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Come funziona “l’economia di guerra” dell’Europa

Author: Wired

La Commissione europea ha presentato la prima strategia industriale di difesa a livello comunitario. Un piano da “economia di guerra”. La mossa rappresenta una pietra miliare della politica estera europea, nata in reazione alle minacce poste dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e al crescente bellicismo di Mosca. Prevede di aumentare la preparazione alla guerra, con sussidi per far crescere la capacità produttiva, accumulare scorte, incoraggiare gli investimenti e uno stretto coinvolgimento dell’Ucraina.

La Strategia industriale di difesa europea (European defence technological and industrial base) delinea un piano decennale per garantire la disponibilità e il rifornimento tempestivo di prodotti per la difesa, in grado di tutelare l’Unione e i suoi partner dalle minacce esterne. In particolare, la Strategia mira a velocizzare e migliorare gli investimenti degli stati membri coordinandoli a livello comunitario.

Per farlo, la Commissione prevede sovvenzioni per motivare la cooperazione nel settore, sostenere l’industrializzazione e il rafforzamento della crescita industriale del blocco, nonché misure specifiche per garantire un regime di sicurezza per le forniture. Come detto dal commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, a Euractiv la strategia segna l’ingresso dell’Unione europea a una “modalità di economia di guerra”.

Cosa cambia, in pratica

A livello pratico, la strategia prevede di incentivare la cooperazione tra stati nella fase di approvvigionamento dei sistemi di difesa, garantire la disponibilità immediata dei prodotti necessari “in qualsiasi circostanza e orizzonte temporale”, attraverso maggiori investimenti in ricerca e sviluppo e produzione, e assicurare che i bilanci nazionali e dell’Unione riescano a sostenere l’adattamento dell’industria europea della difesa al nuovo contesto di sicurezza.

Inoltre, con un cambio di direzione che trasforma radicalmente l’approccio europeo alle politiche di difesa avuto fino a questo momento, la Strategia prevede di riformare l’attuale politica di prestito della Banca europea per gli investimenti, aprendola anche al settore degli armamenti. Infine, si rafforzeranno i legami con l’Ucraina, permettendo la sua partecipazione alle iniziative industriali europee e stimolando la cooperazione tra l’Unione e le industrie di difesa ucraine, e si rafforzerà la cooperazione con gli altri membri della Nato.

Per raggiungere gli obiettivi posti dalla strategia di “economia di guerra”, gli stati membri dovranno acquistare congiuntamente almeno il 40% delle attrezzature per la difesa entro il 2030, rendere gli scambi commerciali interni nel settore della difesa pari al 35% del valore dell’intero mercato della difesa dell’Unione, sempre entro il 2030, e spendere almeno il 50% dell’intero budget per la difesa all’interno dell’Unione entro il 2030 e almeno il 60% entro il 2035.

Inoltre, la strategia prevede di mobilitare 1,5 miliardi di euro del bilancio europeo tra il 2025 e il 2027 e mettere a disposizione un nuovo quadro normativo, la Struttura per il programma di armamento europeo, per facilitare e incrementare la cooperazione degli stati membri in materia di equipaggiamenti di difesa. Infine, la Strategia istituirà una struttura di governance, il Defence industrial readiness board, in cui gli Stati membri siano pienamente coinvolti, per garantire la coerenza generale dell’azione europea nel settore dell’industria della difesa.

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Economia

PIAZZA AFFARI: tutto molto bene, però… – IntermarketAndMore

Author: Finanza.com Blog

Guest post: Trading Room #513. Il grafico FTSEMIB weekly continua nella sua corsa rialzista, con una giornata di venerdi veramente forte. E ora cosa è giusto fare? Nel video troverete delle idee su come comportarsi. Occhio a Recordati. Buona visione

Un benvenuto ancora all’amico Alberto Zanetti e alla sua rubrica “Trading Room” che ormai ci accompagna da anni e che è arrivato all’edizione numero 513 su questo blog. Il video analizza l’andamento del grafico FTSEMIB.
Ovviamente sia il sottoscritto, Danilo DT, e l’autore del video, Alberto, saranno ben lieti di leggere critiche e commenti su questo video che, speriamo, possa soddisfarvi.

Riproduzione riservata

STAY TUNED!

Danilo DT

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Record February and March 1 fiscal flows driving speculation.

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GERMANIA… PROFUMO DI WEIMAR! – icebergfinanza

Author: Finanza.com Blog

La Gran Partida: LA TRAMPA DE LA MONEDA ÚNICA. LA NEGATIVA ALEMANA A ...

