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Laureato per Stage Customer Service Assistant

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LOM-BREMBATE, Randstad Italia, filiale di Capriate, cerca un customer service assistant da inserire in stage sulla zona di Bergamo Ovest. Cerchiamo per importante azienda di portata internazionale cerca un customer service assistant da inserire all’interno del proprio staff con contratto inziale di stage. La risorsa, inserita all’interno del dipartimento Supply Chain, in collaborazione con le altre figure azien

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AGENTE DI COMMERCIO ABBIGLIAMENTO

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LOM-Giussano, AGENTE DI COMMERCIO SETTORE ABBIGLIAMENTO IQM Selezione ricerca per azienda cliente operante nel settore abbigliamento all’ingrosso un AGENTE DI COMMERCIO. Profilo ideale:  Diploma o Laurea;  Consolidata esperienza nel ruolo commerciale;  Pregressa esperienza almeno quinquennale nella vendita di abbigliamento all’ingrosso costituisce titolo preferenziale;  Accurata conoscenza del mercato e del

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Maintenance Specialist

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PUG-Bari, Maintenance Specialist Il ruolo prevede la supervisione della Facility ABG di competenza con particolare attenzione alle attività di manutenzione dei veicoli, sia da un punto di vista di flusso operativo che amministrativo, affinchè: – i costi siano contenuti senza trascurare la qualità della riparazione; – le riparazioni siano effettuate nel minor tempo possibile; – la gestione amministrativa (fa

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9 professioni per chi vuole lavorare con gli animali

Author: Francesca Scarabelli MondoLavoro.it

Le professioni per lavorare con gli animali sono davvero molte e tutte possono dare grandi soddisfazioni a chi le pratica con entusiasmo e passione. Il primo lavoro che viene in mente quando si parla di professioni a contatto con gli animali è senza dubbio quello del veterinario, ma ce ne sono molte altre, magari meno conosciute ma che consentono di ottenere grandi soddisfazioni. Per tutte il requisito fondamentale è, ovviamente, un grande amore per gli animali, che di sicuro sapranno ricambiare!

Lavorare con gli animali: il veterinario

Per chi vuole dedicare la propria vita al benessere degli animali la prima scelta è quasi sempre quella di diventare veterinario, cioè il professionista che si occupa di dare assistenza medica alle bestiole che non stanno bene. La strada è lunga e non certo facile: bisogna per prima cosa iscriversi ad un corso di laurea quinquennale in medicina veterinaria e, dopo la laurea, è necessario superare un esame di abilitazione ed iscriversi all’ordine provinciale dei veterinari. Per esercitare questa professione non è sempre necessario aprire un proprio studio, magari specializzato in cani e gatti, in grandi animali oppure in animali esotici, un settore in costante crescita, ma si può scegliere di lavorare in una clinica veterinaria, in un istituto zooprofilattico, in un ente parco, in una azienda agroalimentare oppure in un’azienda farmaceutica.

Professioni per lavorare con gli animali: il tecnico veterinario

Il tecnico veterinario è un professionista che ha il compito di aiutare il veterinario a prestare cure mediche agli animali che stanno visitando e si occupa, ad esempio, di fare esami, radiografie, prelievi oppure di somministrare farmaci e terapie. Per svolgere questa professione, che in Italia è ancora poco diffusa, si può frequentare un corso di formazione specifico, in genere biennale, e poi fare tanta pratica sul campo affiancando un veterinario esperto.

