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GPT-4o: come funziona il processo di codifica e riconoscimento delle immagini

Author: IlSoftware

GPT-4o: come funziona il processo di codifica e riconoscimento delle immagini

Le applicazioni di visione artificiale non sono nuove ma con l’avvento dei modelli più evoluti, basati sull’intelligenza artificiale generativa, esse diverranno sempre più performanti e “all’ordine del giorno”. GPT-4o (la “o” finale sta per “omni”) è il più avanzato modello di linguaggio multimodale sviluppato da OpenAI e presentato il 13 maggio 2024. Si tratta di un’evoluzione significativa rispetto alle versioni precedenti, in grado di gestire e integrare input e output di testo, audio e immagini in tempo reale.

Il riferimento a “omni” indica proprio la natura multimodale del modello: GPT-4o può “comprendere” e generare risposte basate su vari tipi di input, rendendo l’interazione con l’intelligenza artificiale molto più naturale e intuitiva.

Tra le principali caratteristiche di GPT-4o ricordiamo una finestra di contesto (context window) di dimensioni pari a 128K token, la possibilità di elaborare fino 10 milioni di token al minuto, una “base di conoscenze” (dati di addestramento) aggiornata a ottobre 2023.

Il funzionamento del processo di codifica e tokenizzazione delle immagini

Dicevamo in apertura che la tendenza di OpenAI e di altre realtà concorrenti non è più quella di far crescere vertiginosamente il numero dei parametri. L’obiettivo è adesso quello di sviluppare e migliorare modelli capaci di elaborare correttamente più tipologie di contenuti. Nel caso dei Large Language Model (LLM) più evoluti come GPT-4o, questi non si limitano in più al linguaggio naturale ma estendono le loro abilità alle immagini e, in generale, agli elementi multimediali.

Oran Looney, sviluppatore e ricercatore, ha condotto una serie di verifiche approfondite per capire il comportamento di GPT-4o nella gestione delle immagini. Come funzionano i processi di codifica e tokenizzazione?

Quando GPT-4o riceve in input un’immagine ad alta risoluzione, la suddivide in riquadri di 512×512 pixel, ognuno dei quali consuma 170 token. Questo numero, apparentemente arbitrario, ha portato Looney a indagare sul motivo per cui OpenAI ha scelto proprio 170 token per riquadro.

La sua ipotesi è che ogni riquadro sia convertito in un vettore composto da 170 caratteristiche. Un approccio evidentemente più efficiente per i modelli di deep learning come GPT-4o, che trovano più facile lavorare con vettori in uno spazio multidimensionale piuttosto che processare direttamente le informazioni dei singoli pixel.

La conversione in uno spazio vettoriale

Alla data in cui scriviamo questo articolo, GPT-4o è l’ultima incarnazione di un modello Generative pre-trained transformer (GPT). Nell’articolo dedicato a cosa sono i modelli GPT, abbiamo visto che il loro segreto consiste nel trasformare l’input in vettori numerici (embedding), utili a rappresentare il significato delle parole nel contesto in cui esse sono utilizzate.

La tokenizzazione è il processo fondamentale che consiste nella suddivisione del testo (nel caso del linguaggio naturale) in unità più piccole chiamate token. Un token non necessariamente consiste a una singola parola ma si tratta di una semplificazione spesso adottata per rendere più comprensibile il funzionamento dei modelli.

Looney spiega che con GPT-4o il concetto di token e il processo di tokenizzazione sono applicati anche sulle immagini. I token testuali sono convertiti in vettori embedding prima di essere elaborati dal modello. Questo processo è cruciale per qualsiasi tipo di dato che vogliamo inserire in un transformer, dati visivi inclusi.

Lo dice OpenAI stessa: per ogni “piastrella” delle dimensioni di 512×512 pixel, l’azienda guidata da Sam Altman addebita all’utente l’uso di 170 token. Considerando un fattore 0,75 token per parola, questo significa che una singola immagine da 512×512 pixel equivale a circa 227 parole.

Secondo Looney, GPT-4o potrebbe utilizzare una rete neurale convoluzionale (CNN) per codificare le immagini. La CNN in questione potrebbe trasformare un’immagine di 512×512 pixel in una griglia di vettori embedding 13×13 pixel. Stando ai test effettuati, GPT-4o migliorerebbe significativamente le sue prestazioni spingendosi fino all’uso di griglie 5×5 pixel. In questo modo il modello è capace di raccogliere informazioni su un’immagine sia a livello globale che locale.

