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Wolfenstein: Youngblood, la durata del gioco annunciata dagli sviluppatori

In seguito alla presentazione di Wolfenstein: Youngblood all’E3 2019, gli sviluppatori hanno parlato anche della durata prevista per il gioco, che a quanto pare si attesta su un buon quantitativo di ore per un titolo single player.

Dopo la conferenza Bethesda all’E3 2019, Machine Games è stata intervistata da Gamespot su Wolfenstein: Youngblood e da tale articolo sono emersi alcune informazioni interessanti. Una di queste riguarda appunto la durata del nuovo sparatutto in soggettiva della serie Bethesda: l’executive producer Jerk Gustafsson ha riferito che il gioco dovrebbe durare tra le 25 e le 30 ore se si vuole fare un po’ tutto quello che viene offerto. Secondo gli sviluppatori si tratta del loro “più grande gioco, nonostante un periodo di produzione piuttosto breve”.

“Penso che si tratti di almeno 25 o 30 ore se si attraversa tutto”, ha riferito Gustafsson in tale occasione. Tuttavia, la durata è forse più difficile da stabilire rispetto ai capitoli precedenti perché la progressione segue un andamento meno lineare rispetto a quanto visto in precedenza nella serie Wolfenstein. Per quanto riguarda la presenza di due protagoniste, ovvero le sorelle Jess e Soph, il producer ha riferito: “Sappiamo che Anya era incinta di due gemelle. Aveva senso fare qualcosa di nuovo ambientato negli anni 80, quando le gemelle sarebbero state più grandi. Volevamo anche fare una storia sulla crescita e sulla transizione dall’adolescenza all’età adulta, queste sono le maggiori ragioni che ci hanno spinto verso i due personaggi”.

Author: Multiplayer.it

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MotoGP 19 è in prima posizione nella classifica italiana

Recentemente sono stati aggiornati i dati di vendita dei videogiochi più venduti sul territorio italiano, dove vedono in prima posizione MotoGP 19, titolo firmato Milestone e disponibile per PC, Nintendo Switch, Xbox One e PlayStation 4. Come se non bastasse, a seguirlo troviamo Grand Theft Auto V e Marvel’s Spider-Man, i quali coprono rispettivamente la seconda e terza posizione all’interno della classifica italiana.

MotoGP 19: vediamo la lista completa dei videogiochi più venduti in Italia

Ecco la lista completa dei titoli più venduti sul territorio italiano:

  1. MotoGP 19
  2. Grand Theft Auto V
  3. Marvel’s Spider-Man
  4. Days Gone
  5. Minecraft PlayStation 4 Edition
  6. Minecraft Nintendo Switch Edition
  7. FIFA 19
  8. God of War
  9. Mario Kart 8 Deluxe
  10. Tom Clancy’s Rainbow Six Siege

Passate dalla nostra sezione Games.

MotoGP 19

Author: GamesVillage.it

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FIFA 19 e Days Gone tornano a essere i giochi più venduti nel Regno Unito

FIFA 19 e Days Gone tornano a essere i giochi più venduti nel Regno Unito, nell’ottica di una sorta di revival che vede anche Marvel’s Avengers riconquistare la terza posizione.

Blood & Truth, che due settimane fa ha fatto scalpore conquistando la vetta della classifica, è sceso in decima posizione mentre Forza Horizon 4 continua a vendere molto bene in UK.

  1. FIFA 19 – Electronic Arts
  2. Days Gone – Sony Computer Entertainment
  3. Marvel’s Spider-Man – Sony Computer Entertainment
  4. Forza Horizon 4 – Microsoft
  5. Red Dead Redemption 2 – Take 2
  6. Battlefield V – Electronic Arts
  7. PlayStation VR Worlds – Sony Computer Entertainment
  8. Anthem – Electronic Arts
  9. Grand Theft Auto V – Take 2
  10. Blood & Truth – Sony Computer Entertainment

Author: Multiplayer.it

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Contra Anniversary Collection Recensione

