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Un modo per evitare che uno stalker sfrutti gli AirTag

Author: Wired

In pratica, però, i ricercatori affermano che questi cambiamenti hanno creato una situazione in cui gli AirTag trasmettono la loro posizione a chiunque li stia tenendo d’occhio nel raggio compreso tra 9 e 15 metri circa nel corso di un’intera giornata, un tempo sufficiente per seguire una persona e farsi un’idea dei suoi movimenti. “Abbiamo chiesto a degli studenti di camminare per la città, a Times Square e a Washington, e molte persone trasmettono la loro posizione – spiega Matt Green, crittografo della Johns Hopkins che ha lavorato alla ricerca insieme a un gruppo di colleghi, tra cui Nadia Heninger e Abhishek Jain –. Centinaia di AirTag non erano vicini al dispositivo a cui erano registrati, e presumiamo che la maggior parte di questi non fossero AirTag di stalker“.

Apple ha collaborato con aziende come Google, Samsung e Tile per affrontare la minaccia del tracciamento degli AirTag e di prodotti simili. Secondo i ricercatori, almeno per ora il consorzio sembra aver adottato l’approccio di Apple, che prevede la rotazione degli identificatori pubblici dei dispositivi una volta ogni 24 ore. Ma il compromesso sulla privacy di questa soluzione ha spinto i ricercatori a cercare di capire se sarebbe stato possibile progettare un sistema che bilanciasse meglio privacy e sicurezza.

Il nuovo metodo

La soluzione proposta da Green e dai suoi colleghi si basa su due aree consolidate della crittografia, che il gruppo ha cercato di implementare in modo facile ed efficiente, affinché il sistema potesse funzionare in background sui dispositivi mobili senza essere di disturbo. Il primo elemento è il cosiddetto “secret sharing“, che consiste nel creare sistemi che non possono rivelare nulla di un “segreto” se non in presenza di un numero sufficiente di pezzi distinti di un puzzle. Nel caso degli AirTag, il “segreto” è l’identità reale e statica del dispositivo che sta alla base dell’identificatore pubblico, che viene cambiato di frequente per motivi di privacy.

Il ricorso al secret sharing ha consentito ai ricercatori di sviluppare un meccanismo in cui un dispositivo come uno smartphone sarebbe in grado di determinare che è tracciato da un AirTag con un identificatore pubblico in continua rotazione solo nel caso in cui sistema riceva un numero sufficiente di un certo tipo di ping nel corso del tempo. A quel punto, improvvisamente, l’anonimato dell’AirTag sospetto verrebbe meno e il sistema sarebbe in grado di determinare che il dispositivo Apple è rimasto nelle vicinanze per un determinato periodo di tempo.

Green tuttavia fa notare che gli algoritmi di secret sharing non sono molto bravi a ordinare e analizzare gli input se vengono sommersi da molti pezzi di puzzle, l’esatto scenario che si verificherebbe nel mondo reale, dove AirTag e dispositivi che hanno attivato la funzione Dov’è si incontrano continuamente. Per questo motivo, i ricercatori hanno utilizzato un secondo concetto, noto come “error correction coding“, che è specificamente progettato per separare il segnale dal rumore e preservare la durata dei segnali anche in presenza di errori.

I ricercatori hanno pubblicato le loro scoperte a settembre e lo hanno presentato ad Apple. Più di recente hanno segnalato il loro metodo al consorzio industriale di cui fa parte Apple. Il colosso non ha risposto alle domande di Wired US, che chiesto all’azienda di commentare lo studio e se ha in programma di adottare il sistema.

Green spera che Apple sfrutti in qualche modo il lavoro dei ricercatori, e aggiunge che il progetto è serve a ricordare gli impatti che la crittografia teorica può avere nel mondo reale.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

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AirTag: cos’è, come funziona, prezzo e a cosa serve

Author: Wired

Airtag è il tracker di Apple, presentato nel 2021, come piccolo ed efficiente sistema di localizzazione di qualsiasi oggetto al quale viene associato. Tra i prodotti più economici del listino Apple, AirTag è sempre più utilizzato per una grande varietà di scopi che vanno dalla localizzazione di oggetti come portafogli, chiavi e altri accessori della vita quotidiana fino alle valigie quando si è in viaggio. Ma è anche una buona soluzione per avere sempre sotto controllo la posizione degli animali domestici o dei bambini e non manca un lato oscuro, legato allo stalking, che però Apple sta prendendo di petto. Ecco dunque una guida completa per scoprire come funziona nel dettaglio il piccolo tracker, quanto costa e tutte le sue funzionalità.

