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Digital Audio

KEYSCAPE: Otmaro Ruiz – Arabesque


As Venezuelan pianist and composer Otmaro Ruíz played Keyscape for the first time, we were fortunate to capture this moment of improvised inspiration, when he spontaneously created this hauntingly beautiful piano piece. FEATURED PATCH: LA Custom C7 Grand "Classical"
https://www.spectrasonics.net/products/keyscape/models/la_custom_c7_grand_piano.php#model Find out more about Keyscape here : https://www.spectrasonics.net/products/keyscape/index.php

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Domotica

Escenas en MyHabeetat


Tutorial para crear escenas en la aplicación MyHabeetat de Solidmation. Drops of H2O ( The Filtered Water Treatment ) by J.Lang (c) copyright 2012 Licensed under a Creative Commons Attribution (3.0) license. http://dig.ccmixter.org/files/djlang59/37792 Ft: Airtone

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HardwareSoftware

Offerte di fine anno Gearbest in anteprima: smartphone, tablet, notebook, 2-in-1 e altro ancora

Author: IlSoftware.it

Gearbest ci ha informato dell’avvio dei saldi di fine anno su decine di prodotti tecnologici. L’iniziativa è valida sia sullo store internazionale di Gearbest, sia sul negozio per l’Italia.

Proponiamo, di seguito, una selezione dei prodotti in offerta su Gearbest, proposti a prezzo fortemente scontato rispetto a quello di listino.

Offerte di fine anno Gearbest in anteprima: smartphone, tablet, notebook, 2-in-1 e altro ancora

Smartphone

Xiaomi Redmi 4A 4G – GLOBAL VERSION 2GB RAM 16GB ROM GRAY
66,99 euro (30 pezzi disponibili, dalle ore 12,30 del 6 dicembre con il codice coupon ITGBofferte26)
Sul sito italiano, allo stesso prezzo, cliccando qui.
Xiaomi Redmi Note 4 5.5 inch 4G Phablet – GOLDEN
125,99 euro (30 pezzi disponibili, dalle ore 20,30 del 6 dicembre con il codice coupon ITGBofferte31)
Sul sito italiano, allo stesso prezzo, cliccando qui.Homtom HT16 3G Smartphone – BLACK
33,99 euro (20 pezzi disponibili, dalle ore 18,30 del 6 dicembre con il codice coupon ITGBofferte29)
Sul sito italiano, allo stesso prezzo, cliccando qui.

Xiaomi Mi A1
170,06 euro (200 pezzi disponibili, con il codice coupon A132GB)

Xiaomi Mi Note 3
255,10 euro (50 pezzi disponibili, con il codice coupon BJnote3th)

Xiaomi Redmi 4A
76,52 euro (300 pezzi disponibili, con il codice coupon A132GB)

OnePlus 5T 4G 128GB ROM – BLACK
501,70 euro (50 pezzi disponibili, con il codice coupon oneplusgp)

Power bank

Original Xiaomi 5000mAh Mobile Power Bank
6,99 euro (50 pezzi disponibili, dalle ore 13,30 del 6 dicembre con il codice coupon ITGBofferte27)
Sul sito italiano, allo stesso prezzo, cliccando qui.

Offerte di fine anno Gearbest in anteprima: smartphone, tablet, notebook, 2-in-1 e altro ancora

Notebook, tablet e convertibili 2-in-1

Oltre alla promozione riservata ai clienti interessati all’acquisto di notebook gaming, accessibile da questa pagina, segnaliamo i seguenti prodotti in offerta:

Cube iPlay 8 Tablet PC – 1GB + 16GB GRAY
36,99 euro (20 pezzi disponibili, dalle ore 14,30 del 6 dicembre con il codice coupon ITGBofferte28)
Sul sito italiano, allo stesso prezzo, cliccando qui.

Xiaomi Mi Notebook Pro
748,31 euro (con il codice coupon MIBOOKPRO)

Chuwi Lapbook Air Notebook
306,12 euro (con il codice coupon GBTPC23)

Jumper EZBOOK 3S
246,60 euro (con il codice coupon 3SJUMPER)

CHUWI HI10 PLUS Windows 10 + Android 5.1 Tablet PC
141,15 euro (con il codice coupon GBTPC32)

YEPO 737A Notebook 6GB RAM + 64GB
170,06 euro (con il codice coupon 737Sliver)

Smartwatch

Xiaomi Huami AMAZFIT Smartwatch
37,99 euro (30 pezzi disponibili, dalle ore 19,30 del 6 dicembre con il codice coupon ITGBofferte30)
Sul sito italiano, allo stesso prezzo, cliccando qui.