Contra Anniversary Collection Recensione | Saga storica quella di Contra, realizzata da una Konami nel suo periodo aureo e che ora non possiamo che rimpiangere, considerando la piega presa ormai da anni dalla compagnia giapponese; la stessa compagnia che ai tempi ha prodotto titoli come Metal Gear Solid, TwinBee, Castlevania, Suikoden, Ganbare Goemon, Silent Hill, Blades of Steel, Double Dribble, Track & Field e chi più ne ha più ne metta, e che ad oggi si è ridotta al rilascio del solito PES annuale (sembra comunque uscito dal periodo buio, quantomeno) e ai pachinko. Nell’ultimo periodo, però, sembra che Konami voglia riaffacciarsi nuovamente al mondo dei videogiochi, cominciando a rilasciare delle Anniversary Collection dei suoi brand più famosi. Ad oggi ne contiamo tre:Castlevania Anniversary Collection,Konami Anniversary Collection Arcade Classicse Contra Anniversary Collection; quest’ultima è quella che andremo a recensire oggi. Tutte e tre le raccolte sono state rilasciate a distanza di un mese l’una dall’altra, ma Konami ha persino annunciato un nuovo capitolo di Contra durante questo E3 2019, intitolato Rogue Wars. Speriamo che tutto ciò sia da lascito per un ritorno alle origini, perché una software house come Konami che torna a sviluppare opere videoludiche può far solo che bene all’industria. Tralasciando la qualità che comunque potrebbe ritornare col passar del tempo, purché si cominci da qualche parte.

Contra Anniversary Collection e-book

Uno degli estratti dell’e-book

Ecco i 10 giochi della Contra Anniversary Collection

In questa terza Anniversary Collection targata Konami ritroviamo dieci capitoli di Contra, anche se in realtà ne dovremmo contare cinque o sette, volendo andare nel concreto. I titoli sono i rispettivi: Contra (Arcade), Super Contra (Arcade), Contra (NES), Contra (Famicom), Super C (NES), Operation C (Game Boy), Contra III: The Alien Wars (SNES), Super Probotector: Alien Rebels (SNES), Contra: Hard Corps (Mega Drive), Probotector (Mega Drive). Pur volendo considerare le versioni arcade di Contra giochi diversi rispetto alle controparti console, il primissimo capitolo è stato riproposto sia nella versione NES che in quella giapponese per Famicom. Questo probabilmente perché la conversione nipponica ha dei contenuti in più come l’introduzione, la mappa dell’arcipelago di Galuga prima di uno stage, un maggior numero di elementi grafici e le cutscene al termine di ogni livello. Konami deve aver dunque ben pensato di inserire sia la versione americana che quella giapponese per far risaltare tutti i contenuti in più di quest’ultima. Tuttavia, il primo capitolo per NES, che sia in versione NTSC USA o JAP, rimane il medesimo che a sua volta è una conversione della controparte da sala giochi. Ciononostante, un bel po’ di differenze strutturali ci sono ed è per questo che gli originali coin-op li possiamo comunque contare come capitoli a sé. Volendo essere invece un po’ più pignoli, ritroviamo quindi tre versioni del primo Contra e due del seguito, Super Contra (Super C su NES). Andiamo avanti e ritroviamo Operation C, episodio per il piccolo portatile Nintendo, il Game Boy, di cui non esistono conversioni specifiche però vi è una versione pensata ad hoc per il Game Boy Color, assente in questa collection e non ne comprendiamo i motivi. Sicuramente, Konami ha voluto inserire la versione vintage che possiamo riprodurre come se la stessimo giocando su un Game Boy Color – con i dovuti filtri -, ma non è la stessa cosa poiché saprete bene che un titolo per Game Boy standard, pur riproducendolo sull’edizione Color, non è assolutamente come giocare al prodotto concepito per quest’ultimo. Per fare un esempio, è un po’ come se riproducessimo Zelda Link’s Awakening del 1993 su Game Boy Color, chiaro non sia paragonabile nemmeno un po’ col risultato della versione DX uscita nel 1998, poiché concepita proprio per la portatile Nintendo a colori. Ci sta venga introdotta la versione vintage, come dicevamo, però del primo Contra sono state inserite ben tre varianti; Konami avrebbe quindi potuto benissimo introdurle entrambe. Andando avanti, ritroviamo Contra III: The Alien Wars e di questo episodio è presente pure la versione europea,Super Probotector: Alien Rebels. Interessante mostrare le differenze con l’edizione censurata, ma a quel punto andava fatto pure con il primo e invece stranamente Konami ha deciso di inserire le controparti PAL solo per il terzo capitolo e per Hard Corps, di cui non comprendiamo minimamente la scelta di includere le versioni USA ed EUR, ma tagliare fuori quella giapponese. Il motivo del nostro dissenso? Molto semplice, la versione nipponica di Contra: The Hard Corps (questo il titolo nel Sol Levante) anziché avere soltanto cinque continue, ne ha illimitati e per morire sono necessari tre colpi anziché uno e queste due caratteristiche migliorano non di poco l’esperienza. Insomma, la selezione dei titoli nella raccolta lascia qualche perplessità, pur essendo nel complesso interessante. Includere di ogni capitolo tutte le versioni poteva forse essere la mossa più saggia in quanto non avrebbe creato scompensi. Oltre ai giochi troviamo anche un e-book speciale con diversi bozzetti, descrizioni e altro inerenti la serie Contra e gli sviluppatori che ci hanno lavorato.

