Categorie
Tecnologia

I tumori sono davvero in crescita tra la generazione X?

Author: Wired

I membri della generazione X, ossia le persone nate tre il 1965 e il 1980, avranno un maggior rischio di essere colpiti dal cancro rispetto ai membri delle generazioni precedenti – almeno negli Stati Uniti. Questo, in sintesi, il risultato di un ampio studio – che in totale ha coinvolto quasi quattro milioni di persone – condotto da Philip Rosemberg e Adalberto Miranda-Filho, scienziati della Division of Cancer Epidemiology and Genetics al National Cancer Institute, e recentemente pubblicato sulle pagine della rivista Jama Network Open. Gli autori del lavoro si sono detti sorpresi da alcuni dei risultati: “Mi aspettavo che effettivamente alcuni tipi di cancro, per esempio quello del colon o del retto, sarebbero stati più alti tra i membri della generazione X rispetto ai baby boomer [ossia i nati tra il 1946 e il 1964, ndr] – ha detto Rosemberg a Fortuneanche perché ultimamente sono stati pubblicati molti studi sui casi di cancro del colon-retto a esordio precoce. Ma ciò che mi ha colto più di sorpresa è stato il numero di tutti gli altri diversi tipi di cancro che i nostri modelli prevedono colpiranno la generazione X più dei baby boomer”.

Di cancro si muore meno

Prima di esaminare i risultati dello studio, una buona notizia. In generale oggi di cancro si muore di meno: negli ultimi trent’anni è infatti stabilmente diminuita la mortalità oncologica, soprattutto grazie ai progressi nella conoscenza dei meccanismi fisiologici del cancro, alle campagne di prevenzione e ai passi in avanti in campo terapeutico. Ed è tempo di continuare a spingere sull’acceleratore: gli esperti di varie associazioni oncologiche italiane, per esempio, rifacendosi agli interventi individuati dal Piano europeo di lotta contro il cancro, hanno posto l’obiettivo di ridurre di un altro 6-8% la mortalità per cancro nel nostro paese.

Veniamo ora ai risultati di Rosemberg e Miranda-Filho. I due esperti hanno analizzato i dati clinici di 3,8 milioni di americani con cancro invasivo, relativi al periodo 1992-2018 ed estratti dal programma Surveillance, Epidemiology, and End Results (Seer) del National Cancer Institute degli Stati Uniti, servendosi del cosiddetto age-period-cohort model, un modello statistico in grado di osservare separatamente gli impatti epidemiologici di età, periodo storico e coorte. Vuol dire che il modello riesce a tener conto, e distinguere, quali sono gli effetti di questi tre fattori sull’insorgenza del cancro, il che dovrebbe aiutare i ricercatori a identificare con più precisione i meccanismi che più di altri contribuiscono ad ammalarsi. Gli effetti legati all’età, in particolare, sono quelli che riguardano il ruolo dell’invecchiamento nella fisiologia del cancro; gli effetti legati al periodo sono gli andamenti temporali legati a un evento specifico, come l’introduzione di un nuovo agente cancerogeno o un cambiamento nei criteri diagnostici; gli effetti legati alla coorte sono quelli generazionali, legati per esempio a cambiamenti collettivi nello stile di vita o a esposizioni ambientali avvenute nello stesso momento di vita, per esempio durante la pubertà.

Cosa dicono i nuovi dati

Con questo modello, gli autori del lavoro appena pubblicato hanno stimato l’incidenza di diversi tipi di cancro su persone di differenti generazioni: è importante sottolineare che i dati non rappresentano quindi una fotografia della situazione attuale, ma piuttosto una modellizzazione dei dati che vengono utilizzati anche per fare delle proiezioni per le prossime generazioni. Gli esperti hanno stimato i nuovi casi di tumore all’anno nei sessantenni per 100mila individui per le diverse generazioni, utilizzando come misura l’incidenza combinata di diversi tumori (20 sedi nelle donne e 18 negli uomini, per la precisione). Il risultato principale è che, da un punto di vista numerico, per i membri della generazione X il numero di tumori con incidenza crescente rispetto ai baby boomer ha superato quelli con incidenza decrescente. Ci sono differenze di genere: nelle donne si osserva un calo di tumori polmonari e cervicali ma un aumento di tumori della tiroide, dei reni, del retto, dell’utero, del colon, del pancreas e delle ovaie, oltre a leucemie e ai linfomi non-Hodgkin. Negli uomini, invece si osserva un calo di tumori polmonari, del fegato, della cistifellea e dei linfomi e un aumento dei tumori della tiroide, dei reni, del retto, del colon e della prostata, oltre che delle leucemie. Allo stesso modo, sono emerse anche differenze etniche: l’aumento dell’incidenza del cancro tra i membri della generazione X rispetto ai loro genitori è stato sostanziale soprattutto tra le donne ispaniche (+34,9%) e tra gli uomini ispanici (+14,1%), rispetto a quello riportato tra donne e uomini bianchi non ispanici (+15,1% e +11,9%, rispettivamente).

