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Setup e Angoli di Gann: FTSE MIB INDEX 23 Agosto 2018

Setup e Angoli di GannFTSE MIB INDEX

Setup Annuale:ultimi:2016/2017 (range 15017/23133 ) ) [ uscita rialzista ]prossimo 2019/2020

Setup Mensile:ultimo Maggio (range 21122 / 24544 ) [ uscita ribassista ]prossimi Luglio/Agosto

Setup Settimanale:ultimi: 6/10Agosto ( range 20967 / 21950 ) [ uscita ribassista ]prossimi 20/24 Agosto comit

Setup Giornalieroultimo : 21/22 agosto (range 20452 / 20832 + event.est. ) [ in attesa ]prossimi 27

FTSEMIB Angoli Annuali 2018 18440, 19900, 21840,24580, 27300ALLSHARE Angoli Annuali 2018 19490, 20640, 22550, 25630, 27140, 28830,COMIT Angoli Annuali 2018 1076, 1151, 1187, 1367, 1445, 1460,1606

Angoli Mensili Agosto 19570, 20460, 21640,21820 22640, ,23010Angoli Settimanali:19795, 20230, 20705,21540Angoli Giornalieri 20364, 20492, 21630,20748,20948

I commenti giornalieri sull’articolo riguardante i Setup e gli Angoli di Gann saranno sempre disabilitati e continueranno sempre nell’articolo unico settimanale

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Bitcoin e dead coins


Eugenio Benetazzo analizza quante altcoins e tokens sono ancora in vita successivamente al loro lancio e di come la metà delle ICO siano state classificate come scam. Lista delle dead coins: https://deadcoins.com/ I miei ultimi report finanziari:
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PETRO from VENEZUELA: cripto-fumo negli occhi

Più volte nei mezzi di informazione abbiamo sentito parlare del Petro, una criptovaluta emessa dal governo del Venezuela che sarebbe “coperta” dalle riserve petrolifere dello stesso paese.

Come vedremo a breve, il Petro di criptovaluta non ha quasi nulla e sembra l’ennesima iniziativa del presidente venezuelano Maduro per scampare dall’iperinflazione che sta attanagliando da tempo la sua moneta, il Bolivar.

Come dice il proverbio “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, e del resto le motivazioni sono piuttosto fondate.

In primo luogo il Petro non è un criptovaluta. Non ha una blockchain (che essenzialmente è un database distribuito che archivia transazioni) e per esso non è stato sviluppato nulla di nuovo, nessun software.

Si tratta di un token, una sorta di “buono” come quelli per la mensa o per i regali dei supermercati, solo che non è cartaceo ma viene memorizzato sulla piattaforma NEM, una criptovaluta piuttosto nota e collaudata (esiste dal 2015).

Il software per scambiarlo e per “archiviarlo” è già disponibile e gratuito (si può scaricare a questo indirizzo http://www.elpetro.gob.ve/download-en.html)

Quindi, detta in poche parole, abbiamo un buon software che garantisce il trasferimento di proprietà di questi token da una persona all’altra e che ci garantisce che i token non possono essere contraffatti o duplicati, ma questo non ci offre nessuna garanzia relativamente al valore del token.

E’ come garantire che il trasferimento di un lingotto d’oro viene svolto mezzi affidabili e con professionalità, ma questo non garantisce che l’oro all’origine sia vero o falso.

Nel caso in particolare, nessuno mi può garantire che effettivamente il Petro conserverà lo stesso valore di un barile di petrolio; o meglio può farlo il governo venezuelano, sempre che io mi fidi di lui.

Del resto ci sono notizie molto preoccupanti sulla macchina industriale venezuelana, che non ha la tecnologia per manutenere i macchinari per l’estrazione de petrolio, tanto che la produzione sta calando a vista d’occhio (ad esempio qui).

Non vedo quindi presupposti che possano davvero garantire il valore del Petro.

Inoltre i token hanno un importante problema : se ne possono “stampare” fin quanti se ne vogliono. E sappiamo molto bene che i politici abusano sempre della stampante monetaria. La storia insegna. La Repubblica di Weimar è sempre dietro l’angolo, soprattutto in Venezuela, che si trova con una inflazione a 5 cifre.

Nessuno quindi garantisce che il governo venezuelano un domani non decida di emettere ulteriori token e cioè di creare inflazione: tutto è nelle mani dei politici.

Nelle “vere” criptovalute questo non sarebbe possibile, perchè solitamente hanno al loro interno un limite oltre il quale il software non emette più ulteriori “coin”, sono cioè deflattive e non inflattive (creano monete rare !). In bitcoin, ad esempio, il creatore ha fissato in 21 Milioni il numero massimo di criptomonete “stampabili” e tale numero ormai nessuno più si “sognerà” di modificare.

Per farlo, ad esempio aumentandolo a 21 Miliardi, si dovrebbe prima di tutto creare una nuova versione del software Bitcoin, ma poi si dovrebbero convincere tutti coloro che lo stanno usando (e che condividono il database nella rete mondiale) ad aggiornarlo, deprezzando di fatto i bitcoin, compresi quelli che eventualmente hanno loro stessi.

Un’operazione che sarebbe contro il loro interesse e che quindi… non farà mai nessuno.

Al contrario il Petro essendo un generico token non ha nessuno di questi vincoli e potrebbe a breve fare la fine dello stesso Bolivar.

Detta in poche parole, non è una truffa ma sembra solo un modo di guadagnare tempo; una criptovaluta di questo tipo, cioè basata sul nulla, ero capace di farla anch’io.

Petro-propaganda

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Examining The Economies Of The EU


The EU is a coalition of nations, but in any group there are the ones that do well versus the ones that don’t. Peter Oliver and Hilary Fordwich join Bart Chilton as they discuss everything from Greece to Germany. Alex Mihailovich is covering French company Total while Sara Montes de Oca covers Monsanto and Glyphosate. And could we see benefits from Trump’s tax plan? Donald Williamson is back and he gives us his expertise and insight! All this and more on Boom Bust! [1138] Follow us on Twitter:
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