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Notebook gaming Acer Predator Helios 300 a 1360 euro

Author: Tom’s Hardware Tom’s Hardware

Se state cercando un notebook con una base sottile, ma che offra una configurazione abbastanza potente da poter giocare senza troppi compromessi, una delle migliori opzioni in circolazione è il Predator Helios 300, il modello gaming di Acer di ultima generazione che nella nostra prova competa ha primeggiato per qualità costruttiva, buone prestazioni generali e grafiche e schermo nella media della categoria.

Non solo, è anche facile da smontare per apportare successivi aggiornamenti di RAM, disco fisso e SSD, come vi abbiamo spiegato in dettaglio nell’articolo Acer Predator Helios, smontaggio facile e veloce.

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Se il Predator Helios 300 vi faceva gola, ma il prezzo di 1.699 euro per voi era troppo salato, questa è un’occasione che fa per voi: sullo Store ufficiale di Acer fino a giorno di Natale compreso potete acquistare il modello PH317-51 con uno sconto del 20%, ossia per 1.359 euro. La configurazione è identica a quella del modello che abbiamo provato: processore Core i7-7700HQ a 2.8 GHz, schermo Full HD da 17,3 pollici, 16 GB di memoria RAM, grafica NVIDIA GeForce GTX 1060 con 6 GB memoria dedicata e sottosistema disco composto da disco fisso da 1 TB e SSD da 256 GB.

Proprio grazie alla grafica GeForce GTX 1060 l’Helios garantisce prestazioni grafiche esattamente a metà strada fra i prodotti di fascia bassa con GTX 1050 e quelli al top di gamma con GTX 1080. Con tutti i giochi abbiamo registraro framerate medi superi ai 50 FPS.

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Al di là delle buone prestazioni segnaliamo fra i punti di forza dell’Helios300 c’è il sistema di raffreddamento (che potete vedere nell’articolo con lo smontaggio) che sfrutta la tecnologia proprietaria Aeroblade 3D2 con lame di metallo ultrasottile. Ottimo poi il software PredatorSense per controllare tutti i parametri del sistema in tempo reale, compreso l’overclock della GPU. Il risultato è che durante i nostri test la base non ha mai raggiunto livelli di calore preoccupanti, nemmeno con un gameplay prolungato.

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La qualità costruttiva è data dal rivestimento in lega metallica con trattamento superficiale spazzolato per il coperchio, il poggiapolsi e il piano d’appoggio della tastiera, che offre una digitazione comoda e la retroilluminazione rossa.

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Non pensate infine che la base sottile offra una connettività scarsa: al contrario sono presenti una porta USB 3.1 Type-C, una USB 3.0 con funzione di ricarica delle periferiche a PC spento, due porte USB 2.0 e l’uscita video HDMI 2.0. Rispondono poi all’appello la porta Gigabit Ethernet, Wi-Fi ac e Bluetooth.

Se questo notebook vi interessa affrettatevi perché il prezzo è molto interessante!

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Gli iPhone del 2018 potrebbero essere “5G-ready”

Author: Lorenzo Spada Agemobile

Stando a una nuova indiscrezione emersa in rete, gli ingegneri Apple stanno pensando di equipaggiare un modem ibrido 4G/5G sui nuovi iPhone che verranno presentati nel 2018. Questa scelta farebbe si che i nuovi modelli del 2018 siano “future-proof“.

Sappiamo benissimo che la connettività 5G è destinata a rivoluzionare, ancora una volta, l’industria informatica e digitale. Grazie alle opportunità che renderà possibili, potremo godere di velocità di download enormi (fino a 20 Gbps), latenza quasi inesistente e consumi energetici non troppo differenti dal 4G.

Questa informazione è stata inserita come una nota a margine nel report della “supply chain” di DigiTimes sulle previsioni di spedizioni di iPhone X. L’estratto pertinente dell’articolo si legge come segue:

Apple pensa anche di adeguare i suoi prezzi per i dispositivi iPhone all’inizio del 2018 e ha persino iniziato a preparare un prototipo di iPhone con il supporto delle funzionalità pre-5G.

Anche a seguito delle critiche fatte ad Apple per via dell’obsolescenza programmata relativa al rallentamento degli iPhone aventi delle batterie con molti cicli di ricarica, il colosso di Cupertino potrebbe rendere funzionali alle nuove reti 5G i nuovi modelli.