Robot aspirapolvere

ILIFE V7 Super Mute Sweeping Robot Home Vacuum Cleaner
125,84 euro (in offerta lampo)
ILIFE V5 Intelligent Robotic Vacuum Cleaner
98,63 euro (in offerta lampo)

Xiaomi Mi Robot Vacuum Cleaner
246,60 euro (con il codice coupon MACHKSIT)
Anche sul sito italiano di Gearbest, cliccando qui.

Nuovi prodotti in offerta su Gearbest

Stridebox Z1 PRO TV Box Amlogic S905X Quad Core 64-bit 2GB RAM+16GB ROM
85,03 euro (in offerta lampo)

UMIDIGI S2 Pro 4G Phablet – BLACK
255,10 euro (in offerta lampo)

Oukitel MIX 2 4G Phablet – BLACK
195,57 euro (in offerta lampo)

Scegliendo Italy Express come modalità di spedizione della merce ordinata, si potranno ricevere i prodotti senza dover affrontare ulteriori esborsi economici.

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Energia

Enel: “nuova ondata di investimenti nelle rinnovabili in Italia”. Ma c’è l’ombra del gas


Author: redazione QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

Nei prossimi anni sarà possibile un nuovo boom per le rinnovabili. Lo ha detto Francesco Starace, ad di Enel, che spera, con un contesto normativo adeguato, di incrementare gli investimenti nel nostro paese anche della sua azienda. Incombe però il “problema” delle nuove infrastrutture per il gas.

Nei prossimi tre anni sarà possibile assistere ad una seconda grande ondata di investimenti nelle rinnovabili anche in Italia.

A dirlo è Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel, intervenendo nel convegno “L’Italia e le energie rinnovabili” organizzato dall’utility ieri, martedì 5 dicembre.

Questa nuova crescita nel nostro paese, spiega Starace, è legata, da una parte, al rapido e continuo calo dei costi delle rinnovabili a livello globale e, dall’altra, dal contesto regolatorio e legislativo che si avrà in Italia nei prossimi mesi e anni.

“Le fonti rinnovabili sono diventate molto competitive e tutti gli scenari mostrano costi in caduta veloce con la progressiva erosione della competitività delle fonti termiche. Il trend è globale, non locale, ed è accompagnato da un’esplosione di investimenti nelle rinnovabili, tanto che entro il 2040 nel mondo il 40% della generazione elettrica sarà assicurato da rinnovabili”, ha detto Starace.

In 10 anni il costo della generazione dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici è passato, ad esempio, da un incentivo nazionale di 490 € per MWh del 2005-2006 ad aste con offerte molto al di sotto dei 40 dollari per MWh. In pratica di una riduzione di circa 10 volte in 10 anni.

Per l’eolico, aggiunge l’ad di Enel, si è passati da 180 €/MWh per impianti incentivati in Italia a 30 $ /MWh delle ultime aste in Marocco e Messico.

Insomma, “parliamo di salti quantici nella competitività con la proliferazione di gare competitive in tutto il mondo, che cominciano anche a farsi vedere in Europa”, spiega Starace.

Parlando dell’attività di Enel, l’amministratore delegato ricorda come le tecnologie rinnovabili siano ormai una parte imprescindibile del mix di produzione elettrica dell’azienda. Ricorda che Enel Green Power è oggi la principale azienda a livello mondiale: nel 2016 ha installato oltre 2.000 MW di potenza di impianti a fonti pulite e nel 2017 questa capacità supererà i 2.500 MW.

La potenza di fuoco nel settore è concentrata in questa frase: “in un anno Enel Green Power installerà il patrimonio di rinnovabili che molte aziende hanno costruito in anni”.

L’aspetto positivo è che si tratta di competenza tutta italiana, anche coadiuvata da molte imprese nazionali con un’esperienza costruita negli anni in Italia e con un know-how di eccellenza che accompagnano oggi Enel nella sua attività all’estero.

