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Energia

Acqua calda con il fotovoltaico: una case history con Power Reducer di 4-noks

Il caso reale di un cliente neozelandese che utilizza solo l’energia del sole per produrre tutta l’acqua calda di cui ha bisogno, incrementando l’autoconsumo fino all’80%

John, cliente di Wellington (Nuova Zelanda), ha installato per la sua abitazione un piccolo impianto fotovoltaico da 2.25 kWp.

Visualizzando i dati forniti dal sistema di monitoraggio dell’impianto (vedi grafico), l’utente si è subito accorto che ben poca dell’energia pulita (circa il 20%) da lui prodotta veniva autoconsumata, mentre i costi per la produzione di acqua calda sanitaria rimanevano invariati.

Dati i valori di autoconsumo piuttosto bassi e data la necessità di produrre comunque acqua calda durante tutto il periodo dell’anno, John ha cercato un dispositivo che potesse deviare in automatico l’energia in eccesso ad un boiler elettrico con accumulo. Ovviamente senza dover modificare l’impianto esistente (con relativi costi) e senza dover acquistare energia dalla rete nel caso in cui il surplus di produzione fotovoltaica fosse solo di poche centinaia di Watt.

Dopo attente valutazioni, il cliente ha scelto il parzializzatore di potenza 4-noks Power Reducer SA (nella foto in alto a sinistra). Un prodotto di semplice installazione, indipendente dall’inverter installato che integra un misuratore di corrente che gli permette di conoscere l’energia prodotta in eccesso e di deviarla in modo autonomo e sicuro alla resistenza del boiler.

La maggior parte dei parzializzatori di potenza in commercio utilizzano una tecnologia che può generare dei disturbi radio, ma non tutti vantano la certificazione EMC come il Power Reducer 4-noks.

Il prodotto si è rivelato sin dall’inizio all’altezza delle aspettative e il cliente è rimasto entusiasta dei risultati. Grazie al Power Reducer SA, infatti, la capacità di autoconsumo di energia fotovoltaica è passata immediatamente dal 20 all’80%.

Dati tecnici:

  • Pannelli fotovoltaici: Jinko
  • Potenza impianto fotovoltaico: 2.25 kW
  • Inverter: Fronius Primo
  • Sistema di monitoraggio: Fronius Smart Meter

Prodotti 4-noks utilizzati

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Scoperti tre nuovi malware per Mac OS X

Si innalza il livello di allarme per la sicurezza dei sistemi Mac. Nei giorni scorsi sono infatti stati individuati tre differenti malware per il sistema operativo della Mela, che seguono il precedente caso di KeRanger osservato nel corso del mese di marzo.

Il primo malware, conosciuto con il nomignolo di Eleanor, è stato scoperto dai ricercatori di Bitdefender ed è nascosto all’interno di EasyDoc Converter, un’app civetta che è stata disponibile sul sito MacUpdate. Quando EasyDoc viene avviato, installa in maniera del tutto inosservata una backdoor che mette a disposizione un accesso remoto al filesystem del sistema e alla webcam, rendendo possibile rendendo possibile all’attaccante che opera il controllo da remoto di scaricare file, installare nuove app e osservare l’utente dinnanzi alla macchina infetta. Eleanor comunica con il server di command and control tramite Tor, per evitare l’individuazione o la neutralizzazione del server stesso.

Tiberius Axinte, responsabile tecnico di Bitdefender Antimalware Lab, spiega: Questo tipo di malware è particolarmente pericoloso dato che è difficile da individuare ed offre all’attaccante il pieno controllo del sistema compromesso. Per esempio un attaccante può interdire l’uso del sistema, chiedere un riscatto per ripristinarne l’utilizzo o trasformare il sistema in una botnet per attaccare altri dispositivi”.

I ricercatori della società di sicurezza Malwarebytes hanno comunque osservato che Eleanor non si installa se individua la presenza di Little Snitch sul sistema, un firewall che monitora e controlla l’accesso ad internet delle varie applicazioni.

La seconda minaccia si chiama Keydnap ed ha la funzione di raccogliere password e chiavi crittogrfiche conservate nel portachiavi di Mac Os X. Lo sviluppatore ha apertamente recuperato il codice da Keychaindump, una app proof-of-concept che può sottrarre il contenuto del portachiavi quando un attaccante conosce la password del sistema. Il malware è stato individuato da Eset, che osserva come esso faccia uso di un meccanismo interessante per aumentare le probabilità di essere installato.

Il malware è infatti inserito all’interno di un archivio compresso: quando l’archivio viene scompattato nella forma di un eseguibile Mach-O (eseguibile che può non avere una estensione) che viene opportunamente agghindato per sembrare un documento di testo o un’immagine. Un doppio click sul file permette la sua esecuzione all’interno di una finestra del terminale. Attualmente non è ancora chiaro come Keydnap venga distribuito, probabilmente all’interno di mail di spam o come download da fonti non sicure. Al pari di Eleanor, Keydnap fa uso di Tor per occultare le proprie comunicazioni con il server di command and control.