Contra Hard Corps

Uno dei primi spietati nemici di Contra: Hard Corps

Run and gun in azione

I vari capitoli di Contra presenti nell’Anniversary Collection non sono altro che delle ROM da emulatori e lo si nota soprattutto dai due episodi arcade che presentano le stesse schermate di caricamento di quando vengono avviati i giochi sul MAME. Per un prodotto ufficiale è un pochino di cattivo gusto che Konami non si sia degnata quantomeno di mascherare la cosa. Sembra quasi che abbiano preso le ROM dal web e spiaccicate nella raccolta, applicandogli giusto qualche filtro (un po’ come ha fatto Sony con l’emulatore open source all’interno della sua PlayStation Classics). Un lavoro sicuramente risicato e per nulla impegnativo ed è proprio per questo che non comprendiamo la mancanza di tutte le versioni dei Contra. Rimane indubbiamente l’unico modo più veloce e legittimo per usufruire di questi titoli e il risultato finale resta comunque lo stesso, non preoccupandoci delle origini delle ROM e del lavoro svolto per questa collection. I giochi si comportano tutti piuttosto bene, senza cali di frame rate (presenti solo nel primo Contra, arcade) e sono godibili anche applicando i filtri che riportano il tutto in 16:9, tranne le controparti arcade che in widescreen sono un vero pugno in un occhio, assolutamente ingiocabili. Il motivo è dovuto quasi sicuramente alle schermate più verticali dei coin-op e quindi adattandole in orizzontale l’immagine si allarga e appiattisce troppo per risultare godibile. Il primo capitolo di Contra in versione da cabinato è l’unico che non si comporta benissimo, poiché i cali sono abbastanza frequenti e in un run and gun come questo la fluidità è indubbiamente l’elemento fondamentale per godere appieno dell’esperienza. Come se non bastasse, visto che per gli episodi arcade è possibile selezionare la difficoltà, il primo Contra diventa proprio un’indecenza in Very Hard: già scattando in modalità normale, nel livello di sfida più avanzato il maggior numero di nemici e colpi su schermo lo rendono decisamente ingiocabile. Un vero peccato. Per il resto, tutti gli altri capitoli si comportano bene e sono piacevoli da vedere con qualsiasi filtro applicato (tranne gli arcade in 16:9, ci teniamo a ricordarlo), ma ovviamente se volete la qualità visiva migliore dovrete optare per il parametro “Pixel Perfect“. Una raccolta che terrà impegnati un bel po’ e che può sicuramente accontentare i nostalgici e far avvicinare i più giovani al brand Contra, senza lasciarli scappare al primo Game Over grazie alla presenza dei Save State. Purtroppo, come spesso succede in questo tipo di operazioni, è possibile un solo salvataggio per gioco. Niente di particolarmente grave, in ogni caso, ma la stessa situazione vale anche per i replay. Sì, in Contra Anniversary Collection è possibile salvare i replay, ma soltanto uno per capitolo. Un gran peccato, poiché poteva essere di sicuro più invogliante poterne registrare di più. Chiaro che su PlayStation 4 (versione da noi testata) e Xbox One alla fine rimane una feature che lascia il tempo che trova, potendo infatti sfruttare lo sharing direttamente da console; su Switch potrebbe però tornare utile poiché sull’ibrida console Nintendo è possibile catturare clip fino ad un massimo di trenta secondi, mentre l’Anniversary Collection permette di arrivare sino ad un minuto. Niente di eclatante, ma di sicuro qualcosina in più per coloro che giocheranno sulla piattaforma della grande N. Infine, per chi si annoia di pigiare ripetutamente il pulsante per sparare, è stato introdotto l’autofire.

