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Stanny Franssen & Ortin Cam – Haunted Houses (Original Mix)

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Energia

Oltre l’efficienza energetica: l’energy cloud che renderà più intelligenti i nostri edifici

Il mercato mondiale dei sistemi di building automation raggiungerà un valore totale di 55 miliardi di $ entro il 2024, secondo Navigant Research. Le tecnologie informatiche trasformeranno gli ambienti in cui si vive e lavora grazie alla multimedialità e lo scambio di dati e informazioni.

Le tecnologie informatiche stanno per irrompere nel mondo delle costruzioni: con l’Internet of Things (IoT) e il cloud computing c’è da aspettarsi una rivoluzione nel modo di progettare e realizzare gli edifici del futuro.

A prevederlo è Navigant Research nello studio “Intelligent Buildings: 10 Trends to Watch in 2016 and Beyond” (disponibile sul loro sito solo a pagamento). Ma di quale “intelligenza” stiamo parlando esattamente?

Siamo molto vicini all’idea di smart buildings, o anche smart cities e smart grids. Edifici, intere città e, più in generale, reti elettriche in grado di comunicare tra loro, scambiando dati che diventano informazioni ricche di valore sia per gli utenti che per le utilities. La sfida, in sintesi, è utilizzare i sistemi ICT (Information and Communication Technologies) per trasformare gli ambienti in cui si vive e lavora in spazi più interattivi.

Perché la domotica

L’esempio classico è la domotica: programmi capaci di gestire uno o più impianti, dall’illuminazione al riscaldamento/climatizzazione, passando per gli elettrodomestici e le eventuali batterie di accumulo integrate con pannelli fotovoltaici. Secondo le stime di Navigant Research, il mercato dei sistemi di building energy management (BEM) raggiungerà un valore totale pari a 55 miliardi di dollari da qui al 2024.

Così, evidenzia la società di consulenza americana, stiamo per assistere a una transizione, non solo energetica ma anche di abitudini. Da un lato, infatti, la generazione distribuita dei piccoli impianti alimentati da fonti rinnovabili metterà in crisi il modello lineare di produzione e consumo, fatto di grandi centrali e grandi linee di trasmissione.

Dall’altro, i sistemi BEM porteranno a esperienze di multimedialità e interazione finora sconosciute o molto circoscritte. Le persone potranno controllare e regolare anche da remoto una serie di parametri: temperatura degli ambienti, accensione/spegnimento di apparecchi, illuminazione delle singole stanze/uffici, consumi di energia elettrica e termica in tempo reale, e così via.

L’automazione può fare ancora di più, ad esempio coordinare il funzionamento di tutti gli impianti e dispositivi di un edificio, ottimizzando il rendimento dei singoli sistemi secondo le reali necessità, secondo il numero di occupanti in quel preciso momento, l’intensità della luce naturale, le temperature esterne, eccetera.

Ecco perché, spiegano gli analisti di Navigant Research, una delle dieci tendenze osservate è che la gestione intelligente degli edifici andrà ben oltre l’efficienza energetica.

Vantaggi dell’automazione

La riduzione dei consumi elettrici e termici sarà certamente molto importante, soprattutto pensando alle norme entrate in vigore in molti paesi, tra cui l’Italia con i nuovi requisiti minimi di automazione previsti dal DM 26 giugno 2015 per gli edifici non residenziali (vedi QualEnergia.it). Altrettanto importanti, però, saranno i benefici in termini di vivibilità degli ambienti, sicurezza e salute degli occupanti.

Proprio gli edifici non residenziali, tra cui scuole, ospedali, supermercati e uffici, sono quelli dove l’introduzione di tecnologie BEM è più conveniente, soprattutto se il livello di automazione complessivo è molto elevato.

Come ha osservato il primo Intelligent Building Report dell’Energy&Strategy Group del Politecnico milanese (vedi QualEnergia.it), il ritorno sull’investimento è piuttosto rapido quando si parla di grandi edifici intelligenti, ma lo è molto meno quando si rimane nel perimetro di una singola abitazione.

