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Kensington SD7000 Surface Pro Dock Review


The Kensington SD7000 dock for Surface Pro 4, Surface Pro 2017 and Surface Pro 6 makes your tablet look like a mini Surface Studio. It connects to the Surface Connect port and adds myriad ports while also supporting the Surface Pro at a variety of heights and angles using two articulating hinges and chrome arms. It has USB-A, USB-C, HDMI 2.0, DisplayPort 1.2, Gigabit Ethernet and 3.5mm audio ports and a Kensington lock slot. It’s due out at the end of Dec. 2018.

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Evelyn Berezin: muore a 93 anni la creatrice dei Word Processor

Author: Le news di Hardware Upgrade

Evelyn Berezin è un nome che a molte persone, anche appassionate di tecnologia, non dirà molto, ma si tratta di quella che è considerata la creatrice del primo Word Processor nella storia dell’informatica. Purtroppo una delle donne che hanno rivoluzionato, in parte, il mondo della tecnologia ci ha lasciati all’età di 93 anni, come riporta la BBC.

Evelyn Berezin

Negli anni ’70 il mondo dell’informatica era ben diverso da come lo conosciamo ora e Evelyn Berezin riuscì a trovare il modo di cambiarlo ulteriormente. Infatti notò come il 6% delle persone negli USA sul finire degli anni ’60 fosse impiegata come “segretaria”. Questo le fece venire l’idea di fondare una società (che poté contare fino a 500 impiegati nel periodo di massima espansione) che si occupava di realizzare software di vario genere.

Per esempio creò uno dei primi sistemi computerizzati per la gestione dei posti sulle linee aeree che riuscì a funzionare per undici anni senza interruzioni con prestazioni più che rispettabili per l’epoca (anni ’60). Sempre nel campo dei software commerciali, Evelyn Berezin e la sua società furono tra i primi a realizzare un sistema automatizzato per le banche, un sistema per il puntamento dei bersagli per la difesa statunitense e un sistema per il monitoraggio delle scommesse sui cavalli.

Tornando al mondo dei Word Processor invece, è curiosa la storia della prima presentazione di un sistema integrato che era stato commissionato proprio alla società di Evelyn Berezin. Infatti a differenza del sistema più diffuso al tempo, realizzato da IBM, che si basava su switch, Berezin voleva creare qualcosa di più complesso, pratico e sfruttare al meglio i chip forniti dalla tecnologia.

Il sistema prevedeva una tastiera, delle cassette, una sezione di elettronica e infine una stampante (il monitor venne implementato in seguito). Questo permetteva di scrivere, controllare, correggere ed editare il testo in maniera molto più pratica che in precedenza.

Per i chip di funzionamento, Evelyn Berezin cercò di affidarsi alla neonata Intel ma per via di alcuni problemi con gli ordini si pensò di realizzare alcuni chip internamente. Al momento del debutto dei primi prototipi da mostrare ai possibili acquirenti si notò come il sistema soffrisse molto l’elettricità statica che era dovuta a un clima particolarmente secco. Questo creava falsi contatti e corto circuiti all’interno dei sistemi non facendoli funzionare correttamente.

A Ed Wolf (capo ingegnere della Redactron) allora venne un’idea: entro nella stanza con secchio d’acqua e lo rovesciò su un tappetto. Questo permise di far funzionare correttamente i prototipi e completare la sessione demo. Dopo quell’inconveniente, nel 1971 iniziò la vendita ai clienti delle versioni definitive, con 770 unità realizzate.

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Nikon D7200 e Nikon D5500: ufficialmente fuori produzione

Author: Le news di Hardware Upgrade

Nikon D7200 e Nikon D5500 sono ormai da considerarsi fuori produzione secondo quanto riporta il sito giapponese della società. I due modelli, lanciati nel “lontano” 2015 sono stati aggiunti di recente alla lista dei prodotti che non sono più in produzione tanto che i siti in altre lingue li riportano ancora nel portfolio.

Nikon D7200

Sia Nikon D7200 che Nikon D5500 sfruttano un sensore in formato APS-C da circa 24 MPixel e fanno parte, come molti sapranno, della categoria DSLR. Nonostante gli anni sulle spalle possono essere considerate ancora macchine funzionali e grazie all’innesto Nikon F il parco obiettivi non manca per soddisfare le esigenze dei fotografi.

Quello che attualmente non è chiaro è cosa ci sarà dopo le Nikon D7200 e Nikon D5500. In un mondo in cui si guarda sempre più alle mirrorless di fascia alta in formato Full Frame, le soluzioni APS-C da parte di produttori come Nikon sembrano essere messe un po’ da parte per far posto a modelli come quelli della serie Nikon Z.

Attualmente non ci sono speculazioni o rumors interessanti per quanto riguarda questa serie di fotocamere e più in generale le soluzioni APS-C del produttore e non è chiaro se la motivazione sia legata alla mancanza di modelli aggiornati nella roadmap oppure se sia perché siamo ancora lontani dalla presentazione di “qualcosa di nuovo”.

