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Energia

Moduli FV cinesi nel mirino di Bruxelles. Quale futuro per i dazi antidumping?

Secondo la Commissione UE, tre società cinesi avrebbero violato l’accordo del 2013 sul prezzo minimo d’importazione. Intanto SolarPower Europe torna a chiedere l’abolizione delle barriere commerciali imposte tre anni fa, con una lettera inviata al commissario Malmström.

Da qualche anno, le misure antidumping dell’UE sui pannelli solari cinesi fanno discutere l’industria del settore, in Europa come in Cina.

È giusto limitare l’importazione di moduli fotovoltaici? Alle imprese del Vecchio continente conviene davvero una politica di questo tipo? Abbiamo due elementi nuovi …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Ranscam, il finto ransomware che cancella tutti i file

Miniera d’oro per i criminali informatici, terrore di ospedali, aziende e utenti privati: sono i crypto-ransomware, il flagello digitale che, criptando i files presenti sul disco e chiedendo un riscatto in cambio della chiave di cifratura, ha mietuto moltissime vittime nei mesi passati.

I ricercatori del Talos Security Intelligence and Research Group di Cisco hanno ora individuato Ranscam, una nuova minaccia che pur comportandosi in alcuni tratti in maniera molto simile ad un ransomware tradizionale, in realtà non può essere propriamente inserito in questa categoria.

Ranscam chiede infatti anch’esso un riscatto perché la vittima possa riappropiarsi dei file crittografati, che però sono stati semplicemente cancellati. Una volta che Ranscam viene eseguito, appare un messaggio pop-up che assomiglia a quello di qualsiasi altro ransomware. Quel che accade, però, è un reboot forzato del sistema e la cancellazione di tutti i file, senza che alcunché venga crittografato.

I ricercatori Talos hanno individuato la minaccia sui sistemi di un piccolo numero di clienti. In tutte le circostanze, il malware ha mostrato lo stesso messaggio, come pure lo stesso indirizzo di wallet Bitcoin. Alla vittima viene intimato: “Devi pagare 0.2 Bitcoin (attualmente circa 120 Euro) per sbloccare il tuo computer. I tuoi file sono stati spostati in una partizione nascosta e criptati. I programmi fondamentali nel tuo computer sono stati bloccati e il tuo computer non opererà correttamente. Una volta ricevuto il pagamento in Bitcoin il tuo computer e i file saranno riportati istantaneamente alla normalità”.

Il messaggio è un file immagine che viene ricevuto tramite una richiesta HTTP non protetta, non criptata e non occultata ad un server ospitato da Vitalix presso Studio City, in California. Se si clicca sul pulsante dopo aver eseguito il pagamento, viene mostrata un’altra schermata che afferma che il pagamento non è stato verificato e un “file ostaggio” è stato cancellato. In realtà tutto ciò è assolutamente fuorviante poiché non vi sono partizioni nascoste e i file vengono eliminati tutti da un batch script lanciato da un eseguibile Windows .NET, firmato usando un certificato registrato ad un dominio (reca.net) che è di proprietà della società italiana Cavagna Group. Lo script usa PowerShell per cancellare file da directory specifiche.

Fino ad ora sono comunque stati riportati solamente pochi casi di infezione e non è ancora stato individuato il mezzo di contagio anche se questo genere di minacce si diffonde di norma mediante tecniche di phishing. In realtà non è molto chiaro nemmeno lo scopo degli autori del malware, dal momento che il modello ideato è abbastanza problematico: se non vengono restituiti i file alle vittime, queste difficilmente pagheranno il riscatto.