In quest’ultimo caso, di solito, conviene installare sistemi di domotica più semplici e quindi meno costosi, tali da garantire un discreto margine di controllo/interattività senza però sconfinare nell’energy cloud vero e proprio. Va ricordato, infine, che la Legge di Stabilità 2016 ha esteso le detrazioni fiscali del 65% anche agli interventi di domotica.

Per quanto riguarda, invece, la definizione di un sistema BACS (building automation and control systems) bisogna citare le norme EN ISO 16484 sulla conformità degli impianti e la norma UNI EN 15232 sulla classificazione di efficienza di tali sistemi.

Autore: QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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XMG, uno zaino per la realtà virtuale

XMG Walker è uno zaino contenente un vero e proprio PC da gioco in grado di soddisfare tutti i requisiti necessari per poter utilizzare HTC Vive in completa libertà, liberandosi dal vincolo dei cavi di collegamento che intralciano i nostri movimenti durante le operazioni di gioco

Tag: AnteprimaHTC VivePCportatileRealtà VirtualeVRWalkerXMGXMG Walker

Autore: TVtech – Video e Web Tv sulla tecnologia, sull’informatica e sul mondo ICT – Ultimi Video

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HardwareSoftware

Non solo iPhone 7: cosa aspettarsi (e cosa non) dall’evento Apple del 7 settembre

Quello di settembre è l’evento più atteso dai seguaci Apple, e non solo. È il periodo dell’anno in cui la compagnia con sede a Cupertino svela la nuova iterazione del suo prodotto di maggior successo, l’iPhone, nonché del prodotto che le permette di ottenere gli introiti maggiori. Oltre ai fanatici della Mela morsicata, quindi, l’evento di settembre è da lungo atteso anche da investitori e analisti di mercato, che vogliono vedere cosa ha preparato Apple per i suoi affezionati clienti per i prossimi mesi. Quest’anno l’evento si terrà il 7 settembre alle ore 19 locali, e noi di Hardware Upgrade naturalmente non mancheremo all’appuntamento offrendovi in tempo reale tutte le novità della società. Ma esattamente cosa annuncerà Apple domani?

Apple, dove seguire l'evento del 7 settembre

Lo scorso anno l’evento di settembre è stato molto “ampio” e Apple ha affrontato diverse categorie di argomenti, dalla nuova piattaforma tvOS, alle novità su Apple Watch, passando per iPad Pro e per l’immancabile nuovo iPhone. Non sono mancate le novità lato aggiornamenti software su tutta la line-up di prodotti e computer di Cupertino. Al momento in cui scriviamo ci sembra improbabile che Apple si appresti a lanciare numerosi prodotti anche quest’anno, tuttavia questo non vuol dire che Apple ci terrà annoiati. Di carne al fuoco ce ne dovrebbe essere parecchia a partire dal…

Nuovo iPhone

Molte fonti hanno già parlato più volte di iPhone 7, ma la versione che Apple annuncerà quest’anno non dovrebbe avere notevoli differenze rispetto agli attuali modelli. Si tratterà, in base a quanto trapelato dai rumor, di una versione intermedia fra una “S” e una nuova “major release”. L’aspetto esteriore dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato, con qualche finitura qua e là al fine di migliorare ulteriormente l’ergonomia del prodotto: le bande in plastica per le antenne saranno meno visibili rispetto ad oggi, e il modulo della fotocamera posteriore avrà dimensioni maggiori. I nuovi iPhone verranno proposti in due varianti, come oggi: una da 4,7 e l’altra da 5,5 pollici. Non dovrebbe cambiare la risoluzione supportata dai display dei due smartphone.

iPhone 7, Piano Black renderiPhone 7 in Piano Black, render non ufficiale

Possiamo attenderci le solite novità “generazionali”, come un processore più veloce, fotocamere più valide e alcune fonti hanno anche parlato di una batteria più generosa in dimensioni per entrambi i modelli. Apple dovrebbe annunciare nuovi tagli di storage disponibili per i suoi smartphone top di gamma, che dovrebbero essere da 32, 128 e 256GB. Oltre alle aggiunte, ci sarà anche qualche rimozione: mancherà infatti il connettore audio da 3,5mm, per una mossa veramente coraggiosa se fosse ufficializzata. Apple si affiderà alla tecnologia Lightning per gestire eventuali altoparlanti e cuffie cablati, lasciandosi alle spalle il connettore analogico.

