Categorie
Economia

Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 3 Settembre 2018

Setup e Angoli di GannFTSE MIB INDEX

Setup Annuale:ultimi:2016/2017 (range 15017/23133 ) ) [ uscita rialzista ]prossimo 2019/2020

Setup Mensile:ultimo Maggio (range 21122 / 24544 ) [ uscita ribassista ]prossimi Luglio/Agosto

Setup Settimanale:ultimi: 20/24 Agosto ( range 20365 / 20832 ) [ in attesa ] annullata barra outsideprossimi 3/7 Settembre

Setup Giornalieroultimo : 29 agosto (range 20581 / 20801 ) [ uscita ribassista ]prossimi 3,4

FTSEMIB Angoli Annuali 2018 18440, 19900, 21840,24580, 27300ALLSHARE Angoli Annuali 2018 19490, 20640, 22550, 25630, 27140, 28830,COMIT Angoli Annuali 2018 1076, 1151, 1187, 1367, 1445, 1460,1606

Angoli Mensili Settembre 19630, 19930, 20440, 21770,21930Angoli Settimanali: 19820, 20190,,20960,21500Angoli Giornalieri 19818, 20075, 20280, 20331, 20412,20587

ind giorn

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continueranno sempre nell’articolo unico settimanale

GD Star Ratingloading…

GD Star Ratingloading…

Author: Finanza.com

Categorie
Economia

New Deal: Canada Vs. The US


Canada and the US are still at the negotiating table trying to reach a new deal; I.H.S. Markit expert Scott Bedard gives us insight into what’s going on . Sara Montes de Oca is back as she breaks down the latest news from our coverage on Monsanto. John Grace from California talks to Bart as they breakdown market health. And Manila Chan takes flight as we take a closer look at the cost of luxury airports! [1146] Follow us on Twitter:
https://twitter.com/RT_BoomBust
https://twitter.com/bartchilton?lang=en Check us out on Facebook — and feel free to ask us questions:
http://www.facebook.com/BoomBustRT

Categorie
Economia

ARGENTINA E TURCHIA: CHI SARA’ LA PROSSIMA VITTIMA!

Risultati immagini per turchia bond

Prima di incominciare oggi, un pensiero speciale, una preghiera, per un carissimo amico,  che sta per affrontare una delle innumerevoli e difficili prove che ci riserva la vita, un abbraccio, caro Roberto siamo tutti con te!

In attesa di occuparci di puro gossip all’Italiana evidenziando le fesserie raccontate da due frequentatori di talkshow italiani, i salotti demenziali che la televisione propina ai pensionati e ai fessi che si nutrono esclusivamente di televisione appunto, vediamo quale potrebbe essere la prossima vittima della carneficina in atto nei mercati emergenti.

Noi all’inizio dell’anno, vi avevamo avvertiti, state alla larga dai Paese emergenti!

In attesa di occuparcene personalmente la prossima settimana, ci facciamo aiutare da Francesco Lenzi, una voce del web, sempre ben informata e competente…

ok, visto che la crisi degli emergenti non sarà certo finita con la Turchia, condivido con voi una particolare classifica.

Chi sarà il prossimo Malesia (che però è in surplus di partite correnti) o Sud Africa? pic.twitter.com/TOz5qEJgkf

— Francesco Lenzi (@francelenzi) August 30, 2018

In pratica, se non si hanno i soldi, in valuta di riserva, per finanziare un deflusso di capitali (sia che esso derivi da deficit con l’estero o da prestiti che non vengono rinnovati) bisogna trovarli.O chiedendoli in prestito a qualcun altro (FMI) o facendo le “riforme”.

— Francesco Lenzi (@francelenzi) August 30, 2018

Direi che è una sintesi perfetta, per chi non lo ha ancora capito le danze le conduce il dollaro, o meglio l’indebitamento presso la banca di mister Greenback!

La prossima settimana, ci occuperemo nei dettagli di questo e di altri argomenti nel prossimo numero di Machievelli intitolato ” Caccia a Ottobre Rosso ”

SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO!

