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Gossip

Zendaya singt mit Hugh Jackman in “Showman”

Die junge US-amerikanische Sängerin, Tänzerin und TV-Schauspielerin Zendaya (19, ‚K.C. Undercover‘, ‚Shake It Up – Tanzen ist alles‘) soll ‚Wolverine‘-Star Hugh Jackman (47) in dem geplanten Filmmusical ‚The Greatest Showman on Earth‘ zur Seite stehen.

Zendaya singt mit Hugh Jackman in "Showman"

Dem ‚Hollywood Reporter‘ zufolge verhandelt sie um eine Rolle als Trapezkünstlerin. Jackman spielt die Hauptrolle des berühmten Zirkusgründers P. T. Barnum, der im 19. Jahrhundert ein abenteuerliches Leben führte.

Michelle Williams soll die Sängerin Jenny Lind mimen, in die Barnum unsterblich verliebt war. Auch Mädchenschwarm Zac Efron verhandelt um eine Rolle in dem Musical, bei dem Michael Gracey Regie führt. Zendaya erhielt kürzlich auch den Zuschlag für die weibliche Hauptrolle in ‚Spider-Man: Homecoming‘ an der Seite des britischen Schauspielers Tom Holland.

Foto: Apega/WENN.com

Autore: klatsch-tratsch.de

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HardwareSoftware

Nvidia releases new Geforce 368.81 WHQL Game/VR Ready drivers

VR Fun House now available on Steam as Free to Play title 

Nvidia has released its newest Geforce 368.81 WHQL drivers, which are also both Game and VR Ready, and has released the Nvidia VR Fun House, a set of mini-games to show off some VR and Nvidia technologies in action.

According to the release notes, it appears that the new Geforce 368.81 WHQL drivers are pretty much all about Virtual Reality (VR) as they provide an optimal experience for new and upcoming VR titles like the Nvidia VR Funhouse, Everest VR, Obduction, Raw Data and the Assembly.

The new Geforce 368.81 WHQL drivers also bring Ansel support in Mirror’s Edge Catalyst and brings new SLI profile for Obduction.

The new Geforce 368.81 WHQL drivers also fix a couple of big issues noticed on Nvidia Pascal based graphics cards earlier, including the lack of GPU Boost in VR games as well as the issue with HTC Vive and DisplayPort outputs. There are also a couple of other fixed issues including corruption seen when booting on DVI at or above 330MHz pixel clock and 80Hz refresh rate, noticed on GP104-based graphics cards.

In addition to new drivers, Nvidia has also released the Nvidia VR Funhouse to Steam as a Free to Play title. Based on Unreal Engine 4, the Nvidia VR Fun House is a set of seven mini-games meant to demonstrate Virtual Reality in a fun way as well as use some of Nvidia technologies, like the FleX, Flow, HairWorks, PhysX Destruction and Multi-Res Shading.

Currently, the VR Fun House only works with HTC Vive VR headset and its controllers and is quite demanding as it needs at least Geforce GTX 980 Ti or GTX 1060 6GB (according to Steam page) and a Core i7-4790 in order to run it at low settings. The GTX 1080 and Intel Core i7-5930 are needed for medium quality settings and if you want to max it out, you’ll still need the same CPU, a single GTX 1080 or two GTX 980 Ti, Titan X or GTX 1070 graphics cards as well as a GTX 980 Ti as a dedicated PhysX GPU.

The VR Fun House mini-games sound fun and Nvidia technologies certainly make it look good but with such high requirements, you’ll need a deep pocket to run it in its full glory.

As always, you can find the new Geforce 368.81 WHQL Game Ready driver over at Nvidia driver support page or automatically via Geforce Experience, while Nvidia VR Fun House is Free to Play on Steam.