Mettete alla prova GPT-4o con immagini complesse

Il modo più semplice per accedere a GPT-4o, consiste nell’usare ChatGPT. Anche gli utenti del chatbot in versione gratuita possono usare di default GPT-4o per gestire un numero limitato di richieste su base giornaliera. Superata la “soglia” fissata da OpenAI, gli utenti del piano free di ChatGPT torneranno a usare automaticamente GPT-3.5.

Cliccando sull’icona raffigurante una piccola graffetta, abbiamo passato a ChatGPT/GPT-4o questa immagine pubblicata su Unsplash. Abbiamo quindi chiesto all’intelligenza artificiale di OpenAI

GPT-4o riconoscimento immagini IA

Come si vede nell’immagine, GPT-4o non solo ha riconosciuto il modello dell’auto fotografata ma ha fornito una serie di indicazioni sulle sue caratteristiche. Ha ancora rilevato il numero di targa, grazie al motore OCR integrato.

Il sistema di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), infatti, si comporta sorprendentemente bene. Tanto da far sostenere a Looney che per questa specifica necessità, OpenAI potrebbe aver integrato un motore OCR di terze parti. I meccanismi basati sull’intelligenza artificiale non sono infatti particolarmente abili nel riconoscimento dei dati presenti nelle immagini: GPT-4o è invece perfettamente capace di leggere testi complessi e trascriverne interi blocchi in modo preciso.

Riconoscimento testi OCR intelligenza artificiale

Chiedendo dove è stata scattata la foto oltre a maggiori informazioni sulla targa dell’auto, GPT-4o non solo ha ipotizzato che lo scatto arrivi dalla Turchia (come peraltro confermato dell’autore dell’immagine) ma ha fornito indicazioni corrette sul numero di targa.

L’analisi di Looney apre la strada a ulteriori ricerche su come i modelli di AI avanzati quali GPT-4o processano le immagini, evidenziando la complessità e le potenzialità di queste tecnologie. La comprensione approfondita di questi meccanismi contribuirà a introdurre miglioramenti significativi nell’elaborazione delle immagini e in molte altre applicazioni basate sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

L’immagine in apertura è tratta da OpenAI.

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Ferrari inaugura già il nuovo e-building: sostenibilità e tecnologia, qui nascerà la prima elettrica

Author: Hardware Upgrade

Ferrari ha inaugurato il nuovo e-building, uno stabilimento dove nascerà tra poco la prima Ferrari 100% elettrica, ma non solo, dato che negli stessi spazi gli uomini del cavallino potranno occuparsi anche di vetture termiche, plug-in, oltre che della produzione in loco di motori elettrici, batterie e inverter. Quindi massima flessibilità, che permetterà di riorganizzare anche le strtture già esistenti, ottimizzando tutto il flusso produttivo.

L’inaugurazione si è tenuta alla presenza del Presidente John Elkann, il Vice Presidente Piero Ferrari, l’Amministratore Delegato Benedetto Vigna e rappresentanti dei lavoratori Ferrari, ma l’ospite di spicco è stato sicuramente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ferrari e-building

L’e-building è un esempio di architettura e di tecnologia, costruito su una nuova area del campus appena acquisita, senza consumo di suolo, ma solo recuperando vecchi edifici già esistenti, verrà alimentato da energia rinnovabile, in parte prodotta dal più che discreto impianto fotovoltaico, che conta oltre 3.000 pannelli per un totale di 1,3 MW di potenza. Inoltre il 60% dell’energia utilizzata per i test di motori e batterie verrà reindirizzata verso degli accumulatori per essere inoltrata ad altri processi.

La realizzazione della nuova area ha richiesto 2 anni di lavoro, con oltre 350 operai impiegati. La superficie totale ammonta a 42.500 metri quadrati, con il piano terra che si occuperà di assemblaggio veicoli e logistica, con un soppalco per impianti generali e uffici. Al secondo piano invece verranno realizzato veicoli, motori e componenti.

L’edificio è in fase di certificazione come LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) di livello Platino, e come NZeb (edificio a energia quasi zero). L’infrastruttura digitale prevede la presenza di una rete Wi-Fi 6.0 per la gestione delle informazioni di produzione, che serve per la visualizzazione in 3D dei componenti durante l’assemblaggio, e per il controllo dei veicoli autonomi per il trasporto delle parti. Tornando invece a parlare di sostenibilità, un serbatoio di 200 metri cubi serve per la raccolta, il trattamento e il riutilizzo dell’acqua piovana, con una vasca di laminazione da 1.000 metri cubi per l’eccesso. Le aree verdi sono state intgegrate con 200 alberi, ed il sito è servito da nuove strade, da una pista ciclabile di 1,5 km, ed è presente un parcheggio con 1.400 posti auto.