La modellizzazione è diversa dall’osservazione

A questo punto è necessario però sottolineare come vanno letti questi dati e cosa realmente potrebbero significare. Per farlo abbiamo chiesto delucidazioni ad Annalisa Trama, direttrice della Struttura semplice dipartimentale di epidemiologia valutativa all’Istituto nazionale dei tumori (Int), che si occupa proprio di epidemiologia oncologica. Il primo caveat è metodologico: “Bisogna tener conto del fatto – ci ha spiegato l’esperta – che non si tratta di dati osservati, ma di modellizzazioni. Alla base di ogni modellizzazione ci sono sempre, per forza di cose, delle assunzioni e delle approssimazioni: in questo caso, per esempio, si avevano molti dati sull’incidenza dei tumori nei 60enni della generazione dei baby boomer ma molti meno per quelli della generazione X, per cui è stato necessario proiettare i dati. Bisogna quindi tener presente, per interpretare i dati, che specialmente nella generazione X i dati sono modellizzati. Inoltre, lo studio propone delle ipotesi sulle possibili cause perché i fattori di rischio non sono stati analizzati. In generale, è sempre complesso ricostruire le differenze e i cambiamenti dei diversi fattori di rischio (stili di vita, ambientali, occupazionali etc.) tra le generazioni, perché sono eterogenei, interagiscono tra loro e cambiano nel tempo”.

A questo punto, è interessante chiedersi cosa ci dicono questi dati e quali possano essere le ragioni dell’andamento previsto negli Stati Uniti. Trama ci spiega che il dato più rilevante riguarda il tipo di tumori: “Se analizziamo le previsioni, vediamo che ci sono alcuni tipi di tumori la cui incidenza è in diminuzione – per esempio il tumore del polmone o della cervice – e altri la cui incidenza prevista è in aumento – per esempio il tumore della tiroide, del rene e della prostata. È un dato interessante: i primi sono tumori per lo più associati allo stile di vita, soprattutto al fumo, che sappiamo in passato essere più comune e diffuso. I secondi, invece, sono tumori che oggi sono più rilevabili di altri, soprattutto grazie alla maggiore disponibilità, precisione e utilizzo di strumenti diagnostici, che in alcuni casi ci permettono di ‘vedere’ dei tumori anche quando non li stiamo cercando – tumori che spesso sono considerati ‘clinicamente irrilevanti’ perché, pur aumentando l’incidenza, non portano alla morte”. Sostanzialmente, dice Trama, quello che potrebbe sembrare un aumento dell’incidenza è (almeno in parte) il risultato di una “elevata pressione diagnostica” che ci porta (e porterà) a trovare più tumori. Detto questo, resta vero che anche per altri tumori in aumento negli Stati Uniti (ad esempio quello del colon) esiste una stretta connessione con lo stile di vita, e in particolare con la cattiva alimentazione, la sedentarietà eccessiva e il consumo di alcool, tutti fattori di rischio che effettivamente “sono aumentati durante il corso della vita della generazione X”, dicono gli autori dello studio.

Non tutto il mondo è paese

Parlavamo di pressione diagnostica. Il che apre un’altra doverosa riflessione: i risultati dell’analisi sono riferiti all’incidenza di tumore negli Stati Uniti, un contesto diverso da quello europeo e italiano sia per l’organizzazione del sistema sanitario che per gli stili di vita. E dunque bisogna fare molta attenzione prima di “esportare” le conclusioni statunitensi dalle nostre parti. “Negli Stati Uniti – continua Trama – la sanità funziona in modo molto diverso: gli interventi diagnostici potrebbero essere in aumento anche perché è un sistema sanitario privato”. E in effetti, se guardiamo all’Italia, la situazione è diversa: “I dati dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum), appena presentati a Caserta (dati osservati, reali, non proiezioni), ci dicono che in realtà in Italia (tra il 2013 ed il 2017) non si può parlare di un aumento dei tassi di incidenza: nei maschi si registra una riduzione dell’incidenza, e nelle donne una sostanziale stabilità”. Attenzione a non confondere il numero assoluto di casi con il tasso di incidenza: il numero assoluto è in crescita, ma questo avviene perché la quota della popolazione in età anziana (quella più soggetta ad ammalarsi di tumore) aumenta sempre più; il tasso di incidenza, invece, è calcolato come il rapporto tra il numero di casi e la popolazione a rischio, ed è quindi un indicatore molto più attendibile per comprendere l’evoluzione dello scenario epidemiologico nel tempo. “Questi risultati ci indicano – conclude Trama – che si è lavorato bene sulla prevenzione primaria, cioè sugli interventi per ridurre i fattori di rischio quali quelli legati allo stile di vita. La prevenzione primaria resta quindi a oggi la strategia più efficace per ridurre l’incidenza di tutti i tipi di tumore. È su questo fronte che bisogna insistere”.