La terza minaccia è invece tecnicamente classificabile come adware, perché attualmente non compie nulla di più che aprire una valanga di pop-up pubblicitari sulla macchina che infetta. Il nome dell’adware è Pirrit, scoperto da Cybereason, e pare essere una variante di un app dannosa già scoperta in precedenza. In realtà Pirrit installa anche una backdoor che permette, almeno potenzialmente, al suo sviluppatore di prendere il controllo della macchina e sottrarre informazioni o compiere altre azioni dolose.

Quel che è interessante osservare è che nessuna delle nuove minacce è firmata da certificati Apple-trusted. Ciò significa che gli utenti che fanno uso delle impostazioni di default di OS X sono automaticamente protette grazie alla funzionalità chiamata Gatekeeper. Sebbene esistano modi relativamente semplici con cui gli attaccanti possono neutralizzare le protezioni offerte da Gatekeeper, questa funzionalità offre un primo livello di sicurezza che può abbassare in maniera significativa le probabilità di compromissione di un sistema Mac.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Tecnologia

Offerte Mediaworld 2016, X Days dal 7 al 10 luglio con super sconti “smart”

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07/07/2016, ore 12.30

Le offerte Mediaworld 2016 continuano con gli X Days, che questa volta propongono sconti quasi esclusivamente sui dispositivi smart dal 7 al 10 luglio. Non affrettatevi se volete fotocamere, cuffie, speaker e altro ancora (anche smartphone), perché se è vero che la convenienza non manca è altrettanto vero che non potete affannarvi per l’acquisto di cose che potreste trovare vendute anche presso la concorrenza a prezzi altrettanto competitivi in altri periodi. Insomma, sì alla convenienza ma non c’è fretta.

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Offerte Mediaworld 2016, X Days dal 7 al 10 luglio con super sconti “smart” pubblicato su Gadgetblog.it 07 luglio 2016 12:30.

Autore: Gadgetblog.it

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Energia

Con il riciclo dei RAEE evitati 2.9 mln di tonn di CO2

Con il riciclo dei RAEE evitati 2.9 mln di tonn di CO2

(Rinnovabili.it) – Il riciclo fa bene all’economia e fa bene all’ambiente. E se parliamo di riciclo dei RAEE, quel bene ha numeri precisi: ben 2,9 milioni di tonnellate di CO2eq evitate all’atmosfera a livello europeo e oltre 16 milioni di euro in materie prime risparmiati solo  in Italia. I dati sono quelli offerti dal primo Green Economy Report (GER), rapporto, redatto da Remedia in collaborazione con la Fondazione Sviluppo Sostenibile.

La relazione mostra come, a livello nazionale, grazie al riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici si siano evitate nel 2015 l’emissione di circa 550 mila tonnellate di CO2eq. In questo contesto Remedia ha gestito oltre 39.800 tonnellate di rifiuti tecnologici – di cui 33.300 tonnellate di RAEE domestici (83,7%) raccolti in 698 Centri di Raccolta comunali, 3.600 tonnellate di RAEE professionali (9,1%) e 2.900 tonnellate di pile e accumulatori (7,3%), oltre a 600 tonnellate di altri tipi di rifiuti.

Nel complesso l’88,4 per cento dei rifiuti tecnologici raccolti e trattati da Remedia è stato avviato al riciclo ed il 3,1 per cento trasformato in energia: il dato particolarmente significativo che ne consegue è che solo l’8,1 per cento è destinato allo smaltimento finale in discarica mentre lo 0,4 per cento alla termodistruzione.

Dal punto di vista dei materiali l’analisi evidenzia nel dettaglio un recupero del 21 per cento di plastica, 20 per cento di vetro, un 6 per cento di altra categoria ed un 53 per cento di metalli. Di questi ultimi la stragrande maggioranza (77,7%) consiste in acciaio e ferro, mentre il piombo è recuperato con un 9,1 per cento, l’alluminio con il 6,3 per cento ed il rame con il 6,2 per cento. Dalla elaborazione della Fondazione Sviluppo Sostenibile su dati Remedia, Eurostat, World Bank e Indexmundi, emerge come nell’anno passato il consorzio abbia così contribuito a ridurre i costi di importazione di materie prime per un valore complessivamente stimato in circa sedici milioni di euro.

Autore: Rinnovabili

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Economia

Scopri in anteprima F Magazine di Luglio

Scopri in anteprima i contenuti del magazine di Luglio.

In questo numero la cover è dedicata a SCM SIM, con il Ceo Antonello Sanna che ci commenta come i servizi Fee Only siano il driver per lo sviluppo del risparmio gestito.

L’editoriale è dedicato al recente referendum in Gran Bretagna dedicato alla Brexit, e ai possibili sviluppi in questi mesi estivi prima di un autunno che si prospetta molto caldo.

La cover dello speciale Consulenti&Advisory è dedicata ad Antonello Coppola di Rothschild & Cie Gestion a cui abbiamo chiesto quali siano i margini di crescita per il settore del risparmio gestito.

E poi tanti altri temi: Fintech, roboadvisor, investimenti in diamanti. Scopri di più leggendo il sommario.

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts