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Il Ftse Mib arretra ma per ora non molla. Ok Saras mentre Tenaris rimbalza

Partenza negativa per il Ftse Mib che si muove sopra i 20.400 punti. Vista anche la brutta candela n

La totalizzazione consente di mettere insieme i periodi contributivi maturati in più casse pensioni

Parto subito con una premessa. Da parte mia non c’è alcuna intenzione di schierarmi politicam

Prima di incominciare oggi, un pensiero speciale, una preghiera, per un carissimo amico,  che s

Setup e Angoli di Gann FTSE MIB INDEX Setup Annuale: ultimi: 2016/2017 (range 15017/23133 ) )

Asta dei titoli di stato (BTP) che va come da previsioni, analisi curva dei rendimenti e deadline

L’analisi tecnica è un qualcosa che ha sempre più importanza anche spesso non viene compresa

Ftse Mib: l’indice italiano non riesce a uscire dal range di prezzo compreso tra 20.800 e 20.500 pun

I dati sul PIL USA sono stati ottimi, e non poteva essere diversamente visto il tono delle trime

Lasciamo da parte per un istante le vicende di casa Italia e torniamo ad occuparci di mercati em

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QUANTOCOIN: le Cripto truffe sbarcano nel calcio

Mentre tutto il mondo sta con il fiato sospeso tra BTP, Argentina, Turchia e Cina, torno sull’argomento delle cripovalute-truffa per evitare che altri risparmiatori o investitori, magari alla ricerca della tradizionale diversificazione, non cadano nell’ennesima moneta virtuale in tutti i sensi, che alla fine sparisce con tutti i danari raccolti.

Troppo spesso infatti si sono viste iniziative spacciate per criptovalute o blockchain, dalle quali non avevano nulla a che spartire, e che erano solo un modo per raccogliere soldi e sparire nell’anonimato con tutto il maltolto.

Ho deciso di scrivere questo articolo perché proprio in questi giorni si è parlato di criptovalute alternative a Bitcoin relativamente alla squadra “Rimini Calcio”, che è in corso di acquisizione da parte di un fondo straniero che pagherebbe il 25% delle quote in “QuantoCoin” (la notizia ad esempio è stata riportata qui Link), una nuova…. criptovaluta che nei fatti non lo è per niente.

Per facilitare la lettura ho introdotto lo  Scam-Meter  o “Truffometro”, un indicatore che partirà da zero e arriverà al 100% per segnalare la probabilità di perdere tutti i propri soldi.

Quantocoin

Secondo le notizie in circolazione, la squadra “Rimini Calcio” verrebbe acquistata nuovi investitori che pagherebbero per il 25% con una criptovaluta denominata “Quantocoin”.

Il mondo della finanza creativa si è da tempo interessato del mondo del pallone, ma la notizia di queste ore sembra essere una novità quantomeno unica: il 25% della società Rimini Football Club sarebbe stato ceduto con un pagamento in criptovaluta. Una criptovaluta specifica, ossia il Quantocoin. La notizia trova immediatamente spazio sulle grandi testate sportive, ma al momento si tratta di una operazione ferma ad una documentazione preliminare. (Source)

Dato che non l’avevo mai sentita nominare, e preoccupato che sotto questa notizia ci fosse una nuova truffa, sono andato a documentarmi.

La criptovaluta viene spacciata per essere un sostituto delle banche, ma poi…

Quotazioni

In primo luogo sono andato a vedere un paio di siti di portata internazionale nei quali sono riportate le quotazioni in tempo reale di tutte le criptovalute: Coinmarketcap.com ed OnchainFX.com. Risultato, non esiste nessuna Quantocoin nè QTC.

La cosa è sospetta ma non troppo.Teniamo il truffometro a Zero.

Sede, Indirizzo

Nel sito internet di Quantocoin non si capisce se dietro questa criptovaluta ci sia una società, un’associazione, una fondazione, una persona. Non esiste nessun indirizzo fisico, nessun ufficio, nulla….  il truffometro sale a 10

Portale Open Source

Poi sono andato nel sito Github.com , che è il sito “mondiale” dove sono depositati tutti i software liberi, come  Linux, Libre Office, Firefox, e tanti altri, ma anche i programmi sui quali si basano le criptovalute come Bitcoin ed Ethereum. Ebbene, stranamente non si trova nessun programma “Quantocoin”. il truffometro sale a 20

Sviluppatori

Le criptovalute sono programmi. Ebbene per Quantocoin non ho trovato nessuna traccia di programmatori che stiano lavorando a questo progetto; inoltre non si capisce chi ha inventato questa criptovaluta, chi l’ha ideata, il Satoshi Nakamoto della situazione, nulla. il truffometro sale a 30

Blockchain

Forse i programmi sono inizialmente segreti ma in rete c’è già hardware che li fa funzionare. Nulla anche qui : non si trova nessun server, nessun database decentrato, nessun nodo, nulla che assomigli ad una criptovaluta. Inoltre non esiste nessun programma da scaricare per installare la propria copia della blockchain, come ad esempio si può fare con Bitcoin…….il truffometro sale a 40

Team

Nel team degli ideatori della criptovaluta, contrariamente a quanto avviene in questo settore, non si vede nessun un esperto di crittografia, nessun matematico, tanto meno programmatori. Com’è possibile creare una criptovaluta senza un forte, motivato ed esperto team di sviluppatori ????? il truffometro sale a 60

Video e Materiale “Promozionale”

Nei video e nei documenti reperibili nel sito, di tecnico non c’è nulla, nessuna innovazione e nessuna blockchain. Non ci sono conferenze stampa dei tecnici; il team di sviluppo non si è presentato. NULLA. Ci sono invece indicazioni commerciali e di marketing ….tutto il contrario di quanto si fà con le criptovalute. il truffometro sale a 80

Alla fine

Alla fine, controllando meglio il White paper, risulta che Quantocoin è semplicemente un token che si appoggia alla criptovaluta Waves, (Waves è una concorrente di bitcoin).

E’ cioè un “pezzo di carta virtuale” che, non ha nessuna copertura, quindi il nostro truffometro … sale a 90 !

PS : Il costo per “inventare” il nome di un token di questo tipo è meno di 5 Dollari; poi se ne possono creare quanti se ne vogliono; nel caso in questione ne hanno creati inizialmente 70 Milioni, poi si vedrà.

Ricordo infine che non avendo Quantocoin nessuna borsa di scambio, non ha nessun valore se non quello che sceglie di dare il suo “inventore”

il truffometro quindi sale al 110%.

Ah si, dicono che Quantocoin sarà un sostituto delle banche. Peccato che l’aveva già scritto Satoshi Nakamoto nel 2008 quando ha ideato bitcoin.

Occhio che di criptotruffe  ce ne sono altre in arrivo. Ne riparleremo.

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“Chi salverà la finanza”: l’etica non basta. Ecco le possibili soluzioni in un libro

Era il 15 settembre 2008 quando la banca d’investimento statunitense Lehman Brothers dichiarava fallimento aprendo una profonda crisi finanziaria che da Oltreoceano ha contagiato il resto del mondo con conseguenze visibili ancora oggi. A dieci anni di distanza da questo evento-simbolo è uscito il libro “Chi salverà la finanza”  (Egea 2018; 22 euro; epub 14,99 euro) a firma di Emilio Barucci, professore di Matematica Finanziaria presso il Politecnico di Milano. Un volume di 208 pagine per interrogarsi sull’eredità di quegli eventi, inclusa l’inefficacia dimostrata dalle istituzioni europee nel garantire la stabilità delle banche italiane nei casi di Mps, delle banche popolari e delle sofferenze bancarie, e capire se, chi e come si potrà “salvare la finanza”.

Il richiamo all’etica è forte ma non per giudicare se sia “giusto” che un amministratore delegato guadagni più di un cassiere di banca, ma per fare una riflessione su come sia possibile architettare una buona finanza. Questo è il punto che l’autore cerca di indagare, nella convinzione che un uso disinvolto di alcuni importanti capisaldi della teoria finanziaria, l’azione di lobbying dell’industria finanziaria e l’abbaglio/impotenza delle autorità di regolamentazione/politiche, abbiano finito per produrre una finanza mal costruita che non è stata capace di mantenere le promesse di essere utile alla società.

Il volume riflette sui meccanismi che stanno dietro quanto accaduto, con l’obiettivo non tanto di individuare i colpevoli quanto di comprendere le ragioni della crisi alla radice, di valutare l’eredità e di individuare possibili soluzioni. Tra queste non manca uno sguardo sulla “rivoluzione” del Fintech, sinonimo di democratizzazione e personalizzazione della finanza, due atout accattivanti dopo quello che è successo negli ultimi anni.

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Market Round-Up: EPA, Housing, & Hospitals!

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Clean coal and a new head of the EPA? Tyson Slocum is back as he and Bart tackle the latest in an environmental news. Debbie Bloyd fills us in on the latest housing news while Hilary Fordwich gives us a breakdown of the biggest consulting firms. And Steve Malzberg dives deep with us as we tackle the latest hospital consolidations! [1145] Follow us on Twitter:
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PAESI EMERGENTI: disequilibri e speculazione

CRISI: Turchia e Argentina nuovamente nell’occhio del ciclone grazie anche all’effetto contagio. Si riaccende il rischio di qualche default nazionale? Intanto la situazione è problematica anche molto più vicino a noi.

In finanza molte cose succedono non a caso. In queste ultime ore, dopo le note vicende in Medio Oriente, dove la Turchia è stata protagonista di una crisi valutaria che al momento sembra essersi placata ma che in realtà non si è ancora sviluppata in modo definitivo, stiamo vivendo l’ennesimo deja-vu con un paese che non abbiamo mai dimenticato e che è stato al centro dei nostri discorsi proprio qualche mese fa.Una fine ampiamente annunciata. Stiamo parlando dell’Argentina.Riprendetevi la SAGA su Buenos Aires cliccando QUI,  , vedrete che quanto sta accadendo oggi non è per nulla sorprendente.

La banca centrale argentina corre ai ripari per cercare di fermare il crollo del peso e alza i tassi di interesse di 15 punti percentuali al 60%, i più alti al mondo. La decisione fa seguito alla richiesta del presidente argentino, Mauricio Macri, al Fmi di accelerare il versamento dei 50 miliardi di dollari previsti dal piano di salvataggio del paese. (Source

60%. Accidenti, mica da ridere. Altro che Turchia. Ma ci può stare perché ci sono tanti elementi che accomunano i due paesi. Per cominciare il deficit delle partite correnti. Poi l’esiguità di riserve valutarie, senza mai dimenticare un debito estero (in USD) importante. Insomma, se questi paesi non hanno soldi in cassa sufficienti, o chiedono prestiti agli organismi internazionali oppure…siamo al default.Resta comunque il fatto che questi “disequilibri” sono assolutamente frequenti nei paesi emergenti, e vengono fortemente enfatizzati quando ci si ritrova con un rafforzamento della valuta con la quale il debito è soprattutto espresso. Ovvero il Dollaro USA.

Deficit partite correnti: Argentina e Turchia a confronto

Effetto contagio? Sempre presente

Altra cosa. Spesso questi disequilibri restano in uno stadio “dormiente” anche per mesi se non per anni, in attesa di un detonatore. Ed il detonatore spesso è proprio lo stato di crisi di un paese “simile”. Il mercato scopre che i disequilibri sono anche altrove e quindi l’effetto contagio diventa normale. E la speculazione fa il resto, anche perchè tutto per lei è più semplice quando si ha a che fare con paesi strutturalmente molto deboli. Tanto che addirittura una notizia potenzialmente positiva, può essere vista negativamente.

(…) A far scoppiare la nuova crisi del peso c’è stata paradossalmente una notizia non negativa, e cioè l’annuncio di una nuova intesa tra il governo di Mauricio Macri e il Fondo monetario. A giugno era stato concesso all’Argentina un prestito di 50 miliardi di dollari, di cui 15 sono già stati erogati; stavolta le parti si sono impegnate ad anticipare le tranche successive a sostegno del programma di rilancio dell’economia. La stessa Christine Lagarde, numero uno del Fmi, ha confermato la novità con parole di apprezzamento per l’Argentina. Il problema è che i mercati, e non del tutto a torto, hanno letto la fretta a ricevere i fondi come la conferma che la situazione economica non è per nulla rosea. E hanno ripreso a vendere pesos per comprare dollari. (…) . «Non si può far finta che nulla stia succedendo e che la colpa sia solo del passato», sostengono in molti nell’area di governo. (…) [Source]

Certi disequilibri, quindi, alla fine portano il conto e creano le crisi. E mettono in difficoltà anche quei paesi magari più “border line” che a causa del sopra indicato “effetto contagio” si trovano poi in difficoltà, con crisi valutarie, fughe di capitali e banche centrali costrette ad alzare i tassi di interesse a livelli siderali.

Si è quindi generato un sentiment di risk-off generalizzati che hanno considerevolmente influito sulle valutazioni in tutti i mercati emergenti. Molta della reazione del mercato sembra essere avversione al rischio generalizzata.

Domanda: ma l’effetto contagio è poi così giustificato?

Risposta: NO, non sempre.

Per esempio, parecchie valute asiatiche si sono deprezzate negli ultimi giorni, senza essere così legate alla crisi turca o argentina. Venti anni fa o più, una crisi di capitale per un paese poteva tipicamente avere maggiore effetto di correlazione in altri mercati emergenti che necessitavano di prendere in prestito debito in valuta forte. Ma oggi, vari paesi sono molto più focalizzati a livello locale.

Pertanto, oggi, più banalmente possiamo dire che molti mercati emergenti sono un po’ “meno” emergenti ed hanno le spalle più larghe. La temporanea avversione al rischio potrebbe continuare ad influire sulle valutazioni in parecchi mercati nel breve periodo, ma col tempo si faranno le dovute selezioni qualitative.

Chiudo con una provocazione. Secondo voi, se non ci fosse l’UE, oggi due paesi come Italia e Grecia, come sarebbero piazzati. Ovvio, non facciamo paragoni con Turchia e Argentina, sono storie completamente diverse, ma avere una protezione marchiata BCE oggi fa la differenza. Anche se poi Italia e Grecia hanno un debito pubblico tecnicamente “problematico”. Lasciamo stare l’Italia, ma sulla Grecia vedrete che è solo una questione di tempo.Prima o poi torneremo a parlare anche di lei.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
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PAESI EMERGENTI: disequilibri e speculazione, 10.0 out of 10 based on 2 ratings Author: Finanza.com