Ricordiamo che le prime implementazioni commerciali delle reti 5G sono previste per il 2019. In Italia, TIM, Vodafone e Fastweb sono gli operatori che più di tutti stanno portando avanti i test per essere pronti a scendere in campo al più presto.

In attesa di avere maggiori informazioni su questa situazione, vi vogliamo ricordare che i modem dei prossimi iPhone verranno prodotti, per la maggior parte da Intel, dal memento che fra Apple e Qualcomm non scorre buon sangue per via di cause legali intentate dal chimaker.

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Civilization VI disponibile per iPad nella versione completa

Author: Le news di Hardware Upgrade

Civilization VI per iPad è adesso disponibile su App Store e consente di godere della medesima esperienza di gioco della controparte desktop. Quindi, i giocatori hanno la possibilità di imbastire e far progredire ampie civiltà, andare avanti negli alberi delle tecnologie e incidere sulla cultura, la politica e la religione del proprio popolo.

Sviluppata da Aspyr Media, questa versione consente di giocare in multiplayer locale, affrontando una serie di scenari precostituiti. Ci sono anche acquisti in-app, che consentono di sbloccare altre civiltà con i rispettivi leader.

Civilization VI

Anche il prezzo, però, è da versione completa, ovvero di 64,99 €. Scaricando però la versione demo gratuita si ha modo di giocare i primi 60 turni e poi decidere se sbloccare la versione definitiva beneficiando di uno sconto del 50% se l’acquisto viene realizzato entro il 4 gennaio. Il gioco è compatibile con iPad Air 2, iPad 207 e con qualsiasi iPad Pro.

2K Games aveva reso disponibile in versione iOS anche il primo XCOM Enemy Unknown. Si trattava allo stesso modo di una versione speculare rispetto a quella desktop, ma in quel caso il prezzo era di € 17,99.

Civilization VI è un complesso gestionale a turni che permette di espandere il proprio impero sulla mappa, sviluppare la propria cultura e competere con i più grandi leader della storia per plasmare una civiltà in grado di superare la prova del tempo.

Potete scaricare la versione demo di Civilization Vi per iPad cliccando qui.

Inoltre, Civilization VI si può acquistare a prezzo scontato anche su Steam nelle versioni Windows, Mac e SteamOS. Anche in questo caso lo sconto è del 50% ed è valido per un periodo di tempo limitato.

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Friends – Quella sitcom che dovete proprio recuperare

Author: Andrea Balena Tom’s Hardware

Ogni appassionato di serie televisive tiene nella propria lista uno o più titoli maledetti, ovvero delle serie amate da tutti e che saltano fuori in ogni conversazione ma che personalmente snobbiamo o non troviamo grossi incentivi per recuperarle. Ammettetelo, abbiamo tutti quelle serie nell’armadio ad attenderci. Ormai siamo sotto Natale, e quasi sicuramente passerete gran parte delle feste in casa ad evitare il freddo e a rimpinzarvi di cibo – da soli o in compagnia – quindi perché non approfittarne per affrontare i vostri personali demoni seriali?

Una delle mie più grandi lacune fino a poco tempo fa è stata, con grande stupore dei miei interlocutori, Friends. Dopo alcune amicizie rovinate per sempre, mi sono rimboccato le maniche e aggiunto alla mia lista di Netflix la sitcom più venerata nella storia, inizialmente spaventato dalla sua durata di dieci stagioni. Eppure, una volta cominciata, è stato difficilissimo smettere. Come fa una situation comedy vecchia di ventitré anni ad essere tanto fresca e divertente ancora oggi, risultando persino più godibile di molti titoli moderni?

Lo fa grazie alla sua idea di partenza semplice ma perfetta per costruirci tanta comicità: invece di rappresentare la quotidianità di un nucleo familiare – un soggetto che già verso la fine degli anni ’80 era diventato trito e ritrito – lo show prende come protagonisti un gruppo di amici trentenni di New York. Abitano vicini, si ritrovano al solito bar (il Central Perk) e fanno cose quotidiane che un gruppo fa sempre, senza la presenza di genitori a far loro la paternale. Come in ogni comedy che si rispetti ognuno dei sei protagonisti ha un diverso carattere, immediatamente riconoscibile anche per gli spettatori occasionali

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La mossa vincente di Friends risiede proprio nel saper mescolare in continuazione le carte a propria disposizione, mettendo in situazioni sempre irriverenti e nuove i suoi personaggi senza mai raggiungere una ripetitività di fondo. Che siano gli apprezzamenti inopportuni di Joey o le frecciatine al noioso lavoro da paleontologo di Ross o le strane collezioni di Phoebe, gli sceneggiatori sono sempre riusciti a creare sketch che funzionano e continuano a far ridere, anche estrapolati dal contesto storico originale.

