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Energia

Produttori inverter fotovoltaico, una classifica un po’ diversa

Una classifica dei maggiori produttori mondiali di inverter che guarda, oltre agli ordini e al fatturato, anche ad altri criteri come la solidità finanziaria, il portfolio prodotti, passando per gli investimenti in ricerca. Obiettivo è individuare le aziende in poll position per i prossimi anni.

Non solo fatturato e MW di ordini. Nei giorni scorsi è stata pubblicato un nuovo report sul mercato mondiale degli inverter per il fotovoltaico che cerca di classificare i principali produttori con un criterio più articolato.

Tra i vari aspetti considerati, ad esempio, accanto ai punteggi legati alla presenza sui diversi mercati, ce ne sono altri come …

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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HardwareSoftware

Google inizia a proteggere Chrome contro gli attacchi quantistici

Le protezioni crittografiche odierne non hanno alcun modo per difendere i sistemi dagli attacchi provenienti dai computer quantistici, ed è per questo che i colossi del mondo tecnologico sono già al lavoro per risolvere il problema. Per anni gli esperti hanno avvisato gli utenti di utilizzare connessioni sicure via browser, ad esempio affidandosi a servizi protetti da crittografia (segnalati dal prefisso https). Ma secondo Google quel tipo di protezione può avere delle vulnerabilità in vista di una possibile inondazione (non troppo vicina) di computer quantistici.

Il giorno in cui i computer quantistici diventeranno potenti a sufficienza, eventuali aggressori potrebbero utilizzarli per violare il protocollo crittografico TLS su cui si basano i siti e servizi web protetti. Allo stesso modo un computer quantistico potrebbe essere in grado di de-crittografare retroattivamente le comunicazioni ad internet odierne, fenomeno che Google vuole evitare. Il colosso di Mountain View sta già iniziando a testare su Chrome un algoritmo di scambio chiavi che sarà efficace anche nell’era “post-quantistica”.

Spiegato in breve, un computer quantistico sfrutta i principi della fisica quantistica e le proprietà delle particelle subatomiche per eseguire vari tipi di incarichi in maniera sensibilmente più rapida rispetto ad un computer tradizionale basato su transistor. Il nuovo algoritmo in via di sviluppo da parte di Google che dovrebbe proteggerci dagli attacchi mirati provenienti da questo tipo di computer viene chiamato scenograficamente “New Hope” e funziona in parallelo agli algoritmi crittografici esistenti in modo da non poter essere attaccato neanche dalle tecnologie attuali.

Il concetto alla base di questa scelta è semplice: un algoritmo crittografico pensato per i computer a transistor può essere vulnerabile se attaccato da un computer quantistico, ma vale anche il viceversa. Se un computer a transistor attacca un sistema di protezione pensato per un computer quantistico, quest’ultimo potrebbe opporre scarsa resistenza. New Hope dovrebbe riuscire, nelle speranze di Google, ad arginare questa problematica risultando un’opzione adatta a rispondere alle necessità degli utenti su entrambe le tipologie di attacchi.

Il Software Engineer di Google Matt Braithwaite ha scritto: “Stiamo annunciando un esperimento su Chrome in cui una piccola frazione di connessioni fra il browser e i Google server userà uno scambio di chiavi post-quantistiche in aggiunta all’algoritmo che viene utilizzato tipicamente oggi. Google pianifica di terminare l’esperimento dopo due anni, all’interno dei quali spera di trovare soluzioni e algoritmi migliori e quindi più efficaci: “Anche se ci troviamo solo agli albori dei computer quantistici siamo entusiasti che stiamo iniziando a prepararci”.

Cosa cambia per gli utenti Chrome? Al momento non molto, praticamente nulla. Gli utenti comuni non prenderanno in alcun modo parte al test, mentre chi vuole che “una frazione delle comunicazioni internet” sia protetta dalla tecnologia “post-quantistica” può scaricare l’ultima build del canale Chrome Canary e verificare l’uso dell’algoritmo su una pagina protetta da HTTPS, premere sull’icona lucchetto, cliccare su “Dettagli” e controllare se la voce Key Exchange inizi con “CECPQ1”. In quel caso il sistema sta utilizzando anche la nuova avveniristica tecnologia.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Tecnologia

Fitbit Laryon e Fermion sono due nuovi misteriosi dispositivi indossabili

Non sappiamo ancora cosa si nasconda dietro a questi due nuovi nomi in codice, ma Fitbit Laryon e Fermion saranno senz’altro due dispositivi indossabili, visto che l’azienda è conosciutissima in questo settore. Non abbiamo neanche informazioni sui piani di rilascio, visto che entrambi sono ancora in test e quindi non sono pronti per il mercato: è ipotizzabile comunque il debutto ufficiale all’IFA 2016.

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Energia

Gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici

Gli effetti sulla salute dei cambiamenti climatici

(Rinnovabili.it) – Il mondo deve rendersi in grado di prevenire i devastanti impatti che i cambiamenti climatici stanno esercitando sulla salute umana. Questo il monito che arriva dalla Seconda Conferenza Globale sulla Salute e sul Clima, in programma a Parigi il 7 e l’8 luglio. Secondo le stime diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in apertura dell’evento, il cambiamento climatico provocherà ogni anno 250 mila morti in più a causa di malaria e diarrea, stress da caldo e malnutrizione. E i primi ad essere colpiti saranno donne e bambini soprattutto tra la popolazione povera più vulnerabile.