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„Vergesst Promi-Bullshit“: So will Russell Crowe Glastonbury rocken

Author: klatsch-tratsch

Mehr als ein Nebenjob: Russell Crowe singt auf der Bühne. (smi/spot)

imago/CTK Photo

SpotOn NewsSpotOn News | 24.06.2024, 11:25 Uhr

Russell Crowe tauscht Filmset gegen Bühne – der Oscarpreisträger tritt mit seiner Band beim renommierten Glastonbury-Festival auf. Dort will er den “Promi-Bullshit” hinter sich lassen und nur für die Musik gefeiert werden. Mit ihr fing er schließlich vor der Schauspielerei an.

Am 26. Juni geht das traditionsreiche Glastonbury Festival (seit 1970) in die nächste Runde. Auf einer der Bühnen bei der englischen Kleinstadt steht neben Coldplay und Dua Lipa (28) auch Russell Crowe (60). Der Schauspieler ist einmal mehr in seinem Nebenjob als Musiker unterwegs. Mit seiner Band Indoor Garden Party spielt der Oscarpreisträger am Samstag (29. Juni) auf der Acoustic Stage.

Angst vor einer Schlammschlacht nach einer Regenperiode in England hat Russell Crowe nicht, wie er “Sky News” verrät. Denn der Neuseeländer und seine Band veranstalten tatsächlich eine Indoor Party. Sie treten überdacht in einem Zelt auf. “Wir werden den Laden in die Luft jagen”, verspricht der Teilzeit-Rockstar.

“Vergesst den Promi-Bullshit”

Noch ein Schauspieler, der sich als Rockstar versucht – könnte man denken. Doch Russell Crowe war schon vor seiner Filmkarriere ernsthaft musikalisch unterwegs. Er tingelte jahrelang durch Clubs und Pubs und nahm Platten auf. Die Vorstellung, dass er einmal ein Hollywoodstar werden würde, erschien ihm damals “lächerlich”.

Für seinen Glastonbury-Gig wünscht sich Russell Crowe, dass das Publikum seinen “anderen Job”, wie er die Schauspielerei nennt, ausblendet. Sie sollen den “Promi-Bullshit” vergessen und eine “ernstzunehmende Band” erwarten. “Sie ist voll von Monster-Musikern, die wissen, was sie tun.” Indoor Garden Party ist ein Kollektiv, das sich unter anderem aus Musikern von Crowes früheren Bands Thirty Odd Foot Of Grunts oder The Ordinary Fear Of God zusammensetzt.

Musik als Ausgleich zum Film

Die Musik schätzt Russell Crowe als “Ausgleich” zur Arbeit an einem Film. Sie besitzt für ihn einen “Reset”-Aspekt. Die beiden künstlerischen Tätigkeiten unterscheiden sich für den “Gladiator”-Star deutlich. “Filmsets sind in der Regel sehr kontrolliert”, sagte er zu “Sky News”. “Man muss die Götter des Films respektieren und absolut bereit sein und seine Recherchen durchgeführt haben”, erklärte der Darsteller.

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Auf der Bühne spielt Vorbereitung hingegen keine Rolle. Hier zähle nur die Reaktion des Publikums, an die man sich als Musiker anpassen müsse. “Es ist diese Art von Anarchie, bei der man nicht genau weiß, was passieren wird”. Das mache die Musik für Russell Crowe “wirklich attraktiv”.

 

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Gossip

Austeridad y el ejemplo de Letizia y Felipe: los planes del príncipe Guillermo y Kate Middleton cuando suban al trono

Author: mujerhoy

Jorge C. Parcero

Pese a que se da por hecho que tanto
el príncipe Guillermo como Kate Middleton están sobradamente preparados para asumir la responsabilidad de llevar la corona del Reino Unido cuando llegue el momento, la perspectiva para el matrimonio no parecía ser demasiado halagüeña hace unos meses. Poco después de anunciarse que
Carlos III padecía un tipo no especificado de cáncer y cuando se hablaba de la posibilidad de una ‘regencia light’ encarnada en su primogénito, no parecía que este y su esposa vieran esa opción con buenos ojos. Que en abril se filtrara también que la Casa Real británica estaba actualizando los
planes para el funeral del monarca, el llamado protocolo ‘Menai Bridge’, no ayudó a calmar las aguas.

