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Honor 6C Pro: online il manuale utente

Huawei ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli non solo per quanto riguarda la fascia alta del mercato ma anche nella fascia media e nella fascia bassa. Da questo punto di vista la creazione del brand Honor di qualche anno fa ha dato una grossa mano, sopratutto in Europa. A proposito di questo brand, nelle scorse ore è emerso online il manuale utente del nuovo Honor 6C Pro.

Al di là dell’utilità o meno del manuale utente, la pubblicazione online vuol dire che lo smartphone è prossimo alla presentazione. Da esso comunque siamo stati in grado di scoprire che il codice modello è JMM-L22, che è dotato di connettività Dual SIM (doppia nano SIM o nano SIM + Micro SD fino a 256GB) e che il sistema operativo a bordo è Android 7.0 Nougat con personalizzazione grafica EMUI 5.1.

Presunte specifiche tecniche di Honor 6C Pro

Se dalle certezze ci spostiamo alle indiscrezioni, Honor 6C Pro dovrebbe equipaggiare anche un display da 5,2 pollici con risoluzione Full HD, SoC Qualcomm Snapdragon 425, 3 GB di memoria RAM, 32 GB di storage interno espandibile tramite micro SD, sensore di impronte digitali posto sulla scocca posteriore, fotocamera posteriore da 13 Mpixel e anteriore da 5 Mpixel.

Nel caso foste interessati a consolare il manuale utente in lingua italiana (in formato PDF), vi basterà cliccare sul seguente link:

Prima di lasciarvi, vi ricordiamo che il “main event” organizzato da Huawei per la presentazione dei nuovi top di gamma Huawei Mate 10 e Mate 10 Pro (i primi ad essere stati studiati per lo sviluppo di un’intelligenza artificiale) è previsto per il 16 Ottobre a Monaco, Germania.

VIA

Autore: Lorenzo Spada Android Blog Italia

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Google Clips, la fotocamera personale dotata di una VPU per l’intelligenza artificiale

Google Clips, la fotocamera personale dotata di una VPU per l'intelligenza artificiale

La fotocamera di Google, appena presentata, è equipaggiata con un chip Movidius Myriad 2 per abilitare attività di deep learning e rendere Clips in grado di assumere decisioni.

Tra i nuovi prodotti che Google ha presentato questa settimana (Google presenta i nuovi Home Mini e Max, Pixelbook e gli smartphone Pixel 2 e Pixel 2 XL) c’è anche la nuova fotocamera ultracompatta Clips, di dimensioni pari a 54 × 54 × 36 mm e 42,2 grammi di peso.

Basata su Android 7.0, Google Clips richiede di essere accoppiata con un dispositivo a sua volta basato su Android 7.0 o versioni successive.
La fotocamera dispone di una clip, da qui il suo nome, per fissarla su supporti e superfici non convenzionali.

Google Clips, la fotocamera personale dotata di una VPU per l'intelligenza artificiale

L’angolo visivo del sensore fotografico è pari a 130° mentre la dimensione del singolo pixel è di 1,55 μm. La fotocamera dispone di autofocus e offre la modalità per la regolazione automatica negli ambienti a bassa luminosità e la “modalità notte”.
La principale novità di Google Clips è la presenza del chip Myriad 2, realizzato da Movidius, azienda di proprietà di Intel (vedere anche Myriad X, il chip Intel-Movidius per l’intelligenza artificiale).
Il chip Myriad è una VPU (virtual processing unit) che abilita la fotocamera allo svolgimento di operazioni di intelligenza artificiale.
Clips, infatti, grazie al deep learning, riconosce che cosa appare nell’immagine, rileva i soggetti inquadrati e prende decisioni in tempo reale.
La fotocamera può scegliere per esempio quali sequenze video conservare e quali no, senza che sia richiesta alcuna interazione da parte degli utenti.Clips non è in grado di catturare audio ma soltanto foto e brevi sequenze video che possono poi essere trasferite altrove via WiFi Direct. Il prezzo del dispositivo è di 249 dollari.

Autore: IlSoftware.it

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Contatori intelligenti e analisi dei dati, cresce il mercato in Europa

GTM Research prevede investimenti multimiliardari nei prossimi anni da parte delle utility per potenziare i servizi e le soluzioni di customer analytics avanzata, resa possibile dagli smart meter e, più in generale, dalle infrastrutture di rete più intelligenti e connesse.

I contatori intelligenti (smart meter) per luce e gas sono un pilastro della strategia europea per l’efficienza energetica, perché consentono di monitorare in tempo reale i consumi e nei casi più avanzati di gestire dati complessi e utilizzare software di controllo da remoto, con una serie di vantaggi sia per le utility che per i singoli utenti (vedi anche QualEnergia.it).

