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La controversa visita di Elon Musk in Israele

Author: Wired

Dopo aver dato ragione a un post antisemita su X e travolto dalle critiche per il dilagare di contenuti antisemiti e islamofobi scoppiata sulla sua piattaforma, Elon Musk è volato in Israele durante i quattro giorni di tregua con Hamas. La visita sembra quindi molto collegata agli affari personali del miliardario, che a causa del suo commento e della mancata moderazione di questi post sta perdendo parecchi inserzionisti e utenti importanti.

Airbnb, Amazon, Coca Cola, Microsoft, Disney, Comcast, Warner Bros, Ibm e molte altre grandi compagnie hanno messo in pausa i propri annunci pubblicitari su X, a seguito dell’endorsement di Musk al un post antisemita e sostenitore della teoria cospirazionista della sostituzione etnica. Azione che, secondo il New York Times, potrebbe costare alla sua piattaforma una perdita di circa 75 milioni di dollari entro la fine dell’anno.

La stesso governo degli Stati Uniti ha definito il post di Musk come “un’aberrante promozione dell’antisemitismo e dell’odio razziale”. Condanne sono arrivate anche dalla Commissione europea e politici di rilievo, come la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, hanno cancellato i loro account su X. Come riporta il Guardian, Hidlago ha definito X come una “gigantesca fogna globale” che “fomenta intenzionalmente tensioni e conflitti”.

Nemmeno dieci giorni dopo lo scoppio di questa ennesima crisi legata a X, Musk è partito per Israele, pubblicando sul suo profilo “le azioni parlano più forte delle parole”. Non proprio delle scuse, ma un tentativo di rimediare al caos creato facendosi vedere con tanto di giubbotto antiproiettile in compagnia del contestato leader israeliano, Benjamin Netanyahu, per le strade del Kibbutz Kfar Aza, dove si è concentrato parte dell’attacco di Hamas del 7 ottobre.

In quel luogo sono stati uccisi più di cento civili, sui circa 1.200 totali, e molti altri sono stati rapiti. Dopo l’attacco, la rappresaglia e conseguente invasione di Gaza da parte di Israele hanno portato allo sterminio di 14.500 palestinesi in meno di due mesi. Musk ha anche detto di voler offrire il suo sistema di internet satellitare, Starlink, a Gaza. Proposta già avanzata e bloccata da Israele

Author: Wired

Dopo aver dato ragione a un post antisemita su X e travolto dalle critiche per il dilagare di contenuti antisemiti e islamofobi scoppiata sulla sua piattaforma, Elon Musk è volato in Israele durante i quattro giorni di tregua con Hamas. La visita sembra quindi molto collegata agli affari personali del miliardario, che a causa del suo commento e della mancata moderazione di questi post sta perdendo parecchi inserzionisti e utenti importanti.

Airbnb, Amazon, Coca Cola, Microsoft, Disney, Comcast, Warner Bros, Ibm e molte altre grandi compagnie hanno messo in pausa i propri annunci pubblicitari su X, a seguito dell’endorsement di Musk al un post antisemita e sostenitore della teoria cospirazionista della sostituzione etnica. Azione che, secondo il New York Times, potrebbe costare alla sua piattaforma una perdita di circa 75 milioni di dollari entro la fine dell’anno.

La stesso governo degli Stati Uniti ha definito il post di Musk come “un’aberrante promozione dell’antisemitismo e dell’odio razziale”. Condanne sono arrivate anche dalla Commissione europea e politici di rilievo, come la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, hanno cancellato i loro account su X. Come riporta il Guardian, Hidlago ha definito X come una “gigantesca fogna globale” che “fomenta intenzionalmente tensioni e conflitti”.

Nemmeno dieci giorni dopo lo scoppio di questa ennesima crisi legata a X, Musk è partito per Israele, pubblicando sul suo profilo “le azioni parlano più forte delle parole”. Non proprio delle scuse, ma un tentativo di rimediare al caos creato facendosi vedere con tanto di giubbotto antiproiettile in compagnia del contestato leader israeliano, Benjamin Netanyahu, per le strade del Kibbutz Kfar Aza, dove si è concentrato parte dell’attacco di Hamas del 7 ottobre.

In quel luogo sono stati uccisi più di cento civili, sui circa 1.200 totali, e molti altri sono stati rapiti. Dopo l’attacco, la rappresaglia e conseguente invasione di Gaza da parte di Israele hanno portato allo sterminio di 14.500 palestinesi in meno di due mesi. Musk ha anche detto di voler offrire il suo sistema di internet satellitare, Starlink, a Gaza. Proposta già avanzata e bloccata da Israele

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