Ovviamente non mancheranno ampi accenni al tour de force che il nostro debito pubblico sta per affrontare, ma partiamo da qui dalle immense fesserie scritte su twitter da uno degli uomini di punta del Partito Democratico, ovvero l’economista Marattin, la dimostrazione vivente di quelle che sono le sagge conclusioni del nostro Brad DeLong…

I principi economici che sostengono le loro teorie sono un inganno: non sono verità fondamentali ma mere manopole da girare e regolare in virtù delle giuste conclusioni che emergono dall’analisi.

Le giuste conclusioni dipendono da quale dei due tipi di economisti si è. Il primo sceglie, per ragioni non economiche e non scientifiche, un orientamento politico e una serie di alleati politici, e gira e regola le sue ipotesi fino a giungere alle conclusioni che meglio si adattano al suo orientamento e che possono compiacere gli alleati. Il secondo prende tutte le ossa della storia, le butta in una casseruola, accende il fuoco e le fa bollire, sperando che le ossa trasmettano degli insegnamenti e suggeriscano i principi per guidare gli elettori, i burocrati e i politici della nostra civiltà, mentre avanzano lentamente verso l’utopia. ( Sole24Ore )

Questo non conosce neanche ABC della finanza! Le famiglie e le imprese italiane detengono meno del 6% del nostro debito pubblico, immagino tutti trader e nessun cassettista! 😉 Ignorante! https://t.co/kJ7SlKFEtl

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 29, 2018

Questi passano le giornate a provare a terrorizzare gli italiani con lo spread e i mercati, come se gli italiani che detengono poco più del 4 % dei titoli di Stato fossero tutti trader che davanti allo schermo comprano e vendono BTP, invece di normali investitori che portano a scadenza i loro investimenti.

Ovviamente c’è sempre qualcuno che prova a mettere in dubbio la veridicità dei nostri dati, come spesso suggeriamo rischia di farsi male, la nostra mission da 10 anni è quella di raccontare la verità figlia del tempo…

Credo che sui detentori dell nostro debito pubblico stia dando numeri a casaccio. La fonte della tabella allegata è: https://t.co/Hu1tKb8Mdn pic.twitter.com/5kdIxsjFRR

— paolo (@vonhoeneim) August 29, 2018

Puntualmente come sempre, utilizzando le fonti dirette, in questo caso Bankitalia ecco la realtà…

Fonte Bankitalia non il topolino… 😉 pic.twitter.com/lNYiIS0LF5

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) August 30, 2018

In effetti le imprese e le famiglie italiane detengono solo il 6 % del nostro debito pubblico, tutto il resto è in mano a banche, assicurazioni e BCE.

Qui grazie al nostro amico Pippo è ancora più chiaro…

Ma occupiamoci ora di un’altra frequentatrice di talk show nostrani, si quelli dove prendi il gettone per raccontare fesserie agli italiani, Veronica Deromedis, la moglie di un banchiere tanto per cambiare che va sul Foglio di carta straccia a fare un’altra pessima figura epocale…

Oggi su ⁦@ilfoglio_it⁩ mio art. La regola del 3 per cento sul disavanzo. Attenzione alle leggende metropolitane. pic.twitter.com/RrwJqmV5xw

— Veronica De Romanis (@VeroDeRomanis) August 29, 2018

Noi ci fermiamo qui e vi lasciamo in compagni di due splendidi video che smentiscono clamorosamente la nostra economista casalinga, debunker de me nona…

Ma aggiungiamoci pure questo del 2014, via, tanto per completezzahttps://t.co/QjfQMp6vxF

— LykanLA 🇮🇹 (@LykanLA) August 29, 2018

Gustatevi i due video qui sopra, se non riuscite a vederli cliccate qui sotto…

Affascinante no e tu pensa che io ho gentilmente declinato la partecipazione ad un paio di talk show alcuni anni fa, che pirla potevo prendere qualche gettone di presenza raccontando balle ai fessi italiani, si come quella che durante il Governo Monti il debito pubblico è sceso…

Clamorosa gaffe di Veronica De Romanis: “Con Monti debito sceso 

Ovviamente la casalinga, ops scusate l’economista fa parte dell’Osservatorio di Cottarelli, insieme al giornalista Ferruccio DeBortoli, tutta gente in pieno conflitto di interesse quando parla.

Funziona così, bellezza, e tu non puoi farci nulla, tranne esserne consapevole, noi proviamo ad aiutarti, facciamo l’impossibile per raccontarti la verità.

