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Valore SAR: non bene iPhone XS, ottimo Sony Xperia XZ3

Author: Le news di Hardware Upgrade

Sulla tematica dell’influenza dei cellulari o smartphone su determinate patologie umane si è molto discusso. Una delle ultime notizie riguarda lo studio dell’ARNSA che non ha trovato una correlazione tra telefonia e insorgenza di tumori cerebrali. Anche l’AIRC, in accordo con la letteratura scientifica, non segnala particolari evidenze tra uso di cellulari e insorgenza di tumori. Nonostante tutto gli utenti sono sempre più interessati al valore SAR di un modello, cercando così una tutela ulteriore.

Valore SAR smartphone

Una lista pubblicata da Phone Arena prende in esame alcuni tra gli smartphone più diffusi e lanciati nel corso del 2018 mettendo in luce chi ha fatto “meglio” e “peggio” proprio per il valore SAR.

Ricordiamo che SAR è l’acronimo di Specific Absorption Rate (Tasso di Assorbimento Specifico) ed è una misura legata all’assorbimento dell’energia elettromagnetica da parte del corpo umano. L’unità di misura impiegata è il W/kg che esprime la potenza assorbita per massa di tessuto umano.

  • Apple iPhone XS Max= testa: 1,00 W/kg, corpo: 1,00 W/kg, trasmissione simultanea (ts): 1,52 W/kg
  • Apple iPhone XS= testa: 0,90 W/kg, corpo: 0,99 W/kg, ts: 1,53 W/kg
  • Apple iPhone XR= testa: 0,90 W/kg, corpo: 1,10 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • Samsung Galaxy Note 9= testa: 0,27 W/kg, corpo: 0,76 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • Samsung Galaxy S9 Plus= testa: 0,36 W/kg, corpo: 0,79 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • Samsung Galaxy S9= testa: 0,35 W/kg, corpo: 0,96 W/kg, ts:1,59 W/kg
  • Google Pixel 3 XL= testa: 1,35 W/kg, corpo: 1,19 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • Google Pixel 3= testa: 1,34 W/kg, corpo: 1,34 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • LG V40= testa: 1,27 W/kg, corpo: 1,28 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • LG G7= testa: 0,22 W/kg, corpo: 1,06 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • OnePlus 6T= testa: 1,34 W/kg, corpo: 1,19 W/kg, ts: 1,59 W/kg
  • OnePlus 6= testa: 1,26 W/kg, corpo: 0,90 W/kg, ts: 1,53 W/kg
  • Xiaomi Pocophone F1= testa: 0,72 W/kg, corpo: 0,75 W/kg, ts: non disponibile
  • Sony Xperia XZ3= testa: 0,14 W/kg, corpo: 0,44 W/kg, ts: 1,08 W/kg

Come si può notare nell’elenco dei valori SAR di questi smartphone, i nuovi iPhone XS (tra cui la versione Max) non brillano per i risultati ottenuti. Anche iPhone XR non ha ottenuto i risultati migliori per la categoria per corpo e testa.

Ci sono comunque altri smartphone che fanno peggio nelle rilevazioni come la gamma Pixel 3 ma anche i più recenti prodotti di LG dove vediamo superare di slancio un valore di 1 W/kg per LG V40. Lo stesso si può dire per OnePlus 6T mentre le soluzioni di Samsung sono tutto sommato accettabili.

Il vero “re” (in senso positivo, quindi con valori più bassi) dei valori SAR è Sony Xperia XZ3 che riesce a essere ben distante da tutta la concorrenza non solo per quanto riguarda corpo e testa ma anche per il test di trasmissione simultanea.

Come scritto in apertura, questo non ha attualmente un vero significato clinico, anche perché la metodologia di analisi è stata realizzata sul finire degli anni ’90 dove gli smartphone, ma anche i cellulari non erano diffusi come nei giorni odierni. Per chi però volesse essere più cauto, sicuramente potrà trarre qualche utile consiglio dai valori riportati.

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Xiaomi a lavoro su Mi A3, nuovo Android One dell’azienda

Author: Christian Mazza Tom's Hardware

La famiglia Android One di Xiaomi starebbe per espandersi. L’azienda cinese, una delle prime ad appoggiare il progetto che vede protagonista il robottino verde, è al lavoro su un nuovo smartphone e tutte le indiscrezioni portano a Mi A3. Il nuovo dispositivo sarebbe il successore diretto di altri tre device che hanno riscosso un discreto successo e sempre appartenenti all’ecosistema Android One: Xiaomi Mi A1, Mi A2 e Mi A2 Lite.