Aprire una pensione per cani

Ecco un’idea di business in costante crescita, che vi permetterà di lavorare con gli animali rendendo un utile servizio ai proprietari, che spesso non possono portare con sé il proprio amico a quattro zampe in un viaggio di piacere e di lavoro e hanno quindi bisogno di una struttura affidabile in cui lasciarlo. Come per tutti i lavori, occorre una buona preparazione teorica: in questo caso bisognerebbe conoscere le principali caratteristiche ed esigenze dei cani in generale e delle razze più diffuse nello specifico. A questo proposito può essere utile fare esperienza in una struttura già esistente oppure prestarsi come volontario in un canile.
E’ necessario prevedere dei costi iniziali per individuare e rendere idonea la struttura: bisogna trovare e affittare o acquistare il terreno, installare i box e dotarli di tutto il necessario per il benessere e il comfort degli ospiti, prevedere un’area per la sgambatura, il tutto senza dimenticare i necessari impianti di irrigazione e di illuminazione, la spesa iniziale per il cibo da somministrare ai cani in pensione e una convenzione per assicurarsi una copertura veterinaria 24 ore al giorno.
Dal punto di vista burocratico, invece, la cosa migliore è fare riferimento al Comune e alla Asl del luogo in cui sorge la struttura, che saprà dare tutte le indicazioni necessarie.
Quanto i guadagna con una pensione per cani? Questo dipende da molti fattori, come ad esempio i servizi offerti e la vicinanza di altre strutture simili: in genere si può guadagnare tra i 15 e i 35 euro al giorno per ogni cane ospitato.

Lavorare con gli animali: il toelettatore

Questo lavoro non viene quasi mai preso in considerazione quando si tratta di scegliere una professione a contatto con gli animali; in realtà è un lavoro completo, che richiede abilità ed esperienza e che può dare molte soddisfazioni. Il toelettatore, infatti, non è solo colui che si occupa della bellezza dei cani, ma anche della loro igiene, monitorando lo stato di salute della loro cute e segnalare, ad esempio, lesioni sospette o la presenza di parassiti. Anche in questo caso è meglio avere una solida base, quindi il consiglio è quello di frequentare un corso di formazione specifico e di affiancare un bravo professionista per un certo periodo di tempo.

Lavorare con gli animali: la professione di addestratore

Quella di addestratore è una professione che non si può assolutamente improvvisare: servono buone basi teoriche e pratiche, tanta esperienza sul campo, passione, sensibilità e fermezza. In breve, l’addestratore è colui che si occupa di insegnare ad un cane a convivere serenamente con i suoi simili e con gli uomini, ma non solo: ci sono ad esempio anche addestratori di grandi animali, di mammiferi marini o figure altamente specializzate che insegnano il mestiere a cani guida, cani anti-mine, cani da soccorso in vari ambienti e ai cani che compaiono sul grande e sul piccolo schermo, tenendo sempre al primo posto il benessere del partner a quattro zampe.

Come diventare dog sitter, una professione per chi ama gli animali

Nato inizialmente come lavoretto per studenti, il dog sitting è diventato una vera e propria professione che va ben oltre il portare il cane dei propri vicini a fare una passeggiata; non a caso negli ultimi anni sono nate anche numerose piattaforme in grado di mettere in contatto la domanda e l’offerta. In tempi in cui la vita è sempre più frenetica, la figura del dog sitter è indispensabile per molti proprietari di pet che sono spesso fuori casa: in questo caso il dog sitter sostituisce il padrone in molte attività della giornata, dalla passeggiata all’alimentazione fino, in qualche caso, alla soddisfazione delle sue necessità etologiche. Legalmente per diventare dog sitter non è necessario nessun titolo, ma un corso di educatore cinofilo renderà di sicuro il candidato maggiormente qualificato; sono poi indispensabili passione per questo lavoro, predisposizione al contatto con gli animali, serietà, puntualità e senso di responsabilità.

Ci sono poi alcune professioni molto curiose legate al mondo animale. Cosa ne dite, ad esempio, dell’autista per animali? E’ una figura diffusa soprattutto (per ora) nelle grandi città statunitensi, in cui i proprietari sono così impegnati da non avere tempo per portare il proprio cane o gatto dal toelettatore o dal veterinario per i controlli di routine. In questi casi l’autista accompagna il quattro zampe ai suoi appuntamenti, riaccompagnandolo poi a casa. Sembrerà strano, ma ci sono anche gestori di hotel di lusso per animali, dedicati a quei proprietari che per il loro pet non si accontentano di una cuccia ordinaria. Per loro nulla è troppo: suite con letti enormi, tv, pappe speciali e webcam che consentono di monitorare il proprio animale in tempo reale.
E poi ci sono i realizzatori di protesi per animali, ai quali purtroppo capita, come accade per gli uomini, di essere vittime di brutti incidenti che comportano la perdita di arti. Materiali e tecnologie innovative consentono di porre rimedio a queste situazioni, talvolta anche in casi particolarmente gravi.