Al posto del connettore da 3,5mm i nuovi iPhone avranno una griglia per altoparlanti aggiuntiva, ma pare che non ci sarà nessun altoparlante in più. Apple potrebbe infatti riempire lo spazio con alcune componenti necessarie per migliorare l’affidabilità della tecnologia Force Touch. Touch ID, ovvero il sensore di impronte, dovrebbe essere tutto nuovo e incastonato all’interno di un tasto Home capacitivo. I nuovi iPhone 7 e iPhone 7 Plus dovrebbero essere annunciati in cinque varianti di colore diverse: oltre alle ormai tradizionali Silver, Rose Gold e Gold troveremo Piano Black e Dark Black, due diversi “neri”, uno lucido e l’altro opaco, che sostituiranno l’attuale Space Grey.

Ricordiamo che le informazioni scritte in queste pagine sono frutto di indiscrezioni provenienti da fonti non ufficiali, e potrebbero non essere compatibili con quanto annuncerà ufficialmente Apple domani.

Nuovo Apple Watch

Fonti che nel tempo si sono verificate affidabili hanno detto che Apple introdurrà anche una seconda generazione di Apple Watch durante l’evento del 7 settembre. Si tratta del primo vero e proprio aggiornamento dal rilascio del modello originale, e rispetto a quest’ultimo dovrebbe aggiungere un nuovo hardware più veloce e un modulo per il GPS integrato nello smartphone. In questo modo il dispositivo può essere ancora più funzionale e versatile anche se non è abbinato ad uno smartphone. Chi lo usa per correre o per andare in bicicletta troverà l’aggiunta di un modulo GPS una novità rilevante visto che non dovrà più portarsi dietro l’iPhone, ma solo l’orologio. L’attuale modello utilizza infatti il modulo GPS di iPhone quando è necessario.

Secondo alcune voci di corridoio Apple starebbe pianificando anche il rilascio di una versione di Watch con supporto alle reti LTE, tuttavia per motivi di autonomia operativa è ancora presto per il rilascio al pubblico di un prodotto del genere. Per adesso pare che dovremo accontentarci del GPS integrato.

Apple Watch

Nuovi Mac: improbabili

Nel prossimo futuro arriveranno certamente nuovi Mac, tuttavia non è ancora sicuro se Apple li presenterà il 7 settembre. Ad oggi sembra improbabile, ma non impossibile. Nei piani della società potrebbe esserci un MacBook Pro ridisegnato con una barra touchscreen OLED sulla parte superiore della tastiera al posto dei tasti funzione tradizionali. Verranno modificate anche le componenti hardware, come CPU, GPS e SSD, oltre ad altri componenti che verranno aggiornati alle varianti più moderne. Apple dovrebbe aggiornare i vecchi modelli della line-up con i più recenti processori Intel Kaby Lake. Oltre a MacBook Pro, ad avere un gran bisogno di update sono le famiglie MacBook Air, Mac Mini e Mac Pro. Secondo le voci, però, questi prodotti non arriveranno mercoledì.

Nuovi iPad, previsione difficile

Non è facile prevedere i piani di Apple per eventuali nuovi iPad, né il flusso di rumor delle scorse settimane può aiutare in tal senso. La famiglia iPad Pro si trova ad un punto particolare, visto che iPad Pro da 12,9″ è stato annunciato un anno fa, mentre la variante da 9,7″ solo sei mesi fa. Non ci sono indiscrezioni su nuovi possibili modelli della famiglia, a parte Bloomberg che stima nel prossimo anno la prossima revisione con un nuovo modello da 10,5″. Questo non significa che nel prossimo futuro Apple non presenterà alcun tablet: iPad Mini 4 ad esempio è vecchio quasi un anno, e iPad Air 2 si avvicina al secondo compleanno con scorte nei magazzini che si assottigliano sempre di più.