L’indiscrezione arriva dalla Junior Member di XDA franztesca che ha scoperto un dispositivo Xiaomi con il nome in codice ” orchid_sprout ” mentre eseguiva un lavoro di decompilazione sull’ultimo firmware MIUI 10 basato su Pie Android sul Mi 8. Ad assumere una valenza più che significativa è il termine ‘sprout’, la denominazione, infatti, è stata sempre associata ai dispositivi Android One prodotti da Xiaomi e diviene quasi naturale ipotizzare un collegamento con la nuova creatura del colosso cinese, Mi A3.

Al momento, però, non vi sono indicazioni su quella che potrebbe essere la possibile scheda tecnica, l’unica indiscrezione che ci è dato conoscere riguarda la probabile presenza del modulo NFC, sarebbe il primo smartphone Mi A con supporto per NFC. Inoltre, non vi è certezza del fatto che Xiaomi commercializzi questo dispositivo e se lo faccia con il nome effettivo di Mi A3. Vi sono altri casi, infatti, in cui l’azienda cinese, a lavoro su un dato dispositivo, ha poi deciso di cancellare definitivamente il progetto. Non ci resta che attendere ulteriori informazioni in grado di farci comprendere quando e se Xiaomi abbia intenzione di ufficializzare il nuovo device.

Xiaomi Mi 8 Lite, lo smartphone medio-gamma caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo è disponibile a 229 euro su Geekmall a questo link.

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Nokia 7 Plus e Nokia 8.1: disponibili i sorgenti del kernel

Author: Alessio Fasano Agemobile

Nokia 7 Plus è uno smartphone che fin da subito si è identificato a ciò che più si avvicina ad un Google Pixel economico grazie alla partecipazione al programma Android One e ad una scheda tecnica particolarmente interessante a livello hardware. Indubbiamente tra gli smartphone Android One è quello in cui il progetto ha funzionato meglio, dato che è stato il primo a ricevere l’aggiornamento ufficiale ad Android 9.0 Pie. Ma oggi non parliamo di aggiornamenti bensì di modding. Infatti i possessori di Nokia 7 Plus esperti di programmazione possono ora scaricare i codici sorgente del kernel. 

HMD Global ha reso disponibili i sorgenti del kernel anche su Nokia 8.1, smartphone che dovrebbe arrivare a breve anche sul nostro mercato

Entrambi gli smartphone dispongono di Android One a bordo, ma ricordiamo che Nokia 7 Plus oltre ai vantaggi del programma Android One e quindi al rilascio di aggiornamenti in tempi rapidi può vantare anche la certificazione Android Enterprise Recommended.

Ricordiamo quali sono i requisiti necessari per accedere a questo programma:

  • Almeno 2 GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione
  • Un chipset con CPU da 1.4 GHz o più veloce, architettura a 64 bit, durata della batteria di almeno 8 ore
  • Fotocamere da 2MP e 10 MP
  • Compatibilità di fabbrica con la scansione dei codici QR e con i metodi di registrazione zero-touch
  • Il produttore ha una finestra di 90 giorni per fornire gli ultimi aggiornamenti di sicurezza
  • Una versione sbloccata del dispositivo deve anche essere acquistabile dal produttore direttamente o da un distributore di terze parti

Nokia 7 Plus è regolarmente in vendita già da diversi mesi e si trova online a circa 320/330 euro. Nokia 8.1 arriverà a breve ad un prezzo superiore ai 400 euro. Le istruzioni per accedere ai codici sorgenti le trovate nel link in fondo a questo articolo.

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Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS: il teardown da 12 mila euro

Author: Le news di Hardware Upgrade

Un obiettivo da 12 mila euro è sempre qualcosa che lascia stupiti (sia nel pensarlo, ma ovviamente anche nell’utilizzarlo). È il caso del Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS che promette prestazioni decisamente interessanti abbinate alle full-frame del produttore nipponico consentendo agli amanti della fotografia sportiva (e non solo) di realizzare dei veri capolavori.