I ricercatori hanno provato a contattare gli autori del malware, tramite il modulo presente nella schermata di pagamento, i quali hanno fornito istruzioni di pagamento e consigli su come acquistare Bitcoin. Dal momento che l’indirizzo del wallet Bitcoin a cui effettuare il versamento è sempre lo stesso, i ricercatori sono riusciti a determinare che dal 29 giugno non vi sono state transazioni verso il wallet e che, pertanto, Ranscam non ha ancora mietuto reali vittime, considerando che il certificato usato per firmare l’eseguibile risale al 6 luglio 2016. Si tratta evidentemente di un tentativo, piuttosto rudimentale e amatoriale, di sfruttare le paure legate alla minaccia ransomware per raccogliere qualche spicciolo, con tuttavia l’aggravante di compromettere in maniera irreparabile i dati della vittima.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Consumo di suolo, l’Italia perde 4 m2 al secondo

Consumo di suolo, l’italia perde 4 m2 al secondo

(Rinnovabili.it) – L’Italia continua a perdere terreno: dal 2012 al 2015 la crescita della copertura artificiale è aumentata dello 0,7%, invadendo fiumi, laghi, coste ed aree protette senza fermarsi neppure davanti a zone a pericolosità sismica o idraulica. E per ogni “pezzetto” di terreno sigillato, abbiamo ottenuto in cambio gravi processi degradativi che hanno limitano o inibito totalmente la funzionalità del suolo e dei servizi ecosistemici.

Ma il conto prima o poi arriva, come spiegano i nuovi dati dell’ISPRA sui costi occulti legati a questa fame di territorio: per fronteggiare le conseguenze del consumo di suolo degli ultimi tre anni gli italiani potrebbero pagare dal 2016 in poi oltre 800 milioni di euro.

I costi nascosti del consumo di suolo

Le scorrette pratiche agricole, la cementificazione selvaggia e la diffusione delle infrastrutture continuano inesorabilmente ad avanzare, mangiandosi letteralmente quattro metri quadrati  di terreno al secondo. I dati sono quelli pubblicati nel rapporto ISPRA sul Consumo di suolo in Italia 2016 presentato questa mattina a Roma durante la giornata dedicata al suolo.

La parte più interessante del documento è sicuramente quella legata ai costi nazionali “nascosti”, ossia quelli non direttamente percepiti, che cambiano in maniera sensibile a seconda del servizio ecosistemico perso o danneggiato: si va dalla produzione agricola (oltre 400 milioni di euro), allo stoccaggio del carbonio (circa 150 milioni), dalla protezione dell’erosione (oltre 120 milioni), ai danni provocati dalla mancata infiltrazione dell’acqua (quasi 100 milioni) e dall’assenza di impollinatori (quasi 3 milioni). Solo per la regolazione del microclima urbano (ad un aumento di 20 ettari per km2 di suolo consumato corrisponde un aumento di 0.6 °C della temperatura superficiale) è stato stimato un costo che si aggira intorno ai 10 milioni all’anno.

Maglia nera a Lombardia, Veneto e Campania

Nella classifica regionale del 2015, a fare peggio di tutti con oltre il 10% di suolo consumato sono state Lombardia, Veneto e Campania. In Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Piemonte, Toscana, Marche troviamo valori compresi tra il 7 e il 10%.

A preoccupare non è solo sapere che oltre la metà del territorio nazionale (56%) risulti definitamente compromesso, ma anche che gli effetti negativi di questa cementificazione incontrollata si ripercuotono persino sui terreni adiacenti a quelli direttamente coinvolti. La perdita di parte delle funzioni fondamentali del suolo possono riflettersi fino a 100 metri di distanza.

Autore: Rinnovabili

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Economia

ITALIA: BANCHE A RISCHIO…CARNEY L’INCENDIARIO!

Gli inglesi devono essersela legata al dito, non hanno certo preso bene le minacce degli europei e tantomeno la fretta con la quale gli stessi europei non vedono l’ora di far uscire il Regno Unito dall’Europa, sempre che ci sia mai stato.

Ieri Renzi nella sua proverbiale ingenuità ha dichiarato che …

Renzi, provo a portare a Milano un pezzo finanza della City

Ad esempio noi stiamo provando con Beppe Sala a portare a Milano un pò di istituzioni finanziarie che sono a Londra e stiamo ragionando sull’ipotesi di un passaporto europeo a chi studia alla Bocconi”. Lo annuncia il premier Matteo Renzi, a Rtl, legando le ultime stime sulla crescita all’esito del referendum inglese.