Categorie
Pc Games

Fortnite Rientro è una nuova modalità con una nuova mappa disponibile oggi: i dettagli ufficiali e il trailer – Multiplayer.it

Author: Multiplayer.it

Epic Games ha presentato una nuova mappa e una nuova modalità per Fortnite, che sarà disponibile da oggi – 22 giugno – poco dopo le 20:00, ora italiana. Parliamo di Fortnite Rientro, una modalità di Battaglia reale da giocare in squadra.

Tramite il blog ufficiale di Fortnite, Epic Games ha spiegato nel dettaglio cosa possiamo aspettarci da questa nuova modalità e ha condiviso anche un trailer.

Il trailer e i dettagli di Fortnite Rientro

Secondo quanto indicato, all’interno di questa nuova modalità per la Battaglia reale possiamo giocare in una mappa per 40 giocatori di piccole dimensioni, con luoghi noti come Pinnacoli Pendenti e Corso Commercio. I giocatori della squadra possono rientrare in gioco, se almeno un compagno è ancora vivo. Solo se l’intera squadra è morta in contemporanea la partita finisce. La modalità è valida sia per Battaglia reale che per Zero costruzioni.

Come funziona però il rientro? Secondo la spiegazione di Epic Games, in Fortnite Rietro quando un giocatore viene eliminato parte un conto alla rovescia e quando si esaurisce l’utente torna in campo. Inizialmente il timer è da 30 secondi, ma andando avanti si arriva a 40 secondi.

Se si abbatte un avversario, il timer cala di due secondi. Se si elimina un nemico, la riduzione è di quattro secondi. Se invece si elimina un’intera squadra, il conto alla rovescia toglie dieci secondi al Rietro. I giocatori abbattuti ma non eliminati possono decidere di morire e far partire il proprio timer immediatamente, se capiscono che i propri compagni non riusciranno a rianimarli.

La mappa di Fortnite Rientro

La mappa di Fortnite Rientro

Infine, alla fine della partita vi è una fase nella quale non è possibile il Rientro, quindi i giocatori eliminati non potranno tornare in gioco.

In Fortnite Rietro non ci sono veicoli, ma ci saranno varie armi classiche come:

  • Revolver
  • Fucile pesante tattico
  • Fucile pesante a leva
  • Fucile pesante OG
  • Mitraglietta tattica
  • Fucile da fanteria
  • Fucile d’assalto pesante
  • Fucile di precisione bolt-action
  • Lanciarazzi
  • Rampino

Quando si torna in campo si ha solo un fucile d’assalto comune e 100 unità di legno (per la modalità Costruzione). Chi viene eliminato lascia cadere tutto quello che ha nell’inventario più questi oggetti: pozioni scudo piccole, munizioni leggere e medie, pallottole per fucili pesanti e (solo in modalità Costruzione) 50 unità di ciascun materiale.

Per quanto riguarda le ricompense, ci sono degli incarichi da 20.000 PE l’uno. Permettono di ottenere:

  • scia Duello digitale – tre incarichi
  • copertura Cubi da piscina – sei incarichi
  • dorso decorativo Nanabagno – nove incarichi

Alla prima vittoria reale in Fortnite Rientro si ottiene il deltaplano Resuscimbrello.

Infine vi segnaliamo che è in arrivo una collaborazione con Pirati dei Caraibi.

Categorie
Pc Games

Pokémon GO Fest Madrid: 190.000 giocatori a caccia di Pokémon in città | GamesVillage.it

Author: GamesVillage.it

Pokémon GO Fest Madrid, l’edizione europea 2024 del più grande evento del gioco per mobile, si è concluso da pochi giorni e ha registrato un numero record di 190.000 Allenatori di tutte le età e generazioni, che hanno giocato in tutta la città. Il 70% dei possessori di biglietti per l’evento proveniva da fuori della Spagna. Tra il 14 e il 16 giugno, gli Allenatori di Pokémon hanno vissuto l’esperienza in due luoghi, il Parco Juan Carlos I e la città di Madrid, dove hanno potuto catturare esclusivi Pokémon selvatici, partecipare ai raid Necrozma e ottenere altri bonus speciali… Il tutto entrando in contatto con altri membri della community.

