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Pc Games

Rainbow Six Siege: Ubisoft riconsidera il fuoco amico

Author: GAMEmag – Videogames

A causa della presenza di un ampio arsenale di gadget letali e per via della struttura dei match, che prevede una consistente fase di preparazione, il fuoco amico è da sempre stato un grosso problema in Rainbow Six Siege. Anche perché si creano in certi casi delle situazioni paradossali, in cui il giocatore poco sensibile può compromettere in maniera netta la prestazione della propria squadra con un errore apparentemente banale.

Secondo un articolo pubblicato su PCGamesN, Ubisoft starebbe valutando la rinuncia al fuoco amico all’interno delle sessioni di gioco della playlist Casual. L’obiettivo di Ubisoft è principalmente quello di isolare i giocatori che, volontariamente o meno, arrecano danni alla propria stessa squadra. Ha pensato a un qualche tipo di sistema di segnalazione, ma alla fine potrebbe optare per la rinuncia completa al fuoco amico nelle partite Casual, il che modificherebbe un aspetto cruciale dell’esperienza di gioco originale.

Rainbow Six Siege

“Abbiamo molte idee e stiamo pensando a come affrontare i teamkill”, ha detto Alexandre Remy di Ubisoft Montreal a PCGamesN. “Secondo me, la rinuncia al fuoco amico risolverebbe molti problemi e impedirebbe ai nuovi giocatori di comportarsi in modo deleterio per la squadra. A partire dal prossimo anno dobbiamo capire come evitare certi comportamenti eccessivamente tossici”.

“Non c’è ancora una decisione definitiva al 100%. Sicuramente ci sarebbero delle conseguenze in termini di bilanciamento. Nel caso propendessimo per questa strada dovremmo sostenere dei test prima di renderla pubblica. Ovviamente, serve prima un feedback da parte dei giocatori. Potrebbero esserci degli effetti collaterali al fuoco amico a cui non abbiamo ancora pensato”.

Altri dettagli su Rainbow Six Siege si trovano nella recensione.

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HardwareSoftware

sistemi Windows 10 si aggiornano automaticamente al Fall Creators Update: Microsoft al lavoro per risolvere

Author: IlSoftware.it

I sistemi Windows 10 si aggiornano automaticamente al Fall Creators Update: Microsoft al lavoro per risolvere

Chi dispone di un sistema Windows 10 Creators Update (build 1703) potrebbe ritrovarselo automaticamente aggiornato alla build 1709 (Fall Creators Update), senza alcuna autorizzazione.

In questi giorni diversi utenti di Windows 10 hanno segnalato il download e l’installazione automatica dell’ultimo aggiornamento (Fall Creators Update), senza aver preventivamente ricevuto alcuna notifica.

Il problema si verifica anche sui sistemi configurati per non ricevere immediatamente i feature update di Windows: si tratta delle macchine a uso prevalentemente professionale configurate per l’utilizzo del canale Current Branch for Business (CBB) o del Canale semestrale.

I sistemi Windows 10 si aggiornano automaticamente al Fall Creators Update: Microsoft al lavoro per risolvere

Microsoft è al corrente della problematica e i tecnici dell’azienda hanno confermato che il comportamento anomalo sarà sistemato nel breve termine.

Per il momento, chi volesse impedire l’aggiornamento automatico a Fall Creators Update può abilitare temporaneamente la funzione Sospendi aggiornamenti digitando Impostazioni Windows Update nella casella di ricerca di Windows 10 e cliccando su Opzioni avanzate.
In alternativa, si possono applicare gli altri suggerimenti illustrati nell’articolo Sospendere l’aggiornamento a Windows 10 Fall Creators Update.

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HardwareSoftware

Facebook Messenger accetta adesso anche le immagini in 4K

Author: Le news di Hardware Upgrade

Facebook Messenger ha ricevuto parecchi aggiornamenti e nuove feature nel corso dell’ultimo anno, e nelle scorse ore è stata introdotta una novità: gli utenti del servizio possono infatti inviare e ricevere fotografie ad una risoluzione più alta rispetto al passato. Sul blog ufficiale la compagnia spiega che il limite è stato aggiornato a 4.096 x 4.096 pixel, una risoluzione che è ben superiore allo standard 4K che troviamo sui monitor o sulle TV, pari a 3840×2160 pixel. 

