Già presente nell’ultima versione beta del client di messaggistica, il vecchio Stato di WhatsApp farà ritorno a giorni e adesso possiamo dirlo per mezzo di una conferma ufficiale. Strano che si parli del vecchio Stato di WhatsApp fra le sue imminenti novità, tuttavia la feature era stata del tutto eliminata in favore di Stato, una sorta di funzione analoga alle Storie di Facebook, che a sua volta era una copia delle Storie di Instagram, che di fatto riprendeva le Storie di Snapchat.
Una mossa, su WhatsApp, che era stata accolta con un grosso seguito di lamentele da parte dell’utenza storica del client di messaggistica, abituata ad utilizzare la vecchia funzione e non la nuova. La vecchia, infatti, aveva uno scopo ben diverso e gli utenti potevano utilizzarla non solo per raccontare le cose svolte durante la giornata, ma anche e soprattutto per dire ai propri amici se si era disponibili per una conversazione o se invece si era occupati in altro.
Mercoledì WhatsApp ha confermato al sito TechCrunch che il vecchio Stato sarà disponibile per tutti gli utenti Android all’interno dell’aggiornamento della prossima settimana, e in seguito arriverà anche per gli utenti Android: “Abbiamo ascoltato gli utenti a cui mancava la possibilità di impostare un aggiornamento persistente, solo testuale, nel loro profilo, così abbiamo integrato la feature all’interno della sezione About nelle impostazioni del profilo”, ha dichiarato il portavoce.
“Adesso l’aggiornamento apparirà a fianco dei nomi del profilo quando visualizzi i contatti, quando crei una nuova conversazione e quando cerchi nelle informazioni dei Gruppi”. Il ritorno del vecchio Stato non comporterà l’eliminazione del nuovo modello ricalcato dalle altre applicazioni della sfera di Facebook, quindi sarà da vedere la nomenclatura che la compagnia adotterà per il vecchio modello all’interno dell’app finalizzata.
Nell’app in versione beta il vecchio Stato si chiama Tagline, quindi pare che sarà il nuovo modello con foto e video che racconteranno progressivamente la giornata degli utenti a mantenere il nome Stato.
Autore: Le news di Hardware Upgrade