Smontare completamente un Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS è però qualcosa di ancora più particolare, considerando la tecnologia e il valore dell’oggetto. Lens Rentals ha però proceduto, con molta cautela, al completo disassemblaggio di questa ottica permettendo di scoprirne i dettagli e la costruzione.

Una delle prime annotazioni è la possibilità di “disattivare” il click per il bloccaggio del treppiede mentre la piastra di supporto è in unico pezzo. Le viti e i cuscinetti di supporto, secondo l’analisi, sembrerebbero robusti e di qualità, permettendo di supportare il peso di fotocamera e ottica.

Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS ha poi un sistema per i filtri drop-in che però sono da 40,5 mm e non da 52 mm (come su un modello Canon similare), questo complica un po’ la scelta. La zona con i selettori è dotata di una gomma di protezione permettendo così di proteggerlo dagli eventi atmosferici.

Il sistema a baionetta è tenuto in sede da ben sette viti e utilizza metallo spesso e solido. Questo permetterà sicuramente di avere meno problemi di durata rispetto ad altre ottiche (se si analizza questo punto in particolare).

Il PCB del Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS prevede diversi connettori mentre la struttura principale è realizzata in lega di magnesio, permettendo di contenere il peso e aumentando la resistenza (oltre al prezzo, ovviamente).

Il meccanismo di messa a fuoco sfrutta rotelle di nylon e una parte elettronica che invia il segnale alla fotocamera. Il sistema di cablaggi (cavi piatti) che corre lungo l’obiettivo è tenuto in sede sia da nastro adesivo sia da viti in alcune sezioni.

Il motore lineare del Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS è stato esaminato ed è attualmente uno dei più grandi impiegati in questo genere di applicazioni. Ovviamente muovere dei “pezzi di vetro” di quelle dimensioni richiede uno sforzo di un certo tipo (e l’affidabilità non deve essere messa in discussione).

In conclusione, Lens Rentals riporta che il Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS è esattamente ciò che ci si aspetta da una lente da 12 mila euro. Solida, ben costruita e con ottimi sistemi per la protezione dagli eventi atmosferici.

Ma sarà realizzato meglio il Sony FE 400 mm F2.8 GM OSS oppure il the Canon 400mm f2.8 IS III? Nelle conclusioni si legge che “chiamerò questo un pareggio, e un pareggio è una vittoria per Sony. Canon ha fatto questo per molto, molto tempo; questa (ndr. per Canon) è, penso che la loro ottava generazione di lenti 400mm f/2.8. Questa è la prima di Sony e aver realizzato un prodotto all’altezza del gold standard dell’ingegneria è un’impresa straordinaria”.

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Mad Box: lo studio è in contatto con AMD e Nvidia e ci mostra le prime immagini del prototipo

Author: Nicola Armondi Tom's Hardware

Nella giornata di ieri abbiamo scoperto l’esistenza della Mad Box, una nuova console in progettazione presso Slightly Mad Studios, ovvero i creatore della serie Project CARS. Il device promette 4K, supporto alla VR e specifiche di fascia alta. Proprio a questo proposito, è già disponibile un primo aggiornamento.

Sempre tramite Twitter, il CEO Ian Bell ha rivelato che lo studio è in contatto sia con AMD che con Nvidia. È innegabile che Bell sia diventato molto attivo in questi ultimi giorni, proprio in concomitanza con l’annuncio della Mad Box.

In un altro tweet, Bell afferma che la Mad Box mira a un’integrazione completa con la VR. Inoltre, la console sarà sufficientemente facile da trasportare: uno degli obbiettivi è infatti fare in modo che la piattaforma possa connettersi con altre Mad Box con un semplice click.

Inoltre, sempre tramite Twitter, ha mostrato delle prime immagini della console, nascondendo però le parti interne in quanto sono ancora in discussione.

Bell sta facendo moltissime promesse e parla di un hardware che sia competitivo, a livello di prezzo, con le console di prossima generazione. Fino a quando non avremo più dettagli, non potremo sapere se tutto sarà effettivamente mantenuto, ma ammettiamo che le idee di Bell sono intriganti. Voi cosa ne pensate?

Slightly Mad Studios non si dedica solo all’hardware: se ancora non l’avete fatto, potete giocare a Project CARS 2!