Iniziamo con le buone notizie.

In Germania, crollano la produzione industriale e i consumi e soprattutto dopo decenni esplode la disoccupazione.

Consumi in grande spolvero…

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… produzione industriale da ruggenti anni venti.

L’inflazione è l’ultimo dei problemi come testimoniano i dati di ieri.

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Eppure, senza ascoltare un blogger qualunque e le sue deliranti analisi, lo aveva detto anche il nonno d’Italia.

Recessione che rischia di trasformarsi in recessione, AFD ormai secondo partito in Germania e i fantasmi di Weimar che appaiono qua e la.

Ovviamente si parla solo dei record del principale indice tedesco il DAX.

Francia e Germania sono in recessione, non importa cosa dicono i dati e le virgole che continuano a spostare.

Non ditelo in giro, ma il genio Macron è riuscito a fare addirittura quasi il 5 % di deficit nel 2023, con tanti saluti al 3 %.

Molti di Voi, conoscono Irving Fisher, il padre della teoria della deflazione da debiti, forse pochi conoscono da dove nacque l’impulso per studiare quanto accadde durante la Grande Depressione del ’29.

Ovviamente oggi è diverso, non accadrà più nulla.

Il crollo delle quotazioni di borsa del 1929 e la successiva depressione fu un grave colpo per la credibilità di Fisher e per il suo patrimonio personale. Divenne famosa la sua dichiarazione, a solo nove giorni dal grande crack, che i prezzi delle azioni avevano ormai raggiunto “quello che appare come un livello di alte quotazioni permanente”[2]. Fisher dichiarò il 21 ottobre del 1929 (8 giorni prima del crack) che il mercato “si stava solo scuotendo un po’” che i prezzi non avevano ancora toccato il loro reale valore e sarebbero saliti ancora più in alto. Il 23 ottobre annunciò in una riunione di banchieri che “i valori azionari nella maggior parte dei casi non sono eccessivamente alti”. Successivamente, dopo il crack del 29 ottobre, continuò per mesi ad assicurare agli investitori che la ripresa era dietro l’angolo.(Wikipedia)

Cieli blu infiniti, le quotazioni continueranno a salire, i fondamentali sono solidi.

E’ una delle tante bolle quella attuale, interessante sarà vedere come la Fed deciderà di farla esplodere, sempre che ci riesca.

Ma nella storia si era in procinto di ridurre i tassi con mercati sui massimi storici, frequentati ormai solo esclusivamente da algoritmi e fisici drogati, psicopatici ovunque.

In Cina, nota democrazia, hanno addirittura deciso dare una lezione ai fondi quant…

Interessante… qualche problemino per i fondi truffa.https://t.co/Da4IEZyfcl

— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) March 1, 2024

Come tanti coniglietti, si sono subito scusati, prospettando cieli blu infiniti, solo acquisti e niente vendite…

Mercoledì Lingjun si è scusata per l’impatto negativo in una dichiarazione sul suo sito web. L’azienda ha affermato che “ha una visione rialzista a lungo termine sui titoli cinesi e manterrà posizioni lunghe”, aggiungendo che esaminerà i problemi esistenti nelle transazioni.

Ci sarebbe da ridere per un anno intero a queste dichiarazioni, nulla di nuovo per noi, solo la dimostrazione che oggi il mercato è una bisca, clandestina, soprattutto in America, ma li, politici e regolatori, vengono regolarmente foraggiati per chiudere un occhio.

Godiamoci il nuovo record con i nostri titoli di Stato italiani, mentre lo spread non si sa che fine abbia fatto e nessuno parla più di MES.

Ieri il PCE è stato una non notizia, sotto la superficie, l’inflazione continua a scendere, solo i record di borsa e le commissioni sulle gestioni, tengono a galla l’inflazione.

Il trend del petrolio è ridicolo, con tutto il casino che c’è intorno non è neanche riuscito a risalire sopra 80, ma basta aspettare, non c’è fretta.

I tassi non scenderanno più, non ci sarà più alcuna recessione, tutti gli atterraggi saranno morbidi e le quotazioni resteranno permanentemente alte all’infinito, oltre a tre volte Natale e Pasqua, tutto l’anno.

Ci vediamo nel fine settimana con il nostro Machiavelli, grazie a coloro che sostengono il nostro viaggio.

Buon fine settimana. Andrea

Nel fine settimana è tempo che torni il nostro Machiavelli, ha alcune importanti novità da raccontarci, mentre si avvicina la primavera e le… idi di marzo!

Chi ha orecchie per intendere, intenda, gli altro buon atterraggio morbido!

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