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Batterie al litio, in Italia sorgerà un grande impianto di riciclo

Author: Wired

Sorgerà presto in Italia il primo grande impianto di riciclo di batterie al litio per veicoli elettrici, sistemi industriali e sistemi stazionari. Enel X, divisione della multinazionale nei servizi di fornitura ed efficienza energetica, e Midac, azienda italiana specializzata nella produzione di batterie, hanno infatti avviato le attività di ricerca e sviluppo propedeutiche a realizzarlo, in partenariato con altre aziende ed enti di ricerca italiani ed europei, tra i quali Enea.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto europeo Ipcei sulle batterie ed è finalizzata allo sviluppo di una vera e propria filiera europea delle batterie al litio, sostenibile e in linea con il paradigma della circolarità. Si stima che nel 2030 sarà stato accumulato un volume complessivo di batterie al litio da riciclare pari a circa 200mila tonnellate: il nuovo progetto sarà dunque utile a rendere “sempre più sostenibile – si legge in una nota – la transizione energetica”.

Le due aziende daranno vita a un modello virtuoso e incentrato sulla circolarità, che permetterà di trasformare pacchi batteria esausti in materie prime utili a realizzare nuove celle. In tal modo saranno limitate le attività di estrazione dei minerali e ridotti costi e impatti ambientali del processo.

In particolare, a Enel X spetterà il compito di studiare e sviluppare le tecnologie più adatte allo smontaggio automatico delle batterie al litio e il loro processo di riciclo. A Midac sarà invece affidato lo sviluppo di tutto il processo di riciclo, dapprima in una dimensione in scala pilota, poi mediante la realizzazione di un impianto industriale dalla capacità di almeno 10mila tonnellate all’anno.

Quello avviato con Midac è il terzo progetto Ipcei sulle batterie per Enel X. Nel 2020 e nel 2021, l’azienda ne aveva infatti avviati altri due, per promuovere lo sviluppo della tecnologia Digital Twin e di altre tecnologie innovative e sostenibili per le batterie agli ioni di litio allo scopo di estenderne la durata, ridurne i tempi di ricarica, renderle più sicure e più rispettose dell’ambiente.

Questo progetto – dichiara il responsabile di Enel X Francesco Venturinipermetterà di creare nuovi mercati e nuove opportunità di crescita per le aziende, coniugando efficienza, sostenibilità e innovazione e facilitando l’Europa nel raggiungimento di un obiettivo di cruciale importanza, come una maggiore indipendenza di approvvigionamento delle materie prime”.

Partiremo dal riciclo – aggiunge il presidente di Midac Filippo Girardiper arrivare alle celle, i nostri impianti sorgeranno in Italia per rafforzare la presenza italiana nel comparto delle batterie e creare posti di lavoro e sviluppo in tutto il territorio nazionale”.

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Stooping, cos’è il trend del recupero dei mobili abbandonati per strada

Author: Wired

Il trend non ha tardato a farsi conoscere anche in Italia. La pagina Instagram Stooping Milano può vantare oltre 30mila followers. “Noi siamo nate su Instagram, non abbiamo mai utilizzato altri mezzi. Ma eravamo delle stoopers anche prima di creare la pagina! Abbiamo sempre recuperato mobili dalla strada per dargli una seconda vita nella nostra casa” spiegano Giulia e Sara, dietro all’account milanese. “È una pratica che c’è sempre stata quella di recuperare mobili dalla strada, a cui noi probabilmente abbiamo solo dato un nome, e che pensiamo dia beneficio in termini di risparmio nello smaltimento dei rifiuti per Milano”.

Stooping in strada in Italia

Oltre alla versione milanese, sono nati profili anche per Roma, Firenze e altre città. Può capitare che i mobili fotografati siano già stati indicati al servizio comunale di raccolta dei rifiuti, ma questo non ferma gli appassionati di design da strada. “Purtroppo per adesso è difficile poter avvisare le persone affinché possano disdire la loro prenotazione di ritiro, ma stiamo lavorando per renderlo un servizio più controllato così che possano beneficiarne tutti: l’ambiente, Milano e chi ci segue”. Oltre agli oggetti trovati sui marciapiedi, nella pagina vengono anche indicati gli articoli disponibili nelle case di altri utenti, prima che vengano portati in strada. In questo modo, l’offerente e chi decide di prenderli possono mettersi d’accordo prima che i mobili vengano portati in strada.