La scheda tecnica di AirTag

AirTag è un piccolo dischetto con un diametro di 31,9 mm, uno spessore di 8 mm e un peso di appena 11 grammi, con un colore grigio metallizzato impreziosito dal logo della mela morsicata. Il dispositivo ha ottenuto il rating ip67 che certifica la capacità di resistere in immersione in acqua fino a una profondità massima di un metro per 30 minuti. Inoltre non teme schizzi e polvere, quindi può essere utilizzato senza problemi anche in outdoor. All’interno del piccolo dischetto c’è il modulo bluetooth e il chip u1 prodotto da Apple per la connessione in ultra wideband, oltre che il modulo nfc, un piccolo altoparlante, un accelerometro e l’alloggiamento per la batteria bottone (inclusa quando lo si acquista).

AirTag bambini

Apple

Come funziona AirTag

Il funzionamento di AirTag si basa sull’ecosistema di Apple, ovvero su centinaia di milioni di dispositivi come iPhone oppure iPad e Mac che formano una rete capillare che copre in modo massivo una buona fetta della parte popolata del pianeta. L’idea alla base è quella del riconoscimento di un tracker nelle vicinanze attraverso una triangolazione che mantiene naturalmente anonimi i dispositivi che hanno fatto da sponda, così da garantire una localizzazione piuttosto precisa a livello geografico e pressoché in tempo reale. Come ci riesce? Grazie alla tecnologia bluetooth, che invia un segnale privato che può essere captato da tutti quei dispositivi Apple collegati all’applicazione Dov’è nelle vicinanze. L’nfc permette di poter ricavare informazioni semplicemente avvicinando uno smartphone compatibile a un AirTag trovato in giro, così da recuperare dati preziosi per poter restituire l’oggetto legittimo proprietario che l’ha dichiarato smarrito.

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Come capire di essere tracciati da un AirTag (e come proteggersi)

Author: Wired

Il modello di iPhone che possedete influisce sulla facilità con cui è possibile scoprire eventuali AirTag nascosti. I possessori di modelli con iOS 14.5 o una versione più recente del sistema operativo dovrebbero ricevere una notifica push ogni volta che un AirTag sconosciuto rimane nelle vicinanze per un periodo di tempo prolungato e a distanza dal sua proprietario. Cliccando sulla notifica, è possibile che vi venga data la possibilità di far suonare l’AirTag per localizzare il dispositivo. Per verificare che riceviate correttamente questi avvisi:

  • accedete all’app Dov’è;
  • selezionate la scheda Io nell’angolo in basso a destra;
  • verificate che la voce Avvisi di sicurezza, sotto Notifiche, sia attivata.

A qualche mese dal lancio degli AirTag, Apple ha distribuito l’app Trova Tracker per i telefoni Android. A differenza delle funzioni di sicurezza disponibili per l’iPhone, l’app per Android non cerca automaticamente gli AirTag sconosciuti. Devono essere gli utenti ad avviare la scansione, comunque una valida arma per il monitoraggio.

Secondo Eva Galperin, direttrice della sicurezza informatica della Electronic Frontier Foundation, non è facile capire perché la funzionalità limitata dell’app sia limitata: “In realtà si tratta di una limitazione nel modo in cui funziona l’ecosistema e le app Android – spiega Galperin –. Ho invitato Apple e Android a lavorare insieme per incorporare nel sistema operativo Android il livello di mitigazione che Apple fornisce in iOS, ma questo richiede molta cooperazione tra due gruppi che normalmente sono rivali“. Alcune guide per trovare gli AirTag raccomandano l’uso di scanner bluetooth, che secondo Galperin però non è un metodo affidabile per la ricerca dei tracker: “Ho provato a usare diversi scanner bluetooth per rilevare gli AirTag, ma non funzionano sempre“.

Senza uno smartphone a portata di mano, è necessario affidarsi a indizi visivi e acustici per individuare gli AirTag nascosti. Il disco circolare bianco è leggermente più grande di una moneta. Come ha riportato il New York Times, una donna ha trovato un AirTag incastrato sotto la targa della sua auto. Il video con cui documenta l’episodio è stato visualizzato oltre 20 milioni di volte su TikTok.