La novità è in fase di roll-out solo in alcuni paesi del mondo, e non ancora in Italia: fra i “fortunati” troviamo Stati Uniti, Canada, Francia, Australia, Regno Unito, Singapore, Hong Kong, Giappone e Corea del Sud. La promessa dell’azienda di Zuckerberg è comunque l’arrivo “nelle prossime settimane” anche in altri paesi, anche se non sono stati menzionati singolarmente quali saranno. Attualmente il servizio supporta in Italia solo la condivisione di foto “2K”.

Nel posto pubblicato sul blog ufficiale la compagnia ha rilasciato alcuni esempi dei vantaggi che porteranno le novità: potendo sfruttare una risoluzione massima superiore le foto risultano ovviamente più nitide e con un numero di dettagli notevolmente aumentato rispetto al passato. Per ottenere la funzione è sufficiente aggiornare l’app all’ultima versione disponibile e inviare la foto con la tipica procedura.

Al resto ci penserà il sistema, soprattutto se c’è da convertire l’immagine e ridimensionarla da una risoluzione superiore. Insomma Facebook Messenger premierà adesso i contenuti ad alta qualità, e le magagne in fase di scatto appariranno molto più evidenti.

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Energia

“batteria termica” per usare il calore solare on demand

Author: stefania Rinnovabili

batteria termica

Un nuovo materiale ibrido per la batteria termica del MIT

(Rinnovabili.it) – Immagazzinare l’energia solare durante il giorno per impiegarla in cucina o nel riscaldamento una volta tramontato il sole. È questo l’obiettivo che si sono dati alcuni ricercatori del MIT di Boston realizzando la loro innovativa “batteria termica”. Innovativa perché è uno dei pochi dispositivi realizzati fino ad oggi ad accumulare calore solare o di scarto e cederlo su richiesta, senza perdite o inefficienze.

Per realizzare il dispositivo, il team è partito dai materiali a cambiamento di fase (phase change material – PCM), uno degli approcci più comuni per lo stoccaggio termico. Come spiega il nome stesso, nei PCM il calore in ingresso cambia lo stato fisico da solido a liquido. Raffreddati sotto il punto di fusione questi materiali tornano solidi cedendo l’energia immagazzinata. Nonostante esistano svariate applicazioni di questa tecnologia, il suo utilizzo è frenato da due elementi: i PCM richiedono forti sistemi di isolamento termico e la cessione del calore durante il passaggio di fase è difficile da controllare. Di conseguenza si va incontro alla perdita di tutto il calore accumulato molto rapidamente.

>>Leggi anche Da Londra la biobatteria solare che diventa carta da parati<<

È esattamente in questo punto che i ricercatori del MIT sono riusciti ad ottenere una svolta tecnologica. Il gruppo ha creato una sorta di interruttori molecolari che cambiano forma in risposta alla luce; quando integrati nei PCM, la temperatura del cambiamento di fase può essere regolata grazie a piccoli impulsi luminosi nella lunghezza d’onda del blu e dell’ultravioletto, consentendo di mantenere l’energia termica anche al di sotto del punto di fusione del materiale originale. Per raggiungere questo risultato sono stati combinati acidi grassi con un composto organico fotosensibile.

“Il problema con l’energia termica è che è difficile da trattenere”, spiegano gli scienziati. “Quello che stiamo facendo tecnicamente è installare una sorta di barriera energetica. In questo modo il calore accumulato non viene rilasciato immediatamente.” Attualmente il materiale può immagazzinare circa 200 joule per grammo e conservarle per circa 10 ore. In questa versione, “la densità energetica è già abbastanza significativa, anche se stiamo usando un materiale a cambiamento di fase convenzionale”.