Alcune di queste conseguenze potrebbero essere evitate se mettesse oggi un freno risoluto all’uso di combustibili fossili per i prossimi decenni; per altre invece è già troppo tardi. E’ troppo tardi ad esempio per le centinaia di morti registrate a Parigi e a Londra durante l’intensa ondata di calore che colpì l’Europa nell’estate del 2003. I picchi di temperatura toccati nell’estate di quell’anno sono stati ricollegati dagli scienziati della University of Oxford direttamente al climate change.  “Spesso è difficile comprendere le implicazioni di un Pianeta che ha un grado in più di temperatura globale rispetto ai livelli preindustriali, ma ora siamo in una fase in cui possiamo identificare quanto costa alla nostra salute il cambiamento globale causato dall’uomo”, spiega Daniel Mitchell, uno degli autori dello studio. “Questa indagine rivela che solo in due città centinaia di morti possono essere attribuite alle temperature più alte determinate dai cambiamenti climatici che gli uomini hanno indotto“.

Salute e clima sono indissolubilmente legate “perché la salute umana dipende direttamente dalla salute del pianeta”, come ha ricordato dal meeting parigino Ségolène Royal, il ministro francese dell’energia. Royal, presidente di turno dei colloqui guidati dalle Nazioni Unite per la lotta al global warming ha promesso che d’ora in poi farà quanto in suo potere per “garantire che la salute sia integrata in tutte le conferenze sul clima del futuro”, a partire da un forum speciale in occasione della prossima riunione di alto livello del a Marrakech nel mese di novembre.

Secondo Flavia BustreoVice Direttore Generale, Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini dell’OMS, “il peso delle malattie e delle morti causate dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento dell’aria non solo è tragico, ma anche evitabile. Stiamo lavorando con i governi e le comunità internazionali per contribuire al tentativo di mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Monitoreremo attentamente i progressi, per tracciare e comunicare i risultati sulla salute e condividere quelle azioni che si traducono in vite salvate. In particolare le vite dei bambini, delle donne, degli anziani e della popolazione più povera e vulnerabile della società, maggiormente sofferente”.

Solo 1,5% dei finanziamenti internazionali destinati ai cambiamenti climatici sono allocati a progetti per la salute, mentre i costi dei danni diretti alla salute causati dal clima saranno compresi tra i 2 e i 4 miliardi di dollari entro il 2030. Secondo l’OMS è necessario che i paesi favoriscano politiche che riducano gli effetti del cambiamento climatico in settori economici chiave come i trasporti e l’energia, promuovendo sistemi di trasporto più sostenibili come quello in bicicletta o a piedi, incoraggiando l’attività fisica e un più facile accesso ai servizi cittadini.

Autore: Rinnovabili

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Economia

THE ITALIAN JOB

Nei giorni scorsi era stato il Financial Times a chiedere alla Commissione Ue di “non essere intransigente” nei confronti del governo italiano che chiede a Bruxelles di poter ricapitalizzare con soldi pubblici, in caso di estrema necessità, le banche più deboli. E a sottolineare che “dopo la Brexit, la linea di frattura dell’Europa passa per Roma”. Giovedì, nel giorno in cui in Campidoglio si è svolto il primo consiglio comunale dell’era Raggi, all’appello si è unito l’Economist. Che nel servizio di copertina del numero di questa settimana, intitolato The italian job – Europe next crisis, allo spettro di una “crisi in grado di contagiare l’Eurozona” aggiunge un coté squisitamente politico: il timore che, in assenza del via libera di Bruxelles e Berlino all’iniezione di risorse pubbliche negli istituti, gli eventuali dissesti bancari facciano calare a picco le quotazioni del premier Matteo Renzi, portino a una vittoria del no al referendum di ottobre e spianino la strada a un esecutivo targato M5S. Scenario che secondo le testate considerate bibbie del capitalismo mette a rischio l’esistenza stessa dell’euro. Un ragionamento in linea con i contenuti del famigerato report di Jp Morgan contro le “Costituzioni socialiste” e gli “esecutivi deboli” dei Paesi dell’Europa del Sud, che auspicava modifiche simili a quelle contenute nel ddl Boschi per favorire “una maggior integrazione dell’area europea”. (…)  

Anche la Bce schierata a favore del sostegno pubblico – Di tutt’altro avviso l’Economist: “Obbligare gli italiani comuni ad accollarsi di nuovo le perdite danneggerebbe pesantemente il premier Matteo Renzi, facendo svanire la sua speranza di vincere il referendum sulle riforme costituzionali in autunno”, sostiene il settimanale. Secondo cui “se le regole sul bail-in verranno applicate con rigidità in Italia le proteste dei risparmiatori mineranno la fiducia e apriranno le porte del potere al Movimento Cinque Stelle, che attribuisce alla moneta unica i problemi economici dell’Italia”. Ecco perché, prosegue il ragionamento, “se gestito male, l’”Italian job” (letteralmente “colpo all’italiana”, ndr) potrebbe segnare la rovina dell’Eurozona”. La conclusione è obbligata: “La risposta giusta è autorizzare il governo italiano a finanziare i meccanismi di difesa delle sue banche vulnerabili con capitali pubblici sufficienti per placare i timori di una crisi sistemica” che sarebbe “pericolosa” per l’intera area euro. Una tesi condivisa anche dai vertici della Bce: il vicepresidente Vitor Constancio ha ribadito che “la situazione attuale, con nuovi cali delle azioni dopo Brexit, merita una profonda riflessione sull’opportunità di superare alcune imperfezioni del mercato con un po’ di sostegno pubblico per migliorare decisamente la stabilità di alcuni settori bancari”.

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Autore: Finanza.com Blog Network Posts