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Android 8.0 Oreo e tutte le novità che apporta sulla sicurezza

Author: Lorenzo Spada Android Blog Italia

Nonostante Android 8.0 Oreo sia stato reso disponibile da Google nel progetto AOSP ormai da quasi 6 mesi, la percentuale di installazione è ancora impietosamente sotto l’1%. Eppure Android 8.0 Ore porta con se tantissime novità legate alla sicurezza degli smartphone e dei dati in essi contenuti.

A tal proposito, vi segnaliamo che Google ha pubblicato un esaustivo post in cui spiega quali sono le novità legate alla sicurezza che sono state introdotte con Android 8.0 Oreo. 

Android Verified Boot 2.0 e Project Treble spiccano su tutto

La prima novità interessante che riguarda l’hardware è senza dubbio l’Android Verified Boot 2.0, grazie al quale previene l’installazione di una versione più vecchia del sistema operativo, conservando e memorizzando il numero di versione all’interno di un chip particolare dedicato oppure lo firma con il Trusted Execution Environment

Il Project Treble rappresenta un ulteriore novità in fatto di sicurezza. Infatti, oltre a garantire un più semplice sviluppo degli aggiornamenti software da parte dei produttori di smartphone, permette agli HAL (Hardware Abstraction Layer) di essere eseguiti in una sandbox dedicata, richiedendo quindi meno privilegi.

Insomma, oltre che per le novità a livello funzionale che rendono l’esperienza utente migliore (pensiamo ad esempio ai vari canali di notifica), Android 8.0 Oreo è un aggiornamento molto importante anche sul fronte della sicurezza.

Legando questi vantaggi sulla sicurezza alla maggiore semplicità nel rilasciare nuovi aggiornamenti software, è auspicabile pensare che in futuro gli attacchi malware e le infezioni da virus informatici diminuiranno.

Per maggiori informazioni sulle novità legate alla sicurezza di Android 8.0 Oreo e del modo in cui si integrano con il resto del sistema operativo, vi rimandiamo alla post pubblicato sul sito degli sviluppatori Android.

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Fatturazione a 28 giorni: sanzioni irrisorie per TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb

Author: IlSoftware.it

Fatturazione a 28 giorni: sanzioni irrisorie per TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb

AGCOM decide di multare i principali operatori di telefonia italiani con il massimo previsto dalla legge. Ma non è abbastanza perché le armi dell’Autorità italiana sono spuntate.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, AGCOM, oggi annuncia di aver irrogato sanzioni amministrative a Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb a fronte del mancato rispetto dell’obbligo di fatturazione mensile.

La multa ammonta a complessivi 1,1 milioni di euro, briciole per i quattro operatori di telecomunicazioni, come sembra confermare la stessa AGCOM con la frase “il massimo di legge“.

Le disposizioni vigenti, insomma, ancora non permettono sanzioni più severe che invece permetterebbero di reprimere sul nascere comportamenti scorretti e scongiurare la riproposizione degli stessi.

Fatturazione a 28 giorni: sanzioni irrisorie per TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb

1,1 milioni di euro, infatti, sono una somma irrisoria se confrontati con i ricavi dieci volte superiori che sono arrivati nelle casse degli operatori introducendo le rimodulazioni a 28 giorni (di fatto un mese di canone “regalato” ai provider rispetto a quanto avveniva precedentemente).
Mentre, da un lato, il legislatore ha investito AGCOM di poteri che vanno ben oltre quelli di competenza di un’autorità amministrativa (si pensi alla delibera sul diritto d’autore e alla “tendenza” che sta prendendo piede anche in Europa: L’Europa approva la legge per la protezione dei consumatori: autorità amministrative potranno bloccare i siti), dall’altro non ha fornito all’autorità gli strumenti adeguati per contrastare i comportamenti “furbetti” dei gestori.

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Steam: in Cina bloccato l’accesso ad alcune parti

Author: Le news di Hardware Upgrade

Secondo quanto stanno riportando alcuni organi di informazione, e stando a quanto conferma Greatfire.org, un sito che monitora il livello di censura in Cina, le autorità locali avrebbero bloccato l’accesso ad alcune componenti di Steam inerenti la community. Nello specifico, il forum, le pagine profilo e gli inventari sarebbero tra le parti adesso inaccessibili per gli utenti cinesi.

Rimane attivo lo Store, e questo vuol dire che comunque gli utenti che risiedono in Cina possono continuare a giocare e a comprare nuovi giochi. Ma non è più possibile in alcun modo interagire con gli altri giocatori.

Steam China

Non sono ancora chiare le motivazioni che hanno portato al ban. Certamente PUBG è un gioco di grande successo anche in Cina, consentendo a Steam di crescere in popolarità in misura vertiginosa negli ultimi mesi. Questo potrebbe non essere gradito da altri protagonisti dell’industria dei videogiochi cinese, particolarmente legati oltretutto al governo, come Tencent.

PUBG in Cina viene giocato tramite Steam ma è arrivato proprio grazie a Tencent, dopo che il governo lo aveva proibito in una prima fase. Tencent ne ha creato una versione “in accordo ai valori fondamentali del socialismo” e il governo ha finalmente sbloccato la distribuzione del noto gioco di genere Battle Royale. Tencent garantisce server ufficiali cinesi e si incarica della lotta ai cheater. Ma la decisione potrebbe aver portato a conseguenze che sono sfuggite di mano alle autorità locali, al punto di decidere di limitare la popolarità di Steam.

