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Guerre, quali potrebbero scoppiare nel 2023

Da Taiwan alla Grecia, alcuni paesi non hanno mai smesso di trovarsi al centro di tensioni, che potrebbero facilmente innescare reazioni su larga scala

Author: Wired

Dopo decenni di pace, nel 2022 la Russia ha riportato la guerra in Europa, facendo riavvicinare pericolosamente il mondo a uno scontro tra potenze. Dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina tutto l’occidente e molti paesi orientali si sono schierati a sostegno di Kyiv, facendo riemergere vaste divisioni geopolitiche e lo spettro della guerra nucleare, sbandierato da Mosca come minaccia per far valere le sue istanze imperialiste. La guerra così innescata ha avuto un effetto a catena sul palcoscenico globale, rendendo più plausibili conflitti che sembravano ormai sopiti. Ecco quindi i quattro scenari dove nel 2023, secondo gli analisti di 19FortyFive, potrebbero nascere nuovi conflitti su larga scala.

Taiwan

Sul fronte dello scontro tra Taiwan e Cina, nell’ultimo anno sono arrivate sensazioni contrastanti. Da un lato Pechino non ha mai violato così tante volte e con così tanti mezzi lo spazio aereo dell’isola. Dall’altro, la preoccupazione per un’invasione immediata è stata affievolita dai problemi interni della Cina dovuti al perdurare della pandemia da Covid-19 e dal continuo sostegno statunitense a Taiwan.

Tuttavia, la decisione di Washington di assumere posizioni nette circa la difesa di Taiwan, la cui esistenza come stato non è mai stata riconosciuta formalmente dagli Stati Uniti, indica una reale preoccupazione circa un possibile attacco cinese all’isola, oppure a una presa di potere simile a quella avvenuta a Hong Kong. Allo stesso tempo, anche la stessa postura statunitense mantiene alto il rischio di un’escalation. In ogni caso, un eventuale attacco non arriverebbe inaspettato, i preparativi cinesi infatti sarebbero chiaramente visibili a tutti, ma ogni scenario immaginabile rischia di vedere coinvolti gli Stati Uniti e anche il Giappone, aumentando il rischio di uno scontro tra grandi potenze.

Grecia e Turchia

I rapporti tra Grecia e Turchia sono forse una delle più gravi problematiche in seno all’alleanza della Nato. Nell’ultimo anno le tensioni tra i due paesi sono aumentate notevolmente, in gran parte a causa della svolta aggressiva della Turchia in politica estera e alla vulnerabilità interna del regime di Tayyip Erdogan. Inoltre, le controversie tra Atene e Ankara sono peggiorate a causa della crisi migratoria e all’esplorazione energetica nel mar Egeo, dove esiste una disputa territoriale lunga decenni.

Sebbene altamente improbabile che due alleati Nato si attacchino apertamente, la storia insegna che anche paesi amici possono arrivare sull’orlo della guerra in caso di profonde divergenze, nonostante i loro impegni. Qualsiasi tipo di scontro tra Turchia e Grecia coinvolgerebbe immediatamente la Nato e, quasi certamente, comporterebbe anche un intervento opportunistico da parte della Russia.

Penisola coreana

Mentre la Corea del Nord ha continuato a stringere i suoi legami con la Russia, le tensioni con la Corea del Sud sono andate a intensificarsi sempre di più nel corso dell’intero anno. Le provocazioni nordcoreane sono state infatti più frequenti che mai, arrivando a produrre il maggior numero di test missilistici mai fatti e andando addirittura a violare lo spazio aereo di Seul per la prima volta dopo cinque anni.

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