da altre compagnie come Eni, e Shell, che chiedevano di ancorare la determinazione delle royalties a un indice diverso (e più basso) rispetto all’indice QE (quota energetica costo materia prima gas), determinato in euro/GJ per ogni trimestre dall’Autorità per l’Energia ai fini della fissazione delle tariffe di vendita ai clienti finali appartenenti al c.d. “mercato tutelato”.

Il TAR annulla così i provvedimenti amministrativi e regolamentari del Ministero dello Sviluppo Economico in materia, e impone l’applicazione dell’indice Pfor” per la determinazione quantitativa delle royalties dovute dalle predette compagnie petrolifere: “l’indice Pfor, ove si consideri che quest’ultimo è commisurato proprio alle quotazioni di Borsa del gas, (…) è (…) un criterio aggiornato all’attuale contesto di mercato, e di per sé idoneo a rispecchiare l’effettivo valore del prodotto”, si afferma nella sentenza.

A quantificare quel 20% in più era stato appunto il MiSE. L’applicazione dell’indice QE è stata giustificata dal dicastero in ragione del “superiore interesse pubblico, da leggersi anche con riferimento al principio del pareggio di bilancio di cui all’articolo 81 Cost.”, considerando quindi le royalties alla stregua di un’entrata tributaria.

Ora però Stato, Regioni e Comuni potrebbero dover rimborsare le compagnie energetiche della quota delle royalties che queste hanno pagato in più. Si tratterebbe di cifre milionarie, che incidono su bilanci consolidati delle amministrazioni locali.

Tanto per dare un’idea delle royalties incassate nel 2015 (pdf), applicate a produzioni idrocarburi degli anni 2013 e 2014, per tutti gli idrocarburi liquidi e gassosi, la cifra totale in gioco è di quasi 352 milioni di euro, di cui poco meno della metà è andato alle Regioni (163 milioni di €).

Oltre il 64% del gettito totale proviene da Eni (per il gettito delle royalties dal 2008 vedi MiSE DG-UNMIG).

Per evitare questo rischio il ministero dello Sviluppo economico sembra stia preparando un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lombardia. Potrebbe impugnare la sentenza anche una delle regioni più coinvolte? Secondo il settimanale L’Espresso solo l’Eni dovrebbe riavere indietro 21,7 milioni di euro.

La questione adesso è approdata anche in Parlamento, visto che i senatori M5S, con capofila Gianni Girotto, hanno presentato un’interrogazione al MiSE per sapere nel concreto quale saranno gli effetti della sentenza del Tar.

L’interrogazione sottolinea come sul sito del MiSE DG-UNMIG vi siano i dati sulle royalty incassate l’anno scorso, ma non vi sia il dettaglio degli importi relativi al gas (oggetto delle sentenze) rispetto agli altri idrocarburi.

I senatori chiedono al Ministero se “non ritenga necessario rendere accessibili sul sito i dati utili ai fini del calcolo delle royalty, con espressa evidenza della differenza tra la produzione lorda e la produzione netta, per garantire una maggiore trasparenza delle informazioni e aumentare la consapevolezza nei cittadini dell’incidenza delle franchigie e dei consumi interni”.

Gli esponenti del M5S chiedono inoltre se non sia il caso di “intervenire per modificare il quadro regolatorio, al fine di chiarire il metodo di misura della valorizzazione delle royalty sulla base delle condizioni di mercato.

Più in generale dovremmo ricordare che le royalties in Italia restano relativamente basse e non hanno comunque mai consentito un rilancio di molte aree del paese interessate dalle estrazioni di idrocarburi.

Un recente studio dell’economista Leonardo Cuoco, uno dei tanti sull’argomento, riferito a idrocarburi e Basilicata (“Le dinamiche della popolazione e delle strutture economiche del comprensorio petrolifero della Basilicata: dal 1991 al 2015”) spiega che nel comprensorio petrolifero della regione gli investimenti delle compagnie avviati negli anni ’90 “non hanno modificato né le tendenze allo spopolamento dei comuni né i processi di deindustrializzazione dell’apparato industriale ed artigianale preesistente”. Cuoco dice che “si ha motivo di credere che, in assenza di politiche e programmi alternativi, è destinato a crescere il rischio che le tendenze negative siano inarrestabili” e parla di processi di vera e propria desertificazione tra 15 o 20 anni dopo la fine del ciclo produttivo degli idrocarburi.

