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Le 10 parole del 2023

Author: Wired

Sono molte le parole del 2023 che ci hanno coinvolto, incuriosito o fatto arrabbiaredurante l’anno. Dall’intelligenza artificiale all’eco-ansia, passando per l’Impero romano e la carne coltivata in laboratorio. Fino al protagonista dell’estate: il granchio blu.

Nel 2023, siamo poi tornati a parlare di Medio Oriente, a causa di eventi tragici che hanno aperto nuove crisi umanitarie nella Striscia di Gaza e sollevato dubbi su come vengono gestite. E abbiamo ricominciato a parlare di femminicidio, non solo sui giornali o in televisione, ma nelle piazze, nelle strade e nelle chat, sollevando la necessità di assumere una responsabilità collettiva del fenomeno per risolverlo tutti e tutte insieme.

Abbiamo poi parlato molto di sciopero, almeno 1.571 volte nel 2023, del caldo estremo dovuto alla crisi climatica e del caro affitti, a causa dei prezzi superiori del 40% rispetto al 2019. Ecco quindi la classifica delle 10 parole che abbiamo sentito o usato più spesso nel 2023.

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Cos’è il granchio crocifisso pescato in Italia

Author: Wired

Ha grandi dimensioni – i maschi possono raggiungere il peso di un chilogrammo – e un aspetto molto particolare: il granchio crocifisso è solo l’ultima specie “aliene” che sono state trovate nell’Adriatico. Dopo il granchio blu, il soprannome assegnato al Callinectes sapidus per il colore del suo esoscheletro, anche il granchio crocefisso non è un animale originario del Mediterraneo. Sono passati pochi mesi da quando il governatore del Veneto Luca Zaia ha mostrato un esemplare di granchio blu dal vivo in una conferenza stampa a Venezia, spiegando che nella Regione ne erano state pescate 326 tonnellate e accendendo i riflettori su una situazione che andava avanti ormai da molti anni.

In questi giorni, invece, sotto i riflettori è finito un altro granchio. È il granchio crocifisso, che è stato pescato al largo di Senigallia e ha catturato l’attenzione dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona (Cnr-Irbim), che lo sta studiando, anche se, diversamente da quanto successo per il granchio blu, per il granchio crocifisso non si può parlare di una vera e propria “invasione”. Il nome scientifico è Charybdis feriata e solitamente si trova nelle zone tropicali dell’oceano Indiano, ma è presente anche nell’oceano Pacifico.

Il primo avvistamento del granchio crocifisso nel Mar Mediterraneo risale al 2004, quando alcuni esemplari dell’animale sono stati trovati al largo delle coste di Barcellona. Altri, invece, sono stati avvistati nei pressi dei maggiori porti italiani, come Livorno (nel 2015) e a Genova solo l’anno scorso. Ma come ha raggiunto le acque dell’Adriatico? Secondo gli esperti, il granchio sarebbe arrivato attraverso le navi cargo. Proprio lo stesso sistema che ha permesso la proliferazione del granchio blu. L’innalzamento delle temperature dovuto al cambiamento climatico potrebbe favorire il proliferare della specie anche nel Mar Mediterraneo, per questo motivo sarà necessario tenere sotto controllo la diffusione.

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Quanto costa il granchio blu

Author: Wired

Il granchio blu è ancora al centro del dibattito in tutta Italia e, da quando la soluzione migliore che la politica ha trovato per tenere a bada l’invasione sembra essere quella di mangiarlo, il prezzo al chilo di questo crostaceo è raddoppiato in meno di un mese, arrivando fino ai 15 euro al chilo. I prezzi variano a seconda della zona geografica dove viene pescato e dalla domanda della clientela, che sembra essere sempre più interessata a provare questo nuovo prodotto.

Il crollo dei prezzi

Ad agosto del 2022 il Corriere della Sera pubblicava un articolo relativo proprio al consumo e al costo del granchio blu, definendolo come pregiato e richiesto, ma anche molto costoso. In base ai prezzi riportati dal quotidiano, lo scorso anno il granchio blu sembrava arrivare a costare fino ai 30 e i 40 euro al chilo, per essere servito in alcuni ristoranti orientali anche a 150 euro al chilo. Oggi, un anno dopo, il costo si aggira dai 3,50 euro ai 15 euro al chilo.

Il drastico calo dei prezzi sembra derivare proprio dalla sua estrema diffusione in tutta Italia, che ha portato il governo a stanziare 2,9 milioni di euro per eradicarne la specie, catturandone tonnellate di esemplari. Solo nel piccolo comune di Porto Tolle, in Veneto, se ne pescano 180 quintali al giorno che vengono immediatamente immesse sul mercato, anche per far recuperare le perdite a quelle aziende ittiche colpite negativamente dalla passione del granchio blu per cozze e vongole dell’Adriatico.

Dove costa meno

Nel dettaglio, come riporta Repubblica, Napoli si conferma il mercato con il prezzo più basso per il granchio blu, appena 3,50 euro al chilo. In Emilia Romagna, Toscana e Veneto il prezzo sale tra i 5 e i 9 euro, mentre il costo schizza in Lombardia e nel Lazio, dove il prezzo medio varia dai 12 ai 15 euro al chilo. In alcune zone del Lazio, in provincia di Latina, sembra che possa anche arrivare attorno ai 30 o 40 euro al chilo, ma solo perché spacciato come granchio blu reale, quindi è importante stare attenti alle truffe.