Autore: Fudzilla.com – Home

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Lavoro

IMPIEGATO TECNICO SETTORE LEGNO

FVG-PORDENONE (PN), IMPIEGATO TECNICO SETTORE LEGNO Luogo di lavoro PORDENONE (PN) Data di pubblicazione10/06/2016 Filiale Filiale di San Dona di Piave Mansione DISEGNATORE MECCANICO Descrizione Maw Men at Work filiale di San Dona’ di Piave cerca per azienda cliente in zona Pordenone IMPIEGATO TECNICO SETTORE ARREDAMENTO La figura verrà inserita all’interno dell’azienda e dovrà occuparsi della progettazione tecnica d

Autore: Monster Job Search Results

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Pc Games

Hideo Kojima torna a parlare di Death Stranding

Ad un mese di distanza dal primo reveal di Death Stranding, avvenuto sul palco della conferenza Sony dell’E3, Hideo Kojima è tornato a parlare del nuovo progetto e ha affermato che si tratterà di gran lunga del suo lavoro migliore.

“Finora quando ho creato videogiochi ho dovuto lasciar perdere qualcosa o per lo meno trovare un compromesso su alcuni aspetti per far sì che le cose andassero a buon fine”, ha spiegato l’autore giapponese durante un’intervista rilasciata alla rivista Develop. “Ma questa volta, lavorando con Mark Cerny (lead system architect di PlayStation 4 ndr) e avendo accesso alle tecnologie migliori, riusciremo ad aggirare il problema. Questo sarà il mio miglior lavoro che abbia fatto fino ad ora, sono molto fiducioso al riguardo”.

Kojima ha recentemente condiviso anche alcuni interessanti dettagli riguardanti la creazione del teaser trailer di Death Stranding, ma anche le strategie adottate, di comune accordo con Sony, per evitare anticipazioni precedenti all’annuncio.

Nello scorso mese di febbraio Kojima ha incontrato Norman Reedus per definire i dettagli della loro nuova collaborazione, dopo il fallimento del progetto Silent Hills. Alla fine di marzo il performance capture del trailer era già stato completato. Il team ha dovuto cogliere svariati dettagli, ad esempio sono stati effettuati scatti fotografici all’esterno delle strutture di registrazione per avere dei riferimenti sul comportamento della pelle esposta alla luce naturale. Altri studi hanno invece riguardato la tonalità del volto umano quando si assumono determinate espressioni.

Nome immagine

Durante la sessione è stata utilizzata una telecamera virtuale, che ha permesso di cogliere i movimenti dell’attore dopo la registrazione del performance capture. Grazie all’impiego di questo strumento è stato possibile applicare alcune modifiche di campo, ad esempio l’uso dello zoom, ma anche vedere lo sfondo in computer grafica renderizzato in tempo reale. I granchi presenti nel trailer, il cielo e la sabbia, sono stati riprodotti sfruttando asset reali. La mole di dati prodotta ha richiesto un mese per essere lavorata, mentre il completamento definitivo del filmato ha richiesto due mesi di lavoro.

Kojima ha diretto e supervisionato l’attività in prima persona, compreso il logo ideato dal designer Kyle Cooper. La canzone “I’ll Keep Coming” di Low Roar è stata scoperta durante un viaggio in Islanda ed era diverso tempo che l’autore nipponico intendeva utilizzarla in una delle sue opere.

Per evitare che ci fosse una fuga di informazioni, solo cinque persone all’interno di Sony erano a conoscenza di Death Stranding prima del suo annuncio ufficiale. Kojima ha ammesso di essere stato particolarmente nervoso alla vigilia della conferenza, al punto da non riuscire a prendere sonno. La sua presenza all’E3 non è stata affatto pubblicizzata, nemmeno attraverso i canali social personali. A quanto pare Kojima ha addirittura rifiutato di farsi fotografare con i fan che lo riconoscevano per le strade di Los Angeles, proprio per evitare il più possibile qualsiasi rilievo mediatico.

Al momento la data d’uscita di Death Stranding rimane avvolta nel mistero, anche perché il progetto si trova ancora nelle fasi embrionali dello sviluppo: Kojima Productions è infatti al lavoro per completare lo sviluppo del motore grafico. Per il momento sappiamo soltanto che il gioco sarà un action game dai contorni particolarmente innovativi. Ci auguriamo quindi di poter conoscere qualche dettaglio un po’ più specifico nei mesi a venire.