Aggiornamenti lato software

Possiamo dire con certezza che durante l’evento Apple parlerà degli imminenti aggiornamenti lato software: dopo un lungo periodo di beta, privata e pubblica, Apple rilascerà iOS 10, macOS Sierra, watchOS 3 e tvOS 10. Non sappiamo ancora quando, ma è molto probabile che la compagnia svelerà domani tutto quello che c’è da sapere sulle tempistiche degli aggiornamenti, con alcuni rilasci che potrebbero essere perfezionati anche nella stessa giornata. Dei quattro rilasci tvOS 10 è quello meno rilevante: aggiunge una modalità notturna alla UI, modalità di accesso alle app più semplice e strumenti perfezionati per gli sviluppatori.

[HWUVIDEO=”2063″]Le 10 novità più importanti di iOS 10[/HWUVIDEO]

Più interessante invece watchOS 3, con alcuni cambiamenti nella struttura dell’interfaccia grafica che semplificano l’invio dei messaggi e la memorizzazione di 10 applicazioni a scelta per velocizzare l’avvio delle stesse. macOS Sierra porta con sé la rivoluzione del nome della famiglia di sistemi operativi, include l’assistente vocale Siri e aggiunge novità lato iCloud per risparmiare spazio sull’unità di archiviazione. Previsto anche lo sblocco del sistema attraverso Apple Watch.

L’aggiornamento più importante rimane però iOS 10, major release che prevede una serie corposa di migliorie, come ad esempio il nuovo sistema di notifiche con pieno supporto a Force Touch, nuove API per Siri che permettono l’implementazione dei comandi vocali anche su app di terze parti (con alcune restrizioni), e una maggiore libertà per gli sviluppatori. Tutte le app native, soprattutto Messaggi e Apple Music, sono state rivisitate per essere più efficienti a svolgere i loro specifici compiti.

Vi ricordiamo che l’evento Apple del 7 settembre si terrà alle ore 19 locali, e che potete continuare a seguirlo con noi sulle pagine di Hardware Upgrade.

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Greenbuilding, in Massachusetts il college più sostenibile al mondo

Greenbuilding, in Massachusetts il college più sostenibile al mondo

(Rinnovabili.it) – Allievi e docenti hanno iniziato ufficialmente il loro primo anno scolastico nel Kern Center dell’Hampshire College, nel Massachusetts. I lavori sulla nuova struttura del college americano sono terminati all’inizio dell’estate, ma si può dire che sia ancora un “work in progress”. Gli architetti dello studio Bruner/Cott e associati, insieme agli organi di indirizzo dell’istituto lo hanno concepito sin dal principio come un edificio tra i più sostenibili al mondo, completamente autosufficiente e all’avanguardia anche per quegli aspetti che non rientrano normalmente nelle certificazioni di greenbuilding. E si sono fissati degli obiettivi supplementari. Insomma, un modello da imitare.

Il Kern Center, quanto a certificazioni green, non ha comunque nulla da invidiare ai migliori esempi di greenbuilding in tutto il mondo. Infatti ha ricevuto il via libera dal Living Building Challenge, forse la certificazione più stringente, attenta e onnicomprensiva disponibile. Oltre a questo aspetto, il College ha fissato ulteriori obiettivi di risparmio ed efficienza energetica per il futuro (punta tra l’altro a diventare completamente autosufficiente entro l’anno grazie al solare) e si è impegnato a risultare carbon neutral entro il 2020.

L’intero edificio è disseminato di caratteristiche edilizie e sistemi che permettono di ridurne al minimo indispensabile l’impronta ambientale. Il tetto ospita moduli solari (6,4 milioni di kWh l’anno), mentre tutti i servizi igienici sono dotati di toilette compostanti. Un sistema di raccolta e riciclo dell’acqua piovana garantisce l’autosufficienza anche dal punto di vista delle risorse idriche. Per quanto riguarda i materiali, gli esterni sono realizzati prevalentemente in pietra e legno, tutti reperiti localmente. Secondo quanto richiesto dal Living Building Challenge, inoltre, tutto il legno impiegato è non solo certificato FSC, ma anche documentato accuratamente lungo l’intera catena di custodia del materiale, dall’origine al cantiere.

Fiore all’occhiello è l’utilizzo, nell’intera struttura, di materiali atossici nei quali sono assenti 41 sostanze chimiche – la lista è fornita dal LBC – che oltre ad incidere negativamente sull’ambiente a monte, peggiorano la qualità dell’aria indoor.

Autore: Rinnovabili