Per questo da più parti si vorrebbe che le royalties vengano spese meglio, mettendo fine alle modalità di spesa a pioggia e concentrandole per promuovere opportunità autentiche di sviluppo oltre l’economia degli idrocarburi.

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Masterpass di Mastercard ora per i pagamenti mobile anche nei negozi sul territorio

MasterCard vuole spingere la diffusione dei pagamenti mobile presso i negozi sul territorio, portando sempre più persone ad acquistare beni e servizi semplicemente sfiorando il terminale di pagamento con il proprio smartphone. La società ha infatti annunciato l’ampliamento del servizio Masterpass, grazie ad una collaborazione con numerosi istituti bancari.

La soluzione di pagamento è stata potenziata per permettere ai consumatori di fare riferimento completamente alla propria banca o emittente di fiducia per effettuare pagamenti digitali veloci, semplici e sicuri da tutti i device e canali, ovunque vogliano effettuare un acquisto: on-line, tramite App, e da oggi anche nei punti vendita fisici attraverso la tecnologia contactless.

Masterpass è infatti attualmente disponibile a livello globale, presso centinaia di migliaia di esercenti online o integrato in App. In Italia le principali banche hanno integrato Masterpass e il 90% dei retailer online attivi nel nostro Paese l’accetta per i pagamenti online, annoverando aziende quali Trenitalia, Alitalia, Italo, Media World, Vodafone, Aruba.it, Ibs.it, Monclick e 3 Italia, attualmente classificati nella top 10.

I consumatori saranno ora in grado di utilizzare Masterpass presso più di cinque milioni di negozi in 77 paesi nel mondo che accettano pagamenti contactless. La possibilità di pagare con Masterpass usando la tecnologia contactless sarà inizialmente disponibile per i proprietari di dispositivi Android provvisti di chip NFC.

Masterpass è l’unica soluzione che consente ai partner emittenti di fornire una soluzione di pagamento digitale completamente brandizzata dalla banca e utilizzabile su tutti i canali. Più di 80 milioni di account verranno automaticamente attivati tramite i partner emittenti a livello globale. La funzionalità di pagamento digitale potenziata aiuta gli emittenti a differenziare i prodotti esistenti, incluse le App di mobile banking, integrando funzionalità di pagamento digitale con nuovi servizi come gli alert per gli acquisti e pagamento attraverso punti fedeltà. Collegando servizi come la tokenizzazione con l’identificazione e la verifica dei titolari di carta compiuta dall’emittente, Masterpass utilizza i metodi di sicurezza più avanzati per proteggere i consumatori dalle frodi.

Il lancio prenderà il via negli Stati Uniti a fine luglio 2016. L’Europa e il Medio Oriente / Africa saranno invece i mercati in cui il nuovo servizio di Masterpass sarà lanciato successivamente e entro la fine del 2016. Ulteriori implementazioni sono previste in Nord America, Europa, America Latina e Caraibi, Medio Oriente e Africa e Asia Pacifico nel 2016 e nel 2017.

“Con miliardi di titolari di carta in tutto il mondo, stiamo lavorando con gli emittenti ed esercenti per garantire soluzioni per i pagamenti digitali che vengano incontro alle esigenze dei consumatori di pagare in modo semplice e sicuro, adesso e in futuro”, ha commentato Craig Vosburg, Presidente di Mastercard, Nord America. “L’espansione di Masterpass rappresenta un’importante evoluzione del nostro business. Stiamo raccogliendo dati e insight generati dalle soluzioni di pagamento digitali per arricchire le esperienze dei consumatori ed esercenti”.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Pc Games

Batman: The Telltale Series esordirà ad agosto

Warner Bros. Interactive Entertainment e Telltale Games hanno stretto un accordo per la distribuzione di Batman: The Telltale Series, che si aggiungerà alla terza stagione di The Walking Dead – The Telltale Series. Il primo episodio dedicato all’uomo pipistrello esordirà in versione digitale nel mese di agosto, su PC, Mac PlayStation 4, Xbox One, dispositivi iOS e Android.