Autore: GAMEmag – Videogames

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HardwareSoftware

Posizionamento Google di un’attività: come migliorarlo

I motori di ricerca continuano a rappresentare la prima sorgente di traffico per la stragrande maggioranza dei siti web. È vero, l’avvento dei social network ha rimescolato un po’ le carte ma il posizionamento Google continua a rivestire un ruolo cruciale per gran parte delle attività commerciali.

Questo articolo non vuole essere una disamina delle principali tecniche SEO (sulle quali si potrebbero spendere fiumi di parole) ma, piuttosto, vuole offrire qualche consiglio di carattere generale sul posizionamento su Google per un’attività che desidera essere facilmente reperibile in Rete.

C’è infatti ancora poca consapevolezza, purtroppo, di quelli che sono gli strumenti offerti da Google per migliorare e ottimizzare la propria presenza online o, almeno, sul motore di ricerca.

Posizionamento su Google Maps

Se si è titolari di un’attività, una delle prime cose da fare è senza dubbio “riscattarla” su Google Maps.
Google offre infatti il servizio gratuito My Business che permette di visualizzare agli utenti che stanno cercando informazioni sull’attività, sul luogo in cui si trova o sulla tipologia di prodotti e servizi offerti, una scheda “ad hoc” nella parte destra della schermata del motore di ricerca.

Non solo. Compilando la scheda di Google My Business, si potrà così apparire – nella locazione corretta – su Google Maps così come sul social network Google+.

Posizionamento Google di un'attività: come migliorarlo

Provate ad esempio a cercare il nome della vostra attività su Google: con ogni probabilità, nella parte destra dei risultati del motore di ricerca (SERP) verrà visualizzata una scheda con una serie di informazioni tra cui:- indirizzo dell’attività
– una serie di foto
– indirizzo email
– sito web
– numeri telefonici
– locazione geografica
– orari di apertura
– recensioni
– numero di visitatori/clienti nei vari giorni della settimana

La scheda viene automaticamente predisposta da Google sulla base delle informazioni raccolte e può essere modificata dal proprietario dell’attività o da un incaricato avente titolo.
Per “ottenere le chiavi” che consentiranno di modificare la scheda dell’attività, è sufficiente cliccare sul link Sei il proprietario di quest’attività? e seguire le indicazioni.

I gestori di un’attività commerciale dovrebbero sempre “riscattare” la stessa su Google dichiarandone la titolarità. Emblematico il recente caso di una storica pizzeria napoletana la cui scheda su Google è stata “vandalizzata” da ignoti (l’attività era stata indicata come chiusa quando ciò non corrispondeva al vero: Google My Business, una pizza da un milione di euro).

È facile comprendere come l’utilizzo di Google My Business sia fondamentale non solo per scongiurare spiacevoli situazioni ma si proponga anche come strumento essenziale per migliorare il posizionamento Google e fare affari.

Posizionamento Google di un'attività: come migliorarlo

Una volta fatto clic su Sei il proprietario di quest’attività?, bisognerà selezionare Inizia, spuntare Sono autorizzato a gestire questa attività e accetto i Termini di servizio quindi scegliere Continua.Ma come fa Google per stimare gli orari con il maggior numero di visite per le attività commerciali?
Per determinare gli orari con il maggior numero di visite, Google “utilizza i dati forniti dagli utenti che hanno scelto di memorizzare le informazioni sulla posizione” (è indicato chiaramente in questa pagina).
Come riportato nelle condizioni di utilizzo dei servizi Google, infatti, se l’utente autorizza l’invio della propria posizione ai server dell’azienda di Mountain View, questi potranno essere sfruttati – in questo caso – proprio per stimare l’afflusso medio di clienti presso un esercizio commerciale.

