Categorie
Digital Audio

Taglo – Deep Blue // Big Toys Production

Taglo – Deep Blue // Big Toys Production [BT084]Genre: Trance,Prog-House,Release Date: Aug 15 2016Beatport: https://pro.beatport.com/search?q=Big%20Toys%20ProductionLabel: Big Toys Production1 Taglo – Deep BlueRelease Info: Taglo – Deep Blue [BT084], incl. Original Mix, Radio Edit, , Enjoy , Big Toys are watching you , , https://www.facebook.com/bigtoysproduction , https://twitter.com/BigToysProd Music Promo Service by VIP Ultima http://www.VipUltima.com VIP Ultima is a Promotion Service for Music Professionals. It is used by Record Labels, Promotion Companies, and other Professionals in the Industry to manage their promo campaigns and get feedback comments from Top International DJs and Reviewers such as John Digweed, Sasha, Luciano, Hernan Cattaneo, Laurent Garnier, Josh Wink and thousands more.Check out our Facebook page at https://www.facebook.com/VipUltima

Categorie
Digital Audio

Junolarc, Erick Morillo, DJ Eako and Miss McClose – Better Life (Extended Mix)

Listen or download: https://SUB330.lnk.to/BLYABrandishing yet another piece of sublime Tech House to spoil your ears with, Junolarc and Erick Morillo launch the follow-up to ‘This Is How We Do It’ and drafted in DJ Eako and Miss McClore to really get the vibes going. From the shuffling beats to the gripping chord progressions, atmospheric textures and Miss McClore entrancing vocals, listening to this track makes for a ‘Better Life’ indeed.

Categorie
Energia

La “Brexit” e l’ambiente

brexit

(Rinnovabili.it) – Il recente referendum ha espresso, sia pur con una maggioranza risicatissima, la volontà dei britannici di non continuare a far parte dell’Unione Europea. Il risultato ha costituito una sorpresa per la stragrande maggioranza di analisti, economisti e commentatori politici (complimenti!), che evidentemente non conoscono la storia e dimenticano che già la Thacher aveva ottenuto, come pegno per la sua permanenza, un extra bonus di 5 miliardi di sterline (che non sono bruscolini) all’anno, regolarmente versato per trent’anni e abolito solo quattro anni fa, sostituito da altri privilegi, quali ad esempio quello di esentare la Gran Bretagna dal contribuire al “Fondo salva Stati” voluto da Draghi.

Da più parti si manifestano preoccupazioni che la minor tutela dell’ambiente e della sostenibilità in generale sia tra gli effetti della “brexit” decisa da un referendum indetto proprio da colui che voleva utilizzarlo come elemento di pressione per ottenere migliori condizioni per la permanenza del Regno Unito nell’UE.

C’è da sottolineare che a far pendere la bilancia verso il “leave” è stato il voto degli inglesi che hanno basato le loro fortune sulla finanza e sul commercio, settori in cui vige la massima “chi disprezza compra”

Giova ricordare che nessuno ha mai manifestato disappunto perché la Svizzera non ha mai fatto parte dell’UE. Nonostante ciò, la Confederazione Elvetica ha sottoscritto molti trattati con l’Europa Unita, con grande attenzione agli aspetti ambientali. Anzi, molti miei amici che vi hanno trasferito la propria attività apprezzano la grande attenzione sia della popolazione che delle autorità per tutto ciò che attiene l’ambiente e la sua preservazione.

Il risultato del referendum britannico pone anche un quesito: perché un evento di per sé insignificante (in sostanza si tratta di un socio di un club che annuncia l’intenzione di dimettersi) ha fatto precipitare in un solo giorno tutte le borse valori mondiali dell’8/10%? A mio avviso la risposta è inquietante: ormai da tempo le decisioni relative agli investimenti (soprattutto in borsa) sono adottate con l’utilizzo di algoritmi e il successo di ogni operazione dipende dalla scelta di volta in volta di quello appropriato in rapporto all’analisi di scenario del momento. La decisione di uno Stato membro di uscire dall’UE comporta la possibile modifica di un numero indefinito di sotto scenari (basti pensare ai trattati che nei decenni si sono stipulati) e la conseguente complessità dell’elaborazione di nuovi algoritmi ha suggerito ai più di evitare di investire risorse per fronteggiare un evento ritenuto da tutti (o quasi) impossibile.

