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Cosa succede adesso a Ilaria Salis

Author: Wired

Alle recenti elezioni europee dell’8 e 9 giugno, Ilaria Salis, l’insegnante italiana arrestata in Ungheria nel febbraio 2023, è stata eletta come eurodeputata con Alleanza verdi e sinistra (Avs). Salis è stata accusata di aver aggredito dei neonazisti durante una manifestazione di estrema destra a Budapest.

Attualmente agli arresti domiciliari in Ungheria e con un processo in corso, durante cui hanno destato scalpore le condizioni di detenzione ungheresi, l’elezione di Salis potrebbe cambiare drasticamente la sua situazione grazie all’immunità parlamentare europea, che protegge gli europarlamentari da arresti o restrizioni durante il mandato, a meno che non siano colti in flagranza di reato.

Cosa potrebbe succedere

Perché Salis possa beneficiare dell’immunità parlamentare, la sua elezione deve essere ufficialmente confermata: questo potrebbe avvenire attraverso un documento inviato dal governo italiano alle autorità ungheresi, ma è più probabile che sarà necessario attendere la proclamazione ufficiale da parte del Parlamento europeo, prevista poco prima della prima sessione plenaria del 16 luglio.

Una volta confermata l’elezione, le autorità ungheresi dovrebbero rilasciarla. Tuttavia, il processo non sarà immediato: il procuratore generale ungherese potrebbe richiedere al presidente del parlamento l’autorizzazione a procedere con il processo contro Salis. Questa richiesta sarà esaminata dalla commissione giuridica del Parlamento, che potrebbe confermare l’immunità, negarla o revocarla parzialmente; in quest’ultimo caso, Salis resterebbe libera fino alla sentenza definitiva.

In caso di immunità, Salis potrebbe probabilmente tornare in Italia. Secondo quanto disposto dal Protocollo numero 7 sui privilegi e sull’immunità dell’Unione europea, non possono essere posti ostacoli amministrativi o alla libertà di movimento: “Nessuna restrizione di ordine amministrativo o di altro genere è apportata alla libertà di movimento dei membri del Parlamento europeo che si recano al luogo di riunione del Parlamento europeo o ne ritornano”.

Possibile scontro

Nonostante l’immunità, tuttavia, le accuse contro Salis non verrebbero automaticamente annullate: il tribunale ungherese potrebbe comunque richiedere al Parlamento europeo di avviare la procedura per la revoca dell’immunità, specialmente se le prove video presentate dall’accusa dimostrassero la colpevolezza di Salis in flagranza di reato. Questo scenario aprirebbe un contenzioso tra l’Ungheria e l’Europarlamento.

Domenica 9 giugno, in serata, durante i festeggiamenti per i risultati elettorali, il padre di Ilaria Salis, Roberto, insieme al leader di Europa verde Angelo Bonelli, ha esortato il governo italiano ad agire subito per ottenere la liberazione. Le prime parole di Ilaria Salis, pronunciate al telefono, hanno riflettuto invece il suo spirito combattivo: “Sono pronta a lottare“.

Author: Wired

Alle recenti elezioni europee dell’8 e 9 giugno, Ilaria Salis, l’insegnante italiana arrestata in Ungheria nel febbraio 2023, è stata eletta come eurodeputata con Alleanza verdi e sinistra (Avs). Salis è stata accusata di aver aggredito dei neonazisti durante una manifestazione di estrema destra a Budapest.

Attualmente agli arresti domiciliari in Ungheria e con un processo in corso, durante cui hanno destato scalpore le condizioni di detenzione ungheresi, l’elezione di Salis potrebbe cambiare drasticamente la sua situazione grazie all’immunità parlamentare europea, che protegge gli europarlamentari da arresti o restrizioni durante il mandato, a meno che non siano colti in flagranza di reato.

Cosa potrebbe succedere

Perché Salis possa beneficiare dell’immunità parlamentare, la sua elezione deve essere ufficialmente confermata: questo potrebbe avvenire attraverso un documento inviato dal governo italiano alle autorità ungheresi, ma è più probabile che sarà necessario attendere la proclamazione ufficiale da parte del Parlamento europeo, prevista poco prima della prima sessione plenaria del 16 luglio.

Una volta confermata l’elezione, le autorità ungheresi dovrebbero rilasciarla. Tuttavia, il processo non sarà immediato: il procuratore generale ungherese potrebbe richiedere al presidente del parlamento l’autorizzazione a procedere con il processo contro Salis. Questa richiesta sarà esaminata dalla commissione giuridica del Parlamento, che potrebbe confermare l’immunità, negarla o revocarla parzialmente; in quest’ultimo caso, Salis resterebbe libera fino alla sentenza definitiva.

In caso di immunità, Salis potrebbe probabilmente tornare in Italia. Secondo quanto disposto dal Protocollo numero 7 sui privilegi e sull’immunità dell’Unione europea, non possono essere posti ostacoli amministrativi o alla libertà di movimento: “Nessuna restrizione di ordine amministrativo o di altro genere è apportata alla libertà di movimento dei membri del Parlamento europeo che si recano al luogo di riunione del Parlamento europeo o ne ritornano”.

Possibile scontro

Nonostante l’immunità, tuttavia, le accuse contro Salis non verrebbero automaticamente annullate: il tribunale ungherese potrebbe comunque richiedere al Parlamento europeo di avviare la procedura per la revoca dell’immunità, specialmente se le prove video presentate dall’accusa dimostrassero la colpevolezza di Salis in flagranza di reato. Questo scenario aprirebbe un contenzioso tra l’Ungheria e l’Europarlamento.

Domenica 9 giugno, in serata, durante i festeggiamenti per i risultati elettorali, il padre di Ilaria Salis, Roberto, insieme al leader di Europa verde Angelo Bonelli, ha esortato il governo italiano ad agire subito per ottenere la liberazione. Le prime parole di Ilaria Salis, pronunciate al telefono, hanno riflettuto invece il suo spirito combattivo: “Sono pronta a lottare“.

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