Dal proprio account Google, soprattutto se si utilizza uno o più dispositivi mobili con lo stesso account utente, si provi ad accedere – da browser – a questa pagina: si otterrà la lista completa dei propri spostamenti. Sia su mappa che in forma testuale.
Ne avevamo parlato anche in passato: Google Maps visualizza gli spostamenti dell’utente.

L’eventuale disattivazione della Cronologia delle posizioni – così si chiama il servizio di Google – è una scelta dell’utente che può essere operata cliccando sulle Impostazioni Google del dispositivo mobile, su Posizione/Geolocalizzazione, su Cronologia delle posizioni Google quindi sull’apposito “interruttore”.

Controllare che il sito sia indicizzato

Per verificare se il proprio sito risulta correttamente indicizzato da parte di Google, è sufficiente digitare – nella casella del motore di ricerca – site: seguito dal nome del dominio.Se la ricerca non restituisse alcun risultato, significa che il sito web della propria attività non è stato indicizzato dal motore di Google (o è stato eliminato dalle SERP).

La prima verifica da effettuare è che nel sorgente HTML (premere la combinazione di tasti CTRL+U da browser web; da Chrome sui dispositivi mobili è possibile anteporre view-source: all’indirizzo della pagina da controllare) non siano presenti tag che inibiscono l’indicizzazione.

I seguenti, ad esempio, vengono utilizzati per manifestare la volontà di non essere indicizzati:

<meta name=”robots” content=”none” />
<meta name=”googlebot” content=”none” />
<meta name=”robots” content=”noindex” />
<meta name=”googlebot” content=”noindex” />

Va verificata anche l’eventuale presenza di un file chiamato robots.txt nella directory radice del sito. All’interno di tale file, invece che nelle singole pagine, potrebbe essere infatti bloccata l’indicizzazione del sito o di parti di esso.

Usando il file robots.txt si può (e si dovrebbe farlo!) bloccare l’indicizzazione di aree private, sezioni amministrative e così via (Disallow:) ma si dovrebbe sempre controllare che non vengano inibite all’indicizzazione parti importanti del sito web.

Utilizzare la Search Console (ex Google Webmaster Tools)

Una delle migliori operazioni per migliorare il posizionamento Google della propria attività commerciale, consiste nell’utilizzare la Google Search Console (precedentemente nota con l’appellativo di Webmaster Tools).

Questo speciale “pannello di controllo” offre preziose informazioni sullo stato del sito e informazioni su aspetti critici che, se risolti, permettono di migliorare il posizionamento Google.

Per accedere ai dati relativi al sito web della propria attività, basta creare un account utente Google od effettuarvi il login nel caso in cui lo si utilizzasse già quindi accedere a questo indirizzo e cliccare sul pulsante su Aggiungi una proprietà.

Posizionamento Google di un'attività: come migliorarlo

Google, per accertarsi che il sito web sia davvero di proprietà dell’utente che ne fa richiesta, consentirà di usare diversi strumenti. Tra tutti quelli proposti è possibile scegliere il più congeniale:

– caricamento di un file HTML nella directory radice del sito
– aggiunta di un CNAME a livello DNS
– utilizzo di Google Analytics
– aggiunta di una tag HTML nel codice del sito
– utilizzo di Google Tag Manager

Come primo passo, nella colonna di sinistra della Search Console, bisognerebbe fare subito clic su Messaggi in modo da rendersi conto di eventuali difficoltà incontrate da Google nella scansione e/o nell’indicizzazione delle pagine web del proprio sito.

Sempre dalla colonna di sinistra della Search Console di Google, suggeriamo di fare clic su Traffico di ricerca, Azioni manuali per verificare che il sito non sia stato specificamente penalizzato per le ragioni riportate in questa pagina.