Durante la tre giorni nel Parco Juan Carlos I sono stati catturati 6,6 milioni di Pokémon e la distanza media percorsa da ogni persona è stata di 16,4 km. Una mongolfiera ha accolto gli allenatori ogni mattina, che in seguito hanno avuto la possibilità di incontrare i loro Ambassador e creator Pokémon preferiti durante la giornata, oltre a partecipare alla tradizionale foto di gruppo che ha chiuso la giornata. Gli habitat del gioco si sono fusi perfettamente con le aree esistenti all’interno del Parco: la Sunrise Gateway, la Cursed Forest e il Mysterious Labyrinth sono alcuni dei luoghi preferiti dai fan.

La Football Experience è stata una delle novità più visitate del Pokémon GO Fest, dove i fan hanno potuto incontrare di persona stelle del calcio internazionale come Mendieta, Morientes e Losada, esercitandosi con il pallone e cercando di vincere un PokéStop personalizzato.

“Decine di migliaia di giocatori da tutto il mondo sono venuti a Madrid per godersi il Pokémon GO Fest questo fine settimana. Godendosi il sole e l’atmosfera del festival, gli allenatori di tutte le età hanno fatto nuove amicizie, catturato Pokémon esclusivi e ricevuto sorprese speciali sia al Parque Juan Carlos I che in tutta la città. Tra i punti salienti c’è stata una speciale zona di esperienza calcistica in cui gli allenatori hanno potuto incontrare ed esercitare le loro abilità calcistiche con stelle internazionali come Morientes, Mendieta e Losada. Abbiamo anche avuto la fortuna di assistere a cinque proposte di matrimonio durante il fine settimana!”, ha dichiarato Philip Marz, Regional Marketing Director di Pokémon GO.

La città di Madrid e il distretto di Barajas sono stati sotto i riflettori per tutto il fine settimana, mentre Marta Rivera de la Cruz, delegata del Dipartimento di Cultura, Turismo e Sport del Comune di Madrid, ha partecipato alla giornata di apertura. I cinque Percorsi ufficiali di Pokémon GO in collaborazione con il Comune erano a disposizione di tutti i cittadini, questi itinerari hanno permesso agli allenatori di scoprire Madrid “in un modo diverso” e, allo stesso tempo, di scoprire alcuni dei luoghi più interessanti, sia nel centro storico, nonché cuore dello shopping della capitale spagnola, sia negli altri quartieri. Secondo la Delegata: “Pokemon Go Fest è stata l’occasione per mostrare a migliaia di turisti la nostra ospitalità e la nostra ricchezza culturale e gastronomica e, allo stesso tempo, ha permesso ai fan locali di visitare i luoghi della loro città in modo diverso”.

La Niantic GO Fest City Activation, situata a Nuevos Ministerios, ha fatto da snodo tra il parco e la città ed è stata anche un punto chiave per gli Allenatori e i visitatori, durante tutto il fine settimana. Chi è passato di lì ha potuto entrare in contatto con altri Allenatori, fare amicizia e persino ricevere un regalo speciale.

Per completare l’esperienza del GO Fest è in arrivo il Pokémon GO Fest Global: l’evento avrà luogo nelle giornate del 13 e 14 luglio, e sarà possibile partecipare gratuitamente da qualsiasi parte del mondo. Sono già disponibili biglietti per arricchire l’esperienza con bonus e ricompense speciali, come l’incontro con l’esclusivo Pokémon Marshadow.

Please enable JavaScript to view the

comments powered by Disqus.

Categorie
Tecnologia

Elon Musk: i chip cerebrali Neuralink manderanno in pensione gli smartphone

Author: Webnews

Alla domanda se i chip cerebrali Neuralink potessero in un futuro sostituire gli smartphone, Elon Musk, intervistato su X ha risposto senza pensarci due volte e con la sua solita sicurezza “In futuro, niente telefoni, solo Neuralink“. Neuralink, azienda ovviamente di proprietà di Elon Musk, si propone di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia, sviluppando interfacce neurali in grado di connettere il cervello umano ai computer. Un primo passo importante in questa direzione è stato compiuto a gennaio di quest’anno, con il primo impianto di un chip cerebrale su un uomo di 29 anni paralizzato. Protagonista di questa straordinaria vicenda è Noland Arbaugh, la cui vita è stata stravolta da un incidente otto anni fa che lo ha reso tetraplegico. Grazie all’innovativo intervento di Neuralink, Arbaugh ha potuto migliorare notevolmente la qualità della sua vita, tornando addirittura a giocare a scacchi, sua grande passione.