Deve essere stato il suo amico Serra a suggerire una simile fesseria, figurarsi se la finanza lascia la City per trasferirsi a Milano, dentro l’euro, nel bel mezzo della crisi.

Nei giorni scorsi il nostro eroe si è messo in prima fila insieme a Francia e Germania nel chiedere che gli inglesi se ne vadano in fretta dall’Europa e agli inglesi non è parso vero di poter prendersela con il ragazzo del gelato.

Infatti mai come in questi giorni, la carta straccia inglese, i cani da guardia della finanza londinese, dicevo mai come in questi giorni si sono messi a latrare contro il nostro Paese, cercando di sbranarci con le loro menzogne.

Non è parso vero al governatore della banca centrale inglese Carney, naturalmente ex Goldman Sachs, di poter accodarsi ai suoi amici nel bittare benzina sul falò delle banche italiane, che ieri hanno registrato performance stellari sulla base di semplici illusioni.

Banche Italia, qualche forma di ricapitalizzazione sarà necessaria …

LONDRA, 12 luglio (Reuters) – C’è un rischio macroeconomico in Italia a causa del suo sistema bancario di cui le autorità italiane sono consapevoli, ed è pertanto probabile che ci sarà qualche forma di ricapitalizzazione per alcuni istituti.(…) “In termini di gravità della situazione in Italia, sì, questo è un settore che ha il 18% di crediti non performing sullo stock complessivo dei crediti. L’outlook dell’economia è modesto in questa fase e, naturalmente, è rafforzato dai problemi con le banche”, ha detto Carney.

Sino a qui nulla di particolare ha scoperto l’acqua bagnata, ma il bello arriva ora…

Banche, Carney: “Esposizione Gb a Italia limitata e gestibile”

L’esposizione a che? Ma si curi delle sue banche signor Carney che sono un colabrodo ormai nazionalizzato ovunque, roba da matti, l’esposizione all’Italia è gestibile, per forza non c’è nessun rischio con i no performing loans.

Ma vada a lavorare signor Carney! Se qualcuno le ha chiesto di gettare ulteriore benzina sul fuoco, per aiutare la finanza londinese a comprarsi i nostri NPL a prezzi stracciati per poi rivenderli tra qualche anno a quotazioni stellari, lo dica chiaramente, se no torni ad occuparsi dei suoi problemi, e si prepari a stampare miliardi di sterline per monetizzare il suo di debito che è il secondo in assoluto al mondo!

Ma guarda te cosa ci tocca sentire, un piromane che ha la casa che brucia che va in giro a fare corsi su come prevenire gli incendi altrui!

Davvero non sapevate che il signor Carney è un altro Goldman Sachs Boys?

Buona consapevolezza Ragazzi e attenti a non scottarvi!

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts

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Economia

[636] May takes office, barbell investment strategy in view

The top story: U.S. Stocks fluctuated near a record, as British PM Theresa May takes office. Afterwards, RT Correspondent Polly Boiko outlines the challenges that face the new prime minister. Then, Boom Bust’s Bianca Facchinei describes how wealthy investors are hoarding cash out of fear of what the US presidential election will mean. And RT Correspondent Marina Portnaya reports on the plunge in Venezuela’s oil production to a 13-year low. After the break, Ameera David talks to Tim Duy, University of Oregon professor of practice, about how the US economy remains on track. And in the Big Deal, Ameera and Edward Harrison discuss the investment climate in the wake of Brexit, with one big name, Hugh Hendry saying now is a good time for macro managers. Take a look!Check us out on Facebook — and feel free to ask us questions:http://www.facebook.com/BoomBustRThttps://www.facebook.com/harrison.writedownshttps://www.facebook.com/biancafacchFollow us @https://twitter.com/AmeeraDavidhttp://twitter.com/edwardnhhttps://twitter.com/BiancaFacchinei