Eventuali problemi di sicurezza, evidenziati nell’omonima sezione, sono poi devastanti per il posizionamento su Google. È bene quindi accertarsi che il proprio sito web non offra ai visitatori contenuti potenzialmente dannosi o indesiderati.
In caso contrario, la propria attività verrà gravemente penalizzata nei risultati del motore di ricerca.
È quindi bene verificare che il sistema per la gestione dei contenuti (CMS, ad esempio WordPress, Joomla o le stesse applicazioni proprietarie) sia sempre aggiornato all’ultima versione e non contenga vulnerabilità.
Eventuali lacune di sicurezza possono essere infatti sfruttate, anche automaticamente, da parte di aggressori remoti per forzare il caricamento/download di malware o di codice dannoso che verrebbe così proposto a tutti i visitatori.

Un primo responso viene offerto anche da Google Safe Browsing (basta accedere a questa pagina e digitare l’URL del sito da controllare) ma informazioni dettagliate sugli eventuali problemi di sicurezza riscontrati vengono proposte proprio nella Search Console (sezione Problemi di sicurezza).
L’informazione più importante è quella indicata accanto a Stato del sito dove deve sempre figurare Non pericoloso.

Massima attenzione agli errori di scansione e alla struttura del sito

Dalla Search Console di Google, è importante cliccare su Scansione, Errori di scansione per verificare quali e quanti errori sono stati rilevati dal crawler del motore di ricerca durante l’analisi delle pagine che compongono il sito.
La risoluzione degli errori relativi a pagine non trovate ed errori del server consente di fare un primo “salto di qualità”.

Particolare attenzione dovrebbe poi essere riposta sul contenuto della sezione Aspetto nella ricerca, Miglioramenti HTML. Un sito web che utilizza per tutte o molte delle sue pagine le stesse tag per il titolo, che non le usa affatto, che le usa in forma troppo breve o lunga, che non adopera correttamente la tag description, rischia di non sfruttare tutto il suo “potenziale”.

Posizionamento Google di un'attività: come migliorarlo

Un sito può ospitare contenuti di qualità, avere un buon seguito, essere linkato da più pagine, essere aggiornato frequentemente ma se la sua struttura, in termini di metatag spicce, lascia a desiderare, è molto probabile che ciò possa incidere negativamente sul posizionamento.

Contenuti autorevoli, di qualità (mai duplicati) e pertinenti (sulla base delle specifiche ricerche degli utenti) costituiscono senza dubbio il volano per un buon posizionamento sul motore di ricerca ma molti altri aspetti, tra cui quelli illustrati in precedenza, non dovrebbero mai essere ignorati o trattati con superficialità.

Da ultimo, va ricordato che i siti web non responsive ovvero che non si adattano alla risoluzione del dispositivo mobile sul quale sono aperti, vengono automaticamente penalizzati da Google nei risultati delle ricerche. Limitatamente ai device mobili, infatti, Google visualizzerà prima i link a pagine web che sono ottimizzate per la visualizzazione su tali dispositivi.
È immediato verificarlo facendo clic su Traffico di ricerca, Usabilità sui dispositivi mobili nella Search Console di Google.

Con un clic su Scansione, Visualizza come Google, si ha la possibilità di controllare in che modo la home page o qualunque altra pagina del sito web viene visualizzata dal motore di ricerca.

Posizionamento Google di un'attività: come migliorarlo

Agendo sull’apposito menu a tendina quindi cliccando su Recupera e visualizza, si può scegliere se far sì che Google recuperi la pagina indicata così come se fosse richiesta da sistema desktop oppure da un dispositivo mobile.

Infine, una mappa del sito o sitemap – mantenuta costantemente aggiornata – aiuta a notificare tempestivamente al motore di ricerca tutti i nuovi contenuti pubblicati ed a renderli così immediatamente accessibili.
Tutti i principali CMS opensource consentono di disporre la creazione e l’aggiornamento automatico di una sitemap. Diversamente, nel caso in cui si utilizzasse una soluzione proprietaria, basterà realizzare una pagina dinamica che estragga dal database tutte le ultime pubblicazioni e le inserisca nella sitemap sotto forma di link.
A questo indirizzo Google pubblica le informazioni per la creazione di una sitemap che potrà essere notificata attraverso la Search Console cliccando su Scansione quindi su Sitemap.

Autore: IlSoftware.it