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Bonus assunzioni Garanzia Giovani 2018, le novità per le aziende che assumono

Author: Francesca Scarabelli MondoLavoro.it

Ci sono novità in vista per i giovani in cerca di impiego: ecco quindi cosa c’è da sapere riguardo ai nuovi incentivi per i ragazzi disoccupati tra i 16 e i 29 anni di età previsti nell’ambito delle misure di Garanzia Giovani 2018. Il bonus assunzioni riguarda le aziende che assumono i cosiddetti Neet, cioè i ragazzi che non sono impegnati in nessun percorso di studio o di lavoro.

Bonus Garanzia Giovani 2018, di cosa si tratta

Il programma Garanzia Giovani 2018 è il piano europeo contro la disoccupazione a cui ha aderito anche il governo italiano; la nuova misura, resa operativa dall’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) tramite un apposito decreto, si inserisce in quest’ambito ed è rivolta principalmente ai giovani senza occupazione e che non sono inseriti in un programma di formazione.
Il bonus proposto per l’anno in corso e in vigore dal 1 gennaio 2018 prevede lo sgravio totale dei contributi per l’azienda che assume uno di questi giovani, ma a determinate condizioni: può essere infatti concesso solo per un anno e solo se l’assunzione viene fatta con un contratto di apprendistato professionalizzante oppure con un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Bonus Garanzia Giovani 2018: i destinatari e le condizioni

I destinatari di questa misura inserita nella Legge di Bilancio 2018 e affidata all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sono i datori di lavoro privati che assumono giovani tra i 16 e i 29 anni di età iscritti al programma Garanzia Giovani. Per accedere a questa agevolazione i nuovi lavoratori devono essere assunti entro il 31 dicembre 2018 con un contratto di apprendistato professionalizzante oppure con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione.
Sono esclusi dal bonus il lavoro domestico, occasionale e intermittente, mentre può essere richiesto anche dai soci lavoratori di cooperative assunti con contratto di lavoro subordinato.
Possono usufruirne tutti i lavoratori e le aziende che ne abbiano diritto per le assunzioni effettuate nel 2018 su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano.

Le agevolazioni previste dall’Incentivo Neet

L’incentivo riservato alle aziende che assumono giovani che non studiano e non lavorano consiste nell’esonero totale dalla contribuzione previdenziale che ogni datore di lavoro è tenuto a versare per i suoi dipendenti; fanno però eccezione i premi e i contributi Inail per un massimo di 8.060 euro all’anno per ogni dipendente. Sono applicati tramite conguaglio sui contributi Inps per un anno a partire dalla data di assunzione e devono essere fruiti entro il 29 febbraio 2020 altrimenti decadono.

Come fare domanda per gli incentivi previsti?

Oltre ad essere in regola con tutti i requisiti richiesti, i datori di lavoro che vogliono usufruire di questa agevolazione devono presentare per via telematica una istanza preliminare di ammissione all’Inps. Devono quindi compilare un apposito form online disponibile sul sito web dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che a sua volta valuterà ogni richiesta e, in caso di esito positivo, provvede a comunicare l’avvenuta prenotazione dell’incentivo a chi ne ha fatto richiesta.
A questo punto il datore di lavoro, se non ha ancora effettuato l’assunzione, deve provvedere entro 10 giorni dalla ricezione della comunicazione dell’Inps e confermare la prenotazione; se questa viene autorizzata, il beneficio viene erogato subito tramite conguaglio sulle denunce contributive.