NolandArbaugh

Il chip Neuralink è composto da 64 sottilissimi filamenti (più sottili di un capello umano!) che ospitano un totale di 1.024 elettrodi. Grazie a questi elettrodi, l’impianto è in grado di captare l’attività cerebrale e tradurla in azioni desiderate dal paziente. Il chip non fa tornare a muovere un arto, purtroppo non è possibile, ma elimina uno strumento terzo come un pennino per interfacciarsi con uno schermo e compiere azioni. Il pensiero di un’azione infatti tramite il dispositivo passa direttamente al cursore sullo schermo eliminando praticamente del tutto l’uso del pennino, pennino che Roland utilizza o meglio utilizzava muovendolo con la bocca.

Ovviamente il percorso di Roland ha avuto tanti alti e anche tanti bassi, si tratta di una tecnologia rivoluzionaria ma nuova, anzi nuovissima. Ma solo grazie a persone coraggiose come Roland sarà possibile capire se nel futuro la visione di Musk troverà conferma.

Se vuoi aggiornamenti su su questo argomento inserisci la tua email nel box qui sotto:

Elon Musk: i chip cerebrali Neuralink manderanno in pensione gli smartphone

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni
relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi
dell’informativa sulla privacy.

Categorie
HardwareSoftware

Xiaomi 14 Ultra con kit fotografico a un prezzo SHOCK: risparmi il 33%!

Author: Tom’s Hardware

Se siete alla ricerca di uno smartphone che unisca tecnologia all’avanguardia e prestazioni fotografiche eccezionali, vi consigliamo di dare un’occhiata a questa offerta su eBay. Xiaomi 14 Ultra, in bundle con un fantastico kit per fotografia ufficiale è infatti disponibile a soli 999€, grazie a uno sconto del 33% rispetto al prezzo originale di 1.499,90€, un’offerta niente male!

Xiaomi 14 Ultra con kit per fotografia, chi dovrebbe acquistarlo?

Xiaomi 14 Ultra, in questo bundle, è ideale per chi cerca un dispositivo all’avanguardia che unisca prestazioni di alto livello a funzionalità fotografiche eccezionali. Grazie al suo processore Qualcomm Snapdragon 8 Gen3, lo smartphone è perfetto per gli utenti esigenti che necessitano di velocità e reattività per il multitasking avanzato, che si tratti di videogiochi o di applicazioni che richiedono molte risorse. Proprio per questo, 16GB di RAM sono presenti all’interno, per garantire fluidità senza compromessi in qualunque occasione, anche con molte applicazioni aperte.

Immagine di Xiaomi 14 Ultra con kit fotografico a un prezzo SHOCK: risparmi il 33%!

Per gli appassionati di fotografia, lo smartphone presenta un eccezionale pacchetto di quattro fotocamere Leica da 50MP, con macro da 75mm e 120mm, il che garantisce scatti di qualità professionale in ogni condizione: l’accoppiata perfetta è di sicuro con il kit per fotografia, che infatti permette di sbloccare il pieno potenziale dello smartphone da ogni angolazione. Viene infatti inclusa un’impugnatura con cui lo smartphone può essere anche caricato, vista la batteria aggiuntiva da 1.500mAh, e sono presenti anche dei pulsanti per operazioni come la messa a fuoco e lo zoom: utilizzabili in maniera analogica!

Il bundle include anche un anello decorativo aggiuntivo arancione. Tornando allo smartphone, non possiamo non citare l’ottima batteria di base da 5.000mAh, che supporta la ricarica rapida fino a 90 W e può passare dallo 0 al 100% in soli 25 minuti. Infine, il display dello Xiaomi 14 Ultra è un AMOLED 2K da 6,73 pollici, pronto a offrire immagini dettagliate e colori vividi. 

Offerto a 999,00€, questo bundle dello Xiaomi 14 Ultra con kit per fotografia rappresenta un’occasione imperdibile per entrare in possesso di uno smartphone top di gamma, senza compromessi da nessun punto di vista. La combinazione delle sue caratteristiche tecniche avanzate, insieme alla versatilità per quel che concerne il comparto fotografico, passando per la componentistica di punta, lo rendono un acquisto affidabile e ottimo


Vedi offerta su eBay