Il Season Pass Disc sarà invece disponibile a partire dal 16 settembre. Nella versione retail sarà incluso la prima delle cinque puntate pianificate, mentre le successive saranno messe a disposizione nei mesi a venire, secondo la medesima formula consolidata da parte di Telltale.

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“Telltale ha un’ottima reputazione nel saper offrire contenuti di qualità, basati su proprietà intellettuali rinomate; questi giochi costituiscono una grande aggiunta alla nostra line-up”, ha commentato Kevin Kebodeaux, vice presidente senior della divisione vendite di Warner Bros. Interactive Entertainmente America.

“In precedenza abbiamo lavorato con Telltale su The Wolf Among Us e adesso è il momento di Batman – The Telltale Series, siamo pertanto davvero lieti di espandere la nostra partnership, in vista dei futuri titoli, con la distribuzione retail su scala mondiale”.

La terza stagione di The Walking Dead rimane invece confermata per fine anno, ma le date saranno rese note nei mesi a venire.

Autore: GAMEmag – Videogames

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Energia

Terre e rocce da scavo, da rifiuti a sottoprodotti

Terre e rocce da scavo, da rifiuti a sottoprodotti

(Rinnovabili.it) – Terre e rocce da scavo compiono finalmente quel salto di qualità richiesto dall’economia di circolare. La differenza fra ieri e oggi sta essenzialmente nella loro classificazione, passata da “rifiuti” a “sottoprodotti”. A sancirne la trasformazione è il decreto del Presidente della Repubblica, approvato ieri in Consiglio dei Ministri e ora all’attenzione della Corte dei Conti, con cui si disciplina la gestione di questi inerti.

Nello specifico, il provvedimento definisce un quadro normativo di riferimento “completo, chiaro e coerente con la disciplina nazionale e comunitaria”, assorbendo in un testo unico e omogeneo le numerose disposizioni oggi vigenti quando si parla di questi materiali; in particolare definisce la gestione e l’utilizzo di quelle qualificate come sottoprodotti, il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo considerate rifiuti e la loro gestione nei siti da bonificare.

“Il testo unico sulle terre e rocce da scavo  – afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è una grande novità per la nostra legislazione, un valore aggiunto per l’ambiente, l’economia circolare e la competitività del nostro sistema Paese”.

L’intervento consentirà, attraverso un sistema più semplice di quello attuale, di migliorare la tutela delle risorse naturali e allo stesso tempo di perseguire obiettivi di competitività del sistema, quali l’abbassamento dei costi connessi all’approvigionamento di materia prima dovuta al maggiore utilizzo delle terre e rocce come sottoprodotti, la riduzione dell’utilizzo di materiale di cava, un minore ricorso allo smaltimento in discarica, la previsione di tempi certi e celeri per l’avvio nei lavori nei cantieri.

Tra le principali novità introdotte dal provvedimento:

  • la semplificazione delle procedure e la fissazione di termini certi per concludere le stesse, anche con meccanismi in grado di superare eventuali situazioni di inerzia da parte degli uffici pubblici. Si evitano così i lunghi tempi di attesa da parte degli operatori per la preventiva approvazione del piano di utilizzo delle terre e rocce da parte delle autorità competenti;
  • procedure più veloci per attestare che le terre e rocce da scavo soddisfano i requisiti stabiliti dalle norme europee e nazionali per essere qualificate come sottoprodotti e non come rifiuti;
  • una definizione puntuale delle condizioni di utilizzo delle terre e rocce all’interno del sito oggetto di bonifica, con l’individuazione di procedure uniche per gli scavi e la caratterizzazione dei terreni generati dalle opere da realizzare nei siti oggetto di bonifica;
  • il rafforzamento del sistema dei controlli.

Autore: Rinnovabili