La conseguenza è stato il panico del “si salvi chi può!”.

di Paolo Serra – Associazione RELOADER onlus

Autore: Rinnovabili

Categorie
Tecnologia

Smartwatch: attenzione può essere usato per rubare il pin del bancomat

Smartwatch Samsung

Un semplice smartwatch potrebbe mettere a repentaglio la nostra sicurezza economica. L’allarme è stato lanciato da una ricerca della Binghamton University negli Usa, secondo cui dispositivi indossabili potrebbero favorire gli hacker ad accedere ai dati degli utenti e a rubare il pin dei bancomat.

Il tutto dipenderebbe dai sensori che potrebbero essere così precisi da tracciare i movimenti della mano e permettere a malintenzionati, di riprodurre i gesti fatti sulla tastiera di un bancomat e quindi accedere a un conto corrente. Questo ovviamente a discapito di correntisti ignari.

Durante i test la percentuale di riuscita è stata altissima ovvero pari all’80%. I ricercatori, hanno infatti sviluppato un algoritmo capace di decifrare le password dei bancomat sfruttando proprio le indicazioni che arrivavano dai dispositivi indossabili.

Il fattore più allarmante, però, è che per sottrarre i dati non occorre la presenza fisica di un hacker nelle vicinanze: pacchetti di dati necessari potrebbero essere rubati da uno “sniffer wireless” posizionato vicino a una tastiera, pronta a catturare i pacchetti Bluetooth inviati dallo smartwatch allo smartphone. O ancora tramite un malware installato sull’indossabile o sullo smartphone per intercettare i dati e inviarli a chi vuole accedere illegalmente ai dati.

In rete si trovano già i primi consigli su come arginare il problema: se si è possessori di questi dispositivi da polso, il primo è di perder tempo quando si digita il codice facendo magari finta di farlo con altri numeri oppure di procedere direttamente con l’altra mano.

Det

Seguici su Facebook, Twitter e Google+

LEGGI anche:

Samsung: lo smartwatch sostituirà lo smartphone

Autore: Tecnologia

Categorie
Economia

ALGEBRIS: NUOVO CONSULENTE DI PALAZZO CHIGI!

La seguente notizia me l’ero persa, non che qualcosa mi meravigli ormai in questa crisi, ma se mettiamo insieme ancora qualche pezzo arriviamo alla conclusione del grande puzzle che riguarda le banche di credito cooperativo in Italia e il loro destino…

Sapete chi è questo genio della finanza denoantri?

Un certo Gallo, gestore delle strategie macro del fondo di Davide Serra l’amico di Renzi…

. «… bisogna fare un’analisi economica dei modelli di business delle banche. Quelle grandi funzionano bene e generano profitto. Quelle medie e piccole, con qualche eccezione (per esempio UBI), utili non li fanno e non li hanno mai fatti. Sono state spesso create per non farli e per operare a fini sociali, come il credito cooperativo». Grandioso davvero.

Spettacolare davvero il nostro genio della lampada, le grandi banche funzionano bene, mentre quelle di credito cooperativo, sono state crerate per non fare utili.

Ecco il motivo per il quale loro cercano disperatamente di distruggere le piccole banche cooperative, sanno che non riusciranno mai a mettere le mani sui risparmi dei loro depositanti se non finiscono in borsa e poi…

E’ chiaro ora il motivo per il quale Renzi con la sua riforma sta disfando il sistema delle banche cooperative con l’antipasto della holding quotata in borsa?

VN:F [1.9.20_1166]

please wait…

Rating: 10.0/10 (3 votes cast)

VN:F [1.9.20_1166]

Rating: +3 (from 3 votes)

ALGEBRIS: NUOVO CONSULENTE DI PALAZZO CHIGI!, 10.0 out of 10 based on 3 ratings

Autore: Finanza.com Blog Network Posts