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Contra Anniversary Collection è indubbiamente una raccolta pigra, ma che al tempo stesso svolge bene il suo compitino. Peccato che il primo capitolo coin-op sia un vero disastro tecnico ed è l’unico a risultare ingiocabile. Tutti gli altri si comportano bene nel complesso ed è possibile usufruirne nel modo che più si preferisce grazie alla presenza di svariati filtri da poter applicare durante le partite. Non comprendiamo la scelta di non aver incluso direttamente tutte le versioni di ogni Contra, come già ampiamente spiegato in sede di recensione. In ogni caso, rimane indubbiamente una collection da tenere in considerazione, sia se siete dei nostalgici (un po’ come chi vi scrive) che vogliono avere la comodità di poter giocare legittimamente un buon numero di episodi della saga comodamente su una delle console di attuale generazione, sia se volete avvicinarvi per la prima volta al brand. In attesa del nuovo capitolo, Contra Anniversary Collection può rivelarsi una buona occasione per una bella rispolverata della serie run and gun targata Konami, la quale ha raggiunto il massimo splendore con The Hard Corps per Mega Drive. In definitiva un contentino (soprattutto rivolto agli appassionati), ma pur sempre meglio di niente.

Author: GamesVillage.it

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Cyberpunk 2077 non permetterà di pilotare macchine volanti e barche, ma si potrà nuotare

CD Projekt RED ha confermato che in Cyberpunk 2077 non sarà possibile assumere il controllo di macchine volanti. Come è stato spiegato dal lead quest designer, Pawel Sasko, queste fasi saranno affidate a sequenze scriptate.

“Ci sono veicoli volanti che rientrano tra gli elementi narrativi, pertanto ci saranno dei momenti in cui V si trova a bordo, ma sempre focalizzati sulla storia”, ha spiegato Sasko durante l’E3 2019. “Dovrei rovinarvi parte del racconto e non voglio, ma ci sono momenti in cui ci si trova sulle macchine volanti senza però poterle pilotare. Ecco perché ci sono così tanti tipi di auto e motociclette”.

A Night City non mancheranno nemmeno le barche, ma anche queste ultime non potranno essere pilotate liberamente dal giocatore. Viceversa, sarà possibile lanciarsi nei corsi d’acqua e nuotare.

“Sicuramente nel gioco sono presenti delle barche, e ci sono alcuni elementi della storia incentrati su di esse, ma anche in questo caso non voglio anticipare troppo”, ha proseguito Sasko. “Le barche fanno senz’altro parte del gioco ma non si possono guidare. È possibile nuotare, ma non vorrei rivelarvi altro. In The Witcher abbiamo proposto alcune missioni che prevedevano di immergersi nell’acqua, e abbiamo proposto qualcosa anche in questo caso”.

La data d’uscita di Cyberpunk 2077 è prevista per il 16 aprile 2020 su PC, PlayStation 4 e Xbox One. La nuova demo mostrata alla stampa all’E3 2019 sarà resa pubblica in occasione del PAX West di fine agosto. Per approfondire le ultime novità sul gioco potete leggere la nostra anteprima, realizzata da Pierpaolo Greco.

Author: Multiplayer.it