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India, il governo si sta impadronendo di internet

L’amministrazione Modi continua ad assegnarsi nuovi poteri e varare nuove regole per aumentare il proprio controllo su web e social network, di fronte a cui le big tech sembrano impotenti

Author: Wired

“Quasi tutti gli operatori del settore, almeno in India, pensavano che il governo non avrebbe rispettato la scadenza dei tre mesi”, ha dichiarato in forma anonima a Wired UK una persona a conoscenza delle discussioni interne a una piattaforma di social media occidentale. Le piattaforme tecnologiche si aspettavano più tempo per adeguarsi alle nuove norme: “Non c’è stata una consultazione sufficiente e nessuno nel settore era pronto a un cambiamento così fondamentale nelle proprie operazioni in India”, ha aggiunto la fonte anonima.

Ma all’avvicinarsi della scadenza, il governo ha fatto capire che non avrebbe ceduto. Google e Meta si sono conformati velocemente, mentre Twitter non ha rispettato termine, portando il governo indiano ha dichiarare che l’azienda aveva temporaneamente perso il suo status di intermediario, diventando così responsabile dei contenuti pubblicati sulla sua piattaforma. In quel periodo contro il responsabile di Twitter per l’India, Manish Maheshwari, sono state intentate almeno due cause relative a contenuti pubblicati sul servizio, e un avvocato ha presentato una denuncia contro l’azienda per “diffusione di odio“. 

Alla fine Twitter ha assunto i tre dirigenti locali come previsto dalle nuove norme, spingendo il governo a ripristinare lo status di intermediario della piattaforma. In seguito, l’azienda ha pubblicato un rapporto sulla trasparenza che mostra come il governo indiano abbia inviato quasi 4000 richieste di rimozione a Twitter tra luglio e dicembre 2021. Nel maggio 2021, la polizia ha fatto irruzione negli uffici di Twitter a Delhi e Gurgaon, dopo che la società aveva applicato l’etichetta “media manipolati” a un tweet di un politico del partito al governo, il Bharatiya Janata Party (Bjp).

Il governo indiano si è scontrato anche con Meta. Le nuove regole consentono alle autorità di chiedere alle piattaforme di messaggistica di identificare l’autore di qualsiasi messaggio, una disposizione incompatibile con la crittografia end-to-end di WhatsApp, che ha fatto causa al governo per contestare la legge (la causa è ancora in corso).

Le piattaforme di social media hanno bollate alcune delle altre misure del nuovo regolamento indiano come irrealizzabili. Una delle disposizioni prevede per esempio che gli intermediari rispondano ai reclami degli utenti entro 24 ore e li risolvano nei 15 giorni successivi; le piattaforme di social media sono poi tenute a rimuovere alcuni contenuti “controversi” entro 72 ore dalla segnalazione (in India la segnalazione di massa di contenuti giudicati dannosi è una tattica comune).

Nuove regole in arrivo

Sebbene il governo abbia dichiarato che le regole varate nel 2021 per le piattaforme siano state concepite per “dare potere agli utenti ordinari dei social media” e fermare la circolazione di contenuti pericolosi e frodi finanziarie, Banerjee ritiene che il giro di vite serva più che altro a riaffermare il controllo sui media online, che negli ultimi anni sono proliferati in India. Il Ministero indiano dell’elettronica e della tecnologia dell’tnformazione non ha risposto a una richiesta di commento di Wired UK per quest’articolo.

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