Il piano Enel per il triennio 2018-2020 (vedi QualEnergia.it) prevede per le rinnovabili investimenti complessivi per 8,3 miliardi di euro. Una spesa che dovrebbe consentire di realizzare una capacità totale aggiuntiva di 7,8 GW fino a fine decennio. Solo nella digitalizzazione delle reti l’azienda investirà 5,3 mld di euro.

Si potrebbero aggiungere altri investimenti, spiega l’Ad di Enel, ma “una valutazione su quanto, come e con quale combinazioni di tecnologie, sarà fatta solo nel corso del prossimo anno quando il contesto sarà più chiaro”.

Starace spiega, infatti, che si dovrà attendere il feedback della Commissione Europea alla strategia energetica nazionale del Governo, anche alla luce del pacchetto energia europeo che dovrà essere adottato entro il 2018.

“A valle di queste valutazioni – ripete l’uomo di Enel – si vedrà quali politiche il Governo vorrà mettere in atto per arrivare agli obiettivi anche di uscita dal carbone al 2025 in modo da programmare un investimento alternativo”. A quel punto, prosegue Starace, “si capirà come si potrà cominciare a reinvestire se vogliamo realmente decarbonizzare il sistema energetico italiano”.

Starace farebbe capire che su rinnovabili e uscita dal carbone, dove Enel conserva degli rilevanti interessi (soprattutto nelle centrali di Brindisi e Civitavecchia), serve una visione di insieme, e non bastano gli annunci proclamati dalla SEN.

Investimenti in impianti a fonti rinnovabili che comunque saranno indispensabili da subito per gli obiettivi al 2030 previsti dalla SEN. Tale urgenza è ricordata nel corso del convegno anche da Alessandro Marangoni, ceo di Althesys che spiega perché gli investimenti nelle fonti pulite siano così importanti sia dal punto di vista economico che energetico.

A livello economico perché l’industria italiana è ancora tra i paese leader del settore, visto che, secondo i dati dell’Irex Annual Report 2017 realizzato dal think tank guidato da Marangoni, risulta che le nostre aziende nel 2016 hanno investito 7,2 miliardi di euro, di cui quasi tre quarti all’estero.

Per questo motivo l’obiettivo – che sta prendendo in considerazione anche Enel – è di tornare ad investire anche in Italia.

Poi c’è anche un problema di sicurezza energetica. La questione dell’overcapacity di elettricità non sarà più tale nei prossimi anni, anzi bisognerà sopperire all’uscita dal mercato di diversi impianti di produzione e, inoltre, si dovrà soddisfare quel target del 55% di elettricità da rinnovabili sul fabbisogno al 2030 che indica la SEN.

“Occorre adottare un disegno di regole che permetta di integrare le energie come l’eolico o il fotovoltaico nel mercato elettrico e far partire contratti di lungo periodo, che offriranno nuove opportunità di crescita, specie nel medio-lungo termine per quelli di grande taglia”, ha detto Marangoni.

Nel corso del convegno di Enel è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che ha presentato la Strategia Energetica Nazionale come “una scommessa economica per il paese: la SEN si porta dietro 175 miliardi di investimenti di cui 30 per le reti gas, 25 per le rinnovabili, 110 per l’efficienza energetica”.

Gentiloni pone molta enfasi all’uscita dal carbone, che però, gli andrebbe ricordato, non significa decarbonizzare un sistema economico ed energetico di un paese.

Viene infatti sottovalutato dal presidente del consiglio il peso che il gas e le sue infrastrutture avranno da qui in avanti se verranno portati avanti gli obiettivi indicati nella SEN.

Il tema dei nuovi investimenti sul gas, dei pro e dei contro, è stato affrontato da altri interventi nel corso del convegno.

Il responsabile fonti rinnovabili della IEA, Paolo Frankl, ha detto che “nel breve periodo il gas è la fonte più adatta per le esigenze di flessibilità del sistema, ma nel lungo termine, quando bisognerà raggiungere un mix carbon neutral, potrebbe diventare un problema”. Posizione condivisa anche dal senior analyst di Bloomberg, Thomas Rowlands-Rees.

Interessante e per certi versi rivoluzionaria la posizione di Antonio Cammisecra, l’a.d. di Enel Green Power. “Partiamo con l’incrementare le fonti rinnovabili – ha detto – e poi il sistema troverà il proprio equilibrio”. “Con un contesto normativo e regolatorio giusto, senza particolari rivoluzioni, il gas avrà un utilizzo molto meno diffuso di quanto si prevede”.

