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Tecnologia

Cosa sappiamo sul test di un’arma nucleare che la Russia starebbe preparando

Author: Wired

Alcune immagini satellitari pubblicate dal New York Times rivelano che la Russia potrebbe essere pronta a effettuare (o potrebbe aver già effettuato) un nuovo test di un’arma nucleare. Le foto sono state scattate sopra a una remota base militare situata nell’Artico russo. Secondo il quotidiano statunitense, i movimenti registrati all’interno della base sono molto simili a quelli che hanno preceduto il lancio sperimentale del missile a propulsione nucleare Burevestnik, nell’arsenale di Mosca dal 2018. L’organizzazione no-profit Nuclear Threat Initiative, che si occupa del monitoraggio degli armamenti nucleari, spiega che il Burevesnik è un missile da controffensiva, da utilizzare come risposta a un’ondata di attacchi nucleari contro la Russia.

L’analisi

Secondo la testata americana, la possibilità di un imminente test nucleare si evince da una serie di elementi emersi dalle foto satellitari scattate negli ultimi quaranta giorni. Lo scorso 28 agosto, la piattaforma di lancio dei missili a propulsione nucleare della base nell’Artico russo risultava operativa. Tre giorni dopo, il 31 agosto, le autorità russe hanno dichiarato “zona di pericolo temporaneo” i cieli sovrastanti la base. Questa misura invita i piloti di aerei a stare alla larga dall’area. Secondo il New York Times l’avviso è stato prorogato fino al prossimo 6 ottobre.

Ma le più consistenti prove di un possibile test nucleare sono state raccolte il 20 settembre, quando sulla base di lancio del sito militare erano presenti numerosi veicoli. Per gli analisti, tra questi vi sarebbe un camion che traina un rimorchio dalle dimensioni che sembrano corrispondere a quelle del missile Burevestnik. Il New York Times fa notare anche l’istallazione di una specie di rifugio antiatomico utilizzato per proteggere le basi militari durante i test.

Nelle aree circostanti, inoltre, è stata rilevata la presenza di due aerei progettati per raccogliere dati sui lanci missilistici. I velivoli risultano di proprietà della Rosatom, l’agenzia atomica russa che dovrebbe svolgere un ruolo strettamente civile ma che pochi giorni fa il presidente russo Vladimir Putin ha ringraziato pubblicamente per l’impegno profuso nello sviluppo di tecnologie militari nucleari avanzate.

I test precedenti

Secondo il New York Times tutti questi movimenti si sono verificati anche tra il 2017 e il 2018 durante gli altri tentativi di lancio del Burevestnik. Non è chiaro se questo missile a propulsione nucleare sia stato nuovamente testato dal 2019. Gli analisti spiegano comunque che ci vorrà ancora tempo prima che il missile possa essere considerato utilizzabile in un contesto bellico.
Tra il 2017 e il 2019 Mosca ha autorizzato tredici test nucleari, tutti falliti. I funzionari statunitensi hanno affermato che, tra questi, il test di maggior successo ha visto il missile di prova salire in volo per circa 22 miglia prima di finire in mare. Era stato concepito per percorrere 14mila miglia.

Author: Wired

Alcune immagini satellitari pubblicate dal New York Times rivelano che la Russia potrebbe essere pronta a effettuare (o potrebbe aver già effettuato) un nuovo test di un’arma nucleare. Le foto sono state scattate sopra a una remota base militare situata nell’Artico russo. Secondo il quotidiano statunitense, i movimenti registrati all’interno della base sono molto simili a quelli che hanno preceduto il lancio sperimentale del missile a propulsione nucleare Burevestnik, nell’arsenale di Mosca dal 2018. L’organizzazione no-profit Nuclear Threat Initiative, che si occupa del monitoraggio degli armamenti nucleari, spiega che il Burevesnik è un missile da controffensiva, da utilizzare come risposta a un’ondata di attacchi nucleari contro la Russia.

L’analisi

Secondo la testata americana, la possibilità di un imminente test nucleare si evince da una serie di elementi emersi dalle foto satellitari scattate negli ultimi quaranta giorni. Lo scorso 28 agosto, la piattaforma di lancio dei missili a propulsione nucleare della base nell’Artico russo risultava operativa. Tre giorni dopo, il 31 agosto, le autorità russe hanno dichiarato “zona di pericolo temporaneo” i cieli sovrastanti la base. Questa misura invita i piloti di aerei a stare alla larga dall’area. Secondo il New York Times l’avviso è stato prorogato fino al prossimo 6 ottobre.

Ma le più consistenti prove di un possibile test nucleare sono state raccolte il 20 settembre, quando sulla base di lancio del sito militare erano presenti numerosi veicoli. Per gli analisti, tra questi vi sarebbe un camion che traina un rimorchio dalle dimensioni che sembrano corrispondere a quelle del missile Burevestnik. Il New York Times fa notare anche l’istallazione di una specie di rifugio antiatomico utilizzato per proteggere le basi militari durante i test.

Nelle aree circostanti, inoltre, è stata rilevata la presenza di due aerei progettati per raccogliere dati sui lanci missilistici. I velivoli risultano di proprietà della Rosatom, l’agenzia atomica russa che dovrebbe svolgere un ruolo strettamente civile ma che pochi giorni fa il presidente russo Vladimir Putin ha ringraziato pubblicamente per l’impegno profuso nello sviluppo di tecnologie militari nucleari avanzate.

I test precedenti

Secondo il New York Times tutti questi movimenti si sono verificati anche tra il 2017 e il 2018 durante gli altri tentativi di lancio del Burevestnik. Non è chiaro se questo missile a propulsione nucleare sia stato nuovamente testato dal 2019. Gli analisti spiegano comunque che ci vorrà ancora tempo prima che il missile possa essere considerato utilizzabile in un contesto bellico.
Tra il 2017 e il 2019 Mosca ha autorizzato tredici test nucleari, tutti falliti. I funzionari statunitensi hanno affermato che, tra questi, il test di maggior successo ha visto il missile di prova salire in volo per circa 22 miglia prima di finire in mare. Era stato concepito per percorrere 14mila miglia.

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