Al menos así se desprendía de las palabras en el ‘Daily Mirror’ de la experta en los Windsor, Tina Brown, que aseguraba que esta nueva situación causaba
«una intensa ansiedad» en los herederos. Para ella, «la noticia del cáncer de Carlos les ha puesto en un lugar de proximidad aterradora» hacia el Palacio de Buckingham.

Recuperado el status quo monárquico, ahora falta confirmar la total recuperación de un activo tan importante para la Familia Real como es Kate Middleton. La princesa de Gales tan solo ha aparecido en público en los últimos seis meses durante
el desfile Trooping the Colour, mientras su suegro continúa sus citas oficiales a buen ritmo, incluso en el extranjero, pese a seguir también
recibiendo tratamiento contra el cáncer.

Guillermo, mientras tanto, no solo ha aparecido en las carreras de caballos de Royal Ascot y en la Eurocopa de Alemania, sino que lleva meses asumiendo una serie de importantes tareas en nombre de su padre. Algo que ha provocado que otro experto en la realeza del Reino Unido haya expresado ahora su sincera
preocupación por el futuro de la Corona, razonando por qué los príncipes de Gales podrían ser en un futuro cercano los únicos ‘royals trabajadores’.

El futuro del príncipe Guillermo: por qué la carga sobre sus hombros podría ser aún más pesada

Richard Eden, una de las voces más autorizas en asuntos de los Windsor, expresaba su disgusto en el diario británico ‘Daily Mail’ tras observar el
notable vacío en el gran balcón del Palacio de Buckingham durante el Trooping the Colour. Aunque en años anteriores se permitió a miembros menos destacados de la realeza estar junto a la reina Isabel II, su hijo sigue decidido a ‘adelgazar’ la monarquía. Así que tan solo su esposa Camilla, Guillermo y Kate y otros miembros senior de la familia como Sophie de Edimburgo y la princesa Ana estuvieron a su lado.

Sin embargo, para este experto, tener una plantilla tan reducida conlleva grandes preocupaciones, más allá de que suponga una notable reducción de gastos. Citando una fuente cercana a los Gales afirmó que Guillermo tiene la intención de
continuar con la misma estrategia de su padre. «Cuando los miembros más mayores de la familia se jubilen, el futuro rey Guillermo no pedirá a nadie nuevo que se presente como miembro de la realeza en activo. Queda por ver si incluso quiere que sus dos hijos menores trabajen como miembros de la realeza».

Kate Middleton y el príncipe Guillermo en una imagen reciente.

Kate Middleton y el príncipe Guillermo en una imagen reciente. /

gtres

A sus 59 años, Sophie es actualmente el único miembro de la realeza menor de 60 años. Esto significa que cuando Guillermo y Kate suban al trono, podrían ser los únicos
royals trabajando a tiempo completo. «Eso es lo que quiere Guillermo», añade Richard Eden. «Ve las pequeñas monarquías europeas como un modelo para el futuro».

A buen seguro entonces, el príncipe de Gales estará tomando ejemplo de
familias reales mínimas, como la de Felipe y Letizia. Aunque haya sido diezmada por sucesivos escándalos, el modelo actual de la Casa Real española funciona. Reducida su mínima expresión con los reyes, sus hijas y una doña Sofía que ha soplado ya 85 velas, este modelo parece que es al que quiere aspirar el futuro soberano inglés.

Sus primos, fuera de la ecuación

Desde que en una reciente fiesta de jardín en Buckingham el primogénito de Carlos y Diana se rodeara de varios de sus primos, se ha estado especulando con la posibilidad de que planeara darles un papel más relevante dentro de la Corona en un futuro. Guillermo, estuvo acompañado por Peter Phillips, de 46 años, Zara Tindall, de 43, y su marido Mike, de 45, así como por las princesas Beatriz, de 35, y Eugenia, de 34. Con todos ellos volvía a coincidir hace unos días en
las carreras de caballos de Ascot, demostrando la estrecha relación que siguen manteniendo.

Pero estos lazos estrechos no parecen indicar que haya en el horizonte
cargos importantes para sus primos. Las hijas de los duques de York se han labrado sus propias carreras, ya que ambas estudiaron en la universidad. Beatriz es vicepresidenta de asociaciones estratégicas en la empresa tecnológica estadounidense Afiniti, mientras que Eugenia es directora de la galería de arte Hauser & Wirth de Londres.

Zara Zara Phillips y Mike Tindall, en Ascot.

