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Efficientamento energetico di edifici comunali a Ittireddu (SS)


Author: Leonardo Berlen QualEnergia.it

Avviso per l’affidamento, in regime di appalto della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di ”Efficientamento degli edifici comunali – Palazzo Municipale, Museo e Palestra – e realizzazione rete di collegamento ”smart grid” al servizio dei tre edifici a Ittireddu (SS). Importo: 900.515 euro Scadenza: 8 giugno 2020 Bando (zip)

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Energia

Piani di ripresa: nascerà un conflitto tra occupazione e clima?

Author: redattore Rinnovabili

La mancata uniformità dei vincoli verdi sugli aiuti di Stato potrebbe accentuare il divario economico e sociale tra i diversi paesi europei, creando frizioni tra bisogno di lavoro e ambizioni ecologiche.

Occupazione
Credits: Gerd Altmann da Pixabay

Secondo il direttore di IEA, obiettivi climatici e occupazione devono andare mano nella mano

(Rinnovabili.it) – Secondo Fatih Birol, direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), i governi dovrebbero impegnarsi affinché i piani di ripresa post-covid-19 non creino uno scontro tra obiettivi climatici, da una parte, e occupazione lavorativa, dall’altra. Secondo Birol, infatti, la crisi pandemica potrebbe rappresentare “un’opportunità storica” ​​per creare posti di lavoro nei settori delle tecnologie pulite e dell’efficienza energetica.

Tuttavia, il direttore dell’IEA ritiene che sia inevitabile una prima fase di assestamento in cui “vedremo milioni di persone, in Europa e nel mondo, perdere il lavoro. A maggior ragione, dunque, i paesi devono evitare il più possibile che si vengano a creare conflitti tra gruppi sociali che chiedono lavoro e gruppi sociali che chiedono ambizioni climatiche più concrete.

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Da questo punto di vista, l’efficienza energetica è la “prima opzione” secondo Birol. In particolare, il rinnovamento degli edifici può creare migliaia di posti di lavoro e dare una spinta vitale al settore delle costruzioni e alle migliaia di piccole imprese ad esso collegate”. Inoltre, un piano di risanamento che guardi all’occupazione e al clima dovrebbe concentrarsi sulle più interessanti innovazioni tecnologiche del momento, come le batterie agli ioni di litio per le auto elettriche e gli elettrolizzatori per la produzione di idrogeno.

Finora, la Commissione Europea ha sospeso le rigide norme in materia di aiuti di Stato approvando programmi di sostegno nazionale per un valore di oltre 1,9 miliardi di miliardi di euro. Tuttavia, un solo paese, vale a dire la Germania, rappresenta il 52% di tutti gli aiuti erogati finora dall’UE. Secondo alcuni ministri dei 27 Stati membri, però, questa situazione potrebbe determinare delle nuove sfide relative alla coesione economica e sociale dell’eurozona.

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Secondo Teresa Ribera, ministro dell’Ambiente spagnolo, la mossa dell’esecutivo UE rischia infatti di non essere un gioco uniforme, perché consentire ad alcuni paesi di ottenere un vantaggio sleale può creare più problemi”. Già Claude Turmes, ministro per l’Energia del Lussemburgo, aveva sottolineato il rischio di distorsioni sul mercato interno dell’UE, specie rispetto all’uniformità e al necessario coordinamento che dovrebbe essere raggiunto rispetto ai cosiddetti ‘vincoli verdi’ sugli aiuti di Stato.  

“Riesci a immaginare i politici francesi che obbligano Peugeot-PSA e Renault ad avere obiettivi climatici, mentre l’industria automobilistica tedesca potrebbe non essere obbligata a farlo?”, si domanda Turmes. L’assenza di uniformità, inoltre, rischia di accentuare il divario tra occupazione e clima in paesi problematici come la Polonia, la cui economia è fortemente dipendente dal carbone. “La Polonia può essere il campione dell’eolico offshore nel Mar Baltico, ma avrà bisogno di soldi europei per riqualificare i lavoratori, ha detto Turmes.

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Tuttavia, pare che la Commissione sia consapevole di questi rischi, e che la stessa von der Leyen abbia riconosciuto che, se si verificassero “enormi differenze” negli aiuti alle imprese, si potrebbero accentuare le disparità economiche all’interno del blocco. “Questo è il motivo per cui è necessario molto di più del semplice controllo sugli aiuti di Stato. Abbiamo bisogno di un piano di risanamento europeo verde e digitale, a beneficio di tutti”, ha affermato Margrethe Vestager, commissario europeo incaricato di sorvegliare gli aiuti di Stato.