L’umorismo risulta ancora oggi graffiante e molto apprezzabile nonostante gli anni sul groppone, giocando principalmente sulle tensioni sessuali nel gruppo e i continui tira e molla fra di loro. Messa nel contesto degli anni ’90, la serie vuole principalmente sfruttare tutta la cultura yuppie e la continua ricerca dell’equilibrio nella vita fra lavoro, famiglia e passioni. Mentre alcuni del gruppo si concentrano sulla carriera, altri lottano con le loro situazioni più precarie e allo stesso tempo sentono il peso del volersi sistemare il prima possibile.

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Gli anni ’90 si fanno sentire anche nella grande presenza di guest star nello show, tutti nomi famosi o che successivamente lo diventeranno. Il tutto è una specie di grande gioco interno allo show e per gli spettatori, specialmente quelli nuovi, che rideranno di gusto nel trovarsi un Bruce Willis per qualche puntata oppure la fugace apparizione di un futuro Dr. House (Hugh Laurie) in una scena.

Non tutte le sottotrame hanno la stessa forza comica, e con il proseguire delle stagioni è evidente che alcune siano state eccessivamente tirate per mandare avanti lo show. Ma sono solo dei piccoli nei che non intaccano la vitalità dello show, la cui cifra stilistica ha influenzato tutto il genere comedy moderno. Scrubs, How I met your mother, persino The Big Bang Theory hanno nel loro DNA qualcosa di Friends, e molto probabilmente nei prossimi anni continueremo a vederlo riapparire dentro ogni nuova sitcom che verrà.

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Quindi insomma, se eravate come il sottoscritto, approfittate del periodo di vacanze per recuperare una serie importantissima per la cultura televisiva, e poi magari al prossimo Natale vorrete anche voi l’Armadillo delle Feste al posto del classico Babbo Natale.


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Minix Neo N42C-4 è un mini-PC con Windows 10 Pro e molta espandibiltà

Author: Le news di Hardware Upgrade

Il marchio Minix non suonerà nuovo a chi è avvezzo a trattare con i mini-PC: quest’azienda cinese ha saputo imporsi come un riferimento tra i nomi provenienti dall’Oriente. L’ultimo prodotto annunciato si chiama Minix Neo N42C-4 ed è un mini-PC dotato di Windows 10 e di processore Intel Pentium N4200.

Il cuore di questo dispositivo è il processore quad-core accompagnato da 4 GB di RAM DDR3L e da 32 GB di memoria eMMC 5.1. Sono presenti due slot SODIMM e uno slot M.2 2280 che permettono di espandere ulteriormente le capacità del dispositivo.

A causa delle necessità di dissipazione del processore, il Minix Neo N42C-4 è dotato di una ventola per il raffreddamento attivo; contrariamente alla stragrande maggioranza di questi prodotti, quindi, non c’è completa silenziosità quando il mini-PC è acceso.

Minix Neo N42C-4

L’aspetto forse più interessante sta nelle dimensioni, contenute in appena 14 x 14 x 3 cm. Nonostante misure così ridotte, Minix ha inserito tre porte USB di tipo A, una porta USB di tipo C, un jack da 3,5 mm, una porta Gigabit Ethernet, una porta mini-DisplayPort e una porta HDMI 1.4. La connettività senza fili è affidata al WiFi 802.11ac e al Bluetooth 4.2.

Il sistema operativo preinstallato è Windows 10 nella sua variante Pro a 64 bit – una scelta che potrebbe apparire inusuale, ma Minix mira specificamente a quegli ambiti aziendali o industriali dove serve un mini-PC di questo tipo.

Il debutto è previsto entro la fine del mese a un prezzo indicativo di 299€, che appare quindi superiore rispetto ai tradizionali prezzi tra i 100€ e i 200€ del produttore.