SOSTIENI IL NOSTRO VIAGGIO!

.

VN:F [1.9.20_1166]

please wait…

Rating: 9.3/10 (12 votes cast)

VN:F [1.9.20_1166]

Rating: +7 (from 7 votes)

ARGENTINA E TURCHIA: CHI SARA’ LA PROSSIMA VITTIMA!, 9.3 out of 10 based on 12 ratings Author: Finanza.com

Categorie
Economia

Tariffs, sanctions and QE. How they’re similar.


Everyone got QE wrong. They’re getting tariffs and sanctions wrong now too.

Categorie
Economia

ITALIA: FINANZA stellare rivista e rivisitata, tanto SIAMO SOLIDI!

Parto subito con una premessa. Da parte mia non c’è alcuna intenzione di schierarmi politicamente pro o contro qualcuno. Come sempre mi limito a dire quello che ritengo sia il più possibile oggettivo. In altri termini, poco importa se una cosa la dice il PD o la Lega. Se però è una bestialità, lo segnalo e basta.

In questo caso devo per forza parlare di un partito che è al governo, ovvero M5S, che a proposito dell’asta BTP di ieri se n’è uscito sul suo blog con alcune affermazioni che testimoniano …l’incompentenza? L’ignoranza? La malafede? Non lo so, giudicate voi. Io non faccio il processo a nessuno e magari a scrivere è stato un qualcuno che, forse, di finanza non ne sa un gran che. E allora, cari amici di M5S, visto che siete al governo ed avete una visibilità importante anche a livello internazionale, sul vostro blog ufficiale controllate quello che si scrive. Sennò poi finite nella parte del torto.La notizia è la seguente e ieri ne abbiamo parlato abbondantemente.

Cresce lo spread tra Btp e Bund tedeschi sopra 280 punti base nel giorno in cui il Tesoro subisce dal mercato la richiesta di rendimenti più alti per sottoscrivere i titoli di Stato italiani. (…) Via XX Settembre ha registrato sì una buona domanda all’asta di Btp odierna, ma ha dovuto alzare la posta in palio per i sottoscrittori: nel caso del titolo decennale si è registrato un incremento del rendimento di 37 punti base rispetto all’asta precendente, per arrivare al 3,25%. (…) La crescita del differenziale è ben evidente se si rapportano questi risultati a quanto avvenne sulle stesse scadenze nell’asta di aprile, prima dell’esplosione degli spread. Rispetto ad allora, sulle due scadenze emesse oggi lo Stato spenderà un centinaio di milioni in più di interessi l’anno. (Source

E questo è quanto. Aumentano i rendimenti ma la domanda è stata comunque buona. Ma se aumentano i rendimenti, in seguito alle note vicende politiche e di possibili downgrading, è una cosa positiva o negativa? Ma come dai… è ovvio che è una notizia negativa… Anzi no… qualcuno non la pensa così….E quel qualcuno è appunto il blog di M5S. [LINK]

Quindi l’Italia ora è diventata un paese solido. E allora è affidabile e il tutto è avvenuto nell’arco di qualche mese, visto che fino a qualche tempo fa gli stessi M5S dicevano ben altre cose sul nostro stato di salute.Ma attenzione. Chi è che lo diceva? Sempre lui, il blog M5S.  [LINK]

Mah, che l’Italia sia già magicamente risanata mi sembra un po’ prematuro. Lasciamo perdere Renzi e quello che ha fatto lui con i suoi predecessori. Quello che mi ha dato fastidio è la confusione e l’incoerenza.Intanto però facciamo luce sulla questione. E diciamo COSA significa per noi ITALIANI questa situazione con uno spread che si impenna e con rendimenti che salgono.Intanto, se la situazione rimane questa, dovremo sborsare (per fortuna però che siamo solidi) 6 miliardi di Euro in più per il costo sul debito, e nel 2020 la cifra salirà a 12 miliardi di Euro in più . Ma tanto siamo solidi. Fino ad arrivare in futuro a spendere anche 36 miliardi di Euro in più tra 7 anni.Attenzione: questo SE la situazione rimane come quella attuale. Non dimentichiamo che c’è la fine del QE che potrebbe influenzare e non di poco, più un aumento del deficit guidato magari da reddito di cittadinanza e flat tax.Ogni anno lo stato deve rifinanziare all’incirca 400 miliardi di debito.Ma tanto siamo solidi.