Già in passato Tencent, che è fra i più grandi colossi del mondo della tecnologia con un valore di mercato di 500 miliardi di dollari, aveva tentato di acquisire Bluehole, il produttore coreano di PUBG, ma l’offerta è stata gentilmente rispedita al mittente.

Le autorità cinesi non vedono di buon occhio l’intromissione nel mercato interno di produttori provenienti dall’estero: se vogliono entrare in Cina devono essere affiancati da una società locale, ed è il caso anche di Bluehole/Steam e Tencent. Certi videogiochi, in particolare, sono considerati “a rischio” perché veicolano contenuti troppo distanti rispetto alla cultura locale.

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Modem libero per tutti! L’AGCOM sta preparando la nota

Author: Dario D’Elia Tom’s Hardware

Modem libero per tutti gli utenti Internet residenziali. Ecco il regalo di Natale che l’AGCOM si appresta a fare a tutti gli italiani – carbone invece per gli operatori.

Ieri, quasi inaspettatamente, durante la riunione del Garante delle Comunicazioni è passata la mozione sul “modem libero”. Tom’s Hardware può confermarvi, grazie al confronto con alcune fonti autorevoli, che è in dirittura d’arrivo il documento ufficiale. Mancano ancora alcune note da parte dei vari uffici, ma il principio di fatto è passato.

natale
Buona Natale!

Si profila quindi uno scenario in cui gli operatori saranno costretti – sulla tempistica non si sa ancora nulla – a fornire servizi di connettività senza l’obbligo di acquisto o comodato dei loro modem. Un po’ come avviene in Germania dove con una norma ad hoc del 2016 si è stabilito che “il consumatore finale può scegliere quale apparecchiatura terminale venga connessa dietro il termine della rete passiva, indipendentemente da come la singola apparecchiatura terminale di telecomunicazione sia definita”.

Leggi anche: Router libero per tutti, si riaccende la battaglia

Al solito bisognerà attendere la documentazione del Garante per comprendere come dovrà essere gestita la questione dei contratti in essere. Probabilmente l’unica certezza è che a partire da una specifica data gli operatori dovranno adeguarsi alla novità, sempre che non riescano a dimostrare che il “loro” router è effettivamente un terminale della rete… ma ormai sarebbe un dibatitto comico.

A questo punto bisogna sicuramente ringraziare lo stoico impegno del deputato Ivan Catalano (Civici Innovatori) che per far rispettare questo diritto ha portato avanti la battaglia in sede parlamentare. Fu proprio lui dopo ben 2 interpellanze al governo a ottenere l’impegno sul tema e l’attenzione del Garante delle Comunicazioni.


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Broadcom buying Qualcomm just won’t happen

Author: fudo [AT] fudzilla [DOT] com (Fuad Abazovic) Fudzilla.com – Home

Fudzilla asked around

Over the last few weeks we’ve met with a few dozen Qualcomm and industry C level executives and of course discussed the potential Broadcom takeover of Qualcomm. The general conclusion is that this won’t happen as Broadcom might profit from it at the big expense of Qualcomm.

Qualcomm has quite a good roadmap with Snapdragon 845 and a few successors ligned up for the years to come. A very important 5G NR chip should be ready for 2019. This will, without a doubt, be one of the most important technology transitions at the end of the decade.

Most analysts we talked about this matter including Patrick Moorhead and Anshel Sag of Moor Insights and Strategy, Jim McGregor from Tirias research and Bob O’Donnell from TECHnalysis Research think that Broadcom’s acquisition of Qualcomm is a bad idea. Here at Fudzilla we’ve had a lot of discussion about the acquisition and we cannot see how can this possibly be good for the industry or for Qualcomm.

As we said earlier, Broadcom, a company with a very unsexy roadmap, would benefit a lot. It would be able to show to its investors that it acquired the world leader in 5G, Android SoC, many wireless related technologies, and a great automotive and IoT portfolio. The list goes on.

Fudzilla got quite bullied by Broadcom’s  PR agency about the last article where our colleagues from the New York Post expected that Broadcom would slash one third of Qualcomm employees.

After many talks with senior stuff at Qualcomm, we haven’t heard a single head talking positive about it. Some of these off the record conversations resulted in comments including : “they (Broadcom) would fire us all.” Of course, Us in this semantic would be Qualcomm management.

Hostile takeover will not work

Acquisitions are a long and painful process. One side must always suffer. A few weeks back, we talked about ex ATI employees who were in AMD’s graphics division. Despite the fact that AMD acquired ATI technologies in 2006, in some ways graphics people still felt that the acquisition didn’t finalize, 11 years later.

Of course, this sounds crazy but to some extent there is always “us and them” in this equation. As Fudzilla predicted, Broadcom’s putative acquisition of Qualcomm would slow down innovation and skew the roadmap with some significant delays.

Qualcomm senior management is very clear, they don’t want the company to be acquired. We doubt that a hostile take over with the help of board members would work out either, this is never a good idea.

Tom Horton, Qualcomm’s Presiding Director also said: “No company in the industry is better positioned than Qualcomm in mobile, IoT, automotive, edge computing and networking and to lead the transition to 5G. Qualcomm stockholders expect a Board that will support this innovation while evaluating objectively the full range of opportunities available to maximize value for all Qualcomm stockholders.”

 Fudzilla has implied that the accusation might be to give Broadcom more business and enter into an eternal peace with Apple.

http://www.fudzilla.com/news/processors/45011-broadcom-take-over-of-qualcomm-appears-to-be-about-apple