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Energia

Lavori di relamping impianto illuminazione edificio scolastico a Canaro (RO)


Author: Leonardo Berlen QualEnergia.it

[unable to retrieve full-text content]Avviso esplorativo di manifestazione di interesse per l’affidamento dei lavori di efficientamento energetico relamping impianto di illuminazione edificio scolastico (2 lotti) a Canaro (RO). Importo: 29.800 euro Scadenza: 25 maggio 2020 Bando (zip)

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Energia

Pandemie: quale correlazione esiste tra virus e clima?

Author: redattore Rinnovabili

I cambiamenti climatici modificano la distribuzione biogeografica delle specie, agevolando le interazioni uomo-animale. Ad oggi, esistono circa 1,7 milioni di virus che potrebbero fare il salto di specie.

Virus e clima
Credits: Frauke Riether da Pixabay

Comprendere il rapporto tra virus e clima è tutt’altro che semplice, ma alcuni studi lanciano un allarme

(Rinnovabili.it) – Da quando si è diffusa la pandemia di coronavirus, gli scienziati hanno avvertito che le attività antropiche e i cambiamenti climatici potrebbe aumentare il rischio di malattie pandemiche che passano dagli animali all’uomo (zoonosi). Non a caso, l’IPCC (gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici) sta studiando il rapporto tra virus e clima per includerlo nel prossimo rapporto previsto per il 2021.

Ma cosa sappiamo, finora, della relazione tra cambiamenti climatici, biodiversità e diffusione di zoonosi? Secondo la Piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici (IPBES), il numero di virus che, circolando fra le popolazioni di mammiferi e uccelli, è potenzialmente dannoso per gli esseri umani è di circa 1,7 milioni. Tuttavia, in contesti naturali, è difficile che i virus entrino in contatto con l’uomo, poiché le interazioni sono ridotte al minimo.

Nel complesso, affinché un evento di cosiddetto spillover (o salto di specie) si manifesti, deve darsi una ‘tempesta perfetta’ in cui diversi fattori molto specifici si verificano contemporaneamente. Ma i cambiamenti climatici e i disturbi della biodiversità potrebbero favorire questa tempesta?

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Rispetto al rapporto tra virus e clima, il professore Hans-Otto Poertner, direttore del Dipartimento di bioscienze dell’Alfred Wegener Institute (AWI) e membro dell’IPCC, ha sottolineato che “i cambiamenti climatici modellano la distribuzione biogeografica delle specie. Se, in futuro, dovessimo osservare specie che si spostano in aree in cui sono prevalenti gli esseri umani, allora potrebbero esserci nuove probabalità di pandemie.

La ricerca sugli effetti del riscaldamento globale ha dimostrato che, all’aumentare della temperatura e al variare dei livelli delle piogge, alcune specie sono costrette a cercare nuove aree con condizioni climatiche migliori. Una recente analisi ha esaminato 40.000 specie in tutto il mondo, scoprendo che circa la metà è già in movimento a causa del cambiamento delle condizioni climatiche.

Nello specifico, in merito al rapporto tra virus e clima, i ricercatori suggeriscono che già entro il 2070 i cambiamenti climatici potrebbero far aumentare sostanzialmente le probabilità di passaggi di malattie dagli animali all’uomo. Cercando di definire scenari futuri, uno studio ha previsto lo spostamento di circa 4000 specie, scoprendo che molte di queste raggiungeranno soprattutto le aree ad alta densità demografica di Asia e Africa, portando con sé dai 3000 ai 13000 virus.

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Ma il rischio di pandemie determinato dal rapporto tra virus e clima aumenterà in futuro? Sebbene la ricerca scientifica abbia finora mostrato i collegamenti tra i cambiamenti climatici, i disturbi della biodiversità e lo spillover delle malattie, non è ancora chiaro come ciò possa modellare il rischio futuro di pandemie. Tuttavia, per Poertner “c’è urgenza non solo di investigare il fenomeno, ma anche di indagare immediatamente sulle possibili soluzioni.

Un passo fondamentale è il monitoraggio delle interazioni animale-uomo, attraverso la definizione di un sistema che dovrebbe poter contare su un grande livello di cooperazione internazionale, condivisione dei dati e trasparenza. Ma non solo. Anche una migliore regolamentazione delle catene di approvvigionamento sarà fondamentale, a partire da radicali cambiamenti da parte dei paesi più ricchi, i maggiori responsabili della domanda che incentiva attività quali deforestazione e commercio illegale di animali.

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Energia

Cablaggio quadri elettrici del servizio idrico a Varese


Author: Leonardo Berlen QualEnergia.it

[unable to retrieve full-text content]Avviso esplorativo per manifestazione di interesse finalizzata all’affidamento, per l’affidamento del cablaggio di quadri elettrici del servizio idrico integrato per la durata 24 mesi. Importo: 216.501 euro Scadenza: 29 maggio 2020 Bando (zip)

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