Con due nuovi rapporti, GTM Research esamina le potenzialità per il mercato europeo delle infrastrutture innovative di misurazione (AMI, Advanced Metering Infrastructure), con particolare attenzione all’analisi sui …

Autore: Giulio QualEnergia.it – Il portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari

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Renault FLOAT, auto a levitazione magnetica come Hyperloop

Renault FLOAT è una concept car con cui la designer Yunchen Cai ha vinto il contest promosso dalla stessa Renault a proposito di quello che dovrebbe essere il design delle auto del futuro. Esteriormente l’auto è ricoperta di vetro trasparente, mentre delle porte scorrevoli permettono di salire a bordo del veicolo o di scendere.

Secondo le intenzioni della Cai, FLOAT sarà un’auto a levitazione magnetica capace di sfruttare la tecnologia Meglev già alla base del progetto Hyperloop di Tesla. Ciò elimina i problemi legati all’attrito che si genera fra ruote e asfalto e consente di raggiungere velocità notevoli.

Renault FLOAT

FLOAT, inoltre, non si muove in una direzione prestabilita, ma può spostarsi ovunque intorno a sé grazie ai cuscinetti magnetici che si trovano nella superficie inferiore. Molteplici pod, inoltre, si possono collegare fra di loro in modo da aumentare il numero di passeggeri che possono viaggiare con il mezzo.

Tramite un’app gli utenti possono prenotare il veicolo, che li raggiungerà nella loro posizione per poi condurli a destinazione. FLOAT non ha bisogno di conducente e non dispone neanche di un volante: è concepito come un veicolo completamente a guida autonoma. E’ inoltre elettrico al 100% e per questo pienamente sostenibile dal punto di vista ambientale.

Ribadiamo che FLOAT è un concetto sperimentale, ideato per stimolare il dibattito e le idee su ciò che ci attende in termini di mobilità. Saranno proprio così le auto del futuro?

Autore: Le news di Hardware Upgrade

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Energia

Centri del riuso diventano spazi per la cultura circolare

centri del riuso

(Rinnovabili.it) – L’Emilia Romagna rispetta la promessa di regalare all’economia circolare una corsia preferenziale. La Regione ha approvato ieri le linee guida per i Centri di Riuso comunali, gli spazi organizzati dagli enti locali per combattere il fenomeno dell’usa e getta. I centri del riuso nascono dall’esigenza di venire incontro alle classi sociali più deboli, rinforzando nel contempo le politiche di riduzione dei rifiuti. Il loro funzionamento è semplice:  i cittadini possono portarvi prodotti e beni in disuso, dalle biciclette alla lavatrici, che vengono rimessi a nuovo e offerti sul mercato a prezzi convenienti. Una sorta di usato garantito.

Dopo un periodo massimo di sei mesi, se il bene non è stato venduto, viene portato a un centro di raccolta rifiuti, per essere riciclato e smaltito o, previo accordo con il Comune, devoluto ad associazioni senza fini di lucro.

L’Emilia Romagna è una delle regioni più attive su questo fronte: sul territorio si contano 28 centri comunali attivi e altri 12 in fase di realizzazione. Per facilitarne e standardizzarne l’operatività, la Giunta ha elaborato nuove regole(delibera 1382/2017) definite dopo aver ascoltato proposte e esigenze di Comuni e gestori.

Leggi anche L’Emilia-Romagna potenzia la rete dei Centri per il riuso<<

Tra le novità, la semplificazione dei moduli e delle modalità di accesso: dopo una prima registrazione, per tutte le visite successive basterà il riconoscimento da parte del personale. Inoltre i gestori avranno da oggi in poi la possibilità di effettuare piccole manutenzioni di parti elettriche ed elettroniche sui beni . Infine, sarà possibile utilizzare i centri come spazi educativi dove realizzare le iniziative dedicate all’economia circolare.

“Le nuove regole sono frutto di un ampio percorso di partecipazione che la Regione ha promosso per raccogliere suggerimenti e idee al fine di rendere sempre più efficiente il funzionamento di queste strutture, mettendo a valore le esperienze già in atto sul territorio: a ciascuno dei soggetti che hanno portato il loro contributo di idee e proposte va il mio ringraziamento”, afferma Paola Gazzolo, assessore regionale all’ambiente. “Siamo impegnati nel potenziarne la rete: lo dimostra il finanziamento di quasi 1 milione di euro messo a disposizione nei mesi scorsi con il Fondo incentivante previsto dalla legge sull’economia circolare. Un investimento che intendiamo confermare anche in futuro perché rappresenta uno dei tasselli fondamentali della strategia regionale per ridurre la produzione dei rifiuti, ponendo al centro la prevenzione e il riuso”.

Autore: stefania Rinnovabili