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Google Fi: l'azienda potrebbe fare l'operatore mobile anche in Europa

Author: IlSoftware.it

Google Fi è un servizio che l’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin negli Stati Uniti. Come avevamo visto nell’articolo Google Fi, che cos’è e come cambierà la telefonia mobile, pubblicato al momento del debutto di Google Fi nel mese di marzo 2016, la società di Mountain View svolge in questo caso le sue attività come un MVNO ovvero come operatore virtuale di rete mobile.

Google Fi si appoggia cioè alle reti preesistenti degli operatori mobili per fornire servizi di connettività, fonia e SMS senza quindi né possedere alcuna licenza per il relativo spettro radio né disporre di tutte le infrastrutture necessarie per fornire i servizi in mobilità.

Se Iliad ha innegabilmente dato uno scossone al mercato della telefonia mobile italiano (dopo che la “casa madre” l’aveva fatto in terra francese) con offerte aggressive destinate a tutti, Google Fi potrebbe presto sbarcare in Europa portando una nuova ventata di novità.
Certo, il mercato europeo e italiano in particolare è molto diverso da quello d’Oltreoceano ma le garanzie che Google Fi offre sono interessanti. L’azienda ha infatti più volte spiegato che grazie agli accordi stipulati con vari operatori di telefonia mobile, Google Fi può passare automaticamente da una rete all’altra a seconda della potenza del segnale e della velocità della connessione dati, senza interruzioni del servizio.
Inclusa nel canone di abbonamento v’è la possibilità, per gli utenti di Google Fi, di connettersi a milioni di hotspot WiFi e di continuare a usare il proprio piano tariffario anche all’estero, in 170 Paesi, senza alcun sovrapprezzo.La novità è che Google Fi avrebbe richiesto agli Uffici europei che si occupano della registrazione di marchi e brevetti di prendere nota del brand, verosimilmente in vista di uno sbarco del servizio nel vecchio continente.
Negli USA Google Fi è uno degli operatori più a buon mercato offrendo chiamate telefoniche e SMS illimitati a 20 dollari al mese; 10 dollari mensili vengono richiesti per un piano dati che comprende 1 GB di traffico. 6 GB costano 60 dollari con i successivi trasferimenti di dati gratuiti (oltre 15 GB mensili la velocità della connessione viene automaticamente ridotta).
Piani tariffari che da noi non avrebbero ragione di esistere ma che dimostrano quanto i mercati siano diversi, anche per questioni legate per esempio ai salari e al potere d’acquisto.

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Enel X, arriva la ricarica rapida nelle autostrade. Il futuro dell'elettrico sempre più vicino?

Author: Le news di Hardware Upgrade

Enel X è la società di Enel pronta a realizzare colonnine di ricarica rapida per le auto elettriche nel presente e nel prossimo futuro. La società ha già iniziato la loro installazione in un’area di servizio della Q8 di Rho Sud ma ha intenzione di realizzarne ulteriori per un’estensione capillare in tutta Italia. Quella di Rho è la prima lungo il tratto autostradale ed è frutto di una iniziativa di Enel X e Q8 per permettere a tutti coloro che hanno già fatto una scelta completamente elettrica di viaggiare tra Torino e Milano senza dover rincorrere il risparmio energetico o modificare il viaggio con deviazioni specifiche per trovare una colonnina.

Enel X ha intenzione di installare ulteriori 4 colonnine di ricarica denominate JuicePump ossia con ricarica veloce da 50 kw in altrettante stazioni della Q8 di servizio. Ecco che assieme a Rho Sud è stata attivata anche quella della stazione di servizio di Viale Alcide De Gasperi a Milano ma arriveranno anche colonnine a quella di Marcon (Venezia), Carugate e Cinisello Balsamo.

In questo caso la posa in opera di queste nuove JuicePump fa parte di un progetto quanto mai ampio e assolutamente ecologista partito da EVA+ e coordinato da Enel assieme a Verbund ma anche Renault, Nissan, BMW Group, Volkwagen Group Italia e chiaramente con l’aiuto a livello finanziario da parte della Commissione Europea. Tecnicamente questa prima rete con ricarica rapida permetterà agli utenti di poter unire il vantaggio del rifornimento elettrico al di fuori della città ossia su tratto autostradale ma soprattutto di realizzare il rifornimento in molto meno tempo rispetto alle altre colonnine.

Queste Fast Recharge di Enel X e appartenenti al progetto EVA+ sono già operative in più di 100 luoghi e raggiungeranno il numero complessivo di 200 entro metà 2019, 180 in Italia e le altre 20 in Austria. Una mobilità sempre più elettrica, o almeno è questo l’auspicio di Enel X, che è pronta ad alleggerire il “trapasso” degli utenti da un’auto a combustione ad un’auto più “eco-friendly”.