Per Cammisecra investire nel gas può diventare un problema e non si può tornare indietro. Ha fatto capire che va messo fortemente in discussione il mantra per cui il gas è fonte indispensabile alla transizione.

Di parere diverso sembra essere però il nostro governo.

Persino Confindustria, con il vice direttore politiche per lo sviluppo, energia e ambiente, Massimo Beccarello, ha stimato che per le sole fonti rinnovabili elettriche verranno investiti in Italia fino al 2030 molti più soldi di quanto stimato da Gentiloni, cioè tra 65 e 68 miliardi di euro. A febbraio un’analisi su tali scenari verrà presentata da un rapporto dell’associazione, partendo proprio dagli indirizzi della Sen.

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HardwareSoftware

IBM Power System AC922 con CPU POWER9, i server per l’intelligenza artificiale

Author: Le news di Hardware Upgrade

IBM ha annunciato l’avvio della commercializzazione dei propri processori POWER9 e dei primi server già predisposti per tali CPU. I nuovi IBM Power System AC922 utilizzano processori dotati di 22 core, ciascuno con 4 thread per un totale di 88 thread. I sistemi sono pensati per l’impiego in ambiti che richiedono un grande thoughput, come il machine learning e i database.

Il processore impiegato sul modello di punta della gamma IBM Power System AC922 è pensato specificamente per eseguire Linux, con multithreading a quattro vie (SMT4) e frequenze operative fino a 3,3 GHz. Una versione pensata per AIX e System i che arriverà nel corso del secondo trimestre del 2018, con multithreading a 8 vie (SMT8), virtualizzazione PowerVM e un massimo di 12 core – e, con ogni probabilità, frequenze di clock superiori.

In termini di potenza bruta i nuovi sistemi di IBM non mirano a competere con i concorrenti a marchio Intel; tuttavia, l’azienda mira a guadagnare una fetta consistente del mercato che guarda ad applicazioni di machine learning e di database accelerato. Questo è possibile grazie alla grande flessibilità della famiglia POWER9 in termini di tecnologie I/O: sono infatti supportati PCI-Express 4.0, NVLink 2.0 e OpenCAPI.

Lo standard PCIe 4.0 fornisce una banda di 16 gigatransfer al secondo, ovvero il doppio rispetto all’attuale PCIe 3.0. NVLink 2.0, invece, è un bus proprietario sviluppato da NVIDIA per le sue GPU e in grado di fornire banda fino a 25 Gbps. OpenCAPI, invece, è un’interfaccia hardware per collegare acceleratori come ASIC e FPGA. Nel complesso, le tre tecnologie permettono di ottenere una flessibilità notevole in termini di espandibilità e di coprocessori disponibiliper eseguire al meglio carichi di lavoro specifici.

IBM Power System AC922

IBM punta, per sua stessa ammissione, a diventare leader in un settore ancora nascente e in fase di assestamento sotto tutti i punti di vista, ovvero il settore dei server specializzati nel trattare carichi di lavoro di intelligenza artificiale.

Gli IBM Power System AC922 saranno disponibili sia in versione raffreddata ad aria che con raffreddamento a liquido. Nel caso del raffreddamento ad aria saranno disponibili da 16 a 20 core, con frequenze tra 2,25 GHz a 3,12 GHz, cui potranno essere abbinate da due a quattro GPU NVIDIA Volta V100. I sistemi raffreddati a liquido, invece, potranno avere da 18 a 22 core (con frequenze tra i 2,55 GHz e i 3,3 GHz) e due o quattro schede NVIDIA V100.

Ciascuna coppia di core ha 10 MB di cache L3 condivisa, con 512 KB di cache privata per ciascun core. La RAM utilizzabile è di tipo DDR4 e opera a 2666 MHz, con quantitativi inclusi tra 8 GB e 128 GB per banco per un totale di 8 banchi per processore. A livello di sistema, quindi, saranno disponibili fino a 1024 GB di memoria per processore.

Come riporta Network World, poi, non saranno disponibili solo sistemi creati dalla stessa IBM con processori POWER9: anche Google e Rackspace sono al lavoro su un sistema che sarà, però, annunciato in futuro.

Il periodo sembra essere particolarmente ricco di novità per le architetture non-x86, con – tra le altre cose – Western Digital che ha annunciato l’impiego dell’architettura RISC-V per i propri prodotti.