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ESCALATION TRADE WAR!

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Come abbiamo scritto recentemente, detto e fatto, la guerra commerciale è in piena escalation…

After initially setting the rate at 10 percent, the Trump administration considers hiking a proposed tariff on Chinese imports to 25 percent https://t.co/ppIsRGICtF via @ReutersTV pic.twitter.com/nndGOn63r6

— Reuters Top News (@Reuters) August 1, 2018

A breve vedremo per quale motivo non c’è alcuna speranza che il finto accordo tra Trump e il barcollante Juncker, vada in porto…

Commerce Secretary Wilbur Ross signals more tariff pain ahead in the China trade battle https://t.co/U1GeA4muWv pic.twitter.com/aNlaYxXZhU

— Bloomberg (@business) August 3, 2018

La risposta cinese non si è fatta attendere…

Gli Stati Uniti non solo non riusciranno a raggiungere il loro obiettivo, ma raccoglieranno ciò che hanno seminato, ha detto giovedì il consigliere di stato e ministro degli esteri #WangYi   in risposta all’ultima minacci adi Washington…

The United States will not only fail to reach its goal but will also reap what it has sown, State Councilor and Foreign Minister #WangYi said on Thursday in response to Washington’s latest threat to ratchet up trade tensions with Beijing.

— China Daily (@ChinaDailyUSA) August 2, 2018

Giusto per avere un’idea di come la stupidità umana sta per riportare il passato in ague, la risposta americana è altrettanto immediata, per mano di quello che, insieme a Navarro, verrà ricordata come la nuova coppia Smoot – Hawley…

.@SecretaryRoss: “The reason for the tariffs to begin with was to try to convince the Chinese to modify their behavior. Instead, they’ve been retaliating. So the president now feels that it’s potentially time to put more pressure on in order to modify their behavior.” pic.twitter.com/h1SpC5VyCB

— FOX Business (@FoxBusiness) August 2, 2018

. @SecretaryRoss: “la ragione per l’inizio del”applicazione dei dazi è stata quella di convincere i cinesi a modificare il loro comportamento. Invece, si sono vendicati. Così il presidente ora ritiene che sia potenzialmente tempo di mettere più pressione  per modificare il loro comportamento. “

Ma per la CIna,  tattica del bastone e della carota  non funziona...

In una call organizzata dall’Office of the United States Trade Representative (Ustr), funzionari Usa di alto livello hanno spiegato che la “comunicazione resta aperta” sull’asse Washington-Pechino ma non sono previsti spicifici round di discussioni. Gli Usa stanno cercando di capire “quali strumenti appropriati usare per fare cambiare alla Cina il suo comportamento” in campo commerciale, giudicato “terribile e ingiusto”.

Stando a Lighthizer, gli Usa “sono stati molto chiari sui cambiamenti specifici che la Cina dovrebbe compiere. Purtroppo, invece che cambiare il suo comportamento deleterio, la Cina ha compiuto ritorsioni illegali contro i lavoratori, gli agricoltori e le aziende americane”. Il riferimento è ai dazi fatti scattare il 6 luglio scorso da Pechino su una serie di prodotti Made in Usa, tra cui la soia. Quelle tariffe doganali però sono state una risposta ai dazi del 25% introdotti in quel giorno da Washington su prodotti tecnologici cinesi per 34 miliardi. In quel contesto ne sono rimasti in ballo altri per 16 miliardi, “ancora oggetto di analisi”, ha spiegato una fonte Usa.

L’incremento al 25% dal 10% dei dazi su import cinese per 200 miliardi, ha concluso Lighthizer, “è pensato per dare all’amministrazione opzioni addizionali per incoraggiare la Cina a modificare le sue politiche e il suo comportamento lesivi e ad adottare politiche che portino a mercati più giusti e alla prosperità per tutti i nostri cittadini”. Peccato che solo poche ore prima Pechino avesse chiarito che “il pressing e le minacce” Usa non sono affatto gradite. Poi il governo cinese ha ribadito il concetto: “La Cina è totalmente pronta e dovrà compiere ritorsioni per difendere la dignità della nazione e gli interessi della popolazione, il libero commercio e il sistema multilaterale oltre che difendere gli interessi comuni di tutti i Paesi”, ha detto in una nota il ministro cinese del Commercio. Per lui, “la tattica del bastone e della carota non funziona”.

