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Ucraina, come sta preparando la seconda controffensiva

Author: Wired

La seconda controffensiva dell’Ucraina è ormai alle porte. E questa volta, l’esercito di Kyiv può contare su tutti gli aiuti militari occidentali arrivati nei primi mesi del 2023, tra cui carri armati moderni, missili a medio raggio e droni, tantissimi droni. Per guidarli, grazie al progetto Army of drones lanciato dall’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, sono stati addestrati circa 10 mila piloti.

Dopo aver respinto con successo le truppe di occupazione della Russia dai territori di Kyiv, già ad aprile dello scorso anno, ed aver riconquistato Kharkiv, Kerson e Mykolaiv, durante la prima controffensiva tra agosto e novembre 2022, l’Ucraina è pronta a un nuovo passo cruciale nel conflitto. Obiettivo di Kyiv: liberare la gran parte delle zone sud-orientali occupate, che vanno dal golfo di Tendra, zona limitrofa a Mykolaiv, all’intera regione del Donbas.

Nell’ultimo periodo, oltre alla vitale assistenza degli stati della Nato, l’Ucraina ha raccolto anche 325 milioni di dollari per l’acquisto di droni, sulla piattaforma di crowdfunding ufficiale del governo, United 24. Tra gli sponsor dell’iniziativa anche Mark Hamill, l’attore che ha ricoperto il ruolo di Luke Skywalker nella saga di Star Wars.

Passando dai famosi Bayraktar turchi ai minuscoli Black Hornet norvegesi, fino alle migliaia di mezzi civili impiegati per le ricognizioni o modificati per trasportare piccoli esplosivi, i droni si sono rivelati l’arma protagonista dell’invasione su larga scala dell’Ucraina. Sia per il loro uso estensivo da entrambe le parti, mai visto prima in un conflitto di tale portata, sia per la loro efficacia nel contrastare i mezzi corazzati e identificare le postazioni nemiche.

Una rilevanza di cui l’Ucraina è ben consapevole e sulla quale il governo ha investito molte risorse con l’iniziativa Army of drones, per incrementare la ricerca e lo sviluppo di droni commerciali e militari, tramite l’apertura di 60 nuove aziende nel settore. Ma oltre ai mezzi, serve anche personale altamente specializzato in grado di condurli sul campo di battaglia e, soprattutto, riuscire a riportarli integri alla base.

Per questo, negli ultimi mesi, sono stati addestrati circa 10 mila piloti, tra militari professionisti e volontari civili, pronti a operare durante la controffensiva di primavera e tenere impegnate le difese aeree e le truppe russe.

Vinceremo più velocemente e con meno perdite avendo decine di migliaia, centinaia di migliaia di droni da ricognizione e da combattimento a disposizione sul campo”, ha dichiarato a Newsweek Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino: Questa guerra è una guerra di droni, sono loro la super arma”.

Author: Wired

La seconda controffensiva dell’Ucraina è ormai alle porte. E questa volta, l’esercito di Kyiv può contare su tutti gli aiuti militari occidentali arrivati nei primi mesi del 2023, tra cui carri armati moderni, missili a medio raggio e droni, tantissimi droni. Per guidarli, grazie al progetto Army of drones lanciato dall’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, sono stati addestrati circa 10 mila piloti.

Dopo aver respinto con successo le truppe di occupazione della Russia dai territori di Kyiv, già ad aprile dello scorso anno, ed aver riconquistato Kharkiv, Kerson e Mykolaiv, durante la prima controffensiva tra agosto e novembre 2022, l’Ucraina è pronta a un nuovo passo cruciale nel conflitto. Obiettivo di Kyiv: liberare la gran parte delle zone sud-orientali occupate, che vanno dal golfo di Tendra, zona limitrofa a Mykolaiv, all’intera regione del Donbas.

Nell’ultimo periodo, oltre alla vitale assistenza degli stati della Nato, l’Ucraina ha raccolto anche 325 milioni di dollari per l’acquisto di droni, sulla piattaforma di crowdfunding ufficiale del governo, United 24. Tra gli sponsor dell’iniziativa anche Mark Hamill, l’attore che ha ricoperto il ruolo di Luke Skywalker nella saga di Star Wars.

Passando dai famosi Bayraktar turchi ai minuscoli Black Hornet norvegesi, fino alle migliaia di mezzi civili impiegati per le ricognizioni o modificati per trasportare piccoli esplosivi, i droni si sono rivelati l’arma protagonista dell’invasione su larga scala dell’Ucraina. Sia per il loro uso estensivo da entrambe le parti, mai visto prima in un conflitto di tale portata, sia per la loro efficacia nel contrastare i mezzi corazzati e identificare le postazioni nemiche.

Una rilevanza di cui l’Ucraina è ben consapevole e sulla quale il governo ha investito molte risorse con l’iniziativa Army of drones, per incrementare la ricerca e lo sviluppo di droni commerciali e militari, tramite l’apertura di 60 nuove aziende nel settore. Ma oltre ai mezzi, serve anche personale altamente specializzato in grado di condurli sul campo di battaglia e, soprattutto, riuscire a riportarli integri alla base.

Per questo, negli ultimi mesi, sono stati addestrati circa 10 mila piloti, tra militari professionisti e volontari civili, pronti a operare durante la controffensiva di primavera e tenere impegnate le difese aeree e le truppe russe.

Vinceremo più velocemente e con meno perdite avendo decine di migliaia, centinaia di migliaia di droni da ricognizione e da combattimento a disposizione sul campo”, ha dichiarato a Newsweek Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino: Questa guerra è una guerra di droni, sono loro la super arma”.

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