(…) complessivamente, se si prende a riferimento il periodo maggio-agosto, l’aggravio per il bilancio pubblico è di 898 milioni nel 2018 e di 5,1 miliardi nel 2019, per un totale di 6 miliardi. I numeri dell’asta: per i 2,25 miliardi della terza tranche del Btp decennale con scadenza 1 dicembre 2028 il rendimento sale al 3,25% dal 2,87% dell’asta di fine luglio (+37 punti base), e tocca così i massimi da marzo 2014. Più netto l’aumento per la prima tranche del Btp quinquennale scadenza 1 ottobre 2023, con il rendimento che balza di 63 punti base al 2,44%: il massimo da marzo 2014. (…) [Source]

Capitolo FITCH: rischio downgrading Italia

Intanto vorrei anche ricordare che Fitch si esprime OGGI sul rating sul debito italiano (oggi “BBB”, un gradino sopra al livello di “non investment grade”) dopo aver sottolineato nel suo ultimo report sull’Italia che il contratto di governo tra Lega e M5s «aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano» ma anche che «molto dipenderà dalla capacità del governo di realizzare il suo programma».Il rischio di un downgrade quantomeno a BBB- è più che probabile. Ma a quanto sembra anche il giudizio degli altri e l’effetto che potrebbe avere, interessa poco perchè poi tanti NON E’ colpa nostra. Così parlò il Presidente della Commissione Finanze alla Camera, l’esimio prof. Claudio Borghi.

A ore potrebbe arrivare la mazzata da Fitch, la maggioranza è preoccupata per il giudizio delle agenzie di rating?“Se sono in buona fede riportano un rischio che però non dipende dal governo ma dalla Banca Centrale Europea”.

Cioè?“Se dovesse finire il QE e quindi gli acquisti di titoli dell’Eurozona avremmo il paradosso di un debito pubblico che non è garantito dalla banca centrale, sostegno che ogni altro Stato al mondo ha. Ad esempio per i cosiddetti cattivi che sono arrivati a Milano l’altro giorno, gli ungheresi, l’ultima preoccupazione è il rating sul debito pubblico visto che è espresso nella propria moneta con la banca centrale che lo garantisce. In Ungheria nessuno si pone il problema di chi ripaga il debito pubblico”. (Source)

Certo, perchè le agenzie di RATING non guardano più la nostra finanza…

Ma le agenzie di rating guardano anche alla prossima Legge di Bilancio, no?“Non c’entra nulla. Qual è il rischio legato alla Legge di Biancio? Che ci sarà più deficit? Le politiche restrittive hanno portano a un’impennata del debito pubblico con Monti, l’abbiamo dimenticato? Non c’è materiale nella Legge di Bilancio per il rischio solvibilità dei titoli italiani. Il nostro Paese ha un surplus della bilancia commerciale, un deficit più basso di quello della Spagna e di altri Paesi anche se arrivassimo al 3%; ma di che parliamo? Non è questa la preoccupazione. Se sul mercato ci sono titoli americani che rendono il 3%  ma sono garantiti dalla Fed e portoghesi che rendono meno ma non sono garantiti da nessuno, quali verranno comprati? Ovvio…”.

Ora, non voglio attirarmi le critiche degli amici pentastellati e leghisti ma mi sembra che qui non si ha minimamente la percezione della realtà. Signori, chiudete il libro dei sogni e analizzate oggettivamente come stanno le cose, altrimenti il risveglio dai vostri sogni potrebbe essere brusco, molto brusco. Sopratutto che certi personaggi se ne escono con questi tweet.

E’ come dire… vi lamentate che fa caldo… ma ragazzi, sei mesi fa c’era la neve e vi mettevate il maglione. Ora se aveste il maglione addosso, non sarebbe peggio?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

VN:F [1.9.20_1166]

please wait…

Rating: 8.3/10 (14 votes cast)

ITALIA: FINANZA stellare rivista e rivisitata, tanto SIAMO SOLIDI!, 8.3 out of 10 based on 14 ratings Author: Finanza.com