Dove può spingersi oggi l’illusione americana, quali beni o servizi colpire ancora in un’escalation della guerra commerciale?

Intanto la Cina risponde affondando lo yuan che mette in ulteriore grave difficoltà i paesi emergenti come accadde nel 2015 e il dollaro torna sotto quota 1.16 per l’ultimo definitivo affondo…

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Come scrive Mike Shedlock, la Cina ha tre modi per vendicarsi, può lasciare cadere ulteriormente lo yuan del 25 % compensando l’aumento dei dazi, limitare  ulteriormente la capacità delle aziende statunitensi di fare affari in Cina oppure interrompere le esportazioni di terre rare. Terre rare sono 17 minerali usati per fabbricare telefoni cellulari, auto ibride, armi, TV a schermo piatto, magneti, luci a vapori di mercurio e obiettivi per fotocamere.

L’opzione uno ha ovviamente rischi di fuga di capitali come accadde nel 2015 dalla Cina, ma i dazi pongono numerosi rischi anche agli Stati Uniti e all’economia globale.L’opzione tre viene discussa raramente, ma la Cina ha almeno l’80% del mercato globale dei preziosi minerali appena citati.

Ma non è finita, mentre i mercati dormono, in realtà Ross e il suo staff non credono all’accordo con l’Europa e intanto studiano il dossier auto…

Wilbur Ross says U.S. investigation of auto tariffs for Europe will go on despite deal https://t.co/wjF5m6v0Wg https://t.co/3v9co0Nfx7

— Keywords ‘Trump’ (@KeywordsTrump) July 29, 2018

L’aumento dei dazi sui fagioli americani da parte dell’Europa in risposta alla guerra commerciale americana sull’acciaio ha già prodotto una vittima illustre…

Red kidney beans are piling up. Growers are worrying. Customers are canceling. This is how tariffs ripple through U.S. agriculture. https://t.co/caAPICTfNK via @WSJ

— Will Hsu (@wphsu) August 3, 2018

Milano, 1 ago. (AWE/LaPresse) – L’Unione Europea ha aumentato del 283% le importazioni di soia statunitense duramente colpita dalle ritorsioni cinesi. Scattate dopo le prime misure adottate dagli Stati Uniti nei confronti del gigante orientale. E’ quanto afferma la Coldiretti nel rendere noti i dati del primo report della Commissione Europea. Da questo  si evidenzia che stanno già avvenendo le maggiori importazioni di soia dagli Usa previste dalla tregua sancita dall’incontro tra il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il presidente americano Donald Trump.

State sintonizzati e soprattutto come abbiamo scritto nel fine settimana insieme a Machiavelli, tenete d’occhio i Vostri portafogli, la guerra è appena iniziata e sembra che anche l’Araba Fenice se ne sia accorta…

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ESCALATION TRADE WAR!, 10.0 out of 10 based on 7 ratings Author: Finanza.com

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Economia

Il Trentino AA riforma la previdenza complementare

Mentre nel dibattito sulle pensioni la previdenza complementare non trova “audienza “ diventando di fatto la cenerentola della situazione, la Regione a statuto speciale Trentino Alto Adige invece va avanti con la sua opera di miglioramento del proprio welfare territoriale integrativo.Infatti il 31 luglio scorso è stata approvata da parte del Consiglio regionale del TAA una legge sugli interventi di promozione e sostegno al welfare regionale.La riforma ha comportato un lungo iter di confronto per la concreta protezione sociale e previdenziale dei cittadini del Trentino-Alto Adige che, attraverso il progetto di welfare complementare regionale e l’attività di Pensplans in alleanza con i fondi pensione territoriali, vedi Laborfonds, godono di un sistema di servizi forse unico anche a livello europeo.A questo scopo è stato inserito nella norma un articolo che descrive la finalità della legge e che impegna la Regione a predisporre in modo equo, sostenibile e trasparente ogni iniziativa in campo previdenziale che tuteli i cittadini e le cittadine residenti, assicurando una maggiore sicurezza e qualità della vita nell’età anziana e riducendo i rischi di povertà.