Zara Zara Phillips y Mike Tindall, en Ascot. /

GTRES

Por su parte, Mike y Zara Tindall han tenido carreras deportivas de éxito. La antigua estrella del rugby formó parte del equipo ganador de la Copa del Mundo de 2003, mientras que la hija de la princesa Ana es una consumada amazona y ganó una medalla de plata en los Juegos Olímpicos de Londres 2012 como parte del equipo británico de equitación. Por último, Peter Philips es director de adquisición de socios de la agencia de derechos deportivos y de entretenimiento CSM Sport & Entertainment.

Zara, que es madre de tres hijos, ya se había referido anteriormente a las ventajas de que ella y su hermano Peter
no recibieran títulos reales desde su nacimiento. En un podcast declaró que «desde mi punto de vista, tuve mucha suerte de que mi madre no nos diera ningún título, así que la felicito por ello. Tuvimos mucha suerte de poder hacerlo un poco a nuestra manera».

Mientras tanto,
los primos más jóvenes de Guillermo, Lady Louise Windsor, de 20 años, y James, conde de Wessex, de 16, los hijos de los duques de Edimburgo, siguen estudiando por el momento. La joven sigue los pasos de Guillermo y Kate en la Universidad de St Andrews, en Escocia, mientras que su hermano pequeño está en el último curso de secundaria.

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Lady Di : une folle trouvaille faite dans sa maison d’enfance – Closer

Author: Closermag.fr

EN BREF

  • Charles Spencer, frère de Lady Diana, a posté le 22 juin
    2024 sur son compte Instagram la photo d’une nouvelle trouvaille
    faite à Althorp.
  • Althorp est l’immense domaine de la famille Spencer, dont
    faisait partie Lady Diana, et qui se trouve en leur possession
    depuis 1508.
  • Comme l’avait déjà annoncé le frère de Lady Di, le
    domaine d’Althorp a abrité une villa romaine et continue de faire
    l’object de fouilles archéologiques.

Ce n’est pas la première fois qu’il partage ses
trouvailles. Charles Spencer, frère de
Lady Diana
, poste régulièrement des photos d’artefacts inédits
venant de la maison de famille sur son compte Instagram. La
dernière en date, qui a été postée le 22 juin 2024, a de quoi
fasciner les plus curieux. Il s’agit en effet d’un bracelet
qui remonte à plusieurs siècles.
Malgré un état qui
témoigne de son ancienneté, il est clair qu’il s’agit là d’un bijou
d’une grande valeur.

Afin d’y voir un peu plus clair,
Charles Spencer
a ajouté quelques détails dans la
description
de sa photo. “Magnifique bracelet romain
découvert cette semaine à Althorp. Quand a-t-il été porté pour la
dernière fois ? Sûrement il y a 1600 ans, à en juger par l’âge des
objets avec lesquels il a été trouvé. Imaginez perdre un tel objet…
Et accepter qu’il ne sera jamais retrouvé
” a écrit Charles
Spencer.


crédit photo : BESTIMAGE

Le frère de Lady Diana fait une promesse

Afin de satisfaire la curiosité de toutes les
personnes qui le suivent, le frère de Diana a aussi ajouté
un détail important. “Je vous montrerai ce à
quoi il ressemblera quand on l’aura soigneusement restauré et qu’il
se rapprochera de sa gloire d’origine”
. Les fans d’archéologie
peuvent donc se réjouir, Charles Spencer compte bien
continuer à alimenter son compte Instagram
avec les
diverses trouvailles faites à Althorp.

Il faut dire que la demeure dans laquelle la
princesse Diana, son frère Charles et leurs deux soeurs Sarah et
Jane
ont grandi regorge de trésors. Des fouilles
archéologiques ont été organisées en 2023 dans ce domaine qui
appartient aux Spencer depuis 1508. Le comte Charles Spencer avait
déjà, à l’époque, partagé plusieurs photos des avancées des
fouilles
. Comme en atteste le bracelet trouvé, de nombreux
trésors sont encore ensevelis sous le domaine, et pour cause. Ce
n’est rien de moins qu’une villa romaine qui se trouvait sous leurs
pieds.

La princesse Diana inhumée à
Althorp

Situé au centre de l’Angleterre, Althorp est
l’endroit où la princesse Diana a passé une enfance
heureuse
, jusque’à ce qu’elle se fiance avec le prince
Charles en 1981. Passé de génération en génération aux Spencer, ce
domaine splendide abrite également un trésor plus récent et à
l’histoire beaucoup plus tragique. Depuis 1997, c’est en effet à
Althorp que Lady Diana a été inhumée après son
accident de voiture mortel au pont de l’Alma.