Nei successivi articoli viene ribadito come le misure e gli interventi siano destinati alla persona aderente ai fondi previdenziali, che viene seguita nelle sue scelte per la valorizzazione del suo risparmio, anche destinato a progetti della vita familiare, e residente che viene altresì sostenuto anche nei momenti di difficoltà.Pensplan Centrum, istituita circa 20 anni fa, è una società finanziata con capitale regionale,che offre, aggiornandoli anche in seguito alla nuova norma, informazioni e consulenza sulla previdenza complementare e tutele per possibili situazioni di bisogno economico

Tra i progetti che risultano più urgenti e necessari e che trovano indicazione nella nuova legge vi è la possibilità di attivare una protezione economica aggiuntiva in caso di non autosufficienza, anche realizzando forme di interazione tra i fondi di previdenza complementare e i fondi di sanità integrativa territoriali.Tuttavia le parti sociali, specie i sindacati, considerano poco soddisfacenti alcune soluzioni adottate. E’ importante aver confermato la collaborazione fra Regione e Fondi Sanitari, viceversa non hanno apprezzato l’eliminazione della copertura Pensplans per tutti quei lavoratori che iscritti a Laborfonds, risiedono fuori regione. Bocciatura anche per la decisione di escludere le parti sociali dal comitato di indirizzo.Intanto il Consiglio provinciale del Trentino ha approvato l’istituzione di un fondo per liquidare in tempi rapidi i tfr-tfs dei dipendenti pubblici. Il contratto delle autonomie locali trentine prevede un massimo di 90 giorni per l’erogazione, ma molti enti pubblici non hanno sufficiente capacità di spesa. Così, anche in Trentino, in tanti facevano valere la norma nazionale con attese anche di 2 o 3 anni.Il funzionamento del nuovo fondo è semplice: da esso gli enti possono attingere per erogare subito la liquidazione; in seguito, l’Inps reintegra la quota spesa. Dunque non c’è un aggravio per le casse pubbliche e intanto i lavoratori, o meglio i neo pensionati ma solo quelli regionali, entrano subito in possesso di quanto gli spetta, mentre gli altri non resta che aspettare. Speriamo che anche per tutti gli altri dipendenti pubblici ci si possa trovare una soluzione analoga ed in tempi rapidi.

Camillo Linguella

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FLASH: VIX vs VSTOXX. Volatilità divergente a confronto

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TRENDS 2.0.87: DISEQUILIBRI COSTRUTTIVI

TRENDS - Analisi tecnica intermarket

L’estate 2018 si sta rivelando molto più interessante del previsto. Avrete letto sul blog le varie motivazioni che giustificano questa mia affermazione. Ma è altrettanto vero che stanno nascendo degli interessanti scenari. Ed inoltre si registra il raggiungimento di importanti target su certe asset class. In questa analisi intermarket cerco di spiegarvi il mio punto di vista.

Eccoci quinci con il nuovo video di TRENDS.

Come sempre ho provato per l’ennesima volta a tracciare una serie di scenari per i vari mercati: forex, commodity, equity, bond, analizzando anche le varie correlazione. Ma ho deciso di lasciare la visione del video agli amici sostenitori del blog.

Quindi… benvenuti al nuovo numero di TRENDS, con tanti grafici e tante analisi intermarket che vi aiuteranno a capire le dinamiche dei mercati finanziari, sempre più correlati ed interessanti.

Riprendetevi i post di questa settimana, credo ne valga proprio la pena e poi, se possibile, sostenete questo progetto di cultura finanziaria e di consapevolezza operativa. La registrazione è stata fatta in modo abbastanza impulsivo e diretto, cercando di sintetizzare e velocizzare i ragionamenti. Spero di essere comunque comprensibile. Come sempre critiche e commenti sono ben graditi. Lascio massima libertà ai lettori di contribuire (se vorranno) all’iniziativa, cliccando qui sotto, in modo tale da capirne anche il livello di gradimento. Sappiate che il Vs sostegno è MOLTO importante per la continuazione di questo progetto che vive solo grazie al Vostro sostegno.

Eccovi il video. Buona visione a tutti!

http://www.vimeo.com/283110709

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se non ce l’hai o se non ti fidi più di lui,contattami via email (intermarketandmore@gmail.com).

NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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Financial Round-Up: Rates, Immigration, Meat, and Industry


We sat down with Richard Sandor as he and Bart talk fair rates and Ameribor. Richard Wolff breaks down the real issue facing the US when it comes to the fight of immigration. Steve Malzberg gives us his thoughts as Bart Chilton talks to him about the future of America’s industry under Trump. And could lab meat be the wave of the future? Fred Kaufman may have the answer! All this